Arte: rischio ‘unanimismo’ dietro a Movimento Greta

Alla vigilia del Climate Strike di Venerdì, intervista con il preside dell’ITI Marco Polo. “Il problema non sono le parole ma i fatti: apparentemente nessuno si dice contro i temi portati avanti da FFF, ma  il problema sono le politiche concrete”

Un movimento coccolato e vezzeggiato come pochi. Che addirittura, fatto  assolutamente inedito, vede, in Italia, il ministro dell’Istruzione invitare i presidi a giustificare l’assenza degli alunni che parteciperanno alle manifestazioni di venerdì. Tutto molto bello. Ma non c’è il rischio che questo unanimismo sia solo di facciata? Ne abbiamo discusso con Ludovico Arte, preside dell’ITI Marco Polo

 

Arte: “non sta a me giudicare chi è fascista e chi no”

Intervista con il presiden del Marco Polo. L’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze aveva organizzato per giovedì 23 maggio 2019 un incontro dei candidati sindaco per il Comune di Firenze con i docenti e gli studenti della scuola. Oggi, in un comunicato della scuola, la decisione di annullare l’evento.

  1. “E’ lo Stato italiano che consente a CasaPound di candidarsi e un dirigente scolastico, come rappresentante dello Stato, ha il dovere di onorare le norme vigenti e il pluralismo. Non spetta al dirigente scolastico decidere sulla legittimità o meno di chi si candida. Spetta alle istituzioni preposte, a cominciare dalla Magistratura. Se oggi un dirigente scolastico si arrogasse il diritto di escludere una forza politica di sua iniziativa, si creerebbe un precedente pericolosissimo che potrebbe essere utilizzato da chiunque contro qualunque forza politica.”

Elezioni: Marco Polo annulla confronto dopo polemiche su presenza Casapound

Il preside Ludovico Arte: “Non sta a me dare patenti di fascismo e antifascismo. Non era faccia a faccia, ma incontri singoli con i candidati”.

L’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze aveva organizzato per giovedì 23 maggio 2019 un incontro dei candidati sindaco per il Comune di Firenze con i docenti e gli studenti della scuola. Oggi, in un comunicato della scuola, la decisione di annullare l’evento. Questo il comunicato.

“Lo scorso anno, quando avevamo proposto un’iniziativa simile, qualcuno aveva posto l’obiezione di non voler discutere con esponenti di CasaPound, ma quest’anno si erano già svolti due confronti tra tutti i candidati ed evidentemente quella pregiudiziale appariva superata.In ogni caso, per maggiore scrupolo e per evitare discussioni, si era pensato a incontri individuali con studenti e insegnanti che evitassero polemiche legate alla compresenza. I candidati, informati della formula e della presenza di tutti i candidati, avevano accettato l’invito. A quel punto, abbiamo proceduto con l’organizzazione dell’iniziativa. Nelle giornate di ieri e di oggi, i candidati Antonella Bundu e Dario Nardella hanno comunicato di non voler partecipare all’incontro per la presenza di rappresentanti di CasaPound. Spiace notare che però quella presenza è stata accettata altre volte con un confronto dei candidati fianco a fianco, in forma ben più impegnativa di quella da noi proposta. Se si decide di non parlare con coloro che si ispirano al fascismo, bisognerebbe non farlo mai. E colpisce che la Flc-Cgil produca un comunicato contro il Marco Polo, ma non lo faccia contro gli altri soggetti che organizzano confronti elettorali aperti a tutti. La Flc-Cgil sa benissimo l’enorme lavoro che la nostra scuola ha fatto in questi anni in nome di una scuola aperta a tutti e di una società più civile, ma si dimentica di ricordarlo.”

“Teniamo a precisare alcune cose – si legge sempre nel comunicato dell’Istituto -.”

  1. “E’ lo Stato italiano che consente a CasaPound di candidarsi e un dirigente scolastico, come rappresentante dello Stato, ha il dovere di onorare le norme vigenti e il pluralismo. Non spetta al dirigente scolastico decidere sulla legittimità o meno di chi si candida. Spetta alle istituzioni preposte, a cominciare dalla Magistratura. Se oggi un dirigente scolastico si arrogasse il diritto di escludere una forza politica di sua iniziativa, si creerebbe un precedente pericolosissimo che potrebbe essere utilizzato da chiunque contro qualunque forza politica.”
  2. “Si dice che la scuola deve rispettare la Costituzione. Il Marco Polo tutti i giorni rispetta la Costituzione. La Costituzione però non dice che il dirigente scolastico debba dare patenti di fascismo e antifascismo. Sono altri gli organi dello Stato che decidono se chi si candida rispetta la Costituzione. Anzi, il dirigente scolastico violerebbe le norme del proprio Stato e della Costituzione se andasse oltre le proprie competenze e si sostituisse ad altri organi dello Stato.”
  3. “Per quanto riguarda l’antifascismo, si segnala che il Marco Polo è l’unica scuola che ha deciso di mettere una frase di Gramsci ben in vista sulla facciata della scuola e quotidianamente, con le parole e con i fatti, promuove la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. Abbiamo in giardino la Nave dei Sogni dei Migranti, attivato la prima Penny Wirton di Firenze, invitato Eraldo Affinati e Pietro Bartolo, svolto molti progetti con l’Istituto Storico della Resistenza e molte altre cose ancora. Il Marco Polo non ha paura di prendere posizione a favore di una società aperta e multiculturale. Non a caso nei mesi scorsi è stato vittima di attacchi da parte di chi propone visioni intolleranti della società. Ma l’antifascismo non può portare al mancato rispetto delle regole dello Stato democratico.”
  4. “Si comprendono le ragioni dei candidati che sono preoccupati delle parole e degli atti di questi giorni da parte di forze che si richiamano al fascismo. Ma come si combattono il fascismo e l’intolleranza? Noi siamo d’accordo con Eraldo Affinati, che ha scelto di andare al Salone del Libro di Torino perché “il fascismo si combatte con le idee e con la nostra vita. Per eventuali reati di apologia c’è la magistratura”.

“In conclusione, in occasione delle elezioni, il confronto tra tutti i candidati è la cosa più democratica e civile che possa fare una scuola per consentire a studenti e docenti di essere informati ed effettuare una scelta libera e consapevole. Prendiamo atto delle rinunce di Antonella Bundu e Dario Nardella. Ci troviamo costretti ad annullare l’iniziativa e l’invito a tutti gli altri candidati perché, mancando i rappresentanti di un’ampia area politica, vengono meno le condizioni di equa rappresentanza di tutte le forze politiche. Dispiace soprattutto per gli studenti, che hanno più volte chiesto un’iniziativa di informazione elettorale. Nei prossimi giorni valuteremo altre forme per realizzarla.”

“Scuola o Centro Accoglienza?” Azione studentesca ‘attacca’ ITI Marco Polo

Stamani  volantinaggio dei  militanti di Azione Studentesca/ Casaggì, che accusa la scuola di “di fare il lavaggio del cervello agli studenti sui temi dell’accoglienza e della solidarietà”.

Ne abbiamo parlato con il preside Ludovico Arte

Il Dibattito della discordia. Pole Casapound…. . Ludovico Arte Eugenio Palazzini

Continua la discussione sul dibattito pre-elettorale organizzato dal Preside del Marco Polo di Firenze,Ludovico Arte. Per la presenza di CasaPound, il Pd e LeU hanno ritirato la loro disponibilità. Il dibattito non si farà. Cosa ne pensano i nostri ascoltatori.Intervento telefonico del Coordinatore regionale di CasaPound, Eugenio Palazzini.

Incontro annullato con CasaPound: preside “no a logica di chi è più antifascista”

“Io rappresento lo Stato: l’obiettivo di una iniziativa come l’incontro di stamani, era di prendere garantire il pluralismo. Dunque non sono disponibile a prendere lezioni di antifascismo da nessuno”. Così il preside del Marco Polo Ludovico Arte sulle polemiche per l’incontro elettorale  a La Compagnia di Firenze con i candidati organizzato dalla scuola da lui diretta, poi annullato dopo il ritiro della disponibilità dei candidati di Pd e Leu, al quale era stata invitata anche CasaPound. In teatro, stamani si è svolto comunque un incontro, ma a porte chiuse, con insegnanti e studenti, su legge elettorale e politica. 

Sentiamo Arte intervenuto stamani in Todo Cambia con Raffaele Palumbo

“L’obiettivo era di prendere le liste, da Potere al Popolo a CasaPound e portarle al scuola per consentire a loro di esporre la loro proposta, quindi lasciare liberi i ragazzi di farsi le loro idee in proposito. Non posso io decidere di escludere una lista o un’altra. La nostra scuola è stata, credo, l’unica in Italia a esporre frasi di Gramsci in veste di murale sulle pareti esterne della scuola. Inoltre pratichiamo tutti i giorni il principio dell’accoglienza e stiamo aprendo al nostro interno un centro di italiano per immigrati”, spiega Arte. “La mia opinione, strettamente personale, è che le liste che si ispirano al fascismo dovrebbero essere escluse dalla competizione elettorale, perché lo dice la Costituzione. Ma se il ministero dell’Interno ha consentito a CasaPound di presentarsi e la magistratura non ha preso al riguardo alcuna iniziativa, il mio dovere, come rappresentante dello Stato, è invitare tutti coloro a cui lo Stato ha consentito di candidarsi”. 

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