Elezioni, Toscana: presentate liste PD

Tra i candidati il PD proprone  Ilaria Cucchi nell’uninominale per il Senato a Firenze, e il costituzionalista Stefano Ceccanti confermato nell’uninominale della Camera al collegio di Pisa al posto di Fratoianni. Tre donne capolista nei tre collegi toscani plurinominali alla Camera Anna Ascani (Massa Carrara- Lucca-Pistoia-Prato-Mugello), Laura Boldrini (Grosseto-Siena-Livorno-Arezzo) e la segretaria regionale Simona Bonafè (Firenze-Pisa).
Presentate questa mattina a Firenze le liste per i collegi plurinominali di Camera e Senato del PD e degli uninominali della coalizione di centrosinistra in Toscana. “Una squadra di uomini e donne autorevoli, con un’ampissima rappresentanza che viene dalle rose dei nomi presentate dai territori” dicono dal Partio Democratico .

“Il lavoro per la composizione delle liste é stato complesso ma possiamo dire che il partito nazionale ha accolto in grandissima parte i nomi dei territori che avevamo avanzato e tutte le province toscane hanno almeno un candidato in lista in posizione eleggibile come ci eravamo proposti. Anche nei collegi uninominali correranno tutti candidati toscani del Pd, oltre a Ilaria Cucchi in rappresentanza della coalizione. Voglio ringraziare i nostri parlamentari uscenti per il loro lavoro in questi anni e per il contributo che continueranno a dare alla politica toscana – commenta la segretaria regionale del PD  Simona Bonafè -. Ora sotto con la campagna elettorale, da qui al 25 settembre ci aspetta un mese di grande impegno. Abbiamo davanti una sfida di portata enorme: ci sono due idee opposte di Italia, di Europa e di società fra noi e le destre. Sarà una campagna elettorale difficile ma niente è scontato. E noi ce la metteremo tutta. L’Italia ha bisogno del Partito democratico e saremo in prima fila per convincere ogni elettore, casa per casa, della validità della nostra proposta”.

DI SEGUITO LE LISTE PD COMPLETE ——-

COLLEGI PLURINOMINALI CAMERA:

P01
Anna Ascani
Marco Furfaro
Caterina Bini
Marco Martini

P02
Laura Boldrini
Marco Simiani
Roberta Casini
Simone De Rosas

P03
Simona Bonafè
Arturo Scotto
Caterina Bini
Federico Ignesti

COLLEGI UNINOMINALI CAMERA:

U01 Grosseto Siena
Enrico Rossi

U02 Massa
Martina Nardi

U03 Lucca
Serena Mammini

U04 Pisa
Stefano Ceccanti

U05 Livorno
Andrea Romano

U06 Prato
Tommaso Nannicini

U07 Firenze
Federico Gianassi

U08 Scandicci
Emiliano Fossi

U9 Arezzo
Vincenzo Ceccarelli

COLLEGIO PLURINOMINALE SENATO

Dario Parrini
Ylenia Zambito
Silvio Franceschelli
Caterina Biti

COLLEGI UNINOMINALI SENATO

U01 Arezzo
Silvio Franceschelli

U02 Livorno
Andrea Marcucci

U03 Prato
Anna Graziani

U04 Firenze
Ilaria Cucchi

Pisa, Elezioni: Fratoianni rinuncia, sarà Ceccanti il candidato nell’uninominale

Il segretario del Pd, Enrico Letta ha proposto a Stefano Ceccanti, costituzionalista e deputato uscente, di candidarsi alla Camera nel collegio uninominale di Pisa. Lo si apprende da fonti del Nazareno.

“Accetto con gioia la proposta del nostro segretario Enrico Letta di essere il candidato della coalizione di centrosinistra nel collegio uninominale Camera di Pisa-Fucecchio (collegio U04 dentro il collegio plurinominale P03 della circoscrizione 12-Toscana). Spero di essere all’altezza di questo compito” scrive Stefano Ceccanti nella sua mailing list.

“Fin dall’inizio sulla base del lavoro comune fatto nel Pd Pisa mi ero dichiarato disponibile a correre per questo collegio, che è uno di quelli più incerti a livello nazionale. Il centrosinistra parte sotto di pochi punti e sarebbe in astratto recuperabile. Non quindi, lo ribadisco, la proposta di un seggio sicuro, ma di un collegio contendibile” prosegue Ceccanti.

Che agiunge “la scelta dei candidati nei collegi incerti è uno degli elementi qualificanti che dà il segno di una coalizione e sono onorato di essere stato designato. Nei collegi uninominali, in questo diversi dai listini proporzionali, la contendibilità, per quel poco che contano i candidati (ma un po’ contano davvero, visto che sulla scheda sono in testa alla coalizione, prima dei listini), è legata al radicamento territoriale, che vale più di qualsiasi altra cosa”.

“Per questo -specifica Ceccanti- non avrei accettato una candidatura in nessun altro collegio, avrebbe significato smentire i legami stabiliti o comunque rafforzati nei cinque anni trascorsi”.

E ancora: “nonn sono stati passaggi facili per giungere a questo esito, che alla fine è stato positivo.Ringrazio di cuore tutti coloro, specie i democratici pisani, che mi sono stati vicini e che hanno contribuito in modo decisivo a questo esito. Ringrazio in particolare il segretario provinciale Oreste Sabatino e con lui tutti gli iscritti Pd nel circolo San Marco-San Giusto, quartiere dove sono nato e cresciuto e dove hanno risieduto i miei genitori sin dalla mia nascita e finché sono vissuti”.

“Infine ringrazio i componenti della mia famiglia, specie per la vicinanza in queste difficili giornate È soprattutto grazie a loro, e a voi che mi leggete, se in questi anni credo di essere riuscito a portare avanti, spero con onore e trasparenza, un servizio pubblico di qualità.Ovviamente ora, insieme a tutta la coalizione, a tutti i candidati proporzionali di tutte le liste della nostra circoscrizione e a tutti coloro che vorranno aiutarci il più resta da fare: ottenere i voti decisivi per vincere il collegio” conclude Ceccanti.

Pd, Toscana: Parrini capolista plurinominale Senato

Nardi:   Pd mi candida a seggio Toscana più difficile ‘ma accetto questa sfida per spirito di servizio’

La lista elle candidature in Toscana per il Pd sta sollevando non poche polemiche, non solo tra gli esclusi eccellenti, a partire dall’ex ministro e  capocorrente di Base Democratica, Luca Lotti.

In Toscana sarà Dario Parrini il capolista Pd del collegio plurinominale unico al Senato. Lo evidenzia, confermando l’esito della Direzione nazionale Dem conclusa a Roma la notte scorsa, Jacopo Mazzantini, segretario della federazione Empolese Valdelsa. “Abbiamo ottenuto il massimo per la nostra federazione – spiega – Dario Parrini è un punto di riferimento per il nostro territorio, ha lavorato molto ed è sempre stato al fianco degli amministratori locali supportandoli e facendo da tramite con il Governo”. “Prendiamo, invece, atto con forte rammarico dell’esclusione dalle liste dei candidati di Luca Lotti – conclude -, rispetto al quale il Pd dell’Empolese Valdelsa aveva espresso una valutazione positiva sul lavoro parlamentare svolto e gli amministratori locali avevano affiancato al loro giudizio positivo l’auspicio di una sua ricandidatura”.

“Il mio partito ha deciso di candidarmi nel collegio uninominale più difficile della Toscana”, e “ho deciso di accettare questa difficilissima sfida per spirito di servizio, per ringraziare il centrosinistra toscano che mi ha consentito di essere eletta in parlamento per ben due volte”. Lo scrive  invece su Fb Martina Nardi, deputata uscente del Pd, candidata all’esito della Direzione nazionale dei Dem nel collegio Massa-Viareggio per la Camera dei Deputati, “considerato ‘blindato’ per la destra – ha aggiunto – e perdente per il centrosinistra”. “Nella vita – aggiunge – bisogna dare quando si è ricevuto tanto e perché voglio fare la mia parte e ‘metterci la faccia’ per arginare la destra meloniana e salviniana. Sarà una battaglia dura, tutta in salita ma sono certa che possiamo riuscire nell’impresa. Infiliamo le scarpe da ginnastica che si parte!”.

Lotti, escluso dalle liste del PD per le prossime elezioni politiche, il commento dell’ex ministro

Firenze, Luca Lotti è stato escluso dalle liste elettorali del Pd, la decisione gli è stata resa nota da Enrico Letta, l’ex ministro commenta sui social questa scelta del segretario del suo partito.

“Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche – scrive Luca Lotti – Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è. La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche”.

“Ho sempre agito per il bene del mio territorio e del mio partito – scrive ancora Lotti nello stesso post -. Non ho condiviso la scelta di tanti amici nel 2019 di uscire dal Pd e anche grazie a quella decisione (mia e di Lorenzo Guerini che ringrazio per il lavoro da ministro e per aver guidato con me i riformisti) il Partito democratico è rimasto presente in Parlamento dove, lo dicono i numeri, rischiava invece di sparire. Ecco perché fa male in queste ore ascoltare inutili polemiche e fake news sulle motivazioni della mia mancata ricandidatura, così come leggere assurde ricostruzioni in cui si prova a far credere che a scegliere sia stato il territorio. In Toscana sappiamo tutti come sono andate le cose”.

“Io sono abituato ad affrontare la realtà a testa alta, altrettanto faccia chi ha deciso – spiega Lotti – Aggiungo solo una riflessione. Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo”.

“É stato un onore per me essere un deputato del Pd, il partito che ho contribuito a fondare e che, in questi ultimi anni, insieme a molti amici ho tenuto unito e compatto. Rifarei tutto! – commenta ancora Lotti – Ai tanti che mi stanno scrivendo e mandando messaggi o che si sono preoccupati per me dico solo questo: anche quando alcune scelte sembrano più dettate dal rancore che dalla coerenza politica, mi troverete sempre dalla stessa parte. Dalla parte del Pd. Il Pd è casa mia. Lo sarà anche in futuro”.

🎧Giani, Renzi? “Spero in alleanza”

Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. “l’accordo con Calenda è nell’interesse del Paese”

Il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani crede che l’alleanza con Italia Viva sia possibile. lo ha dichiatao oggi.  “Se prendete i giornali di due giorni fa, si parlava di un accordo con Calenda che non sarebbe mai accaduto perché era una posizione di centro alternativo sia alla destra che alla sinistra: avete visto poi che le vie della politica prima del deposito delle liste portano a esiti imprevedibili, io spero che accada anche con Renzi” ha detto Giani.

Secondo Giani, inoltre anche anche Pd e Italia Viva correranno separati alle politiche,  “negli equilibri di giunta non cambia niente”, anche perché “la posizione di Renzi è chiaramente antitetica al centrodestra, è una posizione di centro”, mentre “sarebbe incompatibile” nel caso di “accordi di coalizione o patti di desistenza con il centrodestra”, per cui “saremo più rigorosi nel rispetto delle regole programmatiche e delle intese, ma questo non è sicuramente alternativo alla presenza in giunta”

A proposito dell’alleanza Calenda-PD Giani ha sostenuto  ” che prima di tutto contino gli interessi generali, e gli interessi generali del Paese ci portano oggi a costruire una solida alleanza di centrosinistra con Calenda“, e questo “allarga le possibilità di vittoria di un centrosinistra che si trova a contrastare in questa campagna elettorale non un centrodestra ma un destra-centro”. L’accoerdo ha detto Giani  “lascerà qualche timore in più ai potenziali candidati perché l’accordo è costato al Pd il dover garantire un 30% di rappresentanza nelle nostre liste alle forze di centro, di Calenda, degli ex ministri, di tutte quelle forze che ieri hanno sottoscritto l’accordo, la Bonino. E’ evidente che tutto questo porterà a rinunce di candidature, però l’interesse generale del Paese in questo momento è far vincere la coalizione di centrosinistra, e conseguentemente per raggiungere gli accordi devi fare anche delle rinunce in termini di posizioni di rappresentanti alle elezioni”.

Letta a San Miniato: “Mi aspetto dalla Toscana moltissimo”. Veti nei confronti di Matteo Renzi? “Non mettiamo veti nei confronti di nessuno”

San Miniato, il segretario del Pd, Enrico Letta, ha iniziato la campagna elettorale del PD in Toscana alla Festa dell’Unità della città.

“L’obiettivo che mi do è che la Toscana sia la prima regione italiana con i nostri risultati – ha detto Letta – Mi aspetto dalla Toscana moltissimo perché credo che ci siano tutte le condizioni perché sia la capofila del nostro progetto per un’Italia positiva, più semplice e bella, nella quale la coesione sociale e il vivere insieme e bene siano garantiti. Sono tutti valori che in Toscana sono quotidiani nella nostra vita e credo che questo modo di essere ci porterà a fare una campagna all’avanguardia e la più avanzata possibile”.

“Avevo in testa un altro modo per selezionare le candidature – ha spiegato Letta, toccando il discusso tema delle primarie – e avrei voluto le primarie aperte in cui chiunque voleva candidarsi e i nostri militanti avrebbero scelto i candidati rovesciando il nostro sistema che assegna ai capi dei partiti politici il compito di selezionare i candidati alle elezioni. Ora non è possibile perché non c’è più tempo ma le nostre saranno liste aperte”.

“Quando scelgono i capi politici – ha osservato il leader Dem – prevale il principio della fedeltà Purtroppo non siamo in grado di fare” le primarie “cercheremo però di compiere scelte in modo il più trasparente possibile. Abbiamo designato le segreterie regionali e sono convinto che saranno aperte”. “Una certezza però voglio darla fin da ora perché è una mia responsabilità – ha detto ancora -: non firmerò liste con i trucchetti per fare fuori la presenza femminile, questo criterio lo farò rispettare. Le nostre saranno liste di donne e di uomini”.

“L’ho già detto, noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno – ha risposto Enrico Letta alla domanda se ci siano veti nei confronti di Matteo Renzi – La discussione sulle alleanze è basata su tre criteri fondamentali costruiremo alleanze con chi porta valore aggiunto, chi arriva con spirito costruttivo e chi si approccia senza porre venti”.

“Il voto del 25 settembre non è un like sotto a un post che se poi ti penti puoi cancellare, dura cinque anni. Chi voterà per la destra e poi si accorgerà di avere sbagliato si terrà quel governo cinque anni e noi non saremo la protezione civile del Paese – ha detto il segretario del Pd – La legge elettorale ha una forte componente maggioritaria – ha concluso – ed è un elemento di chiarezza anche per noi perché chi sceglie di votare per noi sceglie di votare una forza politica che governerà l’Italia nei prossimi cinque anni in sintonia con l’Europa unita che è stata e resta la più grande avventura umana di questo pianeta”.

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