Peretola, sindaci della Piana: “Vittoria di Davide contro Golia”

I sindaci della Piana sono intervenuti riguardo alla sentenza, di ieri, del Consiglio di Stato che ha confermato la decisione del Tar di accogliere i ricorsi dei comitati e dei Comuni contrari al progetto dell’ampliamento dello scalo di Peretola.

“Golia è a terra! I Comuni della piana hanno fatto i piccoli Davide, studiando meglio di Golia che pensava di spuntarla”. Così il sindaco di Poggio a Caiano (Prato) e presidente della Provincia di Prato Francesco Puggelli (Pd) ha commentato, insieme agli altri sindaci della Piana contrari all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze.

I sindaci dei sei Comuni ricorrenti si sono dati appuntamento oggi nella sede della Provincia di Prato per commentare la sentenza.
“Purtroppo è stata una sconfitta della politica, quando i nostri Comuni hanno chiesto di entrare nell’osservatorio per l’aeroporto – ha recriminato il sindaco di Prato Matteo Biffoni (Pd) – ci hanno detto di no in tue le sedi, ora anche la sentenza ha stabilito che era un grave errore”.
Per il sindaco di Sesto Fiorentino Falchi (Sinistra Italiana) “si è chiusa la stagione delle prove di forza” e oggi “è la vittoria dello stato di diritto”.
Il sindaco di campi Bisenzio Emiliano (Firenze) Fossi (Pd) ha invece sottolineato “l’Impostazione fallimentare della politica sancita dalla sentenza: chi deve imparare la lezione – ha aggiunto – la impari, perché territori non si governano con atti di arroganza e presunzione”.
Dello stesso avviso i sindaci di Carmignano (Prato) Edoardo Prestanti (Pd) e di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani, i quali hanno espresso soddisfazione per il merito della sentenza ed hanno auspicato un “cambio di direzione politica sul tema da parte della coalizione regionale del centrosinistra.

Sulla sentenza del Consiglio di Stato relativa all’aeroporto di Firenze, è intervenuta anche Italia Nostra, la quale “esprime grande soddisfazione, anche perché questa sentenza è il riconoscimento dell’azione che da oltre sette anni l’Associazione, sia a livello nazionale che locale, ha intensamente svolto al fianco dei Comitati della Piana e dell’Area metropolitana fiorentina contro il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Firenze Peretola”.

“Si è sostanzialmente riconosciuto – spiega in una nota Mariarita Signorini, membro del direttivo nazionale di Italia Nostra – il forte impatto che avrebbero avuto opere come lo spostamento del Fosso Reale, il sottoattraversamento dell’Autostrada A11 e la riallocazione del lago di Peretola. La sentenza ha fermato un ampliamento in barba a quanto previsto dal Progetto di territorio di rilevanza regionale che integra il Piano di Indirizzo Territoriale della Regione Toscana (Pit) da più di vent’anni e che ha destinato l’area su cui insiste l’illegittimo provvedimento a Parco Agricolo della Piana Fiorentina: un polmone verde per mitigare l’inquinamento ambientale a Firenze”.

Secondo Italia Nostra il Consiglio di Stato ha confermato l’illegittimità della Via della Commissione ministeriale per “manifesta irragionevolezza del giudizio positivo” e ha rispedito al mittente un progetto di ampliamento fortemente avversato dai Comuni di Sesto Fiorentino e Campi e dai comitati di cittadini.

Il servio di Lorenzo Braccini.

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Coronavirus: Comune Prato promuove incontro dirigenti scuole e Asl

Sull’emergenza coronavirus il Comune di Prato, città dove vivono tra 20.000 e 30.000 cinesi, si sta attivando su più fronti.

Nei prossimi giorni promuoverà un incontro conoscitivo fra dirigenti scolastici pratesi e la Asl sulla vicenda del coronavirus. Inoltre conferma che sta tenendo contatti costanti con la stessa Asl, la Regione Toscana, la Prefettura e il consolato di Cina.

Riguardo agli incontri per la situazione nelle scuole, il comune spiega che “la circolare del ministero della Salute per le scuole, pur non prevedendo nessun provvedimento specifico per gli studenti rientrati da assenze per motivi di viaggio, invita gli insegnanti a monitorare eventuali sintomi”, quindi “per dare un supporto alle scuole, ai dirigenti scolastici, agli
insegnanti e a tutto il personale e poter fornire informazioni dirette l’Amministrazione comunale di Prato sta organizzando per i prossimi giorni un incontro tra i dirigenti scolastici e la Asl, ricevendo l’immediata disponibilità del dottor Renzo Berti, direttore del dipartimento della prevenzione. L’incontro sarà l’occasione per poter rispondere a qualsiasi dubbio e richiesta di informazioni da parte delle scuole”.

Inoltre, spiega lo stesso municipio, domani il sindaco Matteo Biffoni incontrerà il ministero della Salute Roberto Speranza in visita a Careggi per parlare della sanità Toscana e sarà
l’occasione per un nuovo aggiornamento sulla situazione coronavirus.

Nel Pratese 6 panchine gialle per Giulio Regeni

Saranno inaugurate domani alle 12 in vari comuni del Pratese le sei panchine gialle intitolate a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano rapito, torturato e ucciso a Il Cairo il 25 gennaio di quattro anni fa.

A Prato la panchina è all’anfiteatro Dorval Vannini di Santa Lucia, a Montemurlo sarà posizionata al giardino di via Toti nella frazione di Oste, a Vaiano sarà al Monumento ai caduti di via Braga, a Vernio al Monumento ai caduti in località Le Rocce. E ancora, a Cantagallo la panchina sarà posizionata al Monumento ai caduti a Carmignanello e a Carmignano alla Pista Rossa di Seano. Il comune di Poggio a Caiano esporrà uno striscione dalla casa comunale.
A fianco di ogni panchina sarà posizionata una targa con scritto: “A Giulio Regeni, nato a Trieste il 15 gennaio 1988, ricercatore italiano per l’Università di Cambridge. Rapito a Il Cairo il 25 gennaio 2016. Torturato e poi ucciso. Il suo corpo è stato ritrovato il 3 febbraio 2016”. Alla inaugurazione a Prato parteciperanno il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi. Alle 16 al cinema Terminale è prevista la proiezione ad ingresso gratuito del film documentario ‘Nove giorni al Cairo’ e alle 19.20 in piazza del Comune ci sarà il ritrovo per l’accensione delle luci per la fiaccolata dedicata a Regeni.

Morta Betti, imprenditrice che salvò Politeama Prato

E’ morta la notte scorsa, in ospedale a Prato, Roberta Betti, l’imprenditrice appassionata di teatro che negli anni ’90 salvò il Politeama di Prato di cui è stata anche presidente. Fu inoltre vicepresidente del Metastasio di Prato. Betti, 89 anni compiuti proprio ieri, era da qualche giorno ricoverata per un problema respiratorio. Negli anni ’90 l’imprenditrice costituì la Politeama Pratese spa, public company grazie alla quale il teatro pratese, nel 1999, potè riaprire i battenti dopo anni di chiusura.

Betti, ricorda in una nota il Comune è stata anche anima viva della Rivista del Buzzi insieme a Rodolfo Betti. Musicista ha composto musiche e curato la parte organizzativa per oltre 30 spettacoli andati in scena al Teatro Metastasio, del quale è stata consigliere della Fondazione fino al 2018. Il suo nome, si sottolinea, “resterà per sempre legato all’8 settembre 1994, giorno di costituzione del Politeama pratese Spa. Terminato il restauro del teatro, sottratto ad ipotesi speculative con una straordinaria ed innovativa operazione di public company e con il sostegno dell’amministrazione, il Politeama fu inaugurato ufficialmente il 2 gennaio 1999 con la Tosca di Puccini”.

Nel 2000 Betti ha poi promosso e costituito il Laboratorio di Musical Arteinscena, unica scuola del centro Italia diretta da prestigiosi insegnanti e sotto la Direzione di Simona Marchini e Franco Miseria. Dopo aver acquistato il primo piano del Palazzo settecentesco Leonetti, sopra il Politeama e averlo ristrutturato nel 2010, è stato restituito alla città come Ridotto del Teatro dove vengono realizzati concerti, lezioni musicali e piccole rassegne teatrali.  Il Politeama ospiterà da oggi alle 16 la camera ardente. I funerali saranno celebrati il 24 gennaio alle 15 nel Duomo di Prato.

Cordoglio per la scomparsa di Roberta Betti è stato espresso dal sindaco della città toscana Matteo Biffoni, dall’assessore alla Cultura Simone Mangani e da tutta la giunta. “E’ difficile trovare le parole giuste per una donna come Roberta – le parole di Biffoni -. La città oggi perde una grande donna, innamorata di Prato, della cultura, del teatro e sempre piena di passione e idee. A lei dobbiamo la rinascita del Teatro Politeama Pratese, ma non soltanto. A Elvira e ai famigliari va il nostro cordoglio, che condividiamo fortemente. Roberta ci mancherà”.

“Roberta con la sua determinazione e la sua passione contagiosa è riuscita in un’impresa che a Prato pare impossibile: mettere d’accordo tutti, dai politici agli imprenditori, dai cittadini agli intellettuali con l’obiettivo di riaprire il Politeama pratese – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. E grazie alla sua determinazione sono stati restituiti alla città spazi meravigliosi: perché questo non sia mai dimenticato propongo che a Roberta Betti venga intitolato il Teatro”.

Cordoglio per la scomparsa di Betti è stato espresso anche dal Pd pratese: “Ci lascia una donna straordinaria, un’autentica protagonista della storia di Prato e un punto di riferimento irrinunciabile per la cultura della nostra città. Grazie a Roberta Betti per l’intelligenza, la determinazione, l’impegno, la passione che ha messo a disposizione di Prato e dei pratesi”, le parole di Gabriele Bosi, segretario del partito a Prato.

Tensioni corteo Prato: Si Cobas, “Biffoni parla da sindaco Lega”

Intervista di Domenico Guarino a Luca Tedesco, Sì Cobas

“Centinaia di operai scendono in piazza per denunciare lo sfruttamento e il sindaco di Prato Matteo Biffoni si agita per i problemi allo shopping? Le parole del sindaco trasudano disprezzo per i cittadini stranieri che portano avanti l’economia di questa città, con il loro lavoro” e “le parole di Biffoni non si distinguono da quelle di un sindaco leghista”. Lo afferma Si Cobas di Firenze dopo la manifestazione di sabato a Prato.

“Biffoni attacca il questore perché incapace di impedire ad una marcia pacifica di sfilare per la città – aggiunge il sindacato di base in una nota -. E’ evidente che il questore deve andarsene da Prato, ma per il motivo opposto: non avrebbe mai dovuto vietare alla marcia di sfilare, né tanto meno far manganellare manifestati a mani alzate. Farebbe bene a rileggere la Costituzione il sindaco: troverà il diritto di manifestare, e non il diritto allo shopping”. “Sindaco e Cgil sono ossessionati dal Si Cobas. Tanto da non vedere che in piazza c’erano anche alcune bandiere del Pd, ed altre di Arci ed Anpi” insieme agli “striscioni dei lavoratori iscritti Cgil-Fiom della Piaggio di Pontedera e della Gkn di Campi Bisenzio. Siamo all’assurdo”. Per Si Cobas, “tutti i motivi addotti per il divieto alla manifestazione erano pretestuosi. Eppure ancora oggi c’è chi sa solo invocare la repressione, invece di ascoltare il grido dei lavoratori scesi in piazza. Si parla già di denunce. I tentativi di criminalizzazione da parte del sindaco e del questore sono grotteschi: dobbiamo aspettarci anche 2000 multe per blocco stradale?”.

Tensioni corteo Prato: questura, violate prescrizioni comitato 

Violazione della prescrizione del Comitato per la sicurezza pubblica: questo il reato che la questura di Prato sta ipotizzando nel caso di eventuali denunce che potrebbero scattare a carico di alcuni manifestanti che sabato 18 gennaio hanno portato il corteo ‘Liberi dai Decreti Salvini’, promosso da Sì Cobas, fino a piazza del Comune, cioè oltre il limite dato all’itinerario, che doveva fermarsi in piazza San Marco.

La Digos sta esaminando materiale video. Inoltre, rispetto alle tensioni in piazza del Comune, quando ci sono stati contatti fra forze dell’ordine e manifestanti, la stessa questura di Prato sottolinea che non ci sono stati feriti e che gli agenti sono intervenuti senza carica di alleggerimento ma con atto di persuasione facendo uso degli scudi per allontanare i manifestanti dalla piazza, la quale per questa iniziativa era stata loro interdetta.
Questa mattina sulle frequenze di Controradio il sindaco di Prato Matteo Biffoni è intervenuto su quanto accaduto durante la manifestazione, accusando il sindacalismo di base di ‘atteggiamento di sfida inaccettabile’ ma ribandendo anche la propria solidarietà alla vertenza dei lavoratori della Tintoria Superlativa e il legittimo diritto di manifestare. Il primo cittadino è poi tornato a sottolineare il proprio giudizio negativo rispetto alla gestione dell’ordine pubblico da parte degli organi preposti.
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