Scritta sul Battistero di Firenze

Dei vandali, presumibilmente nella notte, hanno fatto una scritta su una facciata del Battistero di Firenze, sul lato opposto al Duomo. La scritta, “Cora Eta”, realizzata con un pennarello nero, è larga tra i quindici e i venti centimetri.

L’Opera di Santa Maria del Fiore accortasi dell’accaduto ha avvisato la Digos che è immediatamente intervenuta. Secondo quanto appreso, la Questura sta già lavorando all’eventuale identificazione dei responsabili.

I restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore stanno valutando il tipo di intervento per rimuovere la scritta già da lunedì mattina.

In precedenza nel 2013 un’altra scritta ad opera di vandali era apparsa sul Battistero ed era stata rimossa sempre dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore.

 

Epifania: Firenze, tanti in Arno e per Cavalcata Magi

Befana dappertutto a Firenze: in Arno coi canottieri, in periferia a Brozzi e poi nel pomeriggio alla Loggia dei Lanzi mentre a poca distanza è sfilata la tradizionale Cavalcata dei Magi, da Palazzo Pitti al Duomo.

Queste alcune delle più seguite iniziative nel capoluogo toscano, a cui molti cittadini, ma anche tanti turisti, fra cui numerosi bambini, hanno potuto assistere o partecipare seguendo il ricco programma previsto per il giorno dell’Epifania.
Di mattina c’è stata la Befana dei Canottieri Comunali nel fiume Arno con traghettamento di genitori e bambini a bordo di imbarcazioni, in pratica una gita dove numerose ‘befane’,
remavano o pagaiavano. Tante le calze donate. Poi a Brozzi, periferia nord, la Befana ha spostato il suo raggio d’azione comparendo nella piazza del borgo storico. Ribadita anche
quest’anno la Befana del vigile urbano con le auto d’epoca del Camet i cui conducenti hanno raggiunto l’ospedale pediatrico Meyer. Quindi, nel pomeriggio tradizionale Cavalcata dei Magi, evento che si ripete ogni anno e affonda radici in tempi remoti, al XV secolo quando una compagnia intitolata ai Santi Re Magi, di cui facevano parte i maggiori componenti della famiglia dei Medici, organizzava un fastoso corteo. Dal 1997 l’Opera di Santa Maria del Fiore ha voluto riprendere questa tradizione organizzando un solenne corteo di figuranti con in testa i Re Magi a cavallo. La manifestazione si svolge, sotto gli auspici dell’Arcidiocesi e del Capitolo del Duomo, con il patrocinio del Comune di Firenze e la partecipazione dei comuni della provincia. Presente anche il sindaco Dario Nardella, che ha seguito anche le iniziative della mattina, Luca Bagnoli, presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, e il cardinale Giuseppe Betori che ha parlato del significato dell’Epifania. Befane in piazza anche a Prato e Pistoia con i vigili del fuoco che nei panni della vecchietta sono scesi dai campanili delle cattedrali. A terra, notevole distribuzione di caramelle e dolciumi a moltissimi bambini.

Al via il monitoraggio delle facciate esterne dei monumenti del Duomo di Firenze

Ieri sono iniziati i lavori di monitoraggio delle superfici marmoree del complesso monumentale del Duomo di Firenze che andranno avanti tre settimane

I monitoraggi sono iniziati dal Campanile di Giotto e proseguiranno sulle superfici esterne del Duomo, della Cupola del Brunelleschi e del Battistero. I lavori sono eseguiti dal personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore con l’ausilio di un’autogru con un braccio di 103 metri che permette di raggiungere anche le zone più alte del Campanile di Giotto e della Cupola del Brunelleschi.

Si tratta di una delle attività di manutenzione che l’Opera di Santa Maria del Fiore fa regolarmente sui propri monumenti e che permette di controllare in dettaglio i circa 40 mila metri quadrati di superfici marmoree, di verificarne lo stato di conservazione, individuare i possibili degradi e programmare gli interventi di restauro. Dal 2015, il monitoraggio delle facciate esterne è effettuato semestralmente invece che annualmente, alla fine e all’inizio dell’inverno.

Per questa manutenzione l’Opera investe ogni anno dai 120 ai 160 mila euro solo per movimentare le gru, a cui si deve aggiungere il lavoro del gruppo di restauratori della Bottega di Restauro dell’Opera, una decina, assunti in pianta stabile. Questi operai sono gli eredi diretti degli scalpellini che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.

Cupola Brunelleschi: controlli selettivi, irregolarità tra biglietti e prenotazioni

E’ in corso un’operazione di controllo degli ingressi alla Cupola del Brunelleschi a Firenze che ha evidenziato numerose irregolarità nella corrispondenza tra biglietti e prenotazioni.

Foto: Claudio Giovannini

L’operazione è condotta dall’Opera di Santa Maria del Fiore in accordo con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, in particolare la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, e il Comune di Firenze.

Alla luce dei sold out continui degli ingressi alla Cupola del Brunelleschi, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha messo a punto una nuova tecnologia in grado di controllare che i biglietti siano correttamente abbinati alle prenotazioni. Nel caso in cui non ci sia questa corrispondenza siamo in presenza di un titolo di ingresso irregolare e quindi non sarà possibile accedere alla Cupola, così come confermato stamani anche dagli agenti della Guardia di Finanza. Dopo i primi controlli le code all’ingresso della Cupola sono scomparse.

“D’ora in poi, afferma il Presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Luca Bagnoli, faremo controlli continui, a maggior ragione da quanto emerso stamani”.

Per accedere alla Cupola del Brunelleschi è necessario acquistare un biglietto,non cedibile come indicato nello stesso, con prenotazione obbligatoria e gratuita per un giorno e un orario. Con lo stesso biglietto è possibile visitare anche agli altri monumenti dell’Opera: Campanile di Giotto, Chiesa di Santa Reparata, Battistero e il Museo dell’Opera del Duomo. Possono accedere alla Cupola un massimo di 2.625 persone al giorno, con ingressi ogni mezz’ora.

Biglietto unico per Museo dell’Opera del Duomo e Museo della Misericordia

Dal 1 marzo, il Museo dell’Opera del Duomo e il Museo della Misericordia a Firenze saranno visitabili con un unico biglietto, grazie alla convenzione, della durata di un anno, siglata tra l’Opera di Santa Maria del Fiore e l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze.

Entrambi con sede in Piazza Duomo, i due musei sono tappe fondamentali per chi voglia conoscere la storia e le origini di Firenze. Fondato nel 1891, negli ambienti trecenteschi dove Michelangelo scolpì il David, per raccogliere le opere eseguite nei secoli per i monumenti della Cattedrale di Firenze, il Museo dell’Opera del Duomo è stato completamente rinnovato e ampliato nel 2015. In uno spettacolare allestimento sono presentate le 750 opere della collezione, tra cui i capolavori dei maggiori artisti del tempo: da Michelangelo a Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio e altri ancora.

Il Museo della Misericordia, inaugurato nel 2016, è la testimonianza di sette secoli di vita dell’istituzione più antica di Firenze, l’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, fondata nel 1244. Il percorso museale presenta 80 pezzi – tra manoscritti, stemmi, quadri, oggetti d’uso e arredi – esposti in 14 stanze per una superfice di circa 560 metri quadri, che consentono di ricostruire come operò nei secoli il Sodalizio, primo del genere nel mondo. Le opere esposte sono frutto di committenze artistiche, di lasciti e di donazioni che fino al 2016 erano solo parzialmente visibili al pubblico perché conservate in uffici e archivi.

“L’Opera di Santa Maria del Fiore – spiega il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Luca Bagnoli – si è posta l’obiettivo di essere sempre più vicina alle esigenze del territorio e della collettività. L’accordo siglato tra le due istituzioni va in questa direzione. Ci auguriamo di poter far conoscere il Museo della Misericordia, un gioiello della nostra città, ai tanti turisti che visitano i nostri monumenti”. “Abbiamo sottoscritto con molto piacere questo accordo – sottolinea il provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani -, per noi è un grande onore poter attivare questa collaborazione con uno dei musei più importanti e conosciuti a livello internazionale. La Misericordia di piazza Duomo è nata e cresciuta assieme alla città di Firenze, e siamo felici di poter dare ai tanti turisti provenienti da tutto il mondo la possibilità di conoscere la nostra istituzione tanto cara ai fiorentini, perché Firenze e la Misericordia sono profondamente legate da secoli di storia comune”.

 

Antonio Natali parlerà del libro “Firenze 1517. L’apocalisse e i Pittori”

Al via la seconda parte del ciclo di incontri “Il Silenzio delle Opere. Letture Di Pensieri”: martedì 30 gennaio, alle ore 17.30, al Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore di Firenze, Antonio Natali parlerà di “Firenze 1517. L’Apocalisse e i pittori”.

Il ciclo di incontri proseguità il 13 febbraio con Carlo Falciani e il Pontormo, manierismo, eresia: un’equazione di oggi; il 27 febbraio sarà la volta di Tommaso Mozzati con La predica del Battista di Giovanfrancesco Rustici; il 13 marzo Claudio Pizzorusso con Herman de Vriese la religione della natura; il 27 marzo Timothy Verdon con Confessio laudis: La Pietà di Michelangelo all’Opera del Duomo; il 17 aprile Giovanni Serafini con Carlo Dolci: devoto e naturalista. Infine l’ultimo appuntamento, l’8 maggio 2018, con Sergio Givone e Verso l’infinito. Il Wanderer di Caspar David Friedrich.

Il ciclo “Il Silenzio delle Opere. Letture Di Pensieri” ha come tema centrale l’arte e il pensiero, in un’ottica di (ri)scoperta della trama sottesa a un’opera per favorire la piena comprensione di quest’ultima. Quella che lo stesso Natali indica come: “Un’urgenza storica e critica: i dipinti, che in passato erano posti sugli altari, enunciavano nozioni teologiche e raccontavano storie destinate alla devozione e all’educazione del popolo di Dio. Ignorare i messaggi che essi seguitano a proporre significa ammutolirli per sempre. Da qui la scelta di offrirne esegesi iconologiche, che ne aiutino la lettura.” Un percorso che partendo da Leonardo da Vinci si concluderà con Caspar David Friedrich e abbraccerà più secoli, dal Rinascimento fiorentino fino al contemporaneo con Herman de Vries, per un totale di undici appuntamenti presentati da nove relatori.

 

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