Violenza: Rossi, “La Toscana, una regione dalla parte delle donne”

“Noi siamo dalla parte delle donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite, attivando una rete di presa in carico a 360 gradi”. E’ con questa dichiarazione di intenti che il presidente della Toscana, Enrico Rossi, ha presentato il pacchetto di provvedimenti adottati dalla Regione per aiutare le donne che hanno subito violenze a trovare un lavoro e a sistemarsi in abitazioni diverse da quella utilizzata prima di una violenza, che sempre più spesso si consuma tra le mura di casa.

“Dal 2012 ad oggi – ha precisato il presidente Rossi – sono state 17.000 quelle che sino rivolte ai centri antiviolenza. Il loro numero è purtroppo cresciuto fino a raggiungere lo scorso anno l’impressionante cifra di 11 aggressioni al giorno. E’ per questo che
abbiamo costruito un sistema che protegge le donne che trovano il coraggio di denunciare. Quindi gli uomini che hanno le mani lunghe, in Toscana rischiano di più, richiamo più facilmente la galera. E l’avvertimento che lancio è che quindi le mani se le tengano in tasca. L’invito che invece rivolgo alle donne è di venire nei nostri centri a
denunciare ciò che hanno dovuto subire”. Enrico Rossi ha ringraziato le assessore della sua Giunta, Stefania Saccardi, Cristina Grieco e Monica Barni,  perché ciascuna per le proprie competenze hanno contribuito alla realizzazione della rete regionale di protezione.

“Abbiamo utilizzato risorse nazionali e regionali per realizzare una politica di sistema contro la violenza sulle donne”. La vicepresidente e assessore alle pari opportunità della Regione Toscana, Monica Barni, spiega così l’operazione compiuta per aiutare tutte le donne che hanno il coraggio di denunciare le violenze subite.

“Prevenzione – ha spiegato Monica Barni – sensibilizzazione, rafforzamento dei servizi e reinserimento delle donne al lavoro e in nuove abitazioni: sono questi gli assi portanti della nostra azione. Così abbiamo lavorato insieme in tre assessorati, il mio alle pari opportunità, quello di Stefania Saccardi per la parte sociale e sanitaria e quello di Cristina Grieco per il lavoro, così da coprire tutti i livelli che riguardano le donne che hanno subìto violenza. Io mi sono occupata della prevenzione e della sensibilizzazione, con un lavoro con le scuole per promuovere la cultura della non violenza e della parità di genere. Abbiamo anche tappezzato la regione con gli annunci del numero gratuito antiviolenza 1522, che invitiamo le donne ad usare. Infine abbiamo rinforzato la rete dei soggetti che operano sul territorio”.

A Lucca Film Festival arriva Toscana on the Mov(i)e, primo incontro di Cna Cinema

Domani, sabato 14 aprile, dalle 18.30 al Cinema Centrale di Lucca, in collaborazione con Lucca Film Festival Europa Cinema, saranno la Vicepresidente della Regione Toscana​, Monica Barni​, la direttrice della Toscana Film Commission, Stefania Ippoliti e il regista toscano Roan Johnson (“Piuma” e “I Delitti del barlume”) a tenere a battesimo il primo evento pubblico di rilevanza regionale di CNA Cinema e Audiovisivo Toscana​, la nuova rappresentanza di CNA che raggruppa le piccole imprese cinematografiche e dell’audiovisivo operanti in Toscana.

Una rete, quella di CNA Cinema, che copre tutte le professionalità della filiera del cinema e dell’audiovisivo​, con imprese e professionisti che operano nella produzione, post-produzione, distribuzione e service; ma anche organizzazione di festival ed eventi e formazione. Tra queste, tre eccellenze del territorio lucchese​: ODU Movies​, società che offre un’ampia gamma di servizi a produzioni internazionali interessate a girare in Italia; Metropolis​, che gestisce l’Accademia Cinema Toscana​, tra le più accreditate scuole di formazione a livello nazionale, che forma oltre 100 professionisti dell’audiovisivo all’anno, provenienti da tutto il Paese e dall’estero; Mood Film, produzione che focalizza l’attenzione su sceneggiatori e registi europei di talento delle nuove generazioni che abbiano una visione internazionale.

All’appuntamento, in cui sarà presentato il network delle imprese e le proposte di CNA Cinema e Audiovisivo Toscana per lo sviluppo del comparto cinematografico e audiovisivo della Toscana, interverranno anche Nicola Borrelli (Presidente Lucca Film Festival e Europa Cinema), Stefano Mutolo (Berta Film, società di distribuzione e portavoce vicario di CNA Cinema); con la moderazione di Francesca Mazzocchi (Responsabile CNA CInema e Audiovisivo Toscana). A Samuele Rossi (Echivisivi, produttore e regista), la conduzione del Creative Match​ ​tra registi, con l’ospite eccellente Roan Johnson​.

Agli ospiti dell’iniziativa CNA sarà anche riservato l’ingresso esclusivo all’aperitivo con l’attrice Laura Morante​ e gli altri ospiti che si terrà alle ore 19.30 presso l’Atelier Ricci. Per accrediti e info scrivere a: cinema@cnatoscana.it; www.toscanafilmnetwork.com

Il Consiglio regionale vieta manifestazioni fasciste o razziste nei luoghi pubblici

La mozione presentata da Alessandra Nardini è stata approvata. La presidenza della Giunta si impegna a regolamentare in maniera esplicita il divieto.

Vietare l’utilizzo di sale e spazi ad associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo o che abbiano orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi e, in generale, discriminatori. Questo l’obiettivo della mozione presentata da Alessandra Nardini e approvata dall’aula Consiglio regionale che invitava la giunta regionale ad approvare un analogo provvedimento e a sensibilizzare i Comuni che ancora non l’hanno fatto ad adottare iniziative in tal senso. La conferma dell’impegno della Toscana nella nota della vicepresidente Barni.

La presidenza della Giunta regionale – si legge nella nota di attuazione – si impegna a regolamentare in maniera esplicita il divieto dell’utilizzo di sale e spazi all’interno delle proprie sedi per manifestazioni razziste, xenofobe e antidemocratiche, omofobe, discriminatorie e antisemite. Non potranno altresì far uso di questi spazi quei soggetti che nei loro intenti contengano dichiarazioni apologetiche del fascismo o del nazismo e alludano a terrorismo e all’uso della violenza.

“Ringrazio la vicepresidente Barni per la risposta che – commenta Alessandra Nardini, consigliera regionale – arriva in un momento in cui è particolarmente forte la necessità di ribadire con forza i valori dell’antifascismo e della non violenza; solo poche ore fa, infatti, commentavamo sdegnati il vile gesto compiuto a Prato contro il sindaco Biffoni. Ad oggi sono moltissimi i comuni toscani che hanno proposto e approvato provvedimenti che regolamentano in tal senso l’utilizzo degli spazi pubblici e questo è un segnale positivo. Credo sia importante anche continuare ad organizzare momenti di confronto e discussione sul tema, come pochi giorni fa a Siena in occasione del convegno promosso da Anpi, solo così potremo stimolare il dibattito e fare chiarezza sul bisogno di rinsaldare i valori fondanti della nostra Costituzione. Un ringraziamento, doveroso, mi sento di farlo al comitato provinciale Anpi di Pisa che mi ha sollecitato questo atto e che, instancabile, promuove momenti di confronto sul territorio. Voglio segnalare anche che domani la Nespolo sarà a Pisa e provincia”.

 

Ricerca: osservatorio Toscana sarà modello per 4 Regioni 

L’autorità che gestisce il programma operativo nazionale sulla governance ha ammesso a finanziamento il progetto “Linkord”, che consentirà di trasferire l’esperienza di Toscana Open Research, l’osservatorio e portale regionale per la ricerca e l’innovazione, a Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia.

Toscana Open Research, l’osservatorio e portale regionale per la ricerca e l’innovazione, diventa una buona pratica per tutta la penisola e pure per le isole. L’autorità che gestisce il programma operativo nazionale sulla governance ha infatti ammesso a finanziamento il progetto “Linkord”, che consentirà di trasferire l’esperienza del portale toscano, da subito, a Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia. Il progetto, ventesimo in graduatoria e appena finanziato con 700 mila euro, consentirà di sviluppare strumenti e metriche comuni e mettere osì in rete e in comunicazione il sistema della ricerca, dell’innovazione e dell’alta formazione. Un modo per migliorare, anche, interventi e politiche di settore.

“E’ una notizia – afferma la vicepresidente della giunta regionale, Monica Barni – che conferma la bontà della nostra proposta e la qualità del lavoro sinora condotto, e ci permette di lavorare allo sviluppo di un sistema di conoscenza nazionale, cui, auspichiuamo, potranno aggiungersi ulteriori partner, in primis l’Ufficio italiano brevetti e marchi e Almalaurea, che già hanno sostenuto la candidatura ma certamente anche altre regioni interessate, per affermare la centralità delle politiche della ricerca nello sviluppo competitivo delle regioni appunto e nel sostegno ad una innovativa politica di coesione”.

Nei giorni scorsi è diventato infatti esecutivo il protocollo firmato tra la Regione e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca sugli open data, a servizio di una comunicazione trasparente e a supporto della politiche pubbliche. “Con questa collaborazione, ambiziosa ed innovativa che nasce dalla proposta toscana – spiega Monica Barni – la Regione Toscana e il MIUR condividono un piano di lavoro che crediamo favorirà interpretazioni più accurate del fenomeno della ricerca e della innovazione in Italia, nella convinzione che una più approfondita conoscenza delle dinamiche nazionali e regionali possa migliorare le politiche di settore e favorire una corretta informazione ai cittadini”.

Il portale toscano, presentato nel corso di un’iniziativa lo scorso novembre, nasce come supporto alle politiche regionali all’interno dell’Osservatorio toscano della Ricerca e dell’Innovazione istituito presso Irpet, l’istituto di programmazione economica della Regione, ed ha l’obiettivo di integrare, rendere esplorabili e utilizzare i dati sul sistema della ricerca, monitorare i risultati degli interventi effettuati e sviluppare nuove politiche ancora più efficaci. Utilizzando appunto gli open data.

Attraverso il portale è possibile accedere a cinque diverse sezioni rivolte a docenti e ricercatori, studenti, cittadini, stakeholder istituzionali e imprese. Ne esce fuori, in numeri, il racconto del variegato mondo della ricerca in Toscana: dai dati sugli insegnanti degli atenei agli immatricolati e ai laureati dei percorsi triennali, dall’indice di specializzazione della ricerca ai fondi europei stanziati per i progetti innovativi nell’ambito dei bandi Fp7 e H2020, fino alle collaborazioni attivate tra università e imprese e le risorse regionali stanziate per l’innovazione. Una cruscotto utile per orientare le scelte di governa e massimizzare strumenti e risorse a disposizione.

“Lavoriamo per un’integrazione tra il mondo dell’istruzione e dell’alta formazione e il mondo della ricerca – conclude Barni – E’ una delle priorità in questo momento della nostra agenda politica. Lo facciamo con borse di studio e assegni per dottorati e ricercatori. Il portale va nella stessa direzione: è utile per mappare l’ecosistema della formazione e della ricerca toscana, essenziale per costruire politiche e fare scelte che siano basate sull’evidenza”. Un lavoro di squadra e una prima assoluta, fino allo scorso novembre, in Italia.

Toscana chiama Tunisia e Tunisia risponde

?A tre anni dall’attentato terroristico del 18 marzo 2015, il Museo del Bardo ospita una mostra, visitabile fino alla fine di settembre, sulle antichità romane provenienti dalla Tunisia e presenti da oltre tre secoli nelle collezioni degli Uffizi e nei depositi dell’Archeologico a Firenze.

Sarà la prima volta che i reperti, raccolti dal medico Giovanni Pagni di Pisa, saranno esposti insieme nella quasi loro totalità, ventiquattro pezzi – epigrafi e stele votive e funerarie, per lo più – che nei duecento anni in cui hanno fatto bella mostra di sé nella sala d’ingresso della galleria fiorentina hanno attratto studiosi da tutta Italia, dall’Inghilterra e dalla Francia.

L’iniziativa vede tra i promotori la Regione Toscana, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, l’Ambasciata italiana a Tunisi e l’istituto italiano di Cultura a Tunisi, oltre natur.lmente agli Uffizi.

L’evento rafforza i legami culturali tra Toscana e Tunisia, le cui radici sono secolari. “Le relazioni tra la nostra regione e il paese nord africano sono consolidate. E il paese con cui abbiamo rapporto di cooperazione internazionale – commenta la vice presidente della Toscana, Monica Barni – e questa iniziativa culturale si inserisce nel solco già avviato”. Dal 2011, dopo la ‘rivoluzione dei gelsomini’, la Toscana è all’opera su più fronti, dall’economia sociale e solidale al rafforzamento istituzionale fino al sostegno del processo di decentramento, con il coinvolgimento di università, comuni e società civile. La Toscana è tra le pochissime regioni italiane ed europee attive nelle zone più sfavorite e povere della Tunisia come Kasserine, Jendouba e Tatauine, dove la cooperazione internazionale sta lavorando a costruire un percorso che porti a governi locali aperti e partecipati. Sul 2017 e 2018 sono attivi progetti per un milione e 400 mila euro, di cui un milione frutto di un bando vinto del Ministero degli esteri.

L’idea della mostra, realizzata in collaborazione con l’istituto italiano locale di cultura e la curatela degli Uffizi, interamente finanziata dalla Regione con 70 mila euro, era stata rilanciata l’anno scorso, dopo una visita della vice presidente della Toscana Monica Barni nel paese nord-africano. “E’ un modo per contribuire alla ripresa del turismo culturale del paese, gravemente compromesso dopo il grave e oltraggioso attentato di tre anni fa”, spiega la vicepresidente. L’iniziativa era nell’aria dal 2016. “Sembrava una cosa impossibile ma alla fine ce l’abbiamo fatta – racconta Barni –  Il Bardo, che vanta la più ricca collezione al mondo di mosaici romani oltre alle collezioni di arte islamica, è simbolo dell’apertura della Tunisia a tutte le culture”. “E’ la rappresentazione – aggiunge – di un Mediterraneo miniera di intrecci e naturale spazio di incontro, per sua natura multireligioso, multiculturale e multilinguistico. E la via del dialogo interculturale è un’esigenza primaria della nostra società contemporanea”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la vice presidente ed assessore alla cultura della regione Toscana Monica Barni ed il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt:

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Mai in Silenzio. Il Concorso. Manica Barni Chiara Brilli

Dopo il successo nei licei, Mai in Silenzio diventa un concorso musicale aperto ai giovani artisti che risiedono o operano in Toscana. Al via il bando gratuito rivolto a musicisti under 35 toscani per la scrittura di un brano musicale sul tema della violenza contro le donne e per un corretto rapporto tra i generi. In giuria, fra agli altri, Dario Brunori e Irene Grandi. Ai vincitori la possibilità di realizzare produzioni musicali e concerti ad iniziare dal Meeting dei Diritti Umani 2018 al Mandela Forum di Firenze. Il progetto è realizzato da Controradio con il sostegno di Regione Toscana e il contributo di SIAE e Unipol. Intervista alla vicepresidente della Regione Monica Barni.

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