Museo Marini: Asproni lascia presidenza, tocca a Carnacini

A nominarlo il nuovo cda, composto da Anna Claudia Conte, Sergio Risaliti e Francesco Neri (nominati dal Comune di Firenze), e dallo stesso Carnacini, Barbara Cinelli e Silvia Evangelisti, nominati dalla Fondazione Marino Marini di Pistoia.

“Sono convinta  che nelle istituzioni pubbliche i secondi mandati non servano né all’evoluzione né al consolidamento degli obiettivi, ma siano solo periodi di staticità penalizzanti in un contesto di evoluzione come quello odierno. L’immobilismo e l’occupazione delle poltrone ad oltranza, tipicamente italiano, ha effetti devastanti sulla cultura, soprattutto in un momento come questo, in cui c’è bisogno di trasformazione e di dinamismo. Le energie vanno rimesse in circolo”. Con queste parole Patrizia Asproni lascia la guida della Fondazione Museo Marino Marini di Firenze che riunisce le opere dello scultore pistoiese, tra i più grandi artisti italiani del Novecento.

Ad Asproni, al vertice dal 2016 e che aveva già comunicato da oltre un anno la sua indisponibilità a un rinnovo del mandato per potersi dedicare ad impegni sopraggiunti, succede Carlo Ferdinando Carnacini, altresì presidente della Fondazione Marino Marini di Pistoia. A nominarlo il nuovo cda, composto da Anna Claudia Conte, Sergio Risaliti e Francesco Neri (nominati dal Comune di Firenze), e dallo stesso Carnacini, Barbara Cinelli e Silvia Evangelisti, nominati dalla Fondazione Marino Marini di Pistoia.

“Ci troviamo  a un punto di svolta importante e il Museo Marini  avrà necessità di ottenere i finanziamenti che merita per proseguire al meglio la sua missione” prosegue Asproni.

“Con i lavori del Kinder Art – Artisti Apprendisti, la nuova ala dedicata al settore educativo – afferma Asproni – abbiamo posto le basi per il progetto più impegnativo del Museo Marini. Penso sia questa l’occasione adatta per concludere il mio servizio civile come presidente della Fondazione Marini”: “In oltre 6 anni, di cui 2 e mezzo di chiusura obbligata, abbiamo rilanciato con i 3 prestigiosi visiting director la conoscenza del Museo in Italia e all’estero, con l’organizzazione di ben 18 mostre e 123 conferenze, con oltre 60mila visitatori e i grandi lavori di ristrutturazione e climatizzazione per migliorare la fruibilità degli spazi, con una chiusura di bilancio di mandato con un importante avanzo positivo e l’azzeramento totale del debito”.

Il Marino Marini di Firenze alla Bihar Biennale, unico italiano

Il Museo Marino Marini di Firenze è l’unico museo italiano ad essere stato invitato a partecipare alla Bihar Museum Biennale 2021: la prima Biennale dei Musei in India e nel mondo ospitata dal Museo di Bihar (Patna) e fruibile, dal 22 al 28 marzo 2021, sia in modalità fisica/in presenza che digitale.

Organizzata dal Dipartimento delle Arti, della Cultura e delle Politiche Giovanili del Governo del Bihar, la Biennale dei Musei si propone di valorizzare il patrimonio museale dell’India offrendo, al contempo, una panoramica delle collezioni chiave di alcuni musei del mondo. L’obiettivo, spiega una comunicato, è sensibilizzare il pubblico su significato e importanza della cultura museale indiana favorendone la comprensione e sviluppando un forte senso di identità nazionale.
L’evento alternerà tour virtuali, curati dai musei nazionali ed internazionali, a collegamenti in streaming e partecipazioni in presenza presso il Bihar Museum di Patma; il Museo Marini partecipa con un tour virtuale volto alla scoperta della straordinaria collezione di uno dei più grandi scultori italiani, Marino Marini, e degli spazi in cui è custodita, espressione della storia dell’architettura del nostro Paese, testimoniata dalla Cappella Rucellai di Leon Battista Alberti, nonché dal restauro e dall’allestimento realizzati dagli architetti Bruno Sacchi e Lorenzo Papi.
“Ho accolto con grande piacere l’invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Nuova Delhi a partecipare, con un contributo video, a questo importante evento – dichiara Patrizia Asproni, presidente del Museo Marino Marini di Firenze (foto) – dal valore altamente simbolico per l’India ed il mondo museale internazionale. Un segnale importante di come l’arte e la cultura riescano ad unire persone e culture diverse in un momento di grandi cambiamenti globali. Siamo onorati di portare la testimonianza del Museo Marini, da sempre aperto al dialogo fra culture differenti e all’innovazione”.

Oggi: ‘Radio Day’: gli Anni ’80 Su Controradio

Firenze, domenica 20 dicembre, su Controradio info, musica, spettacolo del decennio ruggente, con ‘Radio Day’, il cuore del “Weekend postmoderno” dell’inverno fiorentino.

Una giornata interamente dedicata alla musica, all’informazione, alla moda e allo spettacolo degli anni 80. È il Radio Day organizzato dal Controradio Club e da Controradio per domenica 20 dicembre, con il contributo del Comune di Firenze e nell’ambito dell’Inverno Fiorentino.

Un tuffo nella Firenze, ma non solo, di 40 anni fa, quando la città diventò una delle capitali culturali di qualcosa che stava nascendo e che con la sua onda caratterizzò almeno un intero decennio.

Tre le fasce di programmazione del Radio Day sulle frequenze di Controradio FM 93,6 – 98.9 ed in video su Edo, la piattaforma crossmediale basata sui profili internet e social della storica emittente fiorentina (controradio.it, Facebook e youTube Controradio).

Mattina, dalle 10:00 alle 12:00 focus sull’informazione e la comunicazione degli anni 80: dalla nascita delle radio e tv libere alla rivoluzione del linguaggio, dalle fanzine alle riviste, dalla pubblicità agli allora nuovi protagonisti dell’informazione intervistati da Raffaele Palumbo e Stefano Fabbri.

Pomeriggio, dalle 16 alle 18 di scena la moda, il clubbing, lo spettacolo e la cultura della Firenze più ruggente degli ultimi 40 anni con interventi ed interviste e in studio Gimmy Tranquillo, Bruno Casini, Roberto Nistri, Enrico Romero per ricostruire insieme il clima di una stagione solo apparentemente irripetibile.

Sera, dalle 21 alle 23 la musica del decennio che ha cambiato il mondo, i concerti e le rassegne, i gruppi rock e l’epopea del jazz made in Florence: uno scenario nel quale si sono formati musicisti destinati a calcare le scene internazionali raccontato da Gimmy Tranquillo ed Enrico Romero.

Inoltre, alle 18 con la presentazione del libro di Ghigo Renzulli “40 anni da Litfiba”, con Gimmy Tranquillo e Bruno Casini che intervistano l’autore. Entrambi gli appuntamenti, in collaborazione con Controradio come quelli che hanno avuto nei giorni scorsi per protagonisti Piero Pelù, Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, sono organizzati da Associazione Confservizi Cispel.

Ma il “Weekend Postmoderno”, inizia in realtà sabato 19 alle 17:00

Sempre su Controradio e Edo, infatti, con un talk sul teatro negli anni 80 dal Museo Marino Marini con Raffaele Palumbo, Manrico Ferrucci, Roberto Incerti, Giancarlo Cauteruccio, Roberto Toni, Andrea Sbandati e Patrizia Asproni.

“Filosofia della Curatela”: cinque lezioni con Danilo Eccher al Museo Marini di Firenze

Danilo Eccher nel corso delle cinque lezioni cercherà di rispondere ad alcune domande sul ruolo del curatore, al Museo Marino Marini martedì 3,10,17 e 24 novembre e 1° dicembre dalle ore 18 alle 19:30.

Un percorso inedito, un approccio formativo che intende dare nuove motivazioni ad una professione che ha voglia di ripensarsi, di recuperare “l’origine del suo procedere che è quello conoscitivo e filosofico, legato all’aspetto della ricerca e dell’approfondimento”.

Fra i temi affrontati nelle lezioni “si partirà con un excursus storico sulle figure più prestigiose dell’ambito curatoriale del ‘900, ci sarà un approfondimento sui metodi, non tanto tecnici quanto filosofici. Esporre un quadro piuttosto di un altro, sistemarlo in una situazione piuttosto che in un’altra, comporta delle scelte non solo tecniche ma di carattere culturale, permettendo di entrare nel significato complessivo dell’intera operazione”.

“Da tempo il Museo Marino Marini di Firenze è orientato ad un approccio multidisciplinare, volto ad offrire percorsi di apprendimento non solo nell’ambito della didattica museale ma anche nell’alta formazione. È perciò un onore e motivo di orgoglio poter proporre al nostro pubblico le lezioni di un esperto di alta caricatura quale è Danilo Eccher, con la collaborazione e il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino di cui egli detiene la cattedra” dice Patrizia Asproni, presidente del Museo Marino Marini di Firenze.

Le lezioni sono a pagamento e con prenotazione obbligatoria e saranno svolte nel rispetto delle norme di sicurezza anticovid. Informazioni e prenotazioni al sito.

Libri: torna “Bammm! Books & art” al Marino Marini di Firenze

Torna domenica 1 novembre, dopo la sospensione per l’emergenza Covid, l’iniziativa che lo spazio museale realizza in collaborazione con la casa editrice “Centro Di”.

Un museo trasformato in una sorta di mercato del libro, dove sarà possibile acquistare, da espositori provenienti da tutta Italia, volumi d’arte e d’artista.

Questa edizione della mostra mercato, spiega una nota, è dedicata agli anni ’80. Oltre ai libri, negli spazi dell’ex Chiesa di San Pancrazio sarà possibile trovare anche rarità di design, volumi autografati e copertine di dischi realizzate da disegnatori.

“Bammm! Books & art risponde a quella che è la vera missione di un museo – dice Patrizia Asproni, presidente del Museo Marino Marini di Firenze – “in particolare di un museo di arte contemporanea: disseminare cultura e culture, incoraggiare l’intersecare di tutti i settori che contribuiscono a produrre cultura. In un momento difficilissimo per il settore museale e artistico italiano intendiamo cogliere ogni occasione consentita dalle norme in vigore per mantenere viva e vitale la cultura”.

La Fase 2 per la Cultura: Asproni, “La generosità dell’arte ha riempito il vuoto della quarantena, ma l’esperienza fisica è priorità”

PATRIZIA ASPRONIpresidente nazionale Confcultura e direttrice del Museo M.Marini 

– La situazione attuale dei musei? L’innovazione è la panacea di tutti i mali?

Intervento durante la maratona radiofonica di Controradio “La cultura: il superfluo indispensabile ”.

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