Liliana Segre diventa cittadina onoraria di Firenze

Liliana Segre sarà cittadina onoraria di Firenze dopo il Sì unanime in Consiglio Comunale. A Silvano ‘Pillo’ Sarti, storico partigiano fiorentino scomparso venerdì scorso, verrà conferito il Fiorino d’Oro e l’intitolazione di una strada o piazza.

Una mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone dell’Olocausto. L’atto, formalizzato dal Pd e sottoscritto dal Mdp, Firenze riparte a sinistra e Potere al Popolo, e’ stato approvato all’unanimita’ dall’aula.

Il Consiglio approva a maggioranza anche la mozione, presentata da Mdp e appoggiata dal Pd, che impegna la giunta all’intitolazione di una strada, una piazza o un luogo a Silvano Sarti, storico volto della resistenza fiorentina scomparso lo scorso venerdi’. Il documento, inoltre, invita la giunta a conferire al partigiano ‘Pillo’, nome di battaglia dentro la brigata Sinigaglia, la massima onorificenza cittadina, il Fiorino d’Oro.

Critico, sulla mozione Sarti, Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Massimo rispetto per i morti e per chi ha combattuta per la difesa di un’idea. Per questo ho grande rispetto per la figura di Silvano Sarti. Ne ho meno per il signor Silvano Sarti, presidente di Anpi e attivista politico”.

Torselli attacca il Pd: “Avete talmente tanta fifa delle elezioni di maggio che” ieri, alle cerimonia in piazza Signoria per Sarti, “avete fatto strumentalizzazione politica anche davanti ad una bara”. Critico anche Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia, che elenca tutti i momenti di contrasto politico, anche aspro, avuti in passato con Sarti.

Europee: Rossi, “Necessaria unica lista centrosinistra”

“Sono convinto di avere fatto la cosa giusta”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega la sua adesione, insieme con altre cento persone della politica e della società civile, al manifesto ‘Siamoeuropei’, promosso da Carlo Calenda, per dar vita ad una lista unitaria delle forze europeiste per le prossime elezioni europee.

“Le elezioni europee hanno un’importanza epocale per la nostra democrazia. Le forze sovraniste e illiberali vogliono portare l’Europa alla paralisi e alla disgregazione; mentre in Italia Salvini domina incontrastato con i suoi gregari del M5stelle, entrambi alleati della peggiore destra europea e internazionale – spiega Rossi in un lungo post sul suo profilo Facebook – Se queste forze vincessero anche in Europa, gli effetti sarebbero disastrosi e incalcolabili sulle vite di milioni di donne e uomini, sul futuro dei giovani, sulla pace. La sinistra deve avere la consapevolezza della partita che si apre”. Osserva Rossi: “Non mi pare che ad oggi ci siano le condizioni per creare due o più liste di area di centrosinistra, divise e in conflitto tra loro, che abbiano qualche possibilità di successo. Anche perché la soglia del 4 per cento farebbe correre il rischio di disperdere i voti”.

“Invece, un messaggio unitario mi convince; può essere la novità di cui ha bisogno una parte importante dell’elettorato italiano, che per ora non si schiera e non trova attrattiva nessuna proposta – sostiene Rossi – L’unità di socialisti, liberali, cattolici democratici e verdi, secondo modalità che toccherà a partiti e movimenti stabilire, è un punto di partenza per una strategia comune, per una lotta che rinnovi i fondamenti della civiltà europea, mettendo al centro la questione sociale e il tema dell’eguaglianza, insieme a quello delle libertà e dell’unità dell’Europa”. “Questo ovviamente non impedisce alla sinistra di organizzarsi autonomamente. Mdp, a mio parere, deve costituirsi in partito del socialismo in grado di intervenire all’interno della lista unitaria e di dialogare con quella parte di sinistra del Pd che si riconosce in Zingaretti – afferma Rossi – Dopo le elezioni del 4 marzo avevo detto che occorreva andare oltre Leu e oltre il Pd per costruire una nuova grande forza socialista in Italia. È un obiettivo che considero ancora valido”.

“Ma oggi, di fronte a scadenze politiche ineludibili, siamo chiamati a conciliare le nostre ragioni con quelle del dialogo con persone diverse da noi e con altre forze democratiche; se vogliamo accettare per vincere, o almeno non essere travolti, una sfida politica che riguarda i fondamenti della nostra civiltà – argomenta il presidente della Regione Toscana – La proposta unitaria per le elezioni europee può inoltre dare un contributo anche alla costruzione di larghe alleanze, aperte anche a forze civiche, per le elezioni amministrative di primavera, nelle quali i democratici devono battersi come un sol di primavera, nelle quali i democratici devono battersi come un sol uomo per impedire che altre città e comuni finiscano nelle mani di una destra estrema e spesso post-fascista”.

“L’opposizione ai nazionalpopulisti della Lega e del M5stelle esiste nel Paese ed è grande. Alle forze politiche democratiche più responsabili spetta il compito di darle punti di riferimento unitari e costruire alternative convincenti – conclude Rossi – La sinistra, se venisse meno a questo dovere, finirebbe per rinnegare tutta la sua storia e si condannerebbe all’irrilevanza”.

Massa Carrara: Spinelli su operaio schiacciato da blocco marmo

Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale interviene sull’incedente mortale di questa mattina a Marina di Carrara, dove un operaio ha perso la vita : ”Morire sul lavoro con un contratto di cinque giorni è una grande ingiustizia sociale. La più grande dei nostri tempi”.

La capogruppo di Mdp Spinelli si unisce inoltre alla denuncia della Cgil di Massa Carrara che sottolinea la durata del contratto di lavoro dell’operario, di soli cinque giorni.

”Un altro grande dramma quello di Luca Savio, 37 anni, morto questa mattina a Marina di Carrara, schiacciato da un blocco di marmo presso il deposito in cui lavorava. Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia e ai suoi cari. Le forze dell’ordine e i tecnici dell’Asl ricostruiranno la dinamica della vicenda.

Ma leggo con sconcerto quanto riportato dalla Cgil di Massa Carrara, secondo la quale risulta che Luca Savio avesse un contratto di lavoro iniziato il 6 luglio e della durata di cinque giorni.

Morire sul lavoro con un contratto di cinque giorni è una grande ingiustizia sociale. La più grande dei nostri tempi.

Mi chiedo come, con un contratto di soli cinque giorni, un’azienda possa rispettare leggi e regole in materia di salute e sicurezza, così come sottolinea la Cgil di Massa  Carrara.

La degenerazione del precariato esplosa nel nostro Paese deve finire.

Ripetiamo costantemente la necessità di investimenti su sicurezza, formazione e un maggior numero di ispettori del lavoro; ma di fronte a tragedie come quella di oggi la realtà del mondo del lavoro si presenta ancora più grave di come viene descritta.

La Regione Toscana per la sicurezza nel settore del marmo ha messo a punto un piano specifico, con competenze e risorse.

Ma serve di più, serve l’impegno del Governo su sicurezza e formazione, aumento del numero degli ispettori e dunque dei controlli. Per ridare dignità al lavoro bisogna ripartire dalle fondamenta, dalla struttura del rapporto di lavoro stesso; oggi troppo debole, svuotato di regole e diritti”.

È quanto dichiara Serena Spinelli, capogruppo Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale a seguito dell’incidente mortale sul lavoro avvenuto questa mattina a Marina di Carrara.

Pisa, comunali: Mdp sceglie ‘desistenza’ e non presenta lista

“Avremmo preferito un’alleanza con il Pd per costruire una coalizione ampia di centrosinistra, chiedendo discontinuità rispetto all’amministrazione uscente, ma i Dem hanno preferito un’altra strada e Mdp ha scelto di compiere un atto di grande generosità e responsabilità, rinunciando a presentare una lista alternativa alle amministrative per non agevolare in questo modo l’avanzare delle destre”. Lo ha detto il leader pisano di Mdp, Paolo Fontanelli, spiegando la decisione dell’assemblea del suo partito.

“Non è stata una decisione facile – ha aggiunto l’esponente Mdp – ma abbiamo preferito questa strada anche per togliere alibi al Pd e ai suoi alleati in caso di sconfitta. Non vogliamo sentirci dire che siamo stati complici di un’ulteriore frammentazione in una città dove ci sono già otto candidati sindaci e circa 16 liste che li sostengono”. Per Fontanelli “ciò
non significa che non parteciperemo alla campagna elettorale, lo faremo con le nostre idee e anche con le nostre critiche segnalando ciò che avremmo ritenuto utile in un programma di governo innovativo per un centrosinistra che fosse competitivo, ampio e davvero aperto alle istanze dei cittadini”.

Per ora nessuna indicazione di voto ai militanti ma un avvertimento al Pd: “Non rinunciamo a fare politica e a lavorare per costruire la sinistra del futuro – ha concluso Fontanelli – e prima o poi dopo quello che è successo il 4 marzo, ma anche dopo ciò che accadrà il 10 giugno, bisognerà pure sviluppare un ragionamento sul futuro prossimo della sinistra pisana”.

Aferpi: Rossi querela a Renzi, uffici al lavoro

Avvocatura Regione Toscana potrebbe presentarla prossimi giorni.

L’ avvocatura regionale della Toscana sta predisponendo la querela del presidente della
Regione Enrico Rossi (Mdp) nei confronti del segretario del Pd Matteo Renzi dopo le dichiarazioni a quest’ultimo attribuite circa la responsabilità dello stesso Rossi e dell’ex leader della Fiom Maurizio Landini sulla scelta dell’imprenditore algerino Rebrab per l’intervento nel polo siderurgico ex Lucchini a Piombino. E’ quanto si apprende da fonti vicine alla presidenza della Regione, secondo le quali la querela dovrebbe essere presentata già nei primi giorni della prossima settimana.

Ieri lo staff di Renzi aveva fatto sapere che ‘nessuno ha mai messo in dubbio il principio della gara’ e che quanto attribuito a Renzi era frutto di ‘ricostruzioni giornalistiche su frasi de relato’.

“Le querele non si minacciano, le querele si fanno e ho già dato mandato, ai legali di agire contro chi non dice come stanno le cose o le propone in maniera diversa. Io non ho scelto
Rebrab che è stato scelto con una procedura di gara. Mi riserverò poi nei prossimi giorni di avanzare qualche proposta perchè episodi come quelli verificati con Rebrab non si ripetano” aveva detto stamani il presidente della Regione Toscana, rispondendo ai giornalisti a margine di un convegno sull’urbanistica, che gli chiedevano del suo annuncio di voler querelare Matteo Renzi per quanto detto in occasione della sua visita a Piombino.

“Da quando sono presidente della Regione – ha aggiunto – mi sono trovato almeno con quattro grandi imprenditori che si sono proposti e hanno prospettato la volontà di risolvere tutti i problemi di Piombino. Poi questi imprenditori hanno magari abbandonato l’idea. Forse c’è qualcosa che non funziona nel modo con cui si fanno i contratti con i quali cediamo pezzi così importanti dell’apparato industriale”.

Lavoro: Spinelli, mozione a sostegno precari Cnr Firenze

“La ricerca pubblica deve passare da essere un capitolo di spesa ad essere un investimento indispensabile per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese”.

La Giunta toscana si impegni a “sollecitare i competenti organi governativi affinchè nella
legge di bilancio in discussione in questi giorni in Parlamento si giunga a una soluzione positiva” per i ricercatori del Cnr di Firenze. È quanto chiede una mozione presentata dal capogruppo Mdp in Consiglio regionale Serena Spinelli.

“Proprio ieri ho partecipato all’assemblea dei lavoratori del Cnr di Firenze, al polo di Sesto Fiorentino – spiega in una nota -, da giorni in stato di agitazione. In Italia da anni la ricerca pubblica ricorre a un precariato strutturale, circa il 40% dell’organico che a Firenze tocca la punta del 45, al quale si continuano a tagliare fondi e risorse”.

Secondo Spinelli “il decreto 75/2017 ha fornito lo strumento legislativo per il superamento del precariato ma così come sottolinea il presidio permanente dei lavoratori Cnr Area della Ricerca Firenze, ad oggi la volontà della dirigenze del Cnr e dei ministri Miur e Mef non
sembra andare nella stessa direzione. Inoltre, il Governo non ha stanziato i fondi adeguati a rispondere all’intero processo di stabilizzazione”.

Per Spinelli, “la ricerca pubblica deve passare da essere un capitolo di spesa ad essere un investimento indispensabile per lo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese. Oltre un terzo del personale del Cnr è precario, con un’anzianità media di 7 anni e con casi che raggiungono addirittura i 20 anni. Una situazione di stallo vergognosa a cui è urgente porre rimedio e di fronte alla quale suona davvero inutile e stucchevole lamentare la cosiddetta fuga dei cervelli all’estero” conclude.

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