Covid: sindaco Siena, qui situazione più favorevole

“Sarebbe ragionevole tenere conto della favorevole situazione di Siena che è ben diversa da altre aree della Toscana” dice il sindaco Luigi De mossi che chiede il ritorno alla zona Arancione

“In merito alla richiesta al Governo da parte del governatore della Regione Eugenio Giani di far tornare Siena e Grosseto in area arancione. E’ doveroso tenere conto delle realtà locali. Della disciplina e civiltà di ogni singola area”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi. “Nessuno chiede una riapertura senza criterio ma i senesi hanno risposto in maniera adeguata e puntuale alle prescrizioni dei vari Dpcm. Il Governo deve tenere conto di questo e dei dati, che a Siena sono molto più bassi rispetto ad altre zone della Toscana. Io sono assolutamente in linea con il fatto che, pur con tutte le le prescrizioni e attenzioni del caso, la comunità senese vada premiata”. Per De Mossi, “non sono solo gli ospedali di ‘secondo livello’ a dover avere un’area Covid, ma la devono avere tutti gli ospedali. E’ giusto per quei territori e per la prossimità, perché la salute si declina sul territorio e sulla vicinanza alle persone. Capisco che la situazione è complessa a livello nazionale però quello che io chiedo al Governo è che ci diano delle prospettive e un crono programma. Capisco che non è semplice, ma ci devono dire quali sono le prospettive. Le persone non possono essere costrette a chiudere la propria attività commerciale da un giorno all’altro”. “C’è il dovere da parte del Governo – conclude -, pur nella difficoltà del caso di darci una programmazione. Gli imprenditori devono sapere quando dovranno chiudere, quando potranno riaprire, serve una prospettiva”.

Insulti omofobi 5 condannati, c’è anche assessore Siena

Si tratta dell’assessore allo sport Paolo Benini. A difendere l’assessore in aula il sindaco di Siena Luigi De Mossi, avvocato del foro cittadino. A far partire il procedimento penale la denuncia del partecipante al Toscana Pride dopo che gli imputati gli aveva scattato una foto pubblicandola poi su Fb con una serie di commenti ritenuti offensivi.

Diffamazione aggravata a mezzo social il reato contestato. Benini, coinvolto quando ancora non era in giunta, è stato condannato insieme agli altri imputati a 900 euro di multa e una provvisionale di 3mila euro a titolo di risarcimento danni. A difendere l’assessore in aula il sindaco di Siena Luigi De Mossi, avvocato del foro cittadino.
A far partire il procedimento penale la denuncia del partecipante al Toscana pride dopo che gli imputati gli aveva scattato una foto pubblicandola poi su Fb con una serie di commenti ritenuti offensivi.
“Oggi sentenza storica a Siena che conferma che l’omofobia non è un’opinione e che insultare le persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, intersex e asessuali è reato”, il commento della presidente di Arcigay Siena – Movimento pansessuale Greta Sartarelli, che ha anche definito “scandalose le argomentazioni della difesa” per aver sostenuto che “gli insulti omofobi fossero frutto della goliardia caratteristica dell’ambiente universitario senese”. Sartarelli ha anche criticato il sindaco per aver assunto la difesa, “in deroga ad ogni ragione di opportunità politica”. “Siamo pienamente soddisfatti della sentenza. Speriamo che questo provvedimento sia di insegnamento per tutti”, le parole di Antonio Panella, avvocato della persona offesa.

Siena senza il palio per la prima volta da 76 anni: clima surreale in città

Siena è oggi senza il suo Palio, la carriera del 2 luglio dedicata alla Madonna di Provenzano non si terrà a causa del coronavirus. L’ultimo stop alla festa, 76 anni fa, lo impose la Seconda guerra mondiale.

Uno stop, quello odierno, deciso a maggio di comune accordo tra sindaco e capitani delle 17 contrade dopo le disposizioni del Governo sulla sicurezza. E proprio il primo cittadino insieme ai capitani non hanno però voluto fermare questa mattina la tradizione della messa nella cappella di piazza del Campo. Oggi non risuona Sunto, il campanone sulla torre del Mangia che scandisce i tempi del Palio e che, durante il lockdown, ha aperto invece i canti dei senesi alle finestre intenti a intonare ‘La marcia del Palio’.

La città e i suo 17 popoli vivono in un clima surreale, “oggi ci doveva essere l’agonismo, la condivisione, la comunità. Invece oggi c’è questa sospensione del tempo che ci fa riflettere su tutti i nostri ieri, ma con una consapevolezza: mai più questo deserto” ha scritto il sindaco Luigi De Mossi sul suo profilo facebook. E ‘La Sospensione Di Un Attimo’ è il titolo del film di circa 25 minuti realizzato dal Comitato Amici del Palio e dal Consorzio per la Tutela del Palio che verrà trasmesso nelle emittenti locali questa sera alle 19.30, orario in cui i cavalli avrebbero dovuto correre sul tufo.

“Cara Siena, siamo con te. Che dolore vedere oggi piazza del Campo senza il Palio, non accadeva dal dopoguerra”. Così il presidente del Consiglio regionale e candidato governatore per il centrosinistra, Eugenio Giani, nel primo giorno senza carriera dal 1944. Il Palio del 2 luglio così come anche quello del 16 agosto sono stati annullati per l’emergenza sanitaria.

“Il mio pensiero va al popolo senese, il cui senso di responsabilità rispetto al tema sanitario ha stravolto le abitudini di questa città nobile e speciale – ha aggiunto Giani – solidamente appoggiata su tradizioni secolari. Ammiro questa peculiarità dei senesi e, permettetemi, di tanti toscani, fieri delle loro tradizioni e disposti a difenderle sempre”. Per Giani è “arrivato davvero il momento di fare del Palio patrimonio mondiale e immateriale dell’Unesco”.

Siena, rimpasto Giunta: via assessore Sportelli

Il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha revocato le deleghe all’assessore ai lavori pubblici e protezione civile Massimo Sportelli. Il rimpasto della giunta è arrivato al termine di un lungo ‘braccio di ferro’ tra l’assessore e il primo cittadino. De Mossi, più volte, aveva chiesto a Sportelli di lasciare l’incarico.

Il primo cittadino di Siena De Mossi ha revocato le deleghe a l’assessore procedendo al rimpasto. Sportelli era espressione di cinque liste civiche che alle ultime elezioni amministrative avevano appoggiato il futuro sindaco al momento del ballottaggio. Il rimpasto potrebbe prevedere l’ingresso di un nuovo assessore e la redistribuzione delle deleghe.
“Ho ricevuto dal messo comunale la formale revoca dall’incarico di assessore che avevo avuto dal sindaco Luigi De Mossi. Il sindaco nella sua comunicazione mi ha parlato di valutazioni strategiche. A me non è stato detto che ho lavorato male. A questo punto sono disposto a sacrificare il mio profilo politico ma sono pronto a preparare qualsiasi battaglia per salvaguardare il mio profilo etico e civico”, ha commentato De Mossi.
“Non mi chiedete di dare valutazioni politiche – ha aggiunto -. Io non sono un politico, sono un cittadino che si è illuso di poter indurre un cambiamento nella città. Ci ho creduto, ho raccolto un buon risultato e ho pensato di convogliare il mio consenso verso quello che pensavo fosse la forma di cambiamento”.

Palio Siena: lanciò bottiglietta, capogruppo Fdi si dimette

Dimissioni da capogruppo Fdi in consiglio comunale a Siena e autosospensione da tutti gli incarichi nel partito, in particolare da quello di componente del direttivo regionale, dopo il lancio di una bottiglietta d’acqua durante il Palio.

Queste le decisioni prese in autonomia dal consigliere comunale di Siena, Maurizio Forzoni, già multato dal Comune con 500 euro e soggetto a una richiesta di Daspo fatta dal sindaco Luigi De Mossi alla questura a causa del lancio di una bottiglietta d’acqua il 16 agosto scorso dai palchi di piazza del Campo; la bottiglietta finì sulla pista di tufo mentre si correva il Palio dell’Assunta.

Le dimissioni sono state accettate dal coordinatore regionale di Fdi Francesco Torselli in un incontro tenuto oggi. Già nei giorni scorsi Forzoni aveva presentato le proprie scuse al Comune e alla città mentre la sua Contrada, la Selva, aveva preso le distanze dall’accaduto.

Forzoni, ammettendo il gesto, lo aveva spiegato come una reazione di stizza quando ha visto il fantino della sua contrada, la Selva, cadere a metà corsa. Ironia della sorte, poco dopo, alla fine dei tre giri di pista il cavallo ‘scosso’ della Selva, Remorex, ha vinto il Palio per una narice superando di centimetri il Bruco. Però ormai Forzoni aveva compiuto il suo gesto, quindi è stato individuato dai vigili urbani e sono scattate le sanzioni.

Siena, sindaco: ‘Azione contro ex vertici Mps, nessuna contro i nuovi’

Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi: “Distinguere responsabilità, apertura di credito a nuovo cda”.

Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, è favorevole all’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici, Fabrizio Viola e Alessandro Profumo, mentre è contrario ad un’analoga iniziativa nei confronti dell’attuale vertice. “Sono a favore di un’azione di responsabilità nei confronti della vecchia governance perché non è difficile gestire una banca facendo aumenti di capitale a ripetizione che non si capisce bene a cosa siano serviti”. Ma la “nuova governance” dell’attuale cda “va guardata per quello che sta facendo” ed è necessario che “ognuno si assuma le responsabilità che gli competono”.

“Questi signori , ha detto intervenendo per la prima volta all’assemblea di Mps – li valuteremo alla fine del loro mandato, valutando i bilanci, ma non con uno sguardo rivolto al passato. Non possiamo legare due gestioni diverse, ogni governance risponde del proprio operato”. “Bisogna iniziare a distinguere le responsabilità dei cda precedenti da quelli attuali e questo non significa né indulgenza né connivenza con l’attuale cda”. “Non dico che si veda la luce in fondo al tunnel ma una piccola fiammella c’è. Ecco, allora un’apertura di credito la dobbiamo fare, moderata, da senesi, sempre molti critici e sempre molto attenti”.

“Il 2018 ha dato un bilancio in un certo modo, valuterete voi se buono o cattivo, io ho visto un segno più” ha detto De Mossi, riconoscendo che “il 2019 non sarà così”. A questo cda “se davvero vuole segnare un segno di discontinuità” il sindaco “chiede la permanenza della direzione generale a Siena, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, perché un conto è ristrutturare la banca per il futuro sapendo già quanti posti perderemo, un conto è tutelare quelli che già ci lavorano, che è un altro profilo necessario”. “Ancora” occorre preservare “il legame con il territorio che è fondamentale con la banca”. “Il legame con il territorio non potrà essere più solo un legame di sportello ma sulla sostenibilità, la solidarietà, l’arte e la cultura. In questo chiedo al cda di aprirsi con la città, di essere presente, di vivere la città anche in un altro modo”.

“Bisogna riconvertire questa città ma la banca deve fare il suo ruolo, utilizzare la sostenibilità, le proprie risorse per accompagnare questa città in altre professionalità senza rinunciare a quelle necessarie per il settore bancario”.

Intanto Mps corre a Piazza Affari. Il titolo è ‘congelato’ per eccesso di rialzo in asta di volatilità con un rialzo teorico del 5%.

In assemblea, l’ad Marco Morelli, ha detto che Mps ha iniziato già “lo scorso settembre” le riflessioni strategiche che includono anche possibili aggregazioni, spiegando che i vincoli del piano di ristrutturazione costringono a fare “una riflessione ovvia sulla tenuta nel lungo termine del modello di business di una banca come il Monte”. Morelli ha indicato che Mps, con i paletti del piano, con la diminuzione dell’attivo, l’aumento del costo del funding, non può generare gli stessi ricavi e redditività del ‘vecchio’Monte. Oggi Mps ha “dimensioni totalmente diverse” rispetto al passato e “la capacità di reddito di una banca con questi livelli di impieghi e raccolta è radicalmente diversa” da quella di alcuni anni fa. Da qui la necessità per il Monte, ancor più che per altre banche, di valutare opzioni strategiche alternative, anche sul fronte dell’M&A. “Si tratta di una riflessione che un cda e un management responsabile dovrebbe fare a prescindere dal quadro macro” e “anche dai paletti del piano”. “Banche come il Monte nel medio e lungo termine – ha sottolineato – hanno un tema strutturale di generazione di un ritorno superiore al costo del capitale. E’ un tema del settore”. “Su questo – ha aggiunto – il cda già a settembre dello scorso anno ha iniziato una serie di riflessioni che poi sono state estese al nostro azionista”, a cui spetta decidere.

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