Toscana lancia carta unica per lo studio universitario

Una carta unica per consentire l’accesso a tutti i servizi del diritto allo studio, indipendentemente dall’Ateneo.

Una carta unica regionale per gli studenti universitari è l’iniziativa presentata oggi a Firenze dalla vicepresidente della Regione Toscana, ed assessore a cultura, università e ricerca, Monica Barni.

“Questa intesa ha lo scopo di rendere più facile la mobilità all’interno del sistema universitario toscano – ha affermato il presidente della Regione, Enrico Rossi, in un saluto inviato all’iniziativa -. L’obiettivo è promuovere l’accesso alla cultura e ai servizi favorendo il confronto fra tutti gli studenti degli Atenei toscani. Anche questo faceva parte dei venticinque punti del mandato ed anche questo, ormai, può dirsi concretizzato”.

“La Toscana è la prima regione a realizzare un’iniziativa del genere. – ha dichiarato la Barni -. Questa carta è stata per noi una priorità per il potenziamento del diritto allo studio universitario, a prescindere all’ateneo di appartenenza. Essa garantirà l’accesso ai diversi luoghi dedicati agli studenti universitari e le funzioni legate alla didattica. Ma soprattutto andrà progressivamente ad integrare al suo interno ulteriori servizi offerti alle università come le agevolazioni per accedere ai luoghi della cultura, musei, teatri, biblioteche e molto altro”.

Meeting dei Diritti Umani 2017, a Firenze oltre 8000 studenti

Dai commenti agli articoli della costituzione, alle esibizioni musicali dei ragazzi delle scuole, al Mandela Forum di Firenze si è discusso delle diseguaglianze nel mondo

Si è svolto questa mattina al Mandela Forum il Meeting sui diritti umani 2017, la ventunesima volta dell’iniziativa inventata nel 1997 dalla Regione. In questa edizione si parla delle disuguaglianze nel mondo: economiche e sociali, di genere, per provenienza.

Oltre ottomila tra studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori toscane si sono presentati al Mandela Forum. Agli studenti è stato fatto trovare sulle sedie un piccolo kit dell’Uguaglianza composto da uno zainetto telato con titolo e riferimenti del XXI Meeting e che contiene una copia della Costituzione della Repubblica e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e un piccolo libretto per prendere appunti che si apre con una frase di Nelson Mandela su istruzione e formazione e contiene le opportunità che, dal Progetto regionale Giovanisì al Fondo sociale europeo, forniscono ai giovani.

Ad accoglierli la cantante Diana Winter, tra le vincitrici di Toscana100 Band, che ha intonato “Imagine” di John Lennon, prima di continuare con “Stand by me”. A salire sul palco quindi DjCarletto e Gaia Nanni, presentatori di questa edizione del Meeting.

Sul palco sono intervenuti politici come Monica Barni, vicepresdente della Regione Toscana; l’assessore regionale all’istruzione, Cristina Grieco; la vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi, ed anche il presidente del parlamento toscano degli studenti Bernard Dika, che hanno letto e commentato articoli della nostra Costituzione, ricordandone l’importanza e l’attualità.

Non è mancato anche l’intervento del presidente della regione Enrico Rossi. Il presidente della Toscana guarda al passato e al presente, indicando una via per il futuro. “All’epoca del fascismo – dice – c’era una legislazione diversa e fino al 1946 non potevano neppure votare. A San Rossore furono approvate le leggi razziste. Ed oggi Amnesty International ci mette all’indice per i diritti che non riusciamo a garantire ai profughi”.

“Tenetevi cara questa Costituzione – aggiunge Rossi – e impegnatevi ad attuarla ogni giorno. Sevi impegnerete a garantire la dignità dell’altro farete sì che la Costituzione si realizzi. Ne avete la forza e l’intelligenza. Forza ragazzi, che tocca a voi”.
Il presidente ha iniziato il suo breve intervento ricordando come nel mondo 1,5 miliardi di persone vivono nell’indigenza e nella povertà, anche se l’umanità dispone di mezzi potentissimi in grado di colmare questa disuguaglianza. Solo l’anno scorso, nel 2016, otto super ricchi detenevano una ricchezza equivalente a quella della metà più povera dell’umanità e in Italia l’1% più fortunato possedeva 415 volte la ricchezza del 20% più povero. Sono i numeri dell’ultimo rapporto Oxfam che scorrono sullo schermo.

Ma i veri protagonisti della giornata sono stati i ragazzi: si sono esibiti sul palco 4 delle 6 scuole che hanno partecipato al progetto “Mai in silenzio. La musica contro la violenza di genere” realizzato da Controradio con il sostegno di Regione Toscana e SIAE  e la sponsorizzazione di Unipol, con il sostegno di tre tutor musicali d’eccezione: la già citata Diana Winter, Francesco Guasti e Tommaso Novi. I primi ad esibirsi sono stati i ragazzi del Liceo Musicale Niccolini di Livorno con la loro“Lunedì”, seguiti dal rap dell’Istituto tecnico turistico Marco Polo di Firenze  “Un fatto giornaliero”, dal pezzo del liceo musicale Carducci di Pisa, “Mi rialzerò”, per finire con “Rompi il silenzio” del Liceo Musicale Passaglia di Lucca, tutti trascinati dalla carica deli 8000 coetanei presenti.

Sempre da parte dei ragazzi non sono mancati altri momenti di creatività, come l’Istituto Pontormo di Empoli che ha portato sul palco del Forum la loro piece teatrale dedicata alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alla scelta, sessantanove anni fa, che ebbero tanti Stati di sognare insieme. Sul grande schermo scorrono le immagini di Martin Luther King e del suo celebre discorso “I have a dream”; ma anche la scuola media  “Don Milani” di Sinalunga con il loro teatro sui tanti diritti umani negati nel mondo e in particolare nel Pakistan dominato dai talebani.

Hanno chiuso la mattinata l’esibizione di Francesco Guasti, tra i tutor del progetto “Mai in silenzio”, e i saluti del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.

“Mai in silenzio. La musica contro la violenza di genere” debutta al Meeting per i Diritti Umani

Settanta studenti di sei licei toscani hanno realizzato un CD con sei brani musicali sul tema, insieme ai tre tutor musicali, Francesco Guasti, Tommaso Novi e Diana Winter. Le canzoni saranno interpretate domani alla XXI edizione del Meeting al Mandela Forum di Firenze.
Il progetto musicale è realizzato da Controradio con il sostegno di Regione Toscana e SIAE  e la sponsorizzazione di Unipol.
Mai In Silenzio” ha lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sul tema della violenza di genere, attraverso la musica e i linguaggi più vicini ai giovani.

Domani finestre di diretta dal Meeting a partire dalla Morning News con Chiara Brilli che, in vista delle manifestazione, ha intervistato la tutor e musicista Diana Winter.

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Sono sempre di più i crimini contro le donne, con le cronache di abusi, segregazioni, stupri ed altre violenze. I dati ISTAT, aggiornati a giugno 2015, indicano che in Italia 6 milioni e 788 mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, il 31,5% tra i 16 ed i 60 anni, e che le donne uccise nel 2014 sono state 152, di cui 117uccise in ambito familiare. 

Secondo i dati relativi alla Toscana, rilevabili dal “Rapporto sulla violenza di genere in Toscana”, analisi dell’Osservatorio Sociale Regionale, presentato a novembre 2015, le donne che si sono rivolte ad uno dei 24 centri antiviolenza diffusi su tutto il territorio nel periodo dal 2009 al 2015 sono state 13.461. Il partner viene indicato come responsabile delle aggressioni nel61% dei casi.

Per contrastare il fenomeno, è partito “Mai In Silenzio: la musica contro la violenza di genere”, progetto musicale che ha lo scopo di coinvolgere e sensibilizzare le giovani generazioni, realizzato dall’emittente radiofonica Controradio con il sostegno di Regione Toscana e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con la sponsorizzazione diUnipol. 

Settanta studenti di sei licei toscani hanno composto e poi registrato in studio, al termine di un percorso di due mesi, sei brani musicali originali sul tema della violenza di genere, confluiti in un CD, disponibile da mercoledì gratuitamente sui canali SpotifyITunesYoutube e gli altri canali digitali (il titolo da ricercare è Mai in silenzio), e promosso attraverso i media (a partire da Controradio).

Le canzoni, realizzate insieme a tre tutor d’eccezione, i musicisti Francesco Guasti, Tommaso Novi e Diana Winter (fra i vincitori del concorso Toscana 100 Band), con il coordinamento di Lorenzo Cipriani, saranno interpretate per la prima volta dal vivo dagli studenti al Meeting dei diritti umanimercoledì 13 dicembre dalle ore 9.00 al Mandela Forum di Firenze, organizzato dalla Regione Toscana, di fronte a una platea di 9000 studenti. Successivamente, per divulgare al massimo il messaggio di cui i brani realizzati sono portatori, sarà organizzato un ciclo di esibizioni in apertura di concerti di musicisti affermati in tournée nel prossimo anno in Toscana.

L’idea del progetto è quella di innestare un circolo virtuoso ideale dove la musica non sia soltanto elemento di socializzazione e di comunicazione, ma divenga processo culturale al servizio di un’etica, contrastando idee e luoghi comuni spesso ispiratori di comportamenti di violenza di genere. “Mai in silenzio” è iniziato a settembre con una call agli istituti superiori, da cui sono stati selezionati cinque licei musicali, il Passaglia di Lucca, Carducci di Pisa, Petrarca di Arezzo, Forteguerri di Pistoia, Niccolini Palli di Livorno ed il liceo linguistico Marco Polo di Firenze. A ottobre è partito il corso di composizione e registrazione, che è stato preceduto da un percorso di sensibilizzazione, realizzato dalla psicologa Cecilia Lamanna e dalla giornalista Chiara Brilli, che ha permesso agli studenti di inquadrare correttamente il tema al di là degli stereotipi, divenendo fonte d’ispirazione per la scrittura dei testi. 

Dice Monica Barni, Vice Presidente della Regione Toscana: “La violenza di genere è un fenomeno di scottante attualità. La Regione Toscana si è da tempo dotata di una propria legge e sta lavorando da anni nell’ambito della prevenzione, sensibilizzazione, emersione e protezione delle vittime di violenza. E’ necessario lavorare su vari fronti, con il sostegno alle donne vittime di violenza, con progetti quali Codice Rosa, Case Rifugio e sulla prevenzione a partire dalle giovani generazioni. Occorre una svolta culturale per agire preventivamente sulle cause della violenza. Per questo l’educazione ha un ruolo fondamentale. Con il progetto “Mai in silenzio” usiamo i linguaggi che sono più vicini alle giovani generazioni: la musica si accompagna alle parole, e entrambi servono a riflettere su un problema utilizzando un linguaggio che i ragazzi condividono”.

Ha aggiunto Marco Imponente, Direttore Generale di Controradio: “Dall’esperienza maturata nei 29 anni del concorso nazionale per musicisti emergenti Rock Contest, e dalla gestione del progetto “Toscana 100 Band” di Regione Toscana, attraverso il quale oltre 100 formazioni musicali toscane under 35 hanno realizzato un proprio progetto artistico, abbiamo condiviso con la Regione Toscana l’idea di realizzare ’Mai in silenzio: la musica contro la violenza di genere’. Siamo molto soddisfatti dell’esperienza, e crediamo che i sei brani – diversi musicalmente fra loro, ma assimilabili se si ascoltano i testi – costituiscano una testimonianza attiva ed efficace di come la musica possa essere un elemento importante per la sensibilizzazione delle coscienze. Elemento sempre presente nella vita quotidiana dei giovani adolescenti, la musica rappresenta un vettore eccezionale per parlare a loro in modo diretto: favorisce la memorizzazione di messaggi anche complessi e permette di avviare velocemente un processo di comunicazione spontaneo, attivato in maniera orizzontale ed empatica”.

L’intervista di Chiara Brilli  a Marco Imponente

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“SIAE segue e sostiene da alcuni anni l’attività di Controradio, con cui condividiamo la passione per la musica e l’attenzione per i giovani e per il talento, la voglia di offrire loro sempre più numerosi canali di formazione e di comunicazione. Per questo non abbiamo esitato a sostenere anche il progetto ‘Mai in silenzio’, che nasce per dimostrare che le parole e l’arte sono strumenti di alfabetizzazione, emotiva e sociale. Come Società che tutela l’autore, abbiamo la missione di difendere la creatività e tutte le sue espressioni; siamo convinti che la cultura sia l’unico mezzo per reagire con forza e determinazione alla violenza e alla politica del terrore che scandiscono le cronache quotidiane. Le tracce di questo cd ci rassicurano sul fatto che la comunità di domani sia pronta per scansare il velo che nasconde la violenza e trasformare quel silenzio in bellezza”, ha sostenuto Gaetano Blandini, Direttore Generale di SIAE.

Sei le canzoni composte: “Rompi il silenzio”, ideata e interpretata dagli studenti del Liceo Musicale Passaglia di Lucca con Francesco Guasti, registrata presso DAV Studio – Lucca; “Lunedì”, dal Liceo Musicale Niccolini Palli di Livorno con Tommaso Novi, presso 360 Music Factory- Livorno; “Eco”, dal Liceo Musicale Petrarca di Arezzo con Diana Winter, presso Rooftop Studio – Arezzo; “La metà di niente”, dal Liceo Musicale Forteguerri di Pistoia con Francesco Guasti, presso Elephant Studio, Pistoia; “Mi rialzerò”, dal Liceo Musicale Carducci di Pisa con Tommaso Novi, presso 2eMMe Studio – Pisa, e “Un fatto giornaliero”, dalla III L del Liceo Linguistico Marco Polo di Firenze con Diana Winter, registrata presso MusiKalmente – Firenze.Nei testi composti dagli studenti emerge il senso della violazione della dignità della persona: nel suo intimo, nel suo quotidiano fino all’annientamento sociale. Ma anche la presa di coscienza che tutto questo deve e può finire. Le parole dei brani manifestano infatti forza e voglia di dire basta col silenzio, la violenza, l’impotenza, con l’idealizzazione di un sogno d’amore che si infrange nel quotidiano abuso. Così, da un orologio che si riprende il tempo all’esortazione al correre via, dal seguire il proprio pensiero al non tornare indietro, ognuna delle sei canzoni pone l’accento sulla forza recuperata e sulla voglia di fare sentire la propria voce e riconquistare la propria libertà.  

“Inizialmente i ragazzi non avevano messo a fuoco il problema della violenza di genere, mentre adesso il tema sta diventando virale tra di loro, grazie allo scambio delle canzoni! – ha aggiunto Lorenzo Cipriani, coordinatore del progetto – Quello della violenza di genere è principalmente un problema culturale, per cui credo che sia necessario agire in un modo innovativo come in questo caso, cercando una strada comunicativa mai percorsa. Il punto di vista dei ragazzi è vario, come diverse tra loro sono le realtà coinvolte. Sono però rimasto molto colpito dalla qualità delle canzoni composte, visto che nessuno di loro si era mai cimentato prima in qualcosa del genere: dal lavoro in team, sotto la guida di compositori, all’esecuzione insieme, alla registrazione in modo professionale in uno studio di registrazione. Infine al Meeting sperimenteranno cosa si prova a stare su uno dei palchi più grandi d’Europa, di fronte a una platea vastissima”. 

Ha concluso Tommaso Novi, tra i tutor musicali: “Ho colto molta curiosità e interesse nei ragazzi. E bravura, visto che hanno dovuto lavorare su testi difficili perché l’argomento richiede una certa attenzione e delicatezza, ed hanno dovuto tenere alto il discorso artistico, perché la canzone deve fare emozionare, deve colpire la sensibilità. La mia esperienza di insegnante mi fa vedere come i ragazzi oggi siano “smart”, intelligenti, veloci, e disincantati. Lo dico in maniera positiva. Io che ho quasi 40anni, quando racconto la mia vita in classe, li vedo con i piedi per terra che ascoltano e si muovono, vanno avanti e operano. Noi tutor li abbiamo solo aiutati e indirizzati sulla propria strada di espressione artistica”.

Per ascoltare i brani, www.controradio.it/mainsilenzio 

La grafica è di Lara Pratesi, l’immagine di copertina di Alessandro Baronciani.

“Mai in silenzio”, la musica contro la violenza di genere

E’ il nuovo progetto di Controradio realizzato con il contributo di Regione Toscana e SIAE. Protagonisti i giovani di alcuni Licei musicali e scuole superiori della Toscana. Realizzazione ed incisione di sei brani originali sulla violenza di genere. Partecipazione al Meeting dei Diritti Umani del 13 dicembre al Mandela Forum. Collaborazione (musicale) di Tommaso Novi, Francesco Guasti e  Diana Witer, (giornalistica) di Chiara Brilli, (psicologica) di Cecilia Lamanna e il coordinamento di Lorenzo Cipriani.

Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. (Èlie Wiesel)

Con la scomparsa del premio Nobel per la Pace, Èlie Wiesel il mondo intero ha ricordato il suo impegno per la lotta contro la violenza in tutte le sue forme. Alcune sue parole oggi suonano come un monito che il grande scrittore ha lasciato alle generazioni future. Un testamento di pace e di lotta contro l’indifferenza che vediamo ogni giorno nei confronti di manifestazioni di violenza di genere. Sono sempre di più i crimini contro le donne, le cronache di abusi, segregazioni, stupri ed altre violenze. Sembrerebbe che in un momento storico in cui il genere femminile sta raggiungendo una parità di diritti e di valori nelle nostre società, l’antico male dell’oppressione si ribellasse e tornasse a mietere vittime.

È un tema che coinvolge ognuno di noi, nessuno escluso; e non basta indignarci per le atrocità che vediamo ogni giorno, non basta prendere posizione, è necessario alzare la voce e fornire il nostro impegno. Perché ogni violenza che colpisce una donna è un crimine contro la nostra verità, la nostra giustizia, la nostra dignità di esseri umani.

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Alcuni studenti dell’Iti Marco Polo di Firenze durante il laboratorio introduttivo sulla violenza di genere

I dati ISTAT, aggiornati al giugno 2015, indicano che in Italia, 6 milioni e 788 mila donne hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, il 31,5% tra i 16 ed i 60 anni, e che le donne uccise nel 2014 sono state 152, di cui 117 uccise in ambito familiare.

I dati relativi alla Toscana, sono rilevabili dal “Rapporto sulla violenza di genere in Toscana”, un’analisi che l’Osservatorio Sociale Regionale realizza sin dal 2010. Nel rapporto (VII) presentato a Novembre 2015 si legge che le donne che si sono rivolte ad uno dei 24 Centri Antiviolenza diffusi su tutto il territorio nel periodo dal 2009 al 2015 sono state 13.461 – il partner viene indicato come responsabile delle aggressioni nel 61% dei casi. Nel periodo 1 luglio 2014 – 30 giugno 2015, in riferimento a n. 2.597 donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza, 1.896 figli/e (di cui 1.461 minorenni) hanno assistito alla violenza all’interno delle mura domestiche, le donne uccise nel 2014 sono state 12.

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Alcuni studenti del Liceo musicale di Pisa durante il laboratorio introduttivo sulla violenza di genere

La Regione Toscana si è da tempo, in un contesto allora privo di una normativa nazionale, dotata di una propria legge contro la violenza di genere così come sta lavorando da anni prevenzione, sensibilizzazione, emersione e protezione delle vittime di violenza – donne, minori e in ambito familiare – all’interno di un sistema di interventi che sia a garanzia dell’integrazione dei servizi, delle risorse e della condivisione dei linguaggi.

La legge regionale ha mirato nel tempo a sostenere l’attività nel campo della prevenzione, del contrasto e dell’uscita dalla violenza, favorendo la costituzione e il potenziamento delle reti locali anti-violenza, anche al fine di garantire il coinvolgimento degli attori istituzionali pubblici e privati. La Regione Toscana ha inoltre piena consapevolezza di quanto sul fenomeno della violenza sulle donne incidano i retaggi culturali determinati dallo stereotipo di genere ed è per questo che grazie anche alla L.R. n. 16/2009 (Cittadinanza di genere), attraverso il finanziamento degli Accordi territoriali di genere, sono state realizzate, negli anni, azioni di sensibilizzazione/formazione nelle scuole toscane per la lotta agli stereotipi di genere e alla equa distribuzione del lavoro di cura all’interno della famiglia.

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La vicepresidente regionale Monica Barni con alcuni studenti del Liceo musicale di Livorno

E’ questo il motivo per il quale Controradio sta realizzando con la Regione Toscana  in collaborazione con SIAE un progetto che unisce il mondo della creatività musicale giovanile con quello dell’impegno civile nella sensibilizzazione del tema della violenza di genere.

La musica può essere infatti un efficace strumento di comunicazione per portare a conoscenza dei giovani problematiche sociali di questo tipo. E’ anche uno straordinario strumento di analisi della società e dei motivi per cui avvengono tali degenerazioni. Gli studenti, le associazioni giovanili, il nuovo panorama artistico internazionale, è oggi particolarmente attento al tema della violenza di genere: lo dimostrano l’impegno preso da numerosi artisti italiani ed internazionali nel denunciare questo problema in alcune loro composizioni musicali ed iniziative.

Alcuni studenti del Liceo musicale di Arezzo con le maschere realizzate durante il laboratorio introduttivo

In concreto giovani musicisti di alcuni Licei Musicali ed altre scuole superiori della Toscana hanno composto brani musicali originali che affrontano le tematiche della violenza di genere, accompagnati da professionisti della musica con la successiva partecipazione al Meeting dei Diritti Umani 2017 organizzato da Regione Toscana, per il prossimo 13 dicembre.

I brani, inizialmente realizzati in forma di demo, sono in corso di registrazione dagli studenti in  studi professional con il supporto dei tutor musicali che hanno seguito il progetto. Verrà successivamente stampato un CD, distribuito attraverso le scuole, e reso disponibile gratuitamente in forma digitale, attraverso un canale distributivo nazionale.

Ascolta l’intervista di R. Palumbo alla vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171114_Monica-Barni_Todo-Cambia.mp3?_=3

Intervista al tutor musicale Tommaso Novi

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Todo Cambia del 14 novembre 2017

LUCA IACOBONI  Il responsabile Clima ed energia di Greenpeace Italia sulla nuova impennata di emissioni di CO2.

MONICA BARNI  La Vice presidente ed Assessore alla cultura della Regione Toscana sul progetto sulla violenza contro le donne.

TOMMASO NOVI  Testimonial del progetto sulla violenza contro le donne.

EMILIANO FOSSI Torna al Teatro Dante/Carlo Monni il festival dell’Economia civile.

MARCO VICHI  La presentazione in anteprima assoluta dell’ultimo libro della saga del commissario Bordelli.

”Lo schermo dell’arte”  festeggia 10 anni  con 26 film e 3 anteprime mondiali

Un cartellone con 26 film d’artista e documentari (con 3 anteprime mondiali), una mostra, due progetti di formazione e cinque premi per artisti.

E’ ricco di eventi il programma della decima edizione de ”Lo schermo dell’arte” film festival, diretto da Silvia Lucchesi, in programma a Firenze dal 15 al 19 novembre, con un filo
conduttore, ovvero la riflessione sull’utilità sociale dell’arte.
Il festival prende il via mercoledì 15 al cinema La Compagnia con un live set dell”artista egiziano Hassan Khan, leone d’argento all’ultima biennale di Venezia. A seguire lanteprima
italiana di 24Frames di Abbas Kiarostami.

Tre le anteprime mondiali: i film di Heinz Peter Schwerfel realizzati per la
serie Live Art di Arte Tv (Philippe Parreno, le temps de l’espace e Adrian Villar Rojas) e l’ultimo corto del coreografo Virgilio Sieni Il giardino delle erbacce. Poi le anteprime
italiane, tra cui ”Antonio Lopez 1970: sex fashion & Disco”, storia del noto fashion illustrator degli anni ’70, alla presenza dell”autore James Crump; Act and Punishment di Evgenij Mitta sul movimento delle Pussy Riot, il noto collettivo russo; Whipping Zombie di Yuri Ancarani, che ha filmato un rituale vodoo della popolazione di Haiti. Nel lungometraggio Looking for Oum Kulthum di Shirin Neshat si affronta invece il tema della
condizione femminile in Iran, mentre sabato 18 novembre l’artista Ra Di Martino introdurrà il suo primo lungometraggio Controfigura, con Filippo Timi e Valeria Golino. Nella pellicola
Koudelka Shhoting Holy Land invece il registra segue Josef Koudelka nel suo ultimo progetto fotografico in Terra Santa. Nel programma anche Interregnum, il nuovo video di Adrian Paci in cui sono assemblati filmati di funerali di dittatori comunisti di varie nazionalità ed epoche.

Poi workshop, premi e la mostra ”Directing the real. Artists” Film and Video in the
2010s”, curata da Leonardo Bigazzi, a Palazzo Medici Riccardi, con 19 artisti da tutto il mondo.

Monica Barni, Vicepresidente e Assessore alla Cultura Regione Toscana

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/11/171110_barni-pulito.mp3?_=6
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