Ven 29 Mar 2024

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Elezioni: Marco Polo annulla confronto dopo polemiche su presenza Casapound

Il preside Ludovico Arte: “Non sta a me dare patenti di fascismo e antifascismo. Non era faccia a faccia, ma incontri singoli con i candidati”.

L’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Firenze aveva organizzato per giovedì 23 maggio 2019 un incontro dei candidati sindaco per il Comune di Firenze con i docenti e gli studenti della scuola. Oggi, in un comunicato della scuola, la decisione di annullare l’evento. Questo il comunicato.

“Lo scorso anno, quando avevamo proposto un’iniziativa simile, qualcuno aveva posto l’obiezione di non voler discutere con esponenti di CasaPound, ma quest’anno si erano già svolti due confronti tra tutti i candidati ed evidentemente quella pregiudiziale appariva superata.In ogni caso, per maggiore scrupolo e per evitare discussioni, si era pensato a incontri individuali con studenti e insegnanti che evitassero polemiche legate alla compresenza. I candidati, informati della formula e della presenza di tutti i candidati, avevano accettato l’invito. A quel punto, abbiamo proceduto con l’organizzazione dell’iniziativa. Nelle giornate di ieri e di oggi, i candidati Antonella Bundu e Dario Nardella hanno comunicato di non voler partecipare all’incontro per la presenza di rappresentanti di CasaPound. Spiace notare che però quella presenza è stata accettata altre volte con un confronto dei candidati fianco a fianco, in forma ben più impegnativa di quella da noi proposta. Se si decide di non parlare con coloro che si ispirano al fascismo, bisognerebbe non farlo mai. E colpisce che la Flc-Cgil produca un comunicato contro il Marco Polo, ma non lo faccia contro gli altri soggetti che organizzano confronti elettorali aperti a tutti. La Flc-Cgil sa benissimo l’enorme lavoro che la nostra scuola ha fatto in questi anni in nome di una scuola aperta a tutti e di una società più civile, ma si dimentica di ricordarlo.”

“Teniamo a precisare alcune cose – si legge sempre nel comunicato dell’Istituto -.”

  1. “E’ lo Stato italiano che consente a CasaPound di candidarsi e un dirigente scolastico, come rappresentante dello Stato, ha il dovere di onorare le norme vigenti e il pluralismo. Non spetta al dirigente scolastico decidere sulla legittimità o meno di chi si candida. Spetta alle istituzioni preposte, a cominciare dalla Magistratura. Se oggi un dirigente scolastico si arrogasse il diritto di escludere una forza politica di sua iniziativa, si creerebbe un precedente pericolosissimo che potrebbe essere utilizzato da chiunque contro qualunque forza politica.”
  2. “Si dice che la scuola deve rispettare la Costituzione. Il Marco Polo tutti i giorni rispetta la Costituzione. La Costituzione però non dice che il dirigente scolastico debba dare patenti di fascismo e antifascismo. Sono altri gli organi dello Stato che decidono se chi si candida rispetta la Costituzione. Anzi, il dirigente scolastico violerebbe le norme del proprio Stato e della Costituzione se andasse oltre le proprie competenze e si sostituisse ad altri organi dello Stato.”
  3. “Per quanto riguarda l’antifascismo, si segnala che il Marco Polo è l’unica scuola che ha deciso di mettere una frase di Gramsci ben in vista sulla facciata della scuola e quotidianamente, con le parole e con i fatti, promuove la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. Abbiamo in giardino la Nave dei Sogni dei Migranti, attivato la prima Penny Wirton di Firenze, invitato Eraldo Affinati e Pietro Bartolo, svolto molti progetti con l’Istituto Storico della Resistenza e molte altre cose ancora. Il Marco Polo non ha paura di prendere posizione a favore di una società aperta e multiculturale. Non a caso nei mesi scorsi è stato vittima di attacchi da parte di chi propone visioni intolleranti della società. Ma l’antifascismo non può portare al mancato rispetto delle regole dello Stato democratico.”
  4. “Si comprendono le ragioni dei candidati che sono preoccupati delle parole e degli atti di questi giorni da parte di forze che si richiamano al fascismo. Ma come si combattono il fascismo e l’intolleranza? Noi siamo d’accordo con Eraldo Affinati, che ha scelto di andare al Salone del Libro di Torino perché “il fascismo si combatte con le idee e con la nostra vita. Per eventuali reati di apologia c’è la magistratura”.

“In conclusione, in occasione delle elezioni, il confronto tra tutti i candidati è la cosa più democratica e civile che possa fare una scuola per consentire a studenti e docenti di essere informati ed effettuare una scelta libera e consapevole. Prendiamo atto delle rinunce di Antonella Bundu e Dario Nardella. Ci troviamo costretti ad annullare l’iniziativa e l’invito a tutti gli altri candidati perché, mancando i rappresentanti di un’ampia area politica, vengono meno le condizioni di equa rappresentanza di tutte le forze politiche. Dispiace soprattutto per gli studenti, che hanno più volte chiesto un’iniziativa di informazione elettorale. Nei prossimi giorni valuteremo altre forme per realizzarla.”

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