Morto Massimo Lucchesi, ex presidente Ordine giornalisti Toscana

Morto il giornalista Massimo Lucchesi, volto noto del Rai in Toscana ed ex presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana,  all’età di 71 anni all’ospedale fiorentino di Careggi.

L’annuncio della scomparsa è stato dato dal presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, che lo ricorsa come “un appassionato della professione e di studi teologici”.

“Tutti gli organismi dirigenti dell’Assostampa – si legge in un comunicato – addoloratissimi partecipano al lutto della famiglia per la scomparsa di Massimo Lucchesi. In particolare si stringono alla moglie, la cara collega Tiziana Missigoi”.

Massimo Lucchesi era stato presidente del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana dal 2004 al 2010 e vicecaporedattore della sede regionale della Rai. Nato a Pisa il 6 agosto 1952, giornalista cattolico, aveva cominciato a lavorare all'”Osservatore Romano”, poi si era avvicinato alla politica, lavorando nel gruppo Dc del Consiglio regionale della Toscana, per poi approdare alla Rai. Molto legato a “Supplemento d’anima”, pubblicazione animata da monsignor Gastone Simoni, era collaboratore di “Toscana Oggi”. I funerali si svolgeranno martedì 1 agosto, alle ore 16, nella basilica della Santissima Annunziata a Firenze.

“Con Massimo Lucchesi se ne va un signore vero della penna e si chiude un’altra pagina del giornalismo elegante della Toscana”. Esprimendo il suo cordoglio, così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commenta, addolorato, la notizia della scomparsa del giornalista Massimo Lucchesi. “Grande umanità e grande professionalità – continua Giani – sempre misurato, ho ancora negli occhi i suoi servizi appassionati su una delle materie che padroneggiava, l’enogastronomia, così come la lucidità dei suoi interventi in cui esprimeva al meglio le proprie doti di commentatore, sulla politica così come sui temi ecclesiali e religiosi. Con vicinanza mi stringo alla famiglia e alla moglie, Tiziana Missigoi”.

“Con la scomparsa di Massimo Lucchesi, già presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, la Toscana perde una voce libera, competente, rispettosa e cordiale. Alla sua famiglia, ai colleghi della Rai, dell’Associazione stampa e dell’Ordine professionale, va tutta la vicinanza e il profondo cordoglio del Consiglio regionale”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ricorda Lucchesi, “un amico. Ho avuto modo di conoscerlo e incontrarlo più volte – prosegue Mazzo – apprezzandone le grandi doti umane e professionali. Ci ha accompagnato per anni nel racconto della nostra splendida regione. Mancheranno le sue lucide intuizioni e quel suo essere sempre garbato”.

Siccità in Toscana, Autorità di Bacino: “Situazione sta peggiorando”

Convocato per il 4 luglio l’osservatorio sugli usi della risorsa idrica. “L’ultimo bollettino della scorsa settimana indica per la Toscana un grado di severità medio, al terzo livello, a differenza di altre situazioni nel nord Italia che hanno già raggiunto il quarto (il livello massimo). La situazione, però, è tendente al peggioramento e nell’aggiornamento di lunedì potrebbe scattare il livello quattro, non in tutto il distretto, ma in alcune zone”. Questo è il punto della situazione sull’emergenza siccità fornito da Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale.

Lucchesi aggiunge che se scattasse l’allerta quattro: “diventa un problema di protezione civile e i soggetti coinvolti possono intervenire, per esempio, con l’uso di autobotti per portare l’acqua”. Per Lucchesi, in Toscana “la tendenza al peggioramento c’è, perché le pochissime piogge di questi giorni non sono sufficienti e le previsioni meteo danno per luglio e agosto una tendenza verso temperature più alte e precipitazioni inferiori alla media”. Commentando poi i dati dell’osservatorio Anbi che parla di un 90% del territorio è in una condizione di siccità estrema, Lucchesi dice: “Non so su cosa si basi l’Anbi, magari fa riferimento al fatto che l’agricoltura sta soffrendo. Loro guardano molto alle questioni dell’agricoltura e sull’uso irriguo ci sono difficoltà innegabili, soprattutto nella parte meridionale della Toscana. A Firenze, invece, problemi non ce ne sono, con l’acqua del lago di Bilancino si arriva fino a ottobre ad avere acqua per tutta l’area”.

L’Osservatorio Anbi ha messo in evidenza che dopo le piogge, che pur non hanno allentato la morsa sul bacino padano, l’epicentro della siccità si sposta e si estende verso il centro Italia. Nelle Marche perdura l’assenza dell’80% delle piogge e “ormai si rischia il razionamento degli approvvigionamenti idrici”. Secondo le valutazxioni dell’Anbi in Toscana il Bisenzio ha 0,30 metri cubi di portata al secondo contro una media di 2,42 mc/sec) e l’Ombrone è oramai trasformato in un rigagnolo da 500 litri al secondo, quando il Deflusso Minimo Vitale è indicato in 2 mc/sec e appunto il 90% del territorio è in una condizione di siccità estrema. Lo stato di risorsa idrica del Lazio è “drammatico”: a Roma, dall’inizio dell’anno, è piovuto il 63% in meno e in provincia ci sono stati, in pochi giorni, 496 interventi dei Vigili del Fuoco per incendi.

Per Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, la situazione in Toscana “non è ancora drammatica, ma rischia di diventarlo da un momento all’altro”. “Sappiamo che ci sono delle risorse idriche come la diga di Bilancino e di Montedoglio che ancora hanno capienza, per loro non c’è rischio siccità anche se sono stati presi degli accorgimenti. In altre zone, penso all’area dell’aretino vicino a Foiano, ci sono molte criticità, per esempio per i frutteti”. Secondo Neri “se viene fatto un uso cosciente dell’acqua potabile, grazie agli invasi, problemi per la cittadinanza non ci dovrebbero essere. Il problema sono le risorse idriche del sottosuolo, bisogna vedere come stanno reagendo le falde, come reggono lo stress da mancanza di acqua. Per l’uso irriguo nelle campagne – aggiunge Neri – siamo appesi a un filo, bisogna vedere la situazione nel sottosuolo”. Il presidente di Confagricoltura Toscana spiega infine che “per il grano non è un’annata tragica, il calo non va oltre il 20% della produzione, riduzioni più drastiche le registriamo sulle colture primaverili-estive, come il girasole”, mentre l’attività degli allevatori è “legata al sostentamento delle produzioni di cereali come il mais, il cui costo è aumentato ed è di difficile reperimento”.

Anche il presidente di Federagripesca Confcooperative Toscana, Fabrizio Tistarelli, si è espresso sulla situazione della siccità nella regione: “L’epicentro della siccità si sta progressivamente spostando verso il Centro Italia. Caldo, venti secchi, assenza totale di precipitazioni stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura: si stima una riduzione del 30% delle produzioni di grano e orzo. Ed effetti ancora più gravi si attendono per le coltivazioni estensive primaverili-estive, come mais, soia e girasole, così come per frutta e verdura. Senza contare il dramma dell’olivo, coltura tipica toscana”. Per Tistarelli “è l’ora di pensare di cambiare la gestione della risorsa idrica con interventi strutturali come invasi e bacini d’accumulo. L’approvvigionamento idrico diventa fondamentale, soprattutto in un mese come quello di giugno che è cruciale per gli agricoltori. In Toscana – aggiunge – il 90% del territorio è in una condizione di siccità estrema, come conferma anche l’Osservatorio Anbi. Non si ferma la riduzione delle portate dei fiumi con Bisenzio e Ombrone quasi azzerati”.

🎧 Controradio News ore 7.25 – 23 giugno 2022

Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’

Controradio news – E’ morto il turista che ieri mattina alle ore 08:50 in cima alla Cupola del Brunelleschi, nella terrazza panoramica, a circa 91 metri di altezza, si è sentito male. L’uomo, di 67 anni, era di origini statunitensi. Sul posto il personale presente in servizio ha chiamato i soccorsi: sono intervenute due autoambulanze e un’automedica e i vigili del fuoco. Sul posto hanno lavorato operatori Saf per consentire la complessa discesa  con manovre di deviazione Speleo Alpino Fluviali fino alla terrazza del Duomo per proseguire la discesa con l’ausilio dell’autoscala. Dopo le ore 11 il turista è stato trasportato da una autoambulanza in ospedale dove, secondo quanto riferito da fonti sanitarie, e’ giunto che era gia’ deceduto.
Controradio news -Intervento  a San Giovanni Valdarno (Arezzo), presso un’azienda in via Gadda, per un incendio all’impianto di aspirazione delle polveri. I pompieri  hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la struttura. L’impianto è situato all’esterno dell’edificio industriale, un calzaturificio. Secondo quanto appreso, tra le ipotesi al vaglio, ci potrebbe essere quella di un surriscaldamento dello stesso apparato di aspirazione polveri, cui forse potrebbero aver pure contribuito le temperature meteo ambientali molto calde di questo periodo.
Controradio news – Per le falde costiere di Toscana e Liguria “ci sono momenti di preoccupazione, perché non c’è stata la ricarica della falda, e quindi c’è anche un problema di cunei salini che stanno entrando”. Lo ha affermato Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale. In generale, ha detto Lucchesi, “stiamo monitorando la situazione: al momento il livello di allerta è medio, però è il penultimo stato. Fortunatamente grazie agli invasi principali, Bilancino e Montedoglio, per quanto riguarda l’idropotabile, abbiamo un’assicurazione per alcune zone, perché lì siamo circa al 90% del carico utile, e dunque naturalmente le zone intorno a Firenze risentiranno meno di questo problema”.
Controradio news – Da venerdì 24 giugno 2022 le sei fontane pubbliche d’arredo di Scandicci smetteranno di erogare acqua, fino a che non sarà cessata l’emergenza idrica. Il sindaco Sandro Fallani ha infatti deciso di spegnere gli impianti. A Scandicci è già in vigore il divieto assoluto, per gli utenti domestici, di utilizzare l’acqua potabile proveniente dagli acquedotti per scopi diversi da quelli igienico domestici.
 Controradio news – “Stiamo morendo”. È l’allarme lanciato dai lavoratori dei mercati storici e rionali a Firenze: ieri sera dalle ore 21 alla scuola di via Del Giglio a Firenze si è svolta una assemblea pubblica degli addetti di questi mercati, propedeutico allo stato di agitazione. Come riporta una nota dell’Associazione Nazionale Ambulanti-Ugl tra le polemiche permane “il ritardo con cui il Comune di Firenze non rinnova le licenze, agli ambulanti.
Controradio news – Pisa è tra le 10 città capoluogo in Italia a ottenere il punteggio più elevato per “maturità digitale”. Lo rileva un’indagine sui 110 comuni capoluogo presentata nei giorni scorsi al Forum Pa a Roma e resa nota dal Comune pisano precisando che le altre città della top ten sono Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Lodi, Milano, Modena, Padova, Pisa e Roma Capitale.

Siccità in Toscana carenza di acqua ancora nella media

A rendere nota la situazione della siccità in Toscana, è l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Livello medio, con tendenza al peggioramento, di severità idrica per la Toscana dove negli ultimi sei mesi ha piovuto ovunque sotto la media e le piogge non sono state sufficienti a ricaricare le falde sotterranee che alimentano i pozzi, specie sulla costa. “Per il momento situazioni gravissime di siccità non ci sono – spiega l’ingegnere Massimo Lucchesi, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale – ma occorre tenere tutto sotto controllo perché le previsioni metereologiche per l’estate indicano precipitazioni sotto media e temperature sopra media.”

Per quanto riguarda il sistema di invasi in Toscana Lucchesi spiega che, in base ai dati dell’Osservatorio dell’Autorità di bacino, “il lago di Bilancino è all’80-90% della capacità ed è carico, questo ci fa ben sperare per il sistema idropotabile di Firenze. Anche Montedoglio è molto carica e questo tranquillizza. Il sistema delle dighe del Serchio è sui 25 milioni di metri cubi ed è importante dal punto di vista dello stoccaggio ma occorre mantenere la portata dei fiumi”. Nel complesso, spiega ancora, “le portate in alveo dei fiumi sono ridotte e sono quelle tipiche che registriamo ad agosto”. Per domani è in programma un incontro sulla situazione al quale parteciperanno, tra gli altri, Regione Toscana, Anci, Upi, Anbi e l’Autorità di bacino. In prospettiva, secondo Lucchesi, potrebbero esserci problemi sulla costa, specie nella zona del Grossetano e dell’Ombrone che hanno anche una maggiore componente agricola.

Coldiretti Toscana, sulla base dei dati del Servizio Idrogeologico della Regione e dell’Anbi, nei giorni scorsi ha espresso preoccupazione perché “un corso d’acqua su due che fa registrare portate inferiori alla media del periodo” a livello regionale e “manca l’acqua necessaria ad irrigare le coltivazioni. Per Coldiretti “le situazioni più critiche con valori di siccità severa si registrano principalmente per i bacini del Magra e Serchio, con una portata più che dimezzata rispetto alla scorsa settimana, e nei bacini di Cecina, Cornia, Bruna, Pecora e parte dell’Ombrone”

Firenze: anniversario alluvione, Angelo Borrelli in Consiglio comunale

Firenze ricorda l’alluvione che, il 4 novembre 1966, ha devastò la città causando molte vittime. Secondo i dati della Prefettura 17 in città e 18 in provincia. Tra gli interventi in Consiglio comunale ci saranno Angelo Borrelli, Capo del dipartimento della protezione civile e Massimo Lucchesi, Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale.

Molte sono le attività che la città di Firenze ha organizzato per ricordare l’alluvione del 4 novembre 1966. Tra di esse l’apertura prolungata del Museo Novecento dalle 11 alle 22. “Questo museo nasce anche grazie alla grande donazione al Comune di Firenze fatta dal critico Carlo Ludovico Ragghianti che dopo l’alluvione lanciò una ‘Chiamata alle arti’ raccogliendo donazioni di artisti e collezionisti da ogni parte del mondo, tra cui la prestigiosa collezione Alberto della Ragione. L’alluvione sia quindi un giorno di memoria e dolorosa ferita e il monito a una spinta di solidarietà che passa anche dai linguaggi dell’arte contemporanea”. Queste sono le parole dell’asssessore Tommaso Sacchi.

“Questa è una data importante per Firenze. Uno spartiacque tra chi ha vissuto il dramma dell’alluvione e chi, invece, ne ha sentito parlare negli anni seguenti. Il fiume adesso non è più visto come elemento di morte e di distruzione ma come elemento nuovo, di incontro e di vita sociale”, ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani.

Come ospite speciale delle cerimonie ci sarà la Venerabile Misericordia di Firenze per ricordare l’attività dei volontari per la città di Firenze. “La data del 4 novembre è impressa nella memoria di tutti: dei fiorentini, degli italiani e dei tanti ‘angeli del fango’ che accorsero in citàà per aiutare anche da Stati esteri e dei tanti Fratelli e Sorelle della Misericordia”, ha detto Giovangualberto Basetti Sani, Provveditore della Misericordia di Firenze.

“Pensiamo solo a quanto oggi da la Misericordia nel distribuire generi alimentari, come durante l’alluvione, a tutte quelle famiglie che sono in difficoltà. Il numero delle vittime non può più essere limitatao ai 35 nomi stilati dalla Prefettura e rimasti nascosti fino al 2006 quando, per la prima volta, detti un nome e un cognome raccontando anche come morirono”, ha aggiunto Franco Mariani, Presidente di Firenze Promuove.

Qui sotto il programma delle cerimonie della presidenza del Consiglio comunale e dell’assessorato alla cultura del Comune di Firenze:

Alle 11, presso l’Oratorio Santa Maria delle Grazie (lungarno Diaz 6) Santa Messa presieduta dall’inviato speciale del Cardinale Betori, Mons. Marco Domenico Viola, Vicario Episcopale per la Carità, promossa dall’Associazione Firenze Promuove in memoria delle vittime dell’Alluvione del 1966. Partecipa il Gonfalone del Comune con il presidente del Consiglio comunale Luca Milani.

Alle 11,45, corteo dall’Oratorio fino al centro di Ponte alle Grazie aperto dal Gonfalone e con la partecipazione straordinaria dei Volontari della Misericordia.

Alle 12, dal centro del Ponte alle Grazie benedizione del fiume Arno, discorsi commemorativi da parte del presidente del Consiglio comunale Luca Milani, del presidente di Firenze Promuove giornalista Franco Mariani, dal Provveditore della Venerabile Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani, e lancio in Arno della corona d’Alloro del Comune in ricordo delle vittime.

Alle 14,30, Consiglio Comunale con l’apertura dei lavori dedicati al ricordo delle vittime dell’alluvione, che sarà effettuata dal Presidente di Firenze Promuove Franco Mariani, e con l’intervento del Capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli e del Segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale Massimo Lucchesi. Sarà fatto anche il punto sull’avanzamento dei lavori della messa in sicurezza dell’Arno.

Dalle 11 alle 22 ingresso gratuito al Museo del Novecento in Piazza Santa Maria Novella.

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