Marina di Massa: operaio cade da un tetto. Ennesima vittima per la mancanza di sicurezza sul lavoro

Marina di Massa, un’altra morte sul lavoro si è verificata in questi giorni in Toscana: a farne le spese un operaio di 46 anni che è morto in seguito a una caduta da un tetto nella frazione balneare del comune di Massa.

Da quanto ricostruito l’uomo si trovava in un cantiere di una villetta sul viale Mattei e, secondo le prime testimonianze, stava eseguendo un intervenendo sul tetto della palazzina per sostituire la copertura. Improvvisamente una parte del tetto è ceduta e il 46enne è precipitato per terra facendo un volo di oltre cinque metri. L’allarme è scattato immediatamente, così come i soccorsi con un’ambulanza che ha trasportato l’operaio, le cui condizioni sono apparse subito gravissime, al pronto soccorso dell’Ospedale Civile Apuane – Noa, distante poche centinaia di metri da cantiere in cui si trovava.

Nonostante i soccorsi, le ferite riportate a causa della caduta erano molto gravi e l’uomo è deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale. Sul luogo della tragedia sono subito intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i tecnici della medicina del lavoro dell’Asl. Sul posto sono arrivati anche i rappresentanti della Fillea Cgil, che hanno puntato il dito sul rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Marina di Massa: trovato in spiaggia il cadavere di un’anziana donna

Marina di Massa (Massa Carrara) – La donna è una 85enne originaria di Viareggio. Nei giorni scorsi erra stata presentata una denuncia della sua scomparsa.

E’ stato ritrovato questa mattina, intorno alle 7, il cadavere di un’anziana sulla spiaggia di Marina di Massa (Massa Carrara), di 85 anni. Il cadavere era sulla riva, vicino agli scogli. A vederla è stato un passante che ha avvertito il 118: al loro arrivo i sanitari non hanno potuto che constatare la morte della donna. Sul posto anche i carabinieri e la squadra mobile di Massa.

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che la donna sia morta in mare, tra le ipotesi per un malore, e che il corpo sia stato poi trascinato fino a riva. Come detto, la donna è una 85enne originaria di Viareggio (Lucca). Nei giorni scorsi erra stata presentata ai carabinieri di Viareggio una denuncia di scomparsa dell’anziana. Secondo la ricostruzione della squadra mobile la donna sarebbe entrata in mare da uno stabilimento di Viareggio poi le correnti l’avrebbero trasportata fino a Marina di Massa dalle correnti. Tra le ipotesi non si esclude neanche quella del suicidio.

Cade albero in un campeggio, muoiono due bimbe

Massa Carrara, i Vigili del fuoco sono intervenuti all 7:50 nel comune di Marina di Massa, in Via del Cacciatore, presso il Campeggio Verde Mare, per la caduta di un pioppo di 4 metri su una piazzola dove vi era una tenda occupata da una famiglia straniera composta da persone, genitori e tre bambine.

Purtroppo per una bambina di 3 anni non c’è stato niente da fare, il medico del 118 infatti, nonostante le manovre di rianimazione, ha dovuto constatatorne il decesso, la sorella di 14 anni è stata trasportata in ospedale e sarebbe in gravi condizioni, mentre la sorella di 19 anni è rimasta leggermente ferita e non è stato necessario in trasporto in ospedale.

Purtroppo intorno alle 12:00 si è appreso che anche la sorella di 14 anni della bambina, è morta all’ospedale di Massa. La ragazzina, anche lei nella tenda, era stata soccorsa in gravissime condizioni e il personale del 118 era riuscito a portarla in ospedale dove però, a distanza di poche ore, per i gravi traumi riportati nell’incidente è morta.

Sul posto sono intervenute le automediche del 118 da Massa e Querceta, un’ambulanza da Massa, carabinieri e vigili del Fuoco. È stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso Pegaso ma non è potuto intervenire per il forte vento.

Arrivano da tutt’Italia i messaggi di cordoglio e di solidarietà alla famiglia delle due giovani vittime: “La tragica scomparsa delle due sorelle che erano in vacanza a Marina di Massa ci addolora profondamente – ha scritto in un tweet, il premier Giuseppe Conte – Una vacanza tramutata in tragedia. Un forte, commosso abbraccio ai genitori e ai loro familiari”.

“Mi stringo alla famiglia torinese delle due bambine che hanno tragicamente perso la vita a Marina di Massa. – Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – Su tutta la Toscana – ha aggiunto – si è abbattuta un’ondata di maltempo tipica del periodo estivo e soprattutto delle estati di questi ultimi anni, che ha insistito in modo particolare nel nord ovest della regione e che stiamo continuando a monitorare attentamente in queste ore”.

Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e candidato a governatore ha dichiarato: “Non ci sono parole per descrivere il dolore di questa notizia. Una perdita così atroce che davvero non riesco a trovare la giusta maniera per esprimere tutto il mio sgomento, come uomo delle istituzioni, come politico, e soprattutto come padre. Di fronte a questi eventi possiamo solo raccoglierci in silenzio e come prima cosa pregare per le vittime e per i familiari”.

l leader di Italia Viva Matteo Renzi ha voluto ricordare le sorelle con un momento di raccoglimento “È un dolore immenso che ci scuote, esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia da parte di tutta la comunità di Italia Viva”, ha detto Renzi.

Livorno, 130 tartarughe palustri abbandonate in parchi trasferite in oasi

Il Comune di Livorno ha trasferito tutte le tartarughe palustri abbandonate nel corso del tempo in varie fontane pubbliche cittadine nell’oasi naturale Wwf di Ronchi, a Marina di Massa (Massa Carrara).

Si tratta, spiegano dal Comune, di circa 130 esemplari di tartarughe palustri abbandonati abusivamente che erano costretti a vivere in un habitat poco confacente. Il trasferimento, preceduto da un lungo lavoro preparatorio da parte degli uffici comunali e di coordinamento a livello regionale, si è concluso ieri. Da vasche e fontane dei parchi di Villa Mimbelli, Piazza Dante e Parco Pertini sono state prelevate 130 tartarughe palustri.

Grazie alla collaborazione della delegazione livornese dell’associazione Anpana, gli animali sono stati trasferiti su un mezzo specifico dell’associazione, fatto arrivare da fuori provincia, e trasportati dentro apposite ceste provviste di panni bagnati per evitare traumi, al parco didattico di Ronchi, unico centro autorizzato dalla Regione ad ospitare le tartarughe esotiche, che è gestito dai volontari dell’associazione L’Assiolo.

Luca Giannelli, dell’associazione, esaminando i 130 esemplari presi in consegna, ha constatato che fra le tante testuggini palustri americane (Trachemys scripta) c’erano anche diversi esemplari appartenenti a specie esotiche molto rare, che saranno custoditi a parte. A Livorno è stata mantenuta, per scopi didattici, una piccola colonia di tartarughe americane, circoscritte all’interno della voliera del Parco Pertini, con esemplari maschi separati dalle femmine.

Processo ‘Don Euro’: difesa chiede perizia psichiatrica

Chiesta una perizia per incapacità di intendere e di volere su don Euro, al secolo don Luca Morini, l’ex parroco della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, da oggi alla sbarra in un processo al tribunale di Massa. I giudici si sono riservati di decidere la prossima udienza del 17 luglio.

Su Morini, detto appunto ‘Don Euro’, oggi ridotto allo stato laicale, gravano accuse per le ipotesi di reato di estorsione, autoriciclaggio, detenzione e cessione di stupefacente e sostituzione di persona. Invece, non essendo state formulate querele di parte, non si procederà per truffa ai danni dei fedeli, accusa che riguardava l’impiego dei denari offerti dalle persone alla chiesa.

Quattro giovani escort, con cui Morini, fingendosi facoltoso magistrato, aveva intrattenuto rapporti, si sono costituite parte civile. Don Euro finì in uno scandalo (anche mediatico grazie ad un servizio televisivo della trasmissione Le Iene) che riguardò la frequentazione di giovani escort, utilizzo di stupefacente in lussuosi hotel, cene, viaggi, trattamenti estetici in costose spa, ampia disponibilità di contanti, fino a 8.000 euro, per le spese quotidiane, e un tenore di vita molto lontano da quello misurato e consono a un parroco.

Nella stessa vicenda, al parroco fu sequestrato un conto corrente di 700.000 euro e diamanti per 120.000 euro. E’ imputato anche di estorsione poiché, secondo l’accusa, avrebbe costretto vari soggetti a dargli denaro tra cui il vescovo Giovanni Santucci per evitare di far emergere un fantomatico dossier sugli scandali della diocesi (peraltro mai ritrovato dai carabinieri). E’ accusato anche di autoriciclaggio per aver comprato un immobile con 300mila euro e averlo poco dopo rivenduto a 250mila: secondo l’accusa fu una manovra per “ripulire un po’ di denaro di dubbia provenienza”.

Sono state sentite le prime testimonianze nella prima udienza del processo. Uno degli investigatori dei carabinieri, maresciallo Alessandro Schiffini, ha ricordato che don Euro “chiedeva somme di denaro alle famiglie per aiutare bambini gravemente malati che avevano bisogno di cure costose cure” e “sistematicamente a Pasqua e Natale mandava alcuni suoi fidati a ritirare donazioni in denaro di aziende e industriali, specie del marmo, che consegnavano assegni o contante che poi lui utilizzava per sé”.

Inoltre, risulterebbe, sempre secondo il teste, una cospicua somma di denaro donata dal Comune di Carrara per il rifacimento del campo da calcio di una parrocchia, mai fatto. “In 10 anni abbiamo documentato un flusso di denaro dal suo conto pari a circa 5 milioni di euro”, è stato detto.

Il maresciallo ha ricostruito anche i rapporti che Morini aveva con il vescovo Giovanni Santucci: “Dalle intercettazioni telefoniche – ha detto in aula – risulta che il prete, dopo essere stato messo in quiescenza dal vescovo per gli scandali tirati fuori dalla trasmissione Le Iene, avesse chiesto ‘un alloggio lontano dalla Curia, aiuti economici per pagare le bollette e un incarico di prestigio’ quando la storia si fosse sgonfiata. Le indagini portarono poi a scoprire che la diocesi di Massa Carrara comprò nell’ottobre 2015 un appartamento a Marina di Massa dove Morini andò a vivere, in particolare durante i mesi dello scandalo sollevato dalle Iene, e dove tutt’ora vive”.

Lo stesso investigatore dell’Arma ha riferito che pure “la colf di don Morini veniva pagata in nero direttamente dal vescovo monsignor Giovanni Santucci con 800 euro al mese” e che “la diocesi di Massa Carrara comprò un appartamento a Marina di Massa dove Morini andò a vivere; le utenze furono intestate alla Curia e la domestica veniva pagata dal vescovo. Ci sono intercettazioni telefoniche in cui i due si accordano proprio sulla cifra da corrispondere alla colf, ovvero gli 800 euro al mese, da dividere in 200 euro ogni settimana. Dalle indagini risulta che ogni settimana i 200 euro venivano inseriti in una busta che veniva consegnata dal vescovo al suo segretario personale, che poi la portava direttamente a casa di don Morini per pagare la colf. Durante una perquisizione è stata ritrovata una delle buste con dentro il denaro ancora da consegnare alla colf”.

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