Cinghiale uccide il cacciatore che gli aveva sparato

Castell’Azzara, in provincia di Grosseto, tragico incidente di caccia nei boschi del piccolo paese della Maremma, nel quale è morto un 36enne durante una battuta al cinghiale.

Secondo una ricostruzione dei carabinieri l’uomo avrebbe sparato a un cinghiale che gli si era parato davanti, ma il cinghiale, dopo essere stato colpito, avrebbe caricato il 36enne fatalmente recidendogli l’arteria femorale.

L’incidente è avvenuto vicino alla strada provinciale 66, tra bivio Terni e Pietralunga, alle Solfatare, al confine tra Castell’Azzara e Piancastagnaio.

Primi a soccorrere l’uomo gravemente ferito, sono stati i compagni di caccia che lo hanno ritrovato in una pozza di sangue e hanno tentato di fermare l’emorragia, attendendo l’arrivo dei soccorsi del 118. “Aiutatemi, sto morendo”, sarebbero state le ultime parole dello sventurato cacciatore.

La vittima si chiamava Giulio Burattini, e viene descritto come padre affettuoso di una bambina, e dipendente modello della Coop Amiatina nel negozio del paese, da pochi mesi era stato promosso caporeparto.

Il padre, di Giulio è l’ex veterinario del paese, in passato era stato consigliere comunale. “È una tragedia immane. Era capitato che qualche cinghiale ferisse i cani, ma mai una cosa del genere”, ha dichiarato il sindaco di Castell’Azzara Maurizio Coppi.

Intervenuti anche il Soccorso alpino e speleologico toscano e i carabinieri. Era stato attivato anche l’elicottero Pegaso che però è rientrato alla base dopo aver ricevuto la notizia del decesso.

Due incendi in Maremma e all’Isola d’Elba, elicotteri regionali in azione

Le operazioni di spegnimento degli incendi sono ancora in corso, spiegano i vigili del fuoco. Gli incendi sono stati alimentati dal forte vento

Due incendi stanno interessando la zona in località Colle Fagiano, nel comune di Scansano  e a case burraccio  a Porto Azzurro (isola d’Elba). Il  rogo in Maremma  è  in corso da diverse ore e sono  impegnati 2 elicotteri del sistema regionale anticendio nelle operazioni di spegnimento, l’altro è appena iniziato  ed  un altro elicottero è immediatamente partito e  con i suoi sganci sta cercando di limitare la diffusione delle fiamme,  in attesa dell’arrivo delle squadre di volontariato aib e dell’ Unione dei comuni Metallifere. In preallarme c’è un secondo elicottero pronto ad intervenire in caso di necessità.

Per quanto riguarda l’incendio ancora in corso in Maremma, le fiamme si sono diffuse  nella macchia mediterranea e fra gli oliveti in località Colle Fagiano nel comune di Scansano Grosseto. Le fiamme spinte da forte vento presente in zona si muovono in modo imprevedibile risalendo colline e alveo del torrente Trasubbie complicando le operazioni di spegnimento. A terra operai e 2 direttori operazioni della Unione comuni del Fiora, numerose squadre del volontariato, vigili del fuoco si prodigano nello spegnimento. Dall’alto 2 elicotteri del sistema regionale antincendio, effettuano ripetuti sganci per contenere le fiamme. Nella zona  sono presenti alcune abitazioni e aziende agricole che per il momento non sono coinvolte nell’ incendio.

Poiché le previsioni meteo non vedono un calo del vento fino a sera, sono in arrivo ulteriori 10 squadre di volontariato da fuori provincia per chiudere incendio prima di buio. Previsti rinforzi per la notte per le operazioni di bonifica e controllo.

 

Rifiuti nucleari, formalizzato il ‘no’ della Regione Toscana

Firenze, la Regione Toscana ha espresso la propria contrarietà allo smaltimento di rifiuti nucleari in Toscana, in particolare in Val d’Orcia e in Maremma, dove, secondo la relazione tecnica predisposta dalla Sogin, società di Stato incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, sarebbero state individuate aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Le osservazioni che illustrano le motivazioni per le quali la Regione è fermamente contraria ad avere il sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari in Toscana, sono state inviate congiuntamente da Regione Toscana e dai Comuni di Trequanda, Pienza e Campagnatico.

“Capisco l’esigenza strategica del Governo di individuare un unico sito nazionale per lo smaltimento di materiale radioattivo, evitando così la programmazione di micro-impianti dislocati su tutto il territorio nazionale, ma il nostro ‘no’ è il frutto dell’ascolto attento dei territori e di solide motivazioni tecniche che abbiamo puntualmente rappresentato. La Val d’Orcia e la Maremma – spiega l’assessora all’ambiente Monia Monni – sono due aree toscane conosciute a livello nazionale e mondiale per la bellezza del paesaggio, del patrimonio storico-architettonico nonché per l’eccellenza delle produzioni agricole. Sono certa che il Governo capirà la nostra posizione, considerato che le zone interessate sono patrimonio dell’umanità e, pertanto, la realizzazione di un sito di questo genere sarebbe contraddittorio con le caratteristiche ambientali, storiche ed architettoniche di questo splendido pezzo di Toscana, rischiando di influire negativamente sullo sviluppo rurale e turistico di questi territori”.

Nel testo delle osservazioni si segnala, nello specifico, che i siti insistono su aree di pregio storico – naturalistico. Si fa infatti presente che l’area individuata nei comuni di Pienza/Trequanda costeggia il parco della Val’d’Orcia patrimonio dell’Unesco, mentre l’area di Campagnatico si trova a soli 8 chilometri dal parco regionale della Maremma e molto vicino al fiume Ombrone che, seppure non compreso in alcuna area protetta, costituisce un ambiente di grande pregio naturalistico. Tutti i siti individuati si troverebbero anche in prossimità di riserve naturali, come la Pietraporciana, dove sono presenti specie protette.

“La realizzazione di un sito del genere è palesemente in contrasto con la vocazione agricola, turistica della Val’d’Orcia e della Maremma considerato che la Toscana intera rappresenta uno dei massimi esempi di agricoltura ‘verde’ con sedici prodotti a indicazione geografica protetta (IGP), 16 a denominazione d’origine protetta (DOP) e 461 prodotti riconosciuti come tradizionali dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”.

Infine, le osservazioni riportate nel documento, riguardano gli insediamenti antropici. I due siti individuati non solo non distano sufficientemente dai centri abitati, ma sono anche situati in due zone in cui le infrastrutture non sono adatte alla tipologia di mezzi impiegati per il trasporto di questi materiali.

“Desidero ringraziare i Comuni di Campagnatico, Pienza e Trequanda per il prezioso lavoro svolto in questi mesi – conclude Monia Monni- insieme agli uffici regionali che ha reso ancora ancora più nitida la volontà di esprimere coralmente il nostro ‘no’ a questa ipotesi”.

🎧 Giornata dell’ambiente: 5-6 giugno visite nelle oasi wwf Maremma

Si potrà osservare la nidificazione del falco pescatore nell’oasi di Orbetello e le rondini di mare nel bosco di Patanella nelle oasi Wwf

Il 5 e 6 giugno il WWF celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, le oasi del WWf riaprono le porte. “È una giornata di ripresa, mettiamo a disposizione le nostre oasi per godere dei benefici che ci offre la natura”, dichiara Fabio Cianchi, coordinatore delle Oasi WWF della Maremma, “in particolare qui Maremma nelle tre oasi garantiamo escursioni privati, laboratori per bambini e altre attività oggi e domani”.

Per quella giornata i visitatori e le visitatrici, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, verranno accolti dagli esperti e dai volontari che li accompagneranno lungo percorsi guidati per scoprire i segreti nascosti tra sponde di fiumi ancora integri, laghi e paludi ricchi di fauna, boschi e coste, valli montane, orti botanici e antichi crateri vulcanici. Ma non mancheranno giochi per i più piccoli e attività speciali per quelli che cercano qualcosa di più esclusivo, come per gli appassionati di fotografia naturalistica, che troveranno nell’Oasi di Orbetello per fotografare la coppia di falco pescatore e i suoi tre pulcini; una postazione speciale al Bosco di Patanella con Fabio Cianchi, coordinatore delle Oasi WWF della Maremma, che racconterà la storia di un Bosco sottratto alla distruzione e di un’isola che ospita la più importante colonia del Tirreno di rondine di mare ed infine Giuliana Gabriella Corea vi aspetterà nell’Oasi di Burano per leggervi qualche brano del suo ultimo libro “Con gli occhi di un guardaparco”.

Il tema stesso della Giornata Mondiale dell’Ambiente richiama proprio l’urgenza di proteggere e rigenerare gli ambienti naturali, recuperando i danni inflitti agli ecosistemi del pianeta per passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione: l’ONU infatti lancerà proprio il 5 giugno il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli Ecosistemi https://www.decadeonrestoration.org, un’azione che può essere svolta solo con un sistema di aree protette adeguatamente tutelato.

 

 

 

 

Gessi Rossi: no conferenza servizi a gessi rossi in cava Maremma

Confermato diniego per sito Pietratonda per lo smaltimento dei gessi rossi che si ottengono unendo i fanghi rossi scarto di produzione del biossido di titanio

La ex cava di caolino a Pietratonda, nel comune di Campagnatico (Grosseto) “non è idonea ad accogliere i gessi rossi”, rifiuto speciale frutto della lavorazione del biossido di titanio nello stabilimento di Scarlino della Venator. E’ quanto emerso dalla conferenza dei servizi tenuta oggi che ha confermato il preavviso di diniego allo stoccaggio e non ha accolto le integrazioni proposte dall’azienda. A darne notizia il sindaco di Campagnatico Luca Grisanti.

“L’ho ripetuto sempre in questo periodo che la decisione spettava ai tecnici – afferma il sindaco in una nota -. L’ho fatto affinché si potesse decidere con serenità, anche per rispetto dei lavoratori dell’azienda che, sicuramente in questo momento stanno vivendo giorni di preoccupazione”.

Per Grisanti, “i tecnici si sono espressi ed avevano le competenze per farlo. La Venator è una grande azienda del territorio e, anche in qualità di vicepresidente della Provincia, sono preoccupato di garantirle un futuro adeguato. Il problema dei gessi rossi rimane, così come la questione della cava di Montioni che è ormai vicina all’esaurimento. Adesso c’è bisogno che tutte le parti si mettano ad un tavolo e trovino le soluzioni adeguate, anche alla luce del rapporto della commissione parlamentare sulle ecomafie”. “Questa vicenda – conclude – ha fatto scoprire a molti un luogo da un valore ambientale elevato, che fino ad oggi era noto a pochi. Noi vogliamo valorizzarlo perché la natura, così come l’agricoltura di qualità, la salubrità dell’ambiente che ci circonda sono il nostro biglietto da visita che intendiamo tutelare e valorizzare ulteriormente”.

 

Vento e mareggiate su costa: emesso codice arancione dalle 7 alle 20 di domani

La Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice arancione per vento forte e mareggiate con validità dalle ore 7 alle ore 20 di domani, mercoledì 26 febbraio. L’allerta per vento riguarda tutto il tratto di costa e l’immediato entroterra compreso tra la foce dell’Arno e la Maremma; il rischio mareggiate è circoscritto al tratto compreso tra la foce dell’Arno e Piombino.

Inoltre è stato emesso un codice giallo, sempre per vento forte, con validità dalle ore 10 fino alle 20 di domani per le zone interne del Valdarno Inferiore, Valdelsa e Valdera e bacini di Fiora, Albegna e alto e medio Ombrone. Infine un altro codice giallo per mareggiate, valido dalla mezzanotte di oggi fino alla mezzanotte di domani, riguarda i tratti di costa di Versilia e Serchio e, a sud, da Piombino fino al confine laziale.

Intanto, vista l’allerta, a Follonica (Grosseto) scuole, parchi pubblici e il cimitero domani, mercoledì 26 febbraio, resteranno chiusi. Il Comune di Follonica ha già disposto la chiusura di ogni ordine e grado delle scuole. Il commissario prefettizio Alessandro Tortorella ha disposto la chiusura, oltre che delle scuole, di cimitero e parchi pubblici.

Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, accessibile dall’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo.

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