Presidi, rivedere responsabilità penale dirigenti

?In una intervista all’ANSA, il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli, ha chiesto che venga rivista la responsabilità penale dei dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sul lavoro nelle scuole in tempo di Covid.

“Abbiamo chiesto prima della riapertura delle scuole di rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici in relazione alla sicurezza sugli ambienti di lavoro – ha detto il rappresentante dellassociazione dei presidi – Il covid è equiparato a un incidente sul lavoro”.

“Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla – ha aggiunto – “Non parliamo di scudo penale perchè quello fa riferimento a soggetti che hanno commesso reati, e i presidi non sono delinquenti o malfattori”.

“Se ci sarà un caso positivo all’interno di una scuola bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali nè ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici”.

“Non si devono vanificare gli enormi sforzi profusi dai Presidi, dai loro collaboratori, dal Ministero e dai suoi uffici territoriali, dagli enti locali affinché la ripartenza avvenga per tutti nella massima sicurezza. Ora, per esempio, i Dirigenti chiedono di conoscere con urgenza il calendario di consegna dei banchi monoposto. Non è possibile che lo vengano a sapere all’ultimo momento: l’organizzazione richiede tempo”.

“È impensabile che la mascherina sia l’unica arma di difesa dal contagio – conclude Giannelli – perché sappiamo benissimo quanto sia faticoso, per gli alunni e per il personale, indossarla per ore”.

Su questi argomenti, Gimmy Tranquillo ha intervistato il Dirigente Scolastico dell’Istituto Tecnico Statale Marco Polo di Firenze, Ludovico Arte:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/08/200817_RESPNSABILITA-PRESIDI_ARTE.mp3?_=1

Scuola: ‘sfruttare’ l’emergenza covid per ripensare gli spazi ed i modi della didattica

 E’ il tema su cui si sono confrontati questa mattina sulle nostre frequenze il neo presidente dell’ordine degli Architetti, Pier Matteo Fagnoni e il preside dell’ITI Marco Polo, Ludovico Arte.

Sentiamo uno stralcio della trasmissione curata da Domenico Guarino

Speciale, “Il Virus in cattedra” – Undicesima puntata

La pandemia globale sta stravolgendo le nostre vite. Ci impone delle scelte, dei cambiamenti. E ci sta ‘insegnando’ già molto.  Come sta reagendo la scuola? INTERVISTA  CON LUDOVICO ARTE, PRESIDE ITT MARCO POLO

Qui l’intervista a LUDOVICO ARTE, preside ITT Marco Polo

Qui l’intervista a ISETTA MAUCERI, madre di un alunno del liceo Gobetti-Volta

Qui l’intervista a DILETTA MOSCATELLI, studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista a Claudio Zardo, ist. Gobetti Volta

Qui l’intervista a Giada Moschetta, studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista con Simone Cavari, preside Gobetti-Volta

Qui l’intervista con Matteo Marini, psicologo

Qui l’intervista con Elena Chen, ex studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista con il professor David Rastrelli, ITT Marco Polo

Speciale, “Il Virus in cattedra” – Decima puntata

La pandemia globale sta stravolgendo le nostre vite. Ci impone delle scelte, dei cambiamenti. E ci sta ‘insegnando’ già molto.  Come sta reagendo la scuola? INTERVISTA CON LUDOVICO ARTRE, PRESIDE ITT MARCO POLO

Qui l’intervista a LUDOVICO ARTE, preside ITT Marco Polo

Qui l’intervista a ISETTA MAUCERI, madre di un alunno del liceo Gobetti-Volta

Qui l’intervista a DILETTA MOSCATELLI, studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista a Claudio Zardo, ist. Gobetti Volta

Qui l’intervista a Giada Moschetta, studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista con Simone Cavari, preside Gobetti-Volta

Qui l’intervista con Matteo Marini, psicologo

Qui l’intervista con Elena Chen, ex studentessa ITT Marco Polo

Qui l’intervista con il professor David Rastrelli, ITT Marco Polo

SPECIALE, “Il virus in cattedra” – Prima Puntata

La pandemia globale sta stravolgendo le nostre vite. Ci impone delle scelte, dei cambiamenti. E ci sta ‘insegnando’ già molto.  Come sta reagendo la scuola? STASERA NE PARLIAMO CON LUDOVICO ARTE, preside ITI Marco Polo

ASCOLTA IL PODCAST

 

Scuola e coronavirus: Arte, “Non solo compiti a distanza ma mantenere il rapporto con i ragazzi”

Intervista al prof. Ludovico Arte, preside dell’istituto Marco Polo di Firenze

“La tecnologia ci aiuta, ma non è il vero spirito della didattica fatto di vicinanza anche fisica, di confronto, di condivisione. Non può essere solo una mera assegnazione dei compiti o di pagine da studiare. Tutti i momenti difficili sono momenti di apprendimento, ma  è importante mantenere il contatto con i nostri ragazzi/e”

All’articolo 120 del decreto cura Italia, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono elencate le misure per favorire la didattica a distanza. Il provvedimento incrementa il fondo apposito a 85 mln di euro. Di questi, “10 milioni di euro nel 2020” sono destinati “a consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità”. “70 milioni di euro nel 2020” sono invece destinati “a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme”, “nonché per la necessaria connettività di rete”. 5 milioni di euro nel 2020 serviranno “a formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza”.

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