🎧 Festival Fabbrica Europa XXX edizione

Presentata la nuova edizione del Festival Fabbrica Europa. Dall’8 settembre al 12 ottobre progetti, spettacoli, concerti, performance, creazioni site specific, incontri, workshop abiteranno spazi carichi di suggestioni e teatri del territorio pensati e immaginati per ogni proposta artistica, in una geografia diffusa che unisce centro e periferie

Lunedì 4 settembre presso il PARC (Performing Arts Research Centre) nel Piazzale delle Cascine a Firenze, si è svolta la Conferenza Stampa del Festival Fabbrica Europa, giunto alla sua trentesima edizione.
La rassegna, ormai un’istituzione nel panorama fiorentino, si terrà dall’8 settembre al 12 ottobre, con 26 giorni di programmazione, 8 spazi e oltre 100 artisti provenienti da 15 diversi paesi.
Durante la conferenza hanno parlato dei progetti, degli spettacoli dei concerti, delle performance, degli incontri e dei workshop che attendono il pubblico i due Direttori Artistici del Festival  Maurizio Busìa (musica) e Maurizia Settembri (danza).
Presente all’incontro anche il Commissario Straordinario del Maggio Musicale Fiorentino Onofrio Cutaia che ha parlato della collaborazione del Maggio con il Festival per lo spettacolo di punta di giovedì 14 settembre: Elle Sofe Sara
🎧 L’intervista ai direttori artistici a cura di Andrea Montigiani

Progetti, spettacoli, concerti, performance, creazioni site specific, incontri, workshop abiteranno spazi carichi di suggestioni e teatri del territorio pensati e immaginati per ogni proposta artistica, in una geografia diffusa che unisce centro e periferie: PARC Performing Arts Research Centre, Manifattura Tabacchi, Museo Novecento, Palazzina Reale, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Cantiere Florida, La Compagnia, Tenax.

Apre il Festival un protagonista della scena internazionale, Romeo Castellucci. La sua ultima creazione, domani, su musiche del visionario compositore e sound artist Scott Gibbons, è un’azione performativa concettuale, un intervento minimale che si rivela al pubblico come un’azione reiterata, un moto instancabile ed essenziale. domani produce segni che, attraverso un gioco di rimandi, esprimono attivamente dei contenuti, ovvero significano altro da sé. domani, nella sua oscurità, trama con un potenziale mitico riattivato da fusioni e innesti.

Un’artista che ha fatto dell’attivismo uno degli elementi centrali del suo lavoro è Elle Sofe Sara, coreografa, regista e filmmaker norvegese di origine Sami. La sua ricerca multidisciplinare, così legata alla memoria e alla saggezza degli antenati, è incentrata sul senso di comunità, sulle migrazioni, sul nomadismo, sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente. Vástádus eana – The answer is land affonda le radici in tematiche antiche e ancestrali ma anche assolutamente attuali e forse più urgenti. Un’arte in qualche modo militante è anche quella di Jérôme Bel, autore di coreografie che esplorano il grado zero della danza, diventando esplicite dichiarazioni a favore della democratizzazione di questa forma di espressione, e che sollevano una riflessione sulla pratica performativa e sulla questione dell’interprete come individuo. Con Isadora Duncan, ideato per Elisabeth Schwartz, Bel prosegue il suo progetto di ritratti di danzatori e danzatrici celebri.

Per le informazioni e il programma completo: www.fabbricaeuropa.net | tel. +39 055 2638480. Biglietti: da € 25 a € 3. Prevendite  www.ticketone.it | Biglietteria PARC: 055 365707

🔊Dei suoni i passi: dalla via degli Dei alle Cascine tra musica e ambiente

Dall’Appennino Toscano fino a Firenze passando per la Via degli Dei. DEI SUONI I PASSI — rassegna dedicata al rapporto tra musica e ambiente — è nata per connettere i territori attraverso proposte musicali eterogenee. Il progetto della Fondazione Fabbrica Europa è cresciuto negli anni grazie a un rapporto costante con i soggetti attivi nei Comuni coinvolti – da Firenzuola passando per Barberino di Mugello, Scarperia e San Piero, Fiesole, per arrivare a Firenze – anche grazie al successo che l’ormai noto cammino che unisce Bologna e Firenze ha avuto nel tempo. Oggi la presentazione del programma che entra nel vivo da domenica 30 luglio.

Chiara Brilli ne ha parlato con Maurizio Busìa, Direzione artistica “Dei suoni i passi” e Letizia Perini, Consigliera delegata alla Cultura e all’ambiente della Città Metropolitana di Firenze (AUDIO)

 

Dopo le due anteprime realizzate a Firenzuola con gli sloveni ŠIROM e al Castello di Barberino di Mugello con PAOLO ANGELI, dal 30 luglio al 13 settembre si entra nel vivo della rassegna con incontri, concerti e appuntamenti musicali particolarmente suggestivi in contesti meravigliosi tutti da scoprire.

Tra i nomi di punta di questa edizione: PAOLO BENVEGNÙ, NADA, MONICA DEMURU e CRISTIANO CALCAGNILE, DAVIDE AMBROGIO.

Domenica 30 luglio alle 21 nel prestigioso Palazzo dei Vicari a Scarperia, in scena lo spettacolo-concerto “Solo una cosa ho avuto nel mondo” affidato alla cantante e attrice MONICA DEMURU e al batterista, percussionista e compositore CRISTIANO CALCAGNILE (una produzione Toscana Produzione Musica in collaborazione con la Pro Loco di Scarperia). I due performer hanno dato forma a un’inedita versione de “La Ricotta” di Pier Paolo Pasolini, che prende nuova vita grazie alla musica travolgente e ipnotica e restituisce nuova linfa al capolavoro cinematografico del 1963, a sessant’anni dalla sua uscita e nel centenario della nascita del poeta e regista. “Nel rivedere “La Ricotta” – spiegano i due artisti – ci ha guidato l’idea che il sonoro del film, la sua complessa polifonia, “sfondasse le immagini piatte, o illusoriamente profonde, dello schermo, aprendole sulle profondità confuse e senza confini della vita”. Non proveremo, con questo concerto, con le nostre sezioni improvvisate, a omaggiare o musicare Pasolini ma a rispondere alla sua suggestione sonora, al suo “pastiche” per contrasti, alle parole-suono poetiche” (ingresso gratuito).

Una delle voci più ruvide e intriganti del cantautorato attuale è sicuramente quella di PAOLO BENVEGNÙ, invitato a regalare un concerto per solo voce e chitarra il primo settembre alle 20 in un luogo ancora segreto del territorio di Fiesole che verrà svelato solo all’ultimo. Musicista, autore, produttore e performer, Benvegnù nel 2004 esordisce come solista pubblicando il primo album “Piccoli Fragilissimi Film”, anticipato dal singolo “Suggestionabili”. Negli anni successivi segue la pubblicazione di 8 LP e diversi EP, che gli valgono per cinque volte la candidatura come finalista alla Targa Tenco. Nel 2011 pubblica l’album “Hermann”, che si classifica secondo al Premio Tenco nella categoria miglior album dell’anno, seguito da “Earth Hotel” e “H3+”, rispettivamente nel 2014 e nel 2017, entrambi per Woodworm. Paolo Benvegnù continua a esibirsi live tra Italia ed Europa, partecipando anche a eventi organizzati dagli Istituti italiani di Cultura di Parigi e Montreal, con il progetto musicale-letterario “I Racconti delle Nebbie” pubblicato con Woodworm (2019). Nel 2020 esce l’album “Dell’odio dell’innocenza”, seguito nel 2021 da “Delle inutili premonizioni vol. 1”, raccolta in chiave acustica di alcuni tra i brani più significativi del suo repertorio. A giugno 2022 esce ““Delle inutili premonizioni vol. 2”, album che rivisita in versione acustica alcune delle tracce più emblematiche della new wave degli anni ’80, che hanno segnato l’indole artistica del cantautore, seguito da tre concerti evento (ingresso gratuito fino a esaurimento posti scrivendo a deisuoniipassi@gmail.com).

Il concerto intimo e radioso per voce e chitarra affidato a NADA il 5 settembre alle 20 nel nuovo Teatro di Fiesole (Largo Piero Farulli, 1) rappresenta il momento culminante della rassegna: accompagnata da Andrea Mucciarelli alla chitarra, riprende quello che era il concerto del “Nada Trio”, un progetto nato nel 1994 con la collaborazione di Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti, chitarra e contrabbasso degli Avion Travel. Dalla loro unione nasce un disco che ottiene innumerevoli apprezzamenti seguiti da molti concerti in Italia e in Europa. Il progetto venne documentato da un CD dal titolo “Nada Trio” che vince tra gli altri il Premio Tenco e il premio Musicultura di Recanati e verrà̀ poi distribuito nelle edicole da Olis e successivamente nella distribuzione tradizionale da “Storie di Note”. Dopo anni di concerti Nada, Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti nell’inverno del 2017 tornano in studio e registrano insieme un nuovo album “Nada Trio: La Posa” distribuito da Warner con la produzione di Fausto Mesolella e Nada. È proprio alla fine delle registrazioni che scompare il grande Fausto Mesolella, il 30 marzo 2017. Lo spettacolo comprende brani come “Il porto di Livorno” (di Piero Ciampi), la popolare “Ma che freddo fa”, grandi successi come “Amore disperato” e “Ti stringerò”, classici della tradizione popolare come “Maremma”, fino alle canzoni di oggi come “Luna in Piena” e “Senza un perché́” (ingresso 10 euro+d.p.).

Uno dei musicisti più talentuosi del momento, DAVIDE AMBROGIO, chiuderà il percorso della rassegna che il 13 settembre approderà al PARC Performing Arts Research Centre (piazzale delle Cascine 4), nel cuore del parco di Firenze. Il musicista sarà protagonista di un concerto che evoca rituali e tradizioni che dal Sud Italia arrivano fino al giorno d’oggi grazie agli innesti di una elettronica sofisticata e trascinante. Cantante e polistrumentista calabrese, dopo essersi aggiudicato il Premio Loano Giovani con “Linguamadre” e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020, presenta l’album d’esordio “Evocazioni e Invocazioni”. Già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, l’album è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre.  Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Nel live l’artista costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima e attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente (ingresso 5 euro).

Il progetto Dei suoni i passi è stato ideato da Fondazione Fabbrica Europa e Associazione Musica e Nuvole.

L’edizione 2023 è realizzata con il sostegno di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Unione dei Comuni del Mugello e con la collaborazione di Arci Firenze, Comune di Firenzuola, Pro Loco di Scarperia, Catalyst.

INFO: www.fabbricaeuropa.net 

🎧Dei Suoni i Passi, sulla Via degli Dei: dal 23 giugno al 28 luglio la rassegna dedicata a musica e ambiente

Concerti, incontri per connettere il territorio e la musica. Tra i protagonisti anche Elio Germano, Teho Teardo e Andrea Appino. Ingressi gratuiti, tranne per lo spettacolo di Elio Germano il 28 luglio.

Dal Parco delle Cascine di Firenze all’Appennino Toscano, passando per la Via degli Dei. Questo è DEI SUONI I PASSI, una rassegna dedicata al rapporto tra musica e ambiente. Dal 23 giugno al 28 luglio 6 appuntamenti per una proposta culturale fatta di incontri, concerti e spettacoli in contesti meravigliosi tutti da scoprire. Connettere i territori attraverso proposte musicali eterogenee e di qualità che disegnano percorsi inusuali e lasciano emergere il sapore di paesaggi da vivere a un’altra velocità.

Tra i protagonisti: Elio Germano e Teho Teardo, Andrea Appino degli Zen Circus, Cristina Donà, Saverio Lanza, Elena Dak, Stefano Pilia, Alfio Antico, Maurizio Agamennone, Rosa Brunello. DEI SUONI PASSI è un itinerario che unisce Firenze, Fiesole, Scarperia e San Piero, Barberino di Mugello, Firenzuola. Tutti gli eventi sono gratuiti, tranne lo spettacolo del 28 luglio al Teatro Corsini di Barberino di Mugello.

In podcast l’intervista a Maurizio Busia direttore della rassegna Dei Suoni i Passi, a cura di Lorenzo Braccini. 

Federico Ignesti è l’Assessore al Turismo dell’Unione dei Comuni del Mugello: “Il turismo attivo nella natura è da sempre un tema cruciale per il nostro territorio e per l’Ambito Turistico Mugello è una priorità – ha detto Ignesti -. Questo importante evento unisce natura e sport, musica, bellezze artistiche e naturali del nostro territorio, celebrando il percorso più conosciuto tra i molti sentieri trekking che attraversano il Mugello: la via degli Dei. Ringrazio Fondazione Fabbrica Europa per il prezioso lavoro che sta facendo e la Città Metropolitana di Firenze per la co-organizzazione e la collaborazione”.

Letizia Perini, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Cultura ha affermato: “Questa manifestazione coniuga la qualità della proposta culturale e di spettacolo con la diffusione sul territorio: è questa la bussola che presiede alle scelte della Città Metropolitana in questo ambito che è stato tanto decisivo nella stagione più acuta della pandemia, nelle forme possibili da proporre, e che ora consente di tornare nei luoghi e, in un certo senso, di riscoprirli”.

Il calendario in sintesi della rassegna Dei Suoni i Passi:

Giovedì 23 giugno ore 19 PARC Performing Arts Research Centre – Firenze
ALFIO ANTICO E MAURIZIO AGAMENNONE: Musiche da camminare

Sabato 25 giugno ore 18.30 Anello 11 della Via degli Dei – Cimitero Germanico della Futa – Firenzuola
STEFANO PILIA: Spiralis Aurea Quartet

Martedì 28 giugno ore 21 Parco A. Berti – San Piero a Sieve
ANDREA APPINO (Zen Circus): La musica e la strada.
In apertura: BIANCO

Domenica 10 luglio ore 19 Pieve di San Giovanni Decollato –
Firenzuola (loc. Cornacchiaia)
CRISTINA DONÀ, SAVERIO LANZA, ELENA DAK: La musa e l’orizzonte

Sabato 16 luglio ore 20 Casa del Popolo – Fiesole
ROSA BRUNELLO

Giovedì 28 luglio ore 22 Teatro Corsini – Barberino di Mugello
ELIO GERMANO E TEHO TEARDO: Viaggio al termine della notte

🎧 Torna Fabbrica Europa: danza, teatro e musica dal 2 settembre al 17 ottobre

Festival Fabbrica Europa nel segno della ‘Rinascita’: tra Firenze,Scandicci,S.Casciano Val Pesa,Lastra Signa,Pontedera

Dal 2 settembre al 17 ottobre torna, tra danza, teatro e musica, il Festival Fabbrica Europa, giunto alla 28/a edizione. Quest’anno il Festival si snoda tra Firenze, Scandicci, San Casciano in Val di Pesa, Lastra a Signa e Pontedera (Pisa). Aprono il Festival, sulle acque dell’Arno, i francesi ilotopie con DèRives-Un spectacle fluvial emporté par le courant: guidato da un suonatore di galoubet. 100 sagome trasparenti che discendono lungo il fiume ondeggianti come chimere luminose trasportate dalla corrente.

Il 9 e 10 settembre la coreografa Ina Christel Johannessen sarà protagonista con la compagnia ‘Zero visibility corp’ in ‘When monday came’, evento dedicato al tema della sopravvivenza in relazione a calamità naturali che causano trasformazioni del corpo e della vita. La sezione musica del Festival si sviluppa a partire dalla dimensione aperta del Parco delle Cascine, nel cuore del giardino dell’istituto agrario, che accoglie le sonorità – tra gli altri – della giovane cantautrice sudafricana di base a Berlino Alice Phoebe Lou.

La manifestazione ha il sostegno di Fondazione Cr Firenze. “Ciò che mi ha sempre colpito di questo Festival – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è la sua capacità ogni volta di ripartire completamente da capo”.

Per il presidente della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee Tuccio Francesco Guicciardini “l’edizione è densa di appuntamenti. Non è facile programmare in questo periodo e siamo contenti del risultato finale”.

L’assessore alla Cultura di Palazzo Vecchio Tommaso Sacchi ha definito l’edizione 2021 “una edizione di rinascita”. “L’obiettivo – ha aggiunto Maurizio Busia, direttore del festival Fabbrica Europa – è far riavvicinare il pubblico agli artisti”. “Sosteniamo con convinzione questa importante manifestazione – ha dichiarato il direttore generale di Fondazione Cr Firenze – per essere riuscita, negli anni, a costruire importanti relazioni con varie sedi del territorio regionale e con le comunità che vi abitano”.

In podcast: intervista a Maurizio Busia, direzione Musica del Festival Fabbrica Europa e Francesco Guicciardini, presidente Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee

Fabbrica Europa, 27/a edizione del festival ai tempi del Coronavirus

?Firenze, presentata oggi Il Festival Fabbrica Europa 2020, che ???????? ?? ? ????????? con ?????? ????? di Rosas, la prima performance creata da ???? ?????? ?? ???????????. Lo spettacolo, anche a causa delle norme di sicurezza per il coronavirus, viene proposto all’aperto, nella suggestiva cornice delle Otto Viottole del ????? ????? ???????.

Musica, danza, teatro e progetti formativi per la 27/a edizione del festival Fabbrica Europa che, riprogettato in chiave anti Covid, si svolgerà dal 3 settembre all’8 ottobre al Parc nel parco delle Cascine di Firenze, ma anche al teatro Puccini, a Villa Favard, al teatro studio Mila Pieralli a Scandicci e al teatro Cantiere Florida.

Il programma, è stato spiegato in conferenza stampa, è declinato sulle potenzialità della relazione tra arti performative, lo spazio all’aperto e la natura: l’area esterna e il parco delle Cascine, infatti, accoglieranno buona parte dei progetti. Il festival si apre con Violin Phase di Rosas, performance di danza con la musica minimalista di Steve Reich.

Tra i principali progetti in programma c’è ‘Perpendicolare’ che combina la musica di Cristina Donà con la danza del coreografo Daniele Ninarello. In cartellone anche nomi celebri come Trilok Gurtu, percussionista di fama mondiale, Gianni Maroccolo che presenta l’album Alone, Andrea Laszlo de Simone con un concerto immersivo fatto da nove musicisti e Alessandro Sciarroni che chiude il festival con Save the last dance for me.

Maurizio Busìa direttore artistico per la sezione musicale del Festival ha spiegato che nonostante la pandemia da Coronavirus “Fabbrica Europa ci doveva essere per ritrovare quel rapporto tra artisti e pubblico e quindi abbiamo fatto di tutto per esserci sapendo che non sarebbe stato semplice.

Quest’anno la gestione del pubblico è un pò cambiata, si è irrigidita, è richiesta la prevendita per garantire la tranquillità delle persone e la possibilità di godere degli spettacoli”.

Per l’assessore del Comune di Firenze alla Cultura Tommaso Sacchi “questo è un grande risultato per Fabbrica Europa perché nel periodo Covid è riuscito a portare un festival di grande qualità con protagonisti di livello mondiale”.

Hanno partecipato alla presentazione l’assessore Tommaso Sacchi, il direttore generale Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori, il presidente Fondazione Fabbrica Europa Tuccio Guicciardini ed il direttore artistico per la musica di Fabbrica Europa Maurizio Busia.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Maurizio Busia, Tommaso sacchi e Gabriele Gori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200901_03_FABBRICA-EUROPA_BUSIA-SACCHI-GORI.mp3?_=5

Fabbrica Europa torna a settembre e ripensa il contemporaneo

Raffaele Palumbo ha intervistato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e Maurizio Busia (direzione musicale)

Non si ferma la produzione artistica di Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee che ha presentato quattro progetti, tra questi la 27/a edizione del festival Fabbrica Europa 2020, la produzione più duratura, in programma dal 3 settembre all’8 ottobre, che propone serate di danza, musica, riflessioni e performance di vario genere negli spazi del Parc (Performing Arts Research Centre) del parco delle Cascine di Firenze ma anche sul palco del Teatro Studio a Scandicci, del Teatro Cantiere Florida e del Teatro Puccini.

Alla ricerca del senso di una nuova contemporaneità, Fabbrica Europa ha riprogettato la XXVII edizione del Festival con l’obiettivo di guardare tanto al presente quanto al futuro. Ha declinato un programma mosso dalle potenzialità della relazione arti performative / spazio all’aperto / natura, grazie alla ricchezza che il Parco delle Cascine di Firenze offre. Contesto in cui Fabbrica Europa ha la sua sede: le due sale, l’area esterna e il cuore del Parco accolgono buona parte dei progetti di quest’anno. E non è stata dimenticata la valenza dello spazio cosiddetto teatrale che ha bisogno di riaccendersi, di ritrovare fiducia nelle forme di socialità, condivisione, partecipazione, aderenza alle espressioni di libertà artistica e individuale limitate dal distanziamento.
Fabbrica Europa 2020, dal 3 settembre all’8 ottobre, trova vita, forme, formati, sonorità, poetiche e narrazioni all’interno e all’esterno del PARC Performing Arts Research Centre, in scorci verdi del Parco delle Cascine, sul palco del Teatro Studio di Scandicci (grazie alla collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana), del Teatro Cantiere Florida e del Teatro Puccini.
Il Festival ha trovato nuova forma grazie alla complicità degli artisti, al sostegno delle Istituzioni – MiBACT, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze – e all’impegno di coloro che contribuiscono a preservare la rilevanza culturale, internazionale, multidisciplinare di Fabbrica Europa a Firenze, in Toscana, in Europa, nel mondo.

Apre il Festival Violin Phase di Rosas (Parco delle Cascine, 3, 4, 5 settembre), terzo dei quattro movimenti che compongono Fase, Four Movements to the Music di Steve Reich, la prima performance creata da Anne Teresa De Keersmaeker che ha debuttato nel 1982 a Bruxelles. La coreografa utilizza la struttura della musica minimalista di Steve Reich per sviluppare un linguaggio del corpo che non si limita a illustrare la musica, ma aggiunge una nuova dimensione. 

Sono due gli appuntamenti con Enzo Cosimi che presenta un dittico dalla trilogia sulla diversità “Ode alla bellezza”, una riflessione che coinvolge minoranze, emarginati, non professionisti. I love my sister (PARC, 19 settembre) è un’esplorazione sulla transessualità dei corpi che reinventano modalità inedite per abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano il peso di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie. Racconta di persone in transito FtoM (dal femminile al maschile) e di vissuti che riverberano nuovi paesaggi dell’animo umano.
La bellezza ti stupirà (Teatro Studio, 2 ottobre), creazione coreografica/performativa/installativa, nasce da un’indagine sulla figura dell’homeless e sulla sua solitudine nella società contemporanea.
Il lavoro è realizzato in collaborazione con le Associazioni dei senza fissa dimora. L’esperienza di vita degli homeless rappresenta il fulcro drammaturgico della pièce, una sfilata visionaria, una sequenza di video ritratti che mostrano i protagonisti nei loro luoghi del quotidiano, un racconto fiabesco immerso in un’inquietudine sospesa e rarefatta.
Perpendicolare come la potenza del gesto, come il profondo desiderio di relazione. Canzoni che risuonano nei corpi. Movimenti che fioriscono dalle parole e dai suoni. Un innesto affascinante e naturale tra il mondo musicale di Cristina Donà e la danza del coreografo Daniele Ninarello, plasmati e cuciti insieme dal musicista e compositore Saverio Lanza. Materiale inedito nato per lo spettacolo e alcune tra le canzoni più note della cantautrice si aprono nello spazio della performance come una visione che scorre fin sotto la pelle.

«Una collaborazione entusiasmante – racconta Cristina Donà – quella nata con Daniele nel gennaio 2020 (…). Il dialogo tra le mie canzoni e la danza, ha partorito nuovi frutti anche durante il lockdown: la clip “Protesta silenziosa#1”, ispirata dalle “Proteste silenziose” danzate da Daniele durante la quarantena, ne èla testimonianza» (Teatro Studio, 17, 18 settembre, produzione Fabbrica Europa / Codeduomo).

Compagnie 111 presenta aSH di Aurélien Bory che con questa pièce chiude un trittico di ritratti di donne. La straordinaria danzatrice indiana Shantala Shivalingappa costruisce il suo Solo sulla figura di Shiva, dio creatore e distruttore, signore dei luoghi della cremazione. Shantala, con la sua energia ritmica e vitale, danza su una coltre di cenere, simbolo di morte ma anche di rinascita. I movimenti, le geometrie del corpo somigliano ai kolam, i disegni di farina di riso che le donne indiane creano a terra di fronte alle case per attirare energie positive e prosperità e che nel corso della giornata svaniscono per essere pazientemente ricreati il mattino dopo. Cerchi, punti, spirali, che sembrano rappresentare la struttura stessa del mondo. La danza di aSH evoca l’invisibile principio dell’universo in uno spazio che si manifesta come una vibrazione che il percussionista Loic Schild riprende, trasforma, prolunga all'infinito (Teatro Studio, 25, 26 settembre).

Trilok Gurtu è uno dei musicisti più importanti al mondo. Ama definirsi un costruttore di “ponti” musicali tra diverse culture. “Sono i politici che lottano tra di loro, e che costringono i popoli a farlo. Il messaggio che posso lanciare è: non dividete in classi la musica come si fa con le religioni. Invece, purtroppo, anche i musicisti mi sembrano diventare ogni giorno più razzisti: parlo dei puristi, quelli che non amano il jazz, quelli che non sopportano il folk e così via. Sono come certi preti. È una prerogativa dei potenti, quella di creare divisioni” (Teatro Puccini, 10 settembre). “Alone”, un album che celebra l’infinito e suona all’infinito, un viaggio radicale e ambizioso, un “disco perpetuo” come lo definisce lo stesso Gianni Maroccolo, iniziato nel dicembre 2018 e giunto al suo IV volume, con la chiusura del primo ciclo di vita.

Al Festival Fabbrica Europa il progetto Alone not Alone trova la sua prima messa in scena live: al fianco di Gianni ci sono Simone Filippi, chitarre; Flavio Ferri, elettronica e tastiere;
Matilde Benvenuti, batteria. Ospiti, Giorgio Canali e Edda (Teatro Puccini, 12 settembre,
produzione Fabbrica Europa / Contempo Records).

Chiude il Festival Alessandro Sciarroni con Save the last dance for me, uno studio tra la danza e l’antropologia con cui il coreografo ha ridato vita a un ballo bolognese in via di estinzione, la Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, vede i danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini abbracciati l’un l’altro girare vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra (PARC, 8 ottobre).

E’ arrivato alla sua ottava edizione, invece, ‘Orizzonti verticali – sentieri di carta’, in programma dal 27 al 29 agosto a San Gimignano (Siena). Il filo conduttore della nuova edizione sarà la scrittura, intesa come fonte primaria di trasmissione del sapere, una pagina bianca dalla quale riprendere a solcare il nostro cammino e la nostra ricerca. Infine Fabbrica Europa propone anche ‘Crisol’ un progetto di internazionalizzazione dei processi creativi che nasce con l’idea di ridisegnare l’approccio alle arti performative contemporanee, e alla danza in particolare, creando occasioni di incontro e di creazione condivisa tra artisti italiani e stranieri, favorendo lo scambio di pratiche.
Exit mobile version