🎧 “Referendum sulla linea tramvia Libertà-Bagno a Ripoli”

Firenze, nonostante il verdetto del Tar toscano, che ha considerato illegittimo il ricorso presentato da Mario Razzanelli, sulla linea della tramvia Firenze-Bagno a Ripoli, le opposizioni tornano alla carica, e Mario Razzanelli (Forza Italia), Federico Bussolin (capogruppo Lega), Roberto De Blasi (M5S) e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia), continuando ad esprimere critiche e perplessità sul tracciato della linea 3.2, chiedono al sindaco di Firenze Dario Nardella un referendum popolare tra i cittadini dei quartieri interessati dal percorso della tramvia.

“Il nostro ricorso al TAR sulla tramvia è stato respinto ma noi ricorreremo al Consiglio di Stato. Noi andiamo avanti – annuncia il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli – perché deve ancora essere approvata la variante al centro storico, la cosiddetta Vacs. Ai fiorentini non è stato, infatti, spiegato di che cosa si tratta: la tramvia dalla Fortezza arriva in piazza della Libertà, entra in via Cavour, gira intorno a piazza San Marco e torna sul Viale Matteotti passando da via Lamarmora per poi proseguire sui viali fino a Piazza Piave, lungarno Colombo e Viale Europa. Chi abita in queste strade, anche coloro che si sono detti favorevoli alla tramvia, non la vogliono. Con la nostra mozione abbiamo chiesto al sindaco di consultare i cittadini del quartiere 2 e 3 e chiedere cosa ne pensano di quest’opera. I risultati li abbiamo visti in questi giorni per i lavori in Viale Matteotti che hanno tolto due corsie e, di conseguenza, si è paralizzata la città. Le foto scattate in piazza Donatello e viale Gramsci parlano da sole. Il traffico risulterà completamente bloccato e, in più, si costruisce un ponte da 80 milioni di euro creando poi un “tappo” in lungarno Colombo che verrà ristretto. Chieda il sindaco ai fiorentini con un referendum se sono d’accordo in questo che si annuncia come uno scempio per la città. Manca poi uno studio dei flussi la VIA che dimostri l’utilità della tramvia e che RATP ha evitato di fare perché i conti non tornano. La linea che vogliono costruire non sposterà i cittadini verso un comune di 100 mila abitanti ma a Bagno a Ripoli che ne conta 28.000. Questa tramvia servirà solo a bloccare il traffico. Ricordo, infine al sindaco che c’è già stato un referendum che ha coinvolto 150.000 persone e che ha bocciato la tramvia”.

“La posizione della Lega è chiara – dichiara il Capogruppo Federico Bussolin – il progetto tramviario deve essere portato a termine con gli opportuni miglioramenti che possono concretizzarsi anche attraverso i percorsi partecipativi che, già nel passato, hanno contribuito al miglioramento della città, per questo non dobbiamo temerli e anzi auspichiamo che anche la maggioranza possa cogliere questa opportunità. È nostra intenzione, quindi, promuovere una tramvia priva di pali che garantisca il transito veicolare sopra le rotaie: soluzioni che necessitano una Amministrazione aperta al confronto, soprattutto per risolvere i dubbi riguardanti aree critiche come quella di Via Cavour”.

Si promettono tramvie a tutti – aggiunge il capogruppo del Movimento 5 stelle Roberto De Blasi – perché ho letto di progetti anche per il Chianti. C’è un’assenza di pianificazione su tutte le linee della tramvia, a partire dalla linea 4 sulla quale, anche se può apparire di più facile realizzazione, contestiamo il capolinea davanti alla stazione Leopolda. In quel nodo si creerà enorme traffico, non solo, contestiamo anche la realizzazione della fermata Cascine. Sono in contatto con i comitati dei cittadini che contestano queste linee tramviarie e chiedono una Via prima di procedere con i lavori”.

In podcast l’intervista a Mario Razzanelli, Federico Bussolin e Roberto De Blasi, a cura di Gimmy Tranquillo.

Tar della Toscana, inammissibile ricorso Tramvia linea Bagno Ripoli di Razzanelli

Firenze, il Tar della Toscana ha dichiarato inammissibile “per difetto di legittimazione del ricorrente” il ricorso presentato da Mario Razzanelli, consigliere comunale di Forza Italia, contro l’esclusione della Valutazione d’impatto ambientale per il progetto della linea 3.2.1 della tramvia fiorentina, che porterà da piazza della Libertà fino al limitrofo comune di Bagno a Ripoli. L’esclusione era stata disposta da una delibera di giunta del 20 ottobre 2020.

Secondo i magistrati del Tar della Toscana è “evidente” come il ricorrente “non possa, in alcun modo, essere ritenuto legittimato a prospettare una riduzione della stessa sfera di competenze dell’Amministrazione comunale di cui fa parte e ad azionare in giudizio la relativa problematica, dando così vita ad una qualche forma di ‘azione popolare’ del tutto sconosciuta dal nostro ordinamento”.

Arriva rapidamente il commento dell’assessore alla mobilità e grandi infrastrutture del Comune di Firenze Stefano Giorgetti: “Non possiamo che essere soddisfatti perché il Tar della Toscana con questo pronunciamento ha riconosciuto che la procedura utilizzata dall’Amministrazione è pienamente legittima”.

“A questo punto – ha aggiunto Giorgetti – procediamo con ancora più impegno per concludere le fasi di approvazione e poter avviare i lavori. Questa linea rappresenta un’asse fondamentale del sistema tranviario non solo per Firenze e Bagno a Ripoli ma per tutta la Città Metropolitana”.

Per il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, “il pronunciamento del Tar è un passaggio cruciale che consente di dare nuova spinta e nuovo impulso ad un’opera strategica come la linea 3.2 della tramvia. Un progetto di altissimo interesse pubblico che, collegandosi al sistema tramviario già esistente, sarà la chiave di volta per la mobilità sostenibile per il territorio a sud est di Firenze e per tutta l’area fiorentina”.

Tramvia Firenze: Comune Bagno a Ripoli contro ricorso a Tar

Il Comune di Bagno a Ripoli (Firenze) si costituisce a fianco di Palazzo Vecchio nel giudizio promosso davanti al Tar della Toscana per la linea della tramvia 3.2, presentato dal consigliere comunale fiorentino Mario Razzanelli (Fi).

Il ricorso, contro il Comune di Firenze e Tram spa, ricorda una nota, è per l’annullamento e la riforma della delibera della giunta fiorentina relativa alla non assoggettabilità a Via del progetto della linea tramviaria per Bagno a Ripoli.
“Pur non essendo direttamente citati dal ricorso – spiega il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – riteniamo doveroso costituirci nel giudizio dinanzi al Tar, al fianco del Comune di Firenze nella battaglia in difesa della tramvia.
Stiamo parlando di un progetto di altissimo interesse pubblico che, una volta realizzato, consentirà a tutto il territorio a sud est di Firenze e al nostro comune di disporre di un mezzo di trasporto ecologico, moderno e all’avanguardia, in grado di ripensare in chiave sostenibile la mobilità e gli spostamenti di migliaia di cittadini”.
Per Casini, “eventuali ritardi o slittamenti del progetto costituirebbero un grave danno per il nostro territorio. Un rischio che vogliamo scongiurare”.

 

Linea 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli

Il tracciato ha una estensione di circa 7,2 Km con 17 fermate previste: si aggancia al sistema tramviario fiorentino in Piazza della Libertà (con il capolinea previsto su un piccolo tronco posizionato lungo Viale Don Minzoni) da dove imbocca Viale Matteotti, percorre i viali di circonvallazione, fino a Viale Giovine Italia, per proseguire sui Lungarni Pecori Giraldi, del Tempio e Cristoforo Colombo. Superato il Ponte da Verrazzano il tracciato percorre Via Poggio Bracciolini, Viale Giannotti, Viale Europa e Via Pian di Ripoli, fino a svoltare in Via Granacci e arrivare al capolinea di Bagno a Ripoli.

Con l’Atto Aggiuntivo del 2007 il Comune di Firenze ha affidato alla Tram di Firenze SpA (concessionario) la progettazione del prolungamento di Linea 3. Il progetto è stato approvato nel 2009. Il Progetto Definitivo, redatto nel 2018 e presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato ammesso al finanziamento statale per circa 200 M€. Attualmente sul Progetto Definitivo è in corso il processo autorizzativo, in primis la verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale, a valle della quale potrà chiudersi la Conferenza dei Servizi.

Linea 3.2: arriva la critica delle opposizioni

In una conferenza stampa congiunta le opposizioni hanno espresso critiche sull’avvio dei cantieri per la linea 3.2 della tramvia, che collegherà Firenze a Bagno a Ripoli. Presenti Mario Razzanelli (Forza Italia), Federico Bussolin (capogruppo Lega), Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (M5S) e Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia).

La conferenza stampa congiunta delle opposizione ha fatto il punto sulle criticità riscontrate sulla nuova linea 3.2 della tramvia. Razzanelli, mostrando un video del tram inventato in Cina che viaggia senza binari, ha sostenuto l’esistenza di “un sistema che potrebbe eliminare l’impatto ambientale del vecchio tram voluto dalle amministrazioni di sinistra da Domenici in poi”.

In merito alla VIA (Valutazione d’impatto ambientale) della linea 3.2 ha ricordato la scadenza per la presentazione delle osservazioni (8 dicembre) dichiarando che un gruppo di lavoro sta esaminando il faldone per sollevare obiezioni che possono portare a bloccare i lavori dell’opera. Secondo l’assessore la nuova linea “distruggerebbe una parte storica di Firenze come i viali di circonvallazione e il lungarno Colombo”. “Non dimentichiamo – conclude Razzanelli – che i fiorentini hanno già bocciato nel febbraio 2008 la linea 3 della tramvia con un referendum. Ma pare che per le amministrazioni Pd la democrazia sia un optional”.

Per Bussolin invece, “il problema non è il mezzo di per sé, ma è questo progetto che è vecchio e costoso. La linea sia realizzata interamente senza pali né cordoli, e siamo inoltre perplessi su alcuni passaggi che impattano pesantemente sul traffico privato. Crediamo che i due sistemi di mobilità debbano integrarsi e non scontrarsi”.

Il capogruppo M5S De Blasi ricorda che la Soprintendenza non abbia ad oggi acquisito nulla dal Comune di Firenze, sostenendo che sia “un modo frettoloso di condurre i lavori che non prelude a nulla di buono”.

Draghi si dice “preoccupato per il previsto taglio degli alberi lungo il tracciato, ma anche per l’impatto del ponte di Bellariva e per il passaggio da viale Giannotti. La direttrice è già oggi senza i binari sotto forte stress e che con l’avvento del tram potrebbe letteralmente collassare”.

Rossi: “Cordoglio per la morte di Paolo Bonaiuti”

E’ morto Paolo Bonaiuti, aveva 79 anni. Originario di Firenze, si è spento dopo una lunga malattia. Il cordoglio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e della Giunta regionale. Bonaiuti fu giornalista, storico portavoce di Silvio Berlusconi, parlamentare (deputato dal 1996 al 2013 e senatore dal 2013) e sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi Berlusconi II, III e IV.

“Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Paolo Bonaiuti. Pur essendo su fronti politici molto distanti, in questi anni ne ho apprezzato la serietà e la professionalità. Alla famiglia e agli amici vanno le mie più sentite condoglianze e quelle dell’intera Giunta regionale”, ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“Con Paolo Bonaiuti scompare una persona che ha segnato la storia politica del nostro Paese negli ultimi 25 anni. Mai fuori dalle righe, da senatrice ricordo il suo tratto tanto gentile quanto professionale, e la sua partecipe umanità”, sono le parole della parlamentare Rosa Maria Di Giorgi. “Al di là delle scelte politiche che negli anni ci hanno spesso diviso – continua- , Bonaiuti rappresentava ancora quella temperie istituzionale che oggi purtroppo vediamo spesso scomparire anche nei luoghi più impensabili”.

Cordoglio anche dal capogrupo in Consiglio comunale Jacopo Cellai e del consigliere Mario Razzanelli, insieme ai consiglieri di quartiere di Forza Italia. “Ricordiamo un fiorentino che ha lavorato tanto anche per la città come deputato prima e senatore poi e che si è fatto apprezzare, a livello nazionale, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e come portavoce del presidente Silvio Berlusconi”.

Presentato ufficialmente il nuovo Consiglio comunale di Firenze

Nella Sala Firenze Capitale si è svolta la notifica della proclamazione degli eletti nel nuovo Consiglio comunale. Di seguito la composizione del nuovo “Parlamento” di Palazzo Vecchio con i nomi dei consiglieri che siederanno nel Salone dei Duecento.

Maggioranza: il sindaco Dario Nardella

Gruppo PD (19 consiglieri): Benedetta Albanese, Nicola Armentano, Donata Bianchi, Leonardo Calistri, Enrico Conti, Massimo Fratini, Fabio Giorgetti, Maria Federica Giuliani, Alessandra Innocenti, Luca Milani, Renzo Pampaloni, Letizia Perini, Massimiliano Piccioli, Laura Sparavigna.

A seguito della nomina ad assessore di Cecilia Del Re, Sara Funaro, Andrea Vannucci, Federico Gianassi, Cosimo Guccione entrano a far parte del gruppo PD: Patrizia Bonanni, Francesca Calì, Barbara Felleca, Mirco Rufilli, Stefano Di Puccio.

Gruppo Lista Nardella (3 consiglieri): Mimma Dardano. A seguito della nomina ad assessori di Alessandro Martini e Alessia Bettini entrano a far parte del gruppo Lista Nardella: Marco del Panta Ridolfi e Maria Grazia Monti.

Minoranza: i candidati a sindaco Ubaldo Bocci, Antonella Moro Bundu, Roberto De Blasi

Gruppo Lega (6 consiglieri): Andrea Asciuti, Federico Bussolin, Emanuele Cocollini, Michela Monaco, Antonio Montelatici, Luca Tani.

Gruppo Forza Italia (2 consiglieri): Jacopo Cellai, Mario Razzanelli.

Gruppo Fratelli d’Italia (1 consigliere): Alessandro Emanuele Draghi.

Gruppo Firenze Città Aperta (1 consigliere): Dmitrij Gabriellovic Palagi.

Gruppo Movimento 5 Stelle (1 consigliere): Lorenzo Masi.

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