Offese sessiste a Meloni: dichiarazione delle giornaliste di Controradio a difesa del loro lavoro e dell’emittente

“Le denigrazioni ci colpiscono tutte. Lesa la nostra professionalità e il nostro impegno quotidiano per una corretta e rispettosa narrazione di genere”, dichiarano le giornaliste di Controradio in una nota sottoscritta e diffusa.

“Ci siamo sentite colpite nella nostra dignità umana e professionale. Ognuna di noi cerca di praticare nell’informazione quotidiana, dalla cronaca all’approfondimento, dalle interviste alle trasmissioni speciali, fino alla formazione della categoria e del pubblico, un corretto uso del linguaggio come strumento primario per cambiare stereotipi e percezioni distorte, offensive e violente nei confronti delle donne ,in ogni ambito e in ogni sede”, dichiarano le giornaliste che lavorano a Controradio, l’emittente toscana dove il prof. Giovanni Gozzini, ospite di una trasmissione,  ha pronunciato offese sessiste e denigratorie nei confronti dell’onorevole Giorgia Meloni.

“Prendiamo le distanze da questo linguaggio discriminatorio e sessista che non ci rappresenta in alcun modo e che combattiamo ogni giorno. E’ dunque doppia l’amarezza e la rabbia per quanto avvenuto ai ‘nostri’ microfoni. Lo avvertiamo come un abuso degli spazi di libertà e come uno svilimento dell’impegno quotidiano della radio e della sua redazione. Riteniamo di avere subito una mancanza di rispetto anche nei confronti del lavoro di sensibilizzazione che insieme ai colleghi portiamo avanti ogni giorno.

Non c’è ironia sessista, scivolone, offesa verbale, attacco alla persona che tenga. Ma solo e sempre un uso delle parole che deve essere corretto, consapevole e rispettoso anche nella dialettica, anche nel confronto e nell’esposizione di opinioni personali.

Rivendichiamo inoltre l’importanza dell’uso degli strumenti professionali che garantiscono alla nostra categoria il rispetto e la parità di genere nell’informazione, come il Manifesto di Venezia e  l’articolo 5bis del testo unico deontologico.

Anni di percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, di progetti europei contro la violenza verbale, psicologica e fisica,  di reportage,  testimonianze, interviste,  dirette che, dalle frequenze di Controradio, hanno sempre promosso la cultura della parità non possono essere calpestati da dichiarazioni sessiste e da una violenza delle parole che deve trovare argine certo e incondizionato a tutela di ogni donna e di ogni persona”.

Concludono ringraziando i numerosi colleghi e le colleghe che in queste ore hanno dimostrato solidarietà e riconoscimento per l’impegno di Controradio e della sua redazione per una corretta narrazione di genere.

Di seguito le giornaliste che hanno sottoscritto la dichiarazione:

Chiara Brilli

Sara Patrizia Maggi

Rossana Mamberto

Monica Pelliccia

Giustina Terenzi

Una raccolta solidale per i migranti sulla rotta balcanica

Una raccolta solidale per i migranti sulla rotta balcanica avrà luogo sabato e domenica dalle 10 alle 18 all’Humanitas di Scandicci, in Via Bessi 2.

Tra il materiale da raccogliere: scarpe in buono stato fino al numero 45, indumenti ed intimo termico, impermiabili e zaini: materiali per persone che vivono in tende o sotto teli di plastica nei boschi e devono attraversano le montagne a piedi.

Bruno Alvarez presidente e fondatore di No name Kitchen, associazione che lavora nella rotta balcanica da 4 anni e beneficiaria della raccolta solidale, ha raccontato ai microfoni di Monica Pelliccia chi sono i migranti bloccati nei boschi della Bosnia.

25 novembre: dalle 8.00 su Controradio voci e strumenti contro le violenze di genere

Donne, giovani, precarie e madri. Le più colpite dalla gestione della pandemia. Le loro voci, i loro vissuti e i loro volti il 25 novembre su Controradio.

Mattinata speciale contro tutte le forme di violenza contro le donne: dalla femminilizzazione della povertà, al revenge porn, dalle conseguenze del lock down, alla sindrome da alienazione parentale fino al linguaggio tossico.
Insieme a Raffaele Palumbo, Monica Pelliccia e Chiara Brilli in onda dalle 8 alle 10 su Controradio e sui nostri canali social tramite la piattaforma digitale Edo con interviste, reportage, collegamenti e strumenti per riconoscere e affrontare le discriminazioni di genere.
Per lo speciale radiofonico di Controradio il collettivo di street artists Lediesis, che ringraziamo enormemente, ci hanno ‘dedicato’ la loro opera con Anna Magnani con il seguente commento:
La Magnani è un’icona nazionale e rappresenta tutte le donne forti che si rialzano e in questa opera (che tra l’altro è già volata in Polonia) è raffigurata con la mascherina che usano le donne polacche per manifestare contro il divieto di aborto, ma che è già il simbolo di tutte le lotte che tutte noi stiamo portando avanti per i nostri diritti.

Mascherine monouso a scuola: l’impatto sull’ambiente e le possibili alternative

11 milioni di mascherine usa e getta verranno usate ogni giorno nelle scuole. Ci sono delle alternative lavabili e sostenibili?

Ne abbiamo parlato con Franco Borgogno, ricercatore European Research Institute ed esperto in inquinamento da plastica e Joan Crous della cooperativa Eta Beta, che ha realizzato un progetto di mascherine lavabili che potrebbero essere usate anche nelle scuole.

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Maturandi: la responsabilità del ritorno a scuola (VIDEO INTERVISTE)

Qual è la responsabilità che le studentesse e gli studenti dell’ultimo anno sono disposti ad assumersi in vista del ritorno a scuola?

Controradio ha parlato di uscite serali, del distanziamento sociale e di una possibile maturità a distanza come quella dell’anno scorso con Rachele Ruffi e Tommaso Innocenti della futura classe 5 dell’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze.
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