Rissa tra ultrà nell’area Chianti dell’A1

Firenze, secondo quanto spiegato dalla polizia alcuni supporter del Torino e del Bologna che viaggiavano su due pullman si sono confrontati con spintoni e pugni nell’area Chianti dell’A1 a Firenze.

Durante la rissa lanciato anche un sasso che ha rotto il vetro di un terzo pullman di tifosi granata diretti a Roma per la partita con la Lazio, totalmente estranei allo scontro. Lo scontro è poi terminato senza che sia stato segnalato nessun ferito.

Il commento ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Cominciamo col tenere in galera questi deficienti, che non dovranno mai più mettere piede in uno stadio finché campano. Un vero tifoso non lancia sassi né usa coltelli, tolleranza zero!”.

Dalle immagini girate dalle telecamere di sorveglianza apparirebbe che i sarebbero colpiti usando anche bottiglie vuote e cinture.

In base alla ricostruzione degli investigatori, i primi ad arrivare nell’area di servizio sarebbero stati i tifosi granata, una cinquantina in tutto, a bordo di un pullman. Alla vista di una trentina di supporter del Bologna, arrivati poco dopo su un altro bus, sarebbero andati loro incontro. Dopo le grida e gli insulti sarebbe scattata la rissa tra i due gruppi, terminata quando un sasso ha infranto il vetro di un altro pullman di tifosi granata, estranei alla vicenda. Sembra in base a quanto ricostruito finora, che la pietra sarebbe stata lanciata dalla parte dei bolognesi. Gli ultras coinvolti rischiano una denuncia per rissa e possesso di oggetti atti a offendere.

Sono poi stati tutti identificati gli occupanti dei due pullman su cui viaggiavano gli ultrà del Torino e del Bologna.

Il pullman con i tifosi granata, è stato spiegato dagli investigatori, è stato intercettato al suo arrivo a Roma. Quello dei bolognesi, diretto a Napoli, era stato invece individuato e poi fermato ad Arezzo.

Rossi,Cpr per Migranti in Toscana? Si faccia a Cascina o Pisa 

“E’ il comune che deve farsi carico del Cpr, in Toscana ci sono situazioni come quelle di Pisa o di Cascina dove vedo sindaci molto spinti verso politiche xenofobe contro gli immigrati. Se, come loro dicono, vogliono rispedire a casa loro gli immigrati il centro dei rimpatri lo facciano in quelle aree”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

La risposta  di Rossi a stretto giro dopo che due giorni fa il ministro dell’Interno Matteo Salvini a Firenze ha detto di aver ‘chiesto al sindaco di Firenze e alla Regione Toscana di identificare un posto per il centro rimpatri’. “La Toscana è ormai governata anche da sindaci di destra – ha aggiunto Rossi -, cosa di più facile allora per Salvini se non quella di chiamare un suo sindaco e fare lì un centro. A questa condizioni io esprimerò senz’altro un parere favorevole”.
Sull’ipotesi di realizzare un centro di permanenza per i rimpatri in Toscana, “aspetto al lettera di Salvini, è un anno che l’aspetto, quando arriverà aggiornerò le mie dichiarazioni”.ha detto il Enrico Rossi.
Rossi ha poi aggiunto: “noi intanto approviamo una legge con cui garantiamo cure, dimora, adeguata alimentazione e istruzione per tutti, non solo ai cittadini italiani”.
 Rossi ha spiegato che si tratta della “risposta toscana alla legge che metterà per strada migliaia di persone senza più prospettive e che diventeranno preda della criminalità” e garantirà a tutti “i bisogni essenziali”, anche se “siamo in salita ma la politica deve andare anche in salita e siamo convinti di essere dalla parte giusta”.
Il provvedimento aggiorna e integra le leggi 41 del 2005 sulle tutele della cittadinanza sociale, e la 29 del 2009 sull’accoglienza e l’integrazione, e intende anche offrire un quadro normativo nuovo per affrontare i possibili effetti del decreto Salvini sulla sicurezza. “Questa legge – ha detto l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, presentando più nel dettaglio l’articolato – fa i conti con la realtà in crescita, soprattutto nelle aree urbane più importanti, di fenomeni di forte marginalità. Ci sono problemi di tutela sociale che riguardano non solo gli immigrati e gli stranieri”. Per Bugli “è una materia dove le Regioni e i Comuni possono e devono intervenire e con questa legge vogliamo consentire alle istituzioni, alle associazioni e anche ai privati che vogliono agire, di poterlo fare: perché questo sta diventando un paese dove aiutare chi è in difficoltà rischia di diventare un reato”. Bugli ha anche ricordato che nel bilancio approvato dal Consiglio è stata previsto un aumento di 2 milioni al fondo socio sanitario per far fronte alle nuove necessità, mentre il Governo nazionale ha tagliato i 30 milioni che erano previsti per l’assistenza sanitaria agli stranieri. “Chi non ha tutele e viene spinto ai margini della società – ha detto ancora Rossi – diventa più facilmente preda di sfruttatori o rischia di essere spinto verso attività criminali. In Toscana questo pericolo lo vogliamo combattere”. Sulla legge è intervenuta l’assessore a istruzione e formazione, Cristina Grieco: “C’è chi vuol costruire muri per dividere e separare, noi invece vogliamo costruire un muro a difesa dei diritti dei bambini – ha osservato -. Il Comune di Lodi è stato costretto a modificare il suo regolamento per l’accesso alle mense scolastiche. Hanno vinto i valori della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani, che ispirano la nostra azione”.

Sicurezza: Nardella, “Milione e mezzo annunciato da Salvini lo prendiamo ma non basta”

“Ho apprezzato la correttezza e la cordialita’ dell’incontro e anche il desiderio di poter fare qualcosa di utile in uno spirito di collaborazione. Nel merito le risposte sono ancora insufficienti: il milione e mezzo e’ distribuito su tre anni, quindi il regalo va diviso per tre. Alla fine sono 500 mila euro all’anno, meno di quello che mettiamo noi”. Lo ha afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella, parlando coi giornalisti al termine della riunione col ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in prefettura.

“Li prendiamo – aggiunge-, ma credo che non lo si possa considerare un regalo anche per rispetto alla citta’ di Firenze, perche’ credo che la sicurezza sia un diritto di tutti i cittadini”. Tuttavia, il Comune incassa questi fondi, “non siamo irriverenti e scorretti nel prenderne atto”. Circa poi i rinforzi annunciati Nardella fa notare: “Sui 250 uomini avremmo voluto sapere quando. Mi pare piuttosto incerto il periodo nel quale li vedremo. Dopodiche’, io ho preso un impegno ad assumere 100 agenti di polizia municipale entro marzo. Monitoreremo giorno per giorno l’attivita’ del ministro”.

Le dichiarazioni di Nardella raccolta da Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/12/181221_02_NARDELLA-SU-SALVINI.mp3?_=1

Elezioni: Salvini “C’è già slogan: prima i fiorentini”

Prima gli italiani e nel capoluogo Toscano, “prima i fiorentini. Faremo un programma che mette al primo posto i fiorentini”. Il candidato sindaco ancora non c’e’- “lo decideranno i fiorentini e io saro’ al suo fianco da segretario e da ministro”- ma lo slogan sembra gia’ pronto. Almeno secondo Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno e ospite d’onore alla cena di Natale della Lega a Firenze dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura.

Circa mille i commensali dentro l’hotel Mediterraneo, tra chi ha l’accredito gold, dedicato agli imprenditori a 150 euro a coperto, e gli aficionados, militanti e simpatizzanti, a 30 euro a testa. “Queste mille persone- dice nel corso della conferenza stampa organizzata prima della cena a cui partecipa anche il ministro del Turismo e delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio- mi riempiono di orgoglio e di responsabilita’”. Ora “dobbiamo sbagliare il meno possibile. Non dico che non sbagliare, perche’ l’infallibile c’e’ gia’ stato, Renzi, e abbiamo visto che fine ha fatto”. Prima stoccata all’ex premier e qui ex sindaco Matteo Renzi. Pochi secondi e arriva la seconda: “Faccio il ministro, mi occupo di ordine pubblico e lotta alla droga, criminalita’ e immigrazione clandestina. Abbiamo fatto piu’ noi in sei mesi di qualche toscano che ha governato per diversi anni. C’e’ chi si da’ ai documentari e chi fa i fatti”.

Gli fa subito eco Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina e commissaria della Lega in regione: “Abbiamo aspettative altissime. Secondo un sondaggio che ha pubblicato anche Matteo su Facebook, la Lega a Livorno si attesta come primo partito. E’ una dato che non ci sorprende, anche se e’ partito. E’ una dato che non ci sorprende, anche se e’ significativo, perche’ noi abbiamo sostituito in Toscana quella sinistra a cui si rivolgevano i piu’ deboli”. Riprende la parola Salvini, che critica il progetto “del metrotram” e le domande dei giornalisti si affollano sulla fisionomia del candidato sindaco di Firenze. “Se aumentano i furti e le rapine, Firenze puo’ essere la piu’ bella del mondo ma allontana: il sindaco quindi dovra’ amare la citta’”. E con l’attuale sindaco come e’ andata? “Con Nardella e’ andata d’amore e d’accordo, aveva questa cravatta rossa”, chiude sorridendo con una battuta.

Sui principali temi toccati da Salvini a conclusione del Conitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura (sicurezza, sgomberi, migranti, aeroporto di Peretola) ascoltate le dichiarazioni del Ministro raccolte da Gimmy Tranquillo.

 

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Aeroporto Firenze: Toninelli, “Tanti 150 miln, Salvini non conosce dossier”

La nuova pista per l’aeroporto di Firenze Peretola, ‘sponsorizzata’ dallo stesso vicepremier Matteo Salvini? “E’ sempre bello dire ‘costruiamo una cosa nuova’, è suggestivo, ma servono 150 milioni, con i soldi dei cittadini la facciamo solo se serve”. Lo dice il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, in un’intervista all’Adnkronos.

Su Peretola “è in corso un’analisi costi benefici. E’ un aeroporto collegato con Pisa, perché il piano nazionale fatto dall’allora ministro Delrio considera Pisa e Firenze come unico aeroporto”, quindi gli “investimenti devono essere fatti in maniera collegata. Sono aeroporti molto remunerativi, a gestione privata, ovvero con un concessionari privato, e in cui lo Stato per questa nuova pista dovrebbe spendere 150 milioni di euro. Sono tanti soldini – rimarca Toninelli – voglio vederci chiaro perché dobbiamo impegnare tanti soldi, quindi aspetto i risultati dell’analisi costi-benefici, e penso che Salvini non conosca molto bene il dossier”. “L’aeroporto di Firenze Peretola ha una pista di 1.700 metri, perché lo vogliono rifare? – spiega il ministro – per fare una pista di 2 km che, dicono, aumenterebbe il numero dei passeggeri. Ma il London city airport, cioè l’aeroporto cittadino interno di Londra, ha una pista di 1.500 metri e fa il doppio dei passeggeri di Firenze. Quindi bisogna guardarle bene le cose, prima di mettere soldi pubblici in mano ai privati”.

“Ci fa piacere che il ministro Salvini sia intervenuto a sostegno del progetto di sviluppo
dell’aeroporto di Peretola, smentendo e azzerando di fatto il gruppo dirigente del suo partito in Toscana”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo in Regione del Partito democratico, Leonardo Marras. “Ora, pero’- aggiunge-, gli chiediamo uno sforzo ulteriore, perche’ le partite che riguardano le infrastrutture nella nostra regione sono tante e tutte importanti: dalle terze
corsie autostradali al completamento Tav, dal porto di Livorno al corridoio Tirrenico”.
Pertanto, avverte, “chiediamo al vicepremier di smentire anche il ministro Toninelli, che di fatto si e’ messo di traverso su tutte le grandi opere, mettendo in discussione anni di lavoro e
di investimenti in Toscana. Tutte decisioni prese e inspiegabilmente sospese o messe in discussione. Coraggio Salvini, un altro piccolo sforzo”.

Peretola, Salvini: “Nuova pista è necessaria”

“L’Italia ha bisogno di più porti, più aeroporti, magari coordinati l’un l’altro, e io penso che l’aeroporto di Firenze non toglierebbe niente a nessuno”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno. Rossi: “E’ una buona notizia”

“E’ chiaro – ha ammesso – che c’è una sensibilità diversa tra Lega e 5 Stelle su alcuni temi”. Sul potenziamento dello scalo di Peretola con la nuova pista “so che ci sono – ha osservato Salvini parlando a Lady Radio- posizioni diverse: dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è. Più opportunità di lavoro di business e di spostamento veloce in aereo, in macchina, in treno o in nave ci sono, e meglio è”.

Il vicepremier ha ricordato che “c’è ovviamente la discussione in corso fra pisani e fiorentini” ma che “un’infrastruttura in più non tolga necessariamente qualcosa a qualcun altro”. Per Salvini “sicuramente va ridiscussa la piantina degli aeroporti in Italia, perché ne sono stati fatti in passato per motivi elettorali, ci sono alcuni microaeroporti che non hanno nessun senso”, ma “Firenze è Firenze, è strategica, è centrale. Io domani ci arrivo in treno, però ritengo che abbia bisogno di più, non di meno”.

Il potenziamento dell’aeroporto di Firenze è uno dei temi che saranno al centro della campagna elettorale delle prossime elezioni comunali per Palazzo Vecchio.

Sul candidato alle Coomunali fiorentine del 2019 il vicepremier ha detto: “Non fatemi mettere i nomi prima della squadra”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, interpellato da Lady Radio su chi sarà il candidato sindaco per le amministrative 2019 a Firenze. il leader leghista, che domani sarà in città per motivi istituzionali, e in serata per una cena natalizia con mille fra militanti e simpatizzanti, ha ribadito che il partito correrà nella coalizione di centrodestra: “A livello locale – ha detto – la scelta è sempre stata questa”.

Per il leader leghista conquistare Firenze “sarebbe una sfida bellissima, ma vista la fiducia che ci danno i cittadini non mi pongo limiti. Bisogna scegliere il candidato e la squadra giusta, perché a Firenze in passato ho avuto come l’impressione che il centrodestra non ci abbia mai creduto fino in fondo, mentre le vittorie di Siena, di Pisa, di Grosseto, di Arezzo, e in prospettiva in Regione Toscana, ci dicono che che tutto è possibile se proponi persone serie e progetti seri programmi a lunga scadenza. La Toscana è una terra stupenda, Firenze è una delle città più belle del mondo, mi sembra che ci sia un’amministrazione un po’ stanca.”

Sui termovalorizzatori “devono essere le comunità locali a scegliere”, ma “dal mio punto di vista ogni regione del nostro Paese dovrebbe essere autosufficiente”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro dell’Interno, a Lady Radio. “Non si capisce perché alcune regioni debbano accogliere i rifiuti che arrivano da altre regioni bruciandoli e valorizzandoli”, ha aggiunto.

Secondo Salvini “ovunque in Europa e nel mondo i rifiuti sono una risorsa e non un problema perché producono energia pulita, producono riscaldamento, producono ricchezza: purtroppo in Italia in alcune regioni non vengono valorizzati, anzi sono un debito, perché vengono trasportati in giro per l’Europa, e sono un costo. Quindi nessuno mi toglie dalla testa l’idea che se se nella civile e pulita Danimarca ne stanno costruendo una decina nei centri delle città, e ci stanno pure sopra, non saranno mica rimbambiti.

“Leggo del pronunciamento del vicepresidente del consiglio Salvini a favore dell’aeroporto di Firenze. E’ una buona notizia perché per quel che mi riguarda ho sempre lavorato per l’ammodernamento del l’infrastruttura fiorentina e della nuova pista nel quadro di uno sviluppo integrato”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta cosi le dichiarazioni del titolare del Viminale sul futuro dello scalo fiorentino.

“Vorrei far presente però – continua il presidente – che i problemi infrastrutturali della Toscana non si limitano solo all’aeroporto. È infatti indispensabile definire tempi, modi e finanziamenti per la messa in sicurezza e il completamento delle quattro corsie sulla Tirennica. Inoltre vorremmo anche avere tempi certi per la realizzazione delle terze corsie autostradali sulla Firenze-mare e sulla A1. Attendiamo anche una parola definitiva sul completamento del sottoattraversamento e della nuova stazione per l’alta velocità nel capoluogo toscano. Chiediamo poi certezze sul finanziamento e il raddoppio della ferrovia Firenze-Lucca, a cui la Regione ha già contribuito per oltre la metà del finanziamento pur non essendovi tenuta, e infine gradiremmo una parola chiara anche sul completamento della Grosseto-Siena”.

“Come il vicepremier senz’altro saprà, gli stiamo sottoponendo non opere nuove – sottolinea Rossi – ma semplicemente ammodernamenti e adeguamenti che sono attesi da anni e che sono fondamentali per la crescita della Toscana tutta. Su tutti questi temi ho già avuto un incontro con il ministro Toninelli e gli ho scritto da alcuni mesi una lettera con puntuali richieste di chiarimenti senza aver ricevuto per ora nessuna risposta. Voglio sperare – conclude Rossi – che l’attenzione riservata all’aeroporto e le opportune considerazioni che sono state fatte su questo argomento non siano un episodio isolato ma l’inizio di una corretta stagione di rapporti fra governo e Toscana”.

 

 

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