Dalla scuola ai trasporti, venerdì di piazza e protesta in Toscana

Un venerdì di protesta come non se ne vedevano dalla stagione pre Covid. Oggi anche in Toscana dalla scuola ai trasporti, dai ristoratori ai rider fino al mondo circense si danno appuntamento in manifestazioni, presidi, flash mob nel rispetto delle misure anti covid.

Partiamo dalla scuola:  a Firenze come in altre in 60 città si svolgeranno le mobilitazioni per lo sciopero nazionale  dalla Didattica a Distanza da parte di studenti e docenti, per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, dal nido all’università, non oltre il 7 aprile. La mobilitazione è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas. A Firenze, ore 9.30, piazza Santissima.

Scendono in piazza oggi, lanciando l’hashtag #blocchiamolitalia, le imprese di TNI Horeca Italia, che hanno deciso di unirsi ai tassisti e, insieme a loro, commercianti e partita Iva, per una manifestazione nazionale di protesta contro le misure insufficienti messe in campo dal governo Draghi. La mobilitazione coinvolgerà diverse città italiane. Un lungo serpentone di taxi e mezzi privati si muoverà lento lungo dalle 10 da via Simone Martini e conclusione in piazza Signoria.

Centinaia di luna park e circhi annullati in tutta Italia, oltre cinquemila famiglie senza lavoro e reddito dal primo lockdown. È il bilancio degli ultimi dodici mesi per gli esercenti dello spettacolo viaggiante e circense che, nella mattinata di oggi scendono uniti in piazza chiedendo al governo una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza. Luogo della mobilitazione a Firenze, piazza santa Croce.

Oggi è indetto anche lo sciopero di tutto il settore del trasporto pubblico locale, proclamato a livello nazionale da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna. “I 5500 lavoratori del Tpl in Toscana hanno sempre risposto presente in questi mesi di pandemia, mentre ancora una volta registriamo la mancata volontà da parte delle associazioni datoriali di non rinnovare il Ccnl, scaduto ormai da tre anni – spiega David Zullo della segreteria Uiltrasporti Toscana. La fascia di garanzia a Firenze per la tramvia sarà fino alle 9.30 e dalle 17 alle 20.

E la rete nazionale “riderxidiritti” ha promosso il “No Delivery Day”, una nuova mobilitazione dei ciclofattorini del food delivery per protestare contro il contratto Assodelivery-Ugl, che in questi mesi ha peggiorato ulteriormente le condizioni dei rider.
A Firenze la mobilitazione è promossa da Nidil Cgil: dopo una biciclettata dei ciclofattorini tra le vie del centro, ci sarà un presidio alle 12 in piazza della Signoria.

Seguiremo le manifestazioni a partire dalle 9.00 di questa mattina con dirette radio e sui nostri canali social. 

Rider, siglato primo accordo toscano tra Nidil Cgil e piattaforma Tadan

Stop al cottimo, algoritmo trasparente ed equo, più indennità, rimborsi, diritti e protezioni: rider, Nidil Cgil firma il primo accordo sindacale con una piattaforma digitale di food delivery in Toscana (Tadan, 70 fattorini impiegati su Firenze, Livorno e Pisa). Il sindacato: “E’ possibile introdurre tutele fondamentali nel lavoro di consegna su piattaforma digitale e costruire un modello alternativo”

Ieri è stato siglato un accordo sindacale tra Tadan, la prima piattaforma digitale di food delivery al 100% toscana, e le categorie di Nidil Cgil di Firenze, Pisa, Livorno. Tadan è una start up operativa da meno di un anno che impiega circa 70 fattorini/rider nelle città di Firenze, Pisa, Livorno e che punta ad estendersi a breve su tutto il territorio toscano e non solo. Si tratta del primo accordo sindacale con una piattaforma digitale di food delivery in Toscana.

L’accordo sindacale, approvato dalla maggioranza dei fattorini riuniti in assemblea sindacale, è sperimentale e prevede tutele fondamentali quali: il divieto di cottimo e l’introduzione della paga oraria di 9 euro; bonus consegna; indennità per maltempo, lavoro notturno, festivo; rimborsi chilometrici; il superamento di contratti di lavoro occasionale con contratti di collaborazione continuativa che prevedono i contributi Inps ed Inail con l’accesso a tutte le tutele in caso di malattia, infortunio, maternità, disoccupazione. L’accordo inoltre prevede di coniugare le caratteristiche del lavoro su piattaforma con criteri di trasparenza ed equità: viene sancito il divieto di classificare i rider (ranking reputazionale) e la ripartizione equa dei turni con un monte ore minimo garantito e la totale messa in trasparenza dell’algoritmo la cui programmazione sarà totalmente accessibile e open source. Infine sono previste tutte le tutele in materia di salute e sicurezza: dalla visita medica preventiva, alla formazione e consegna dei dispositivi di protezione individuale, al diritto di eleggere il rappresentante per la sicurezza. I rider di Tadan avranno diritti sindacali adeguati a questo nuovo lavoro, con la previsione della bacheca sindacale digitale, l’assemblea retribuita, l’elezione del rappresentante sindacale.

Per Nidil Cgil di Firenze, Pisa, Livorno “si tratta di una prima importante sperimentazione che ci consente di dimostrare che è possibile introdurre tutele fondamentali nel lavoro di consegna su piattaforma digitale e costruire un modello alternativo che, superata entro quest’anno la fase di start up, potrà fare ulteriori passi in avanti nel consolidamento dei rapporti di lavoro, compreso l’utilizzo di contratti di lavoro subordinato”.

Nuovo incidente sul lavoro per un rider a Firenze, la rabbia di Nidil e Cgil

Versa in gravi condizioni un rider rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto ieri intorno alle 19,15 a Firenze, in piazza delle Cure. Cgil e Nidil: “I ritmi di lavoro imposti dall’algoritmo e la paga a cottimo alzano inevitabilmente il livello di rischio.

Secondo una prima ricostruzione dalla polizia municipale, l’uomo, 45 anni, stava effettuando una consegna a bordo della sua bici, quando ha perso l’equilibrio a causa dell’asfalto bagnato ed è caduto, venendo poi investito da un’auto che sopraggiungeva.
Il 45enne è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi, dove si trova attualmente ricoverato. La piazza ieri sera è rimasta chiusa al traffico per circa un’ora per consentire i soccorsi e i rilievi. Intervenuti anche gli ispettori Asl in materia di lavoro.

Cgil e Nidil: “I ritmi di lavoro imposti dall’algoritmo e la paga a cottimo alzano inevitabilmente il livello di rischio. Non è ammissibile rischiare la vita per consegnare un panino. Le istituzioni preposte rafforzino i controlli, la Regione intervenga sull’applicazione delle norme per la sicurezza nel food delivery”

“Contiamo purtroppo tre incidenti in meno di un mese: la settimana scorsa era stato coinvolto un rider in viale Guidoni, sempre a Firenze, mentre a fine gennaio ricordiamo il gravissimo incidente in cui ha perso la vita a Montecatini un rider di Deliveroo.

Questa serie di infortuni sul lavoro non è purtroppo un caso: i ritmi di lavoro imposti dall’algoritmo e la paga a cottimo alzano inevitabilmente il livello di rischio.

Inoltre, le norme introdotte un anno fa con l’estensione ai rider del Testo Unico su salute e sicurezza, da quanto ci risulta, non vengono rispettate in maniera corretta dalle piattaforme e non è possibile per il sindacato effettuare controlli, visto che le società ancora non riconoscono il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, nonostante che nel mese di settembre abbiamo proceduto alla elezione di un rappresentante.

Occorre che le istituzioni preposte aumentino il livello di controllo rispetto all’applicazione delle norme e chiediamo in particolare alla Regione di intervenire per vigilare e definire modalità precise di applicazione del Testo Unico nel settore del food delivery operante su piattaforme digitali. Non è ammissibile rischiare la vita per consegnare un panino”, conclude la nota sindacale.

Ciclofattorini: “Basta cottimo, vogliamo diritti”, sciopero delle consegne e manifestazione a Firenze

L’appello dei rider alla cittadinanza: 

Siamo i ciclofattorini di Firenze che ogni giorno pedalano in qualsiasi condizione meteo per effettuare consegne a domicilio per conto delle multinazionali del Food Delivery. Non ci siamo mai fermati neanche durante la pandemia, nonostante le società non ci avessero fornito nessun dispositivo di protezione. Multinazionali che negli anni, e in particolare durante il lockdown, hanno incrementato i loro guadagni utilizzando a basso costo il nostro lavoro e pretendendo dagli esercenti un ricarico che arriva al 35% del prezzo di vendita del prodotto. Questi soldi, sommate al prezzo della consegna e al valore dei dati commerciali dei clienti, consentirebbero alle piattaforme di pagarci in maniera dignitosa rispettando la legge Italiana, come fanno la maggior parte delle aziende del nostro Paese. Invece da anni si ostinano a sfruttarci con contratti occasionali, senza versare contributi INPS e le tasse dovute, senza fornirci dispositivi di protezione individuale, dandoci una paga a cottimo sempre più bassa. Eppure ci sono già molte sentenze dei Tribunali e una legge varata l’anno scorso, che riconosce tutti i diritti del lavoro dipendente e la paga oraria del contratto nazionale della logistica. Per sfuggire all’applicazione delle norme le multinazionali aderenti ad Assodelivery (Deliveroo, Glovo, Just Eat, Uber Eat) hanno firmato un contratto nazionale con UGL, il sindacato di comodo che ha accettato di mantenere invariata la situazione e, anzi, peggiorarla su molti aspetti. Questo contratto è stato giudicato illegittimo anche dall’Ufficio Legislativo del Ministero del Lavoro, ma le società vanno avanti ricattandoci di firmare entro il 2 novembre il nuovo contratto individuale, pena il licenziamento.

Riders contro il contratto nazionale, presidio in Piazza Duomo

Stamani si è tenuto un presidio dei ciclofattorini organizzato da Nidil Cgil contro l’accordo Ugl-AssoDelivery.

“Oggi diamo avvio alle nostre mobilitazioni contro questo contratto firmato da Ugl che per noi è illegittimo perché fimato da solo un sindacato” spiega Ilaria Lani, segretaria generale Nidil Cgil Firenze, “si tratta di un contratto che peggiora le condizioni del lavoro come i compensi, lasciando inalterata la situazione di sfruttamento che c’è in questo settore”

Alcune piattaforme stanno già intimando i lavoratori e le lavoratrici di accettare le condizioni del nuovo contratto pena l’interruzione del rapporto di lavoro.

“Questo contratto ci porta ad avere un paga ancora più bassa di quella che già abbiamo adesso e non porta nessun miglioramento ai nostri diritti”, commenta Bruna Oss, rider da cinque anni che lavora per Just Eat.

Al presidio in piazza Duomo è arrivato il presidente della Regione Eugenio Giani che si è interessato alla vertenza, si è impegnato a incontrare quando possibile i rider e il sindacato.

La protesta promossa da Nidil Cgil continuerà anche nei prossimi giorni, per impedire l’entrata in vigore del contratto nazionale e si valutano anche dei ricorsi in tribunale contro l’accordo.

Ilaria Lani, segretaria generale Nidil Cgil Firenze e Bruna Oss, rider intervistate da Monica Pelliccia, durante il presidio.

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Nidil Cgil, Firenze perde 2mila posti interinali

Firenze, oltre 2mila posti di lavoro persi tra gli interinali, altre 2mila persone in integrazione salariale e autonomi che lavorano nel turismo, nello sport e negli eventi senza ammortizzatori: a lanciare l’allarme sulla situazione del lavoro precario nella provincia di Firenze è la Nidil Cgil del capoluogo toscano.

Secondo le stime, spiega una nota di Nidil Cgil, “potrebbero essere oltre 2mila i lavoratori che hanno perso o stanno perdendo il lavoro a causa del Covid-19” perché “a questi lavoratori il divieto di licenziamento non si applica e molte aziende hanno approfittato del covid per interrompere la missione e rimandarli in agenzia.

Così come siamo preoccupati per quel segmento di lavoro autonomo formalmente occasionale, che spesso tale non è, e che rimane escluso da qualsiasi tipo di ammortizzatore sociale. Per loro l’assenza di lavoro non prevede neanche l’accesso all’indennità di disoccupazione. Sono numeri importanti per Firenze”.

Nidil Cgil Firenze, spiega la nota, ha inviato una lettera aperta ai rappresentanti eletti nei collegi fiorentini in Parlamento, in Consiglio regionale e ai rappresentanti delle istituzioni locali per sollecitare interventi nel prossimo decreto del Governo per il mese di aprile, tra cui l’estensione della moratoria sui licenziamenti anche ai contratti precari, l’istituzione di una cabina di regia per accompagnare le vertenze aperte e rimettere al lavoro chi è stato espulso in questo mese e forme di sostegno e rilancio per i settori più colpiti.

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