Maggio musicale: Barni contro manifesto Traviata, “Maschilista”

Maggio musicale: un’immagine che “rappresenta bene la cultura maschilista radicata nel nostro Paese. Non ci lamentiamo dei femminicidi. Serve una rivoluzione culturale”.

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Foto Controradio

Così l’ex vicepresidente e assessora alla cultura della Toscana Monica Barni, parlando del manifesto voluto dal regista David Livermore per il suo allestimento di Traviata, sul podio Zubin Mehta, che venerdì sera ha avuto un debutto trionfale al Teatro del Maggio a Firenze. A riportare la notizia il quotidiano La Repubblica.

Maggio musicale: nell’immagine si vede la protagonista Nadine Sierra. porgere la schiena nuda all’obiettivo; tutt’intorno i personaggi maschili dell’opera la osservano. Poco importa se quella foto
cita dichiaratamente il manifesto di Belle de jour di Bunel. Secondo l’ex vicepresidente dagli anni del film sono “trascorse tante lotte che le visioni di oggi vogliono cancellare. Ai tempi
di Bunel quella fotografia era una denuncia, oggi fa solo percepire la crisi della visione del femminile. Se il regista voleva stigmatizzare il maschilismo così ha prodotto l’effetto
contrario”.

Livermore ha replicato spiegando che: “non c’è niente di più lontano nel mio spettacolo, della cultura maschilista: ne è la dimostrazione il fatto che mi sono avvalso di tante collaboratrici, tra cui Aida Bousselma, attivissima nei diritti per le donne. Giudico la polemica inconcepibile e mi meraviglio che una donna di cultura stia ai ricatti dei social.
Evidentemente si tratta di un fraintendimento”.

Per 26% giovani toscani ‘Italia non è meritocratica’

Il 44% degli adolescenti toscani è interessato alla politica, dato più basso rispetto a quello italiano (51%). Da sottolineare che solo il 26% pensa di vivere in un Paese meritocratico. I dati dall’indagine ‘Pianeta adolescenza’, presentata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati

Credono nella famiglia, vorrebbero avere dei figli e raggiungere indipendenza: sono questi i desideri degli adolescenti toscani che però si scontrano con un Paese che non crede nei giovani. Questa la fotografia scattata dal progetto ‘Pianeta adolescenza’, il cui studio – su un campione di 800 giovani -, 400 a livello nazionale e 400 toscani – presentato stamani a Palazzo Strozzi Sacrati è il frutto della sinergia tra Fondazione Charlie onlus, Istituto Piepoli e Fondazione Pisa.

Per l’80% l’adolescenza è un’età difficile e dolorosa: i ragazzi credono molto nella famiglia (98%), nell’istruzione (97%) e nell’amore (91%), dati più alti rispetto alla media nazionale.
Il 44% degli adolescenti toscani è interessato alla politica, dato più basso rispetto a quello italiano (51%). Da sottolineare che solo il 26% pensa di vivere in un Paese meritocratico ed è scarsa la fiducia nella politica (meno di un quarto). Il 54% del campione toscano ha voglia di indipendenza e vorrebbe andare via di casa, l’84% vorrebbe avere dei figli. Benché il sentimento prevalente emerso dalle interviste sia quello della fiducia e della speranza, la maggioranza del campione associa a termini come noia e abitudine le proprie giornate tipiche.
“Il principale aspetto positivo – ha affermato Alessandro Amadori, coordinatore dello studio -. è una grande voglia di progettualità. Siamo di fronte a una generazione intelligente, preparata, attrezzata che però sconta un effetto ‘tappo’.
L’Italia non è un Paese per giovani”.
“Il Covid ha messo in luce tutte le debolezze del sistema – ha aggiunto il vicepresidente della Regione Monica Barni -. Non ci sono servizi per i giovani, c’è un mercato del lavoro che non li tutela. Ci si domanda perché si va via dall’Italia, si incolpano le università ma non c’è niente di più falso. C’è un problema del nostro Paese”.

Trent’anni del Teatro della Fortezza: due nuovi spettacoli celebrano fine progetto triennale

Due nuovi spettacoli che celebrano la conclusione del progetto triennale dedicato ai trent’anni del Teatro della Fortezza. Sono stati presentati oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.

All’incontro, che si è tenuto in modalità di videoconferenza, oltre alla vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni sono intervenuti il direttore Armando Punzo, Giacomo Santi, sindaco di Volterra, Ilaria Bacci, sindaca di Pomarance, Angela Venezia, direttrice dell’ufficio detenuti e trattamento del provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Toscana e l’Umbria.

“Nonostante le difficoltà del momento – ha detto la vicepresidente Monica Barni – e nonostante il fatto che in realtà il mandato di questa giunta avrebbe dovuto esser già concluso, è un piacere presenziare ancora una volta la presentazione delle attività della Compagnia della Fortezza. Questo ci permette quindi di portare a compimento il triennio di attività per i trent’anni della Fortezza, realizzato dentro e fuori del carcere di Volterra. La Regione è sempre stata al fianco del lavoro, delle utopie e delle battaglie di Armando Punzo. Abbiamo sempre ribadito, con un sostegno costante, la rilevanza di un progetto fondamentale a livello nazionale e internazionale. Inoltre fa piacere sapere che, grazie a un lavoro di contatti e rapporti, procede anche il progetto che potrebbe portare alla costruzione dell’ormai famoso teatro stabile nel carcere di Volterra, per il quale sono stati da poco consegnati i lavori per i saggi archeologici. Un iter lungo e complesso, che non si ferma, e che contiamo possa concludersi”.

“Finisce qui – ha aggiunto Armando Punzo – il progetto dei Trent’anni, tre anni di celebrazioni necessarie per dar corpo e concretezza a un luogo immateriale da segnare sulla mappa infinita della Compagnia della Fortezza, un territorio inesplorato fatto di idee, opere e progetti, di ricerca, di bellezza e armonia. Questo finale, il lasciarsi alle spalle questa emozionante avventura intellettuale e umana, coincide, per il chiaro disegno di un’idea più grande di noi, con l’inizio dei saggi archeologici preliminari all’avvio dei lavori per la realizzazione del teatro Stabile in carcere a Volterra. Si riparte quindi per una nuova avventura, per una nuova spedizione che ci condurrà ancora più lontano, fino ai limiti più estremi della nostra mappa ideale, per dare forma a un territorio sconosciuto oggi ancora inimmaginabile. Ringrazio i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che ci sostengono e i miei compagni di viaggio che dall’inizio mi hanno permesso di affrontare questo viaggio di amore”.

Il nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza si sdoppia quest’anno in due quadriNaturae. La vita mancata – primo quadroin scena dal 28 luglio al 2 agosto 2020 (ore 16.00) nella Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra (ingresso su autorizzazione. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19); Naturae. La valle dell’innocenza – secondo quadrosite specific l’8 e il 9 agosto al Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato, ore 17.30 e 21.30 (Saline di Volterra – ingresso con prenotazione obbligatoria. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19).

‘Studio sicuro’, 6,5 milioni di misure Covid per studenti e borsisti

?Firenze, presentato il nuovo progetto della Regione Toscana, ‘Studio sicuro’, che sarà oggetto di una campagna di informazione ad hoc tramite stampa, social, radio e tv, grazie alla quale gli studenti e le studentesse potranno trovare una guida intelligente per la loro formazione in sicurezza e per costruire il loro progetto di vita.

‘Studio sicuro’ racconta che, istruzione universitaria o altri percorsi post diploma, studiare in Toscana è sicuro, è sicuro dal punto di vista formativo e del diritto allo studio perché la Toscana offre servizi specifici per semplificare le scelte segnalando opportunità e agevolazioni economiche per studiare e per trovare un lavoro qualificato.

Ed è sicuro, in questo momento di difficoltà, per i contatti diretti con gli ambienti di studio e con gli altri perché ha adottato tutti i provvedimenti necessari anti-Covid-19 per permettere di studiare in tanti modi e in sicurezza.

L’iniziativa, finanziata grazie al Fondo sociale europeo, è promossa dall’assessorato dell’università e ricerca in collaborazione con quello alla formazione e rientra nelle politiche di GiovaniSì.

L’iniziativa è stata presentata dalla vicepresidente e assessore alla ricerca e università Monica Barni insieme al rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, Francesco Frati rettore dell’Università di Siena, Sandra Furlanetto in rappresentanza dell’Università di Firenze, delegata all’orientamento così come Valentino Baldi in rappresentanza dell’Università per stranieri di Siena e Marco Moretti presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio.

“Studio sicuro – ha dello la vicepresidente Monica Barni – vuol dire che in Toscana si studia in sicurezza.  Abbiamo lavorato in tutti questi mesi con le università sui vari temi a partire dalle linee guida per la gestione dell’emergenza, ma anche sulle riaperture.

È studio sicuro inoltre perché chi vuole continuare nel proprio percorso formativo dopo il diploma può farlo, beneficiando di molti servizi e opportunità economiche che la Regione Toscana con l’azienda per il Diritto allo studio e le università mettono a disposizione per le studentesse e gli studenti che purtroppo non possono permetterselo, e sappiamo bene come quest’anno sia particolarmente duro e complesso per molte famiglie.  Proprio in un momento di grande crisi economica, come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid, vogliamo mettere in luce quanto lo studio e la ricerca siano fondamentali per uscire da queste difficoltà. Gli studenti e le studentesse devono sapere che in Toscana ci sono istituzioni che li sostengono”.

Contributi una tantum per alloggi dei fuori sede, per la mensa, per imprevisti. Sono diverse e ammontano a oltre 6 milioni e 500mila euro le misure straordinarie che la Regione tramite l’Azienda per il Diritto allo Studio ha attivato a favore di studenti universitari borsisti fuori sede in questa fase di emergenza sanitaria.

Sono previsti contributi una tantum ai borsisti quali maggiorazione straordinaria del contributo affitto di 150 euro al mese per le mensilità marzo aprile e maggio, contributi una tantum cosiddetti “Disagio quarantena” di 250 euro per tutti gli studenti vincitori di borsa di studio annuale presenti al 5 marzo 2020 nelle residenze universitarie, contributi straordinari alloggio di 450 euro a tutti gli studenti vincitori di posti in alloggio che non hanno richiesto il contributo affitto e non sono stati convocati al 4 marzo (data del blocco delle assegnazioni di alloggio), contributi alloggio ai borsisti semestrali COVID19 sotto forma di sconto sulle rette dovute e gratuità mensa. Poi ci sono i contributi per gli studenti borsisti, nella misura massima del valore di due mensilità per il servizio mensa. E sono anche previsti contributi a sostegno dei borsisti fuori sede, qualora questi siano posti in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, o contraggano il virus e siano posti in quarantena. Si prevede anche un fondo rischi gestione emergenza COVID 19 per eventuali contributi straordinari Covid 19 nel caso di prolungamento emergenza (no ripresa didattica).

Non solo, in aggiunta a tutto questo la Regione ha disposto per l’AA 2020/21 borse straordinarie covid per gli studenti in possesso dei medesimi requisiti di reddito ma con requisiti di merito inferiori a quelli necessari per l’accesso alla borsa ordinaria.

In particolare, questi studenti dovranno aver conseguito alla data del 10 agosto 2020 almeno il numero di CFU previsti a quella data per le borse ordinarie, avvalendosi di un “bonus straordinario” (cumulabile con il bonus standard già previsto). Tale bonus straordinario è pari a 5 CFU per gli studenti iscritti a corsi di laurea delle Università e pari a 10 CFU per gli studenti iscritti a corsi equiparati presso Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica).

Gimmy Tranquillo ha intervistato la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/07/200708-07_STUDIO-SICURO_BARNI.mp3?_=2

INFO: http://www.studiosicuro.it

Pereira vs Barni: la polemica sul biglietto a 100€ del Maggio

Firenze, “Il costo di 100 euro per un biglietto è ragionevole per un’opera. Questo teatro ha una malattia, dare biglietti gratis”, aveva detto il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, in una videoconferenza stampa, a proposito delle critiche arrivate sul prezzo di 100€ per il biglietto del concerto diretto da Zubin Mehta del 17 giugno, il primo con il pubblico tornato in sala dopo i mesi di restrizioni sanitarie per il Coronavirus.

A queste parole del sovrintendente Pereira arriva, dopo poche ore, una dura risposta della vicepresidente, nonché assessora alla cultura, della Regione Toscana, Monica Barni: “Resto allibita e chiedo al sovrintendente Pereira quali siano i criteri, perché a me sfuggono, che lo portano a considerare ragionevole il costo di 100€ per assistere a un’opera. Non certo quelli che stanno alla base della cultura concepita come servizio pubblico. Peccato che i finanziamenti che ogni anno riceve il suo teatro sono, glielo ricordo, per l’80% provenienti da istituzioni pubbliche, una quota che mi parrebbe determinante per dare un’offerta conseguente, cioè pubblica”.
“L’offerta culturale – ha continuato Barni – non può e non deve essere solo appannaggio di chi si può permettere di pagare 100€, soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà per tutti, in cui non possiamo concederci di relegare la cultura a un bene per pochi fortunati ma abbiamo il dovere di lavorare per renderla il più possibile diffusa e accessibile”.
“Prima di lasciare il teatro vuoto – ha concluso la vicepresidente – avrei evitato di mandare via gli studenti con la card anzi, li avrei fatti entrare in teatro perfino gratis. La malattia del teatro non sono i biglietti gratuiti, come dice Pereira, ma scelte troppo spesso esclusiviste che portano alla fine poche risorse e solo molta disaffezione”.

Ed in serata, un sorpreso ed infastidito, Alexander Pereira, scrive i suoi ‘chiarimenti’ con l’invito ad ‘informarsi meglio’ alla vicepresidente della Regione Toscana: “Cara vicepresidente Barni, ho letto la sua dichiarazione con molta sorpresa, lei lamenta che un posto per l’opera in giugno costa 100€ ma se avesse potuto informarsi meglio avrebbe saputo che la metà dei biglietti costeranno 50 euro e nessuno ha mai detto che la Maggiocard non varrà in cavea. A proposito dei concerti di questi giorni abbiamo anche puntato sullo streaming per rendere possibile lo spettacolo a molto più pubblico. Abbiamo voluto mantenere un bilanciamento della biglietteria: ci sono i 200 posti a 100euro, ma per tutti gli altri c’è la possibilità di comprare il biglietto per la visione on line a 9.90euro”.
“Per dare la possibilità alla gente di venire in teatro, a coloro che non possono pagare il prezzo necessario – ha ripreso, Pereira – io devo anche trovare gli appassionati che possono pagare 100 euro e di più. Con un prezzo medio di 26 euro a biglietto il teatro non è in grado di portare la qualità necessaria per far aumentare il pubblico, per trovare i turisti internazionali, per trovare i finanziamenti privati, o, detto più semplicemente, per rendere onore alla grande tradizione del Maggio Musicale Fiorentino”.
“Sono molto triste che lei mi veda come una persona poco sociale ed elitaria! Non è così! La prima cosa che ho realizzato a Firenze è stata l’opera per bambini, e i biglietti costavano solo 1 euro – ha concluso il sovrintendente -. Signora vicepresidente, deve farmi lavorare e dopo attaccarmi, non viceversa. Anche oggi ho detto che quando lascerò il Maggio, vorrò essere giudicato per il lavoro che ho fatto per tutto il teatro e specialmente per le persone che adorano la musica e che economicamente fanno fatica a poter vivere il loro entusiasmo e la loro passione. Spero di averle dato qualche chiarimento. Anche il suo rappresentante in Consiglio, l’onorevole Valdo Spini che era presente in conferenza, potrà darle ulteriori informazioni di prima mano”.

‘Più Compagnia’, progetto di cinema La Compagnia, nei tempi Coronavirus

?Firenze, nasce “Più Compagnia”, un progetto del cinema La Compagnia – Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana, per raddoppiare, online, la proposta culturale della Casa del Cinema della Toscana.

“Più Compagnia”, sarà una vera e propria sala virtuale dedicata al Cinema – tra anteprime, rassegne, grandi festival, didattica a distanza, masterclass – al Teatro, alla Musica, alla Danza e alla Letteratura. Il progetto nasce nella prospettiva di essere stabile e duraturo nel tempo, destinato ad accompagnare la programmazione in sala de La Compagnia, anche quando sarà terminata la fase dell’emergenza sanitaria, per arricchire l’offerta culturale verso il pubblico toscano e non solo.

Il progetto nasce nella prospettiva di essere stabile e duraturo nel tempo, destinato ad accompagnare la programmazione in sala de La Compagnia, anche quando sarà terminata la fase dell’emergenza sanitaria, per arricchire l’offerta culturale verso il pubblico toscano e non solo.

“Anche il cinema, così come lo spettacolo dal vivo – ha dichiarato Monica Barni, vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Toscana – ha bisogno della socialità, ha bisogno della sala, non bisogna smettere di vedere i film nella sala. Questa iniziativa è molto importante perché da una parte non si rescinde il legame con il pubblico, che è fondamentale, dall’altra perché in questo momento di chiusura abbiamo sperimentato le opportunità che il digitale ci offre. Siamo quindi arrivati ad una soluzione matura, che non è assolutamente legata al momento di chiusura delle sale, ma proseguirà, affiancando la programmazione tradizionale: è quindi un ulteriore arricchimento dell’offerta culturale de La Compagnia”

“Ci sono stati incontri – ha proseguito la vicepresidente Barni – con gli esercenti cinematografici, durante questi mesi e ci sarà un nuovo incontro martedì 26 maggio, proprio per riflettere sul tema delle riaperture, soprattutto per lavorare sul protocollo di riapertura, in totale sicurezza”.

Sentiamo Monica Barni, vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione Toscana, Stefania Ippoliti, responsabile Area Cinema Fst e Iacopo Di Passio, presidente Fondazione Sistema Toscana, ai microfoni di Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/05/200522_00_PIU-COMPAGNIA_IPPOLITI-BARNI-DIPASSIO.mp3?_=3

Il viaggio di Più Compagnia parte con la letteratura e il prestigioso premio Premio Gregor von Rezzori  giunto alla XIV edizione (dal 26 al 28 maggio) con incontri, conversazioni e lecture ad ingresso gratuito con ospiti di prestigio come, tra gli altri, Fabrizio Gifuni e Ralph Fiennes.  Spazio ai documentari nella sala virtuale con una selezione proposta dai prestigiosi festival toscani: si parte con la prima al pubblico di You Only Die Twice di Yair Lev (dal 26 maggio) dal Middle East Now e con l’incontro del regista a seguire (ingresso 3,99€). Si prosegue con Pj Harvey – A dog Called Money di Seamus Murphy (dal 29 maggio) presentato in anteprima alla 60° edizione del Festival dei Popoli, un viaggio con la musicista cult PJ Harvey e con A Voce alta, la forza della parola di Stéphane de Freitas, Ladj Ly, vincitore del premio del pubblico al Torino Film Festival (a 6,99). Dallo Schermo dell’Arte arriva un programma di tre film d’artista per raccogliere fondi a favore della campagna Artists’ Film Italia Recovery Fund a sostegno della produzione di opere video originali di giovani artisti italiani: Looking for Oum Kulthum di Shirin Neshat, proiezione arricchita da un contributo inedito dell’artista iraniana (28/05), Station to Station di Doug Aitken (4/06) presente con un video in esclusiva e Where is Rocky II? di Pierre Bismuth (10/06). Visione con donazione minima a 5 euro. I festival sostenuti dalla Regione Toscana proporranno proiezioni nel programma in divenire: da France Odeon al River to River; da Florence Korea Film Festival a Cinema e Donne; dal Florence Queer Festival al Premio NICE Città di Firenze; dal Lucca Film Festival a Immagini e suoni del mondo. Più Compagnia sarà un’opportunità per i festival sia per coinvolgere un pubblico più ampio (nazionale e internazionale) sia per ospitare anche professionisti dall’estero che forse non potranno partecipare in loco.

Tra le curiosità gli Appuntamenti al Buio: nel mare di contenuti digitali disponibili in rete, un film a sorpresa, sulla fiducia (si parte il 27 maggio), sempre accompagnato da una breve introduzione critica (ingresso a 3.99€). 

Trasversale la formazione e l’incontro con gli autori: nel cartellone virtuale, infatti, anche un ciclo di lezioni sul Linguaggio audiovisivo contemporaneo: si parte con Pablo Larraín (30/05, ore 21), regista cileno che rappresenta uno dei punti di vista più lucidi e spietati sul regime di Pinochet. Ancora lezioni di cinema con il corso Da Shakespeare al melodramma nel cinema, a cura del prof. Stefano Socci (dal 1° giugno, a ingresso gratuito) con incontri e proiezioni (si parte con Romeo & Juliet di C.Carlei, Ingresso: 3.99€).

Al centro delle attività dedicate alla formazione i progetti di Lanterne (più) Magiche, il programma regionale di educazione all’immagine e al linguaggio audiovisivo, rivolta alle nuove generazioni di spettatori. In questo ambito si inseriscono quattro lezioni di cinema in un viaggio attraverso la storia, corredate di clip di film celebri, interviste a registi, “dietro le quinte” dei set a cura Giovanni Bogani, critico cinematografico e docente di storia del cinema e giornalismo.

Da mercoledì 3 giugno arriva Hitchcock riscopertouno dei più grandi registi di sempre, con una serie di film dedicati alla sua carriera a partire da Ricatto del 1929. Il ciclo prosegue con Omicidio del 1930 e Notorious del 1946. Ingresso (film + approfondimento): 3.99€

Molti gli eventi speciali in collaborazione con Fondazione Fabbrica Europa; Fondazione Palazzo Strozzi; Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux e con la Compagnia Virgilio Sieni. Partner del progetto sono: MyMovies, che ha reso possibile la realizzazione della sala Più Compagnia; CG Digital e Wanted Cinema per la distribuzione di alcuni titoli in programma.

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