Mondo Convenzienza, Si Cobas: “non è un accordo, è una truffa, sciopero va avanti”

Il sindacato di base Sì Cobas che da mesi segue la lotta dei lavoratori della filiera, a proposito del tavolo che si è tenuto ieri a Roma parla di  ‘esito  ” offensivo”. ‘Lo sciopero prosegue e vogliamo estenderlo a tutta la filiera’

“Resta il meccanismo infernale dell’indennità di trasferta su base mensile. Restano i 25 licenziamenti. Niente marcatempo per misurare e retribuire le ore effettive di lavoro. Niente contratto nazionale della logistica. Niente di niente di quello per cui da 110 giorni i facchini, autisti e montatori in appalto di Mondo Convenienza stanno scioperando” Via il regolamento aziendale, ma resta il contratto pulizie multiservizi. Restano le paghe da 6,80 euro lordi l’ora”. Così Si Cobas Firenze commenta il tavolo nazionale di ieri sulla vertenza di Mondo Convenienza che coinvolge anche il sito logistico in appalto di Campi Bisenzio dove da mesi è in corso la protesta per le inique condizioni dei lavoratori.

Secondo l’accordo siglato ieri, le società in appalto dal primo ottobre applicheranno il contratto  nazionale multiservizi e disdetteranno il regolamento aziendale conservando tutte le condizioni di miglior favore per i lavoratori già garantite nel regolamento stesso. Questo l’esito dell’incontro svoltosi ieri a Roma  con le organizzazioni sindacali, che ha fatto seguito agli impegni assunti da Mondo Convenienza durante il tavolo del 31 luglio per agevolare un percorso di dialogo tra le principali sigle sindacali e le società di consegna e montaggio. Inoltre l’azienda, a quanto lei  stessa comunica,  avrebbe   condiviso che l’associazione Ansi, in rappresentanza delle aziende che effettuano l’attività di consegna e montaggio nei prossimi giorni e comunque entro il mese di settembre, si attivi per  aprire un tavolo di confronto nazionale con i sindacati del Ccnl della logistica e trasporti.

Per Si Cobas “la truffa è servita.Ll’esito del tavolo di ieri non è semplicemente deludente -dice il sidacato di base – maproprio offensivo. Offensivo verso i lavoratori. Non riconoscerlo vuol dire mentire. Non c’è altra conseguenza coerente che la proclamazione di uno sciopero di tutta la filiera. Questo dovrebbero fare le organizzazioni sindacali nazionali, tutte e nessuna esclusa, quella di base e quelle confederali. Perché il tavolo di ieri è l’ennesima conferma che per cambiare il sistema a Mondo Convenienza non ci vogliono più tavoli ma più scioperi”.

“Bisogna generalizzare la lotta che da 110 giorni i lavoratori portano avanti a Campi Bisenzio ed estenderla agli altri appalti della filiera, da nord a sud”, afferma Luca Toscano di Si Cobas confermando quindi che lo sciopero andrà avanti. Nell’accordo di ieri “non c’è contratto Ccnl della logistica, non c’è ritiro dei licenziamenti e non c’è il marcatempo, le tre condizioni da noi richieste – spiega -. Crediamo di non forzare dicendo che cambia tutto per non cambiare niente e non va bene. L’intenzione quindi è di proseguire con lo sciopero e intanto aspettiamo la convocazione del tavolo regionale perché questa intesa non ha spostato niente”.

🔊 Sgombero del presidio davanti a Mondo Convenienza, sospese le operazioni a Campi Bisenzio

Sgombero Mondo convenienza – Forze dell’ordine schierate da stamani al presidio fisso dei lavoratori davanti al magazzino di distribuzione dei prodotti di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio (Firenze): a protestare dalla fine di maggio sono facchini e autisti della ditta che ha in appalto i servizi dell’azienda di arredamento.

Sarebbero presenti polizia, carabinieri, guardia di finanza insieme ai vigili del fuoco.

“Dopo aver distrutto una parte del presidio (alcune tende e gazebi) la polizia ha sospeso le operazioni, che potrebbero riprendere comunque da un momento all’altro. Qui sul posto sono intervenuti Valerio Fabiani della Regione Toscana, il sindaco Tagliaferri, l’assessore Ballerini e la vice sindaca Petti. Chiediamo a gran voce di interrompere questa operazione vergognosa contro chi sta scioperando per rivendicare diritti costituzionalmente garantiti”, l’aggiornamento della situazione e la richiesta da parte di Luca Toscano coordinatore Sì Cobas ai nostri microfoni.

“Dopo quasi cento giorni siamo ancora di fronte ad un azienda che rifiuta si inserire in marcatempo, di applicare il giusto contratto di lavoro e garantire sicurezza sul lavoro. Altro che salario minimo, oggi lo Stato viene a sgomberare chi non vuole più lavorare 12 ore al giorno per 1180 euro lordi al mese. Si convochi subito il tavolo regionale. Le istituzioni mostrino i muscoli verso un azienda che sfrutta e agisco fuori dalla legalità, non contro gli operai”, conclude.

E’ da giugno che è in atto il presidio davanti al magazzino di Campi Bisenzio, una vertenza con la Rl2 finalizzata a ottenere l’applicazione del contratto della logistica. L’1 settembre in una conferenza stampa Si Cobas aveva annunciato una settimana di mobilitazione nazionale dall’8 al 15 settembre a favore dei lavoratori delle ditte in appalto di Mondo Convenienza. Sabato scorso invece ci sono stati due feriti lievi a seguito di un alterco tra alcuni manifestanti del presidio fisso di protesta e due privati, che volevano ritirare la merce già acquistata.

Lavoro, Si Cobas: quarto operaio aggredito in poco tempo a Prato

L’ultima aggressione, denuncia il Si Cobas, con spray urticante e bastoni, sarebbe avvenuta ieri  mattina alle 11:10 “mentre Sajid andava a lavoro, a pochi passi dal magazzino di Prato (Macrolotto 2)

Un operaio della Acca di Seano (Prato), azienda di logistica a conduzione cinese con sedi anche a Prato e Firenze, sarebbe stato vittima di un agguato ieri mattina. la denuncia è del sindacato Si cobas che ha anche diffuso le foto dell’aggressione.

Si tratta, sempre secondo la denuncia di Si Cobas, del quarto in poche settimane.

“Un agguato di violenza efferata -afferma il si Cobas in un comunicato-  Sajid è uscito con la testa aperta, senza riuscire a camminare per le bastonate ricevute alle gambe. Sajid aveva appena contestato insieme al sindacato degli errori sull’ultima busta paga”.

Si Cobas sottolinea “che oggi il lavoratore è dovuto tornare in ospedale per accertamenti accompagnato in ambulanza perché non riesce a camminare. Andrà domani a fare denuncia”. “Solo una settimana fa – aggiunge il sindacato – uomini armati di mazze, tirapugni e un coltello aspettavano sotto casa e aggredivano Arslan, operaio che si era iscritto pochi giorni prima al sindacato.

Il 18 luglio, ad essere aspettato sotto casa da uomini armati di spranghe di ferro invece era stato Ijaz, della Rsa della Acca. Zigomo rotto ed ora in attesa di un intervento chirurgico. Un secondo operaio della Rsa, Khalil, era già stato aggredito sotto casa alla fine di aprile, mentre gli operai erano già in agitazione sindacale”.

Per il Si Cobas  “i lavoratori della Acca hanno buste paga da fame (236 euro) e da mesi stanno lottando per rivendicare i loro diritti. Oggi un presidio davanti ai cancelli dell’azienda”.

Appalti Mondo Convenienza: Rl2 licenzia 25 lavoratori

Luca Toscano di Si Cobas: “dai licenziamenti via mail siamo passati a quelli via comunicato stampa. Il metodo di questi licenziamenti operati da Rl2 vergognoso quanto le motivazioni addotte. tuttavia i licenziamenti non saranno il punto fine di questa lotta. Sono un motivo in più per portarla avanti”

“Supportati dall’organizzazione Si Cobas, con le loro condotte, hanno messo a rischio di chiusura l’attività produttiva e quindi anche il posto lavoro di 180 colleghi che non partecipano agli scioperi”. Con questa motivazione Rl2 “comunica di aver proceduto oggi al licenziamento di 25 dipendenti, responsabili del blocco illegale anche tramite atti violenti, del servizio di consegna nel deposito di Campi Bisenzio (Firenze)”.

Da settimane un gruppo di lavoratori, facchini e autisti, della Rl2, affidataria dei servizi in appalto per Mondo Convenienza, sono in sciopero e in presidio davanti al magazzino di Campi Bisenzio.

” Per Luca Toscana di Si Cobas, “i lavoratori in sciopero alla Mondo Convenienza di Campi Bisenzio hanno appreso dalla stampa di essere stati licenziati da RI2. Dai licenziamenti via mail siamo passati a quelli via comunicato stampa. Il metodo di questi licenziamenti è vergognoso quanto le motivazioni addotte. Mentre l’azienda non si è preoccupata ancora di comunicare i licenziamenti ai lavoratori interessati, si affretta ad annunciarlo alla stampa”. “È chiaro il perché – osserva ancora -: è più che altro interessata a provare a spaventare i più di 100 lavoratori che da ieri sono entrati in sciopero a Torino e fermare un processo che sta vedendo centinaia di lavoratori in tutti la filiera Mondo Convenienza raccogliere il messaggio di speranza partito da Campi Bisenzio. I licenziamenti non saranno il punto fine di questa lotta. Sono un motivo in più per portarla avanti”.

🎧 Sgombero via Baracca, terminata protesta

Firenze, hanno accettato le sistemazioni offerte dai servizi sociali del Comune le persone, una settantina, che hanno passato la notte in strada a seguito dello sgombero avvenuto ieri, di una palazzina in via Baracca.

Dopo lo sgombero, uomini e donne non sapendo dove andare a passare la notte, si erano accampati con delle tende sul ponte che collega via Baracca a piazza Puccini.

Secondo quanto appreso, la protesta è terminata anche grazie alla mediazione del presidente della comunità somala di Firenze Osman Gaal. Il traffico sul ponte è stato riaperto alle 16:30.

Secondo quanto spiegato dalla questura, saranno denunciati una decina di militanti del collettivo ‘Iniziativa antagonista metropolitana’: presenti da ieri sul posto, avrebbero alimentato la protesta degli occupanti, portando anche delle tende.

I reati contestati sono quelli di interruzione di pubblico servizio, istigazione a delinquere e oltraggio a pubblico ufficiale. Sulla vicenda oggi era intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Marco Stella, per invitare il Comune a trovare una rapida soluzione: “È inaccettabile – ha dichiarato – che un gruppo di persone, in questo caso di immigrati somali, occupi una strada in città, causando problemi al traffico con ripercussioni in tutta la zona”.

Ma secondo Luca Toscano del sindacato Si Cobas, intervistato stamane sul posto, “gli assistenti sociali avevano la sistemazione provvisoria, di 15 giorni solamente per 10 persone, qui ci sono 73 persone, che sono qui dopo che solo a tardo pomeriggio della giornata di ieri, quando questo accampamento proseguiva ormai da mezza giornata, perché il Comune ha tirato fuori una proposta di 30 posti letto all’interno dell’albergo Popolare”.

In podcast le interviste a cura di Gimmy Tranquillo

Lavoratori Prato, Panificio toscano favorevole a incontro

Un presidio di lavoratori delle aziende di Prato Panificio toscano, tintoria Superlativa e Tintogroup si è svolto fuori dalla sede del Consiglio Regionale della Toscana, in via Cavour a Firenze.

La manifestazione è stata organizzata dal sindacato intercategoriale Cobas. “I lavoratori sono in sciopero – si spiega in una nota diffusa dal sindacato – e chiedono di essere ascoltati dai capogruppo del Consiglio su quanto sta accadendo nel territorio pratese”.

“Le recenti agitazioni sindacali – prosegue il comunicato – hanno riportato alla luce una realtà gravissima di sfruttamento e violazione sistematica delle leggi, delle norme e dei contratti nazionali, che deve interessare la politica: gli sgomberi violenti dei presidi sindacali organizzati dalle forze dell’ordine in questi giorni sono una risposta non solo sbagliata, ma anche indegna di un paese democratico”.

In seguito al presidio di questa mattina, secondo quanto si apprende da una nota, Panificio toscano si dice disponibile a un incontro, segnalando anche l’opportunità che “venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”.  L’azienda spiega di voler accogliere la richiesta delle istituzioni pratesi per un incontro – il riferimento è alle dichiarazioni del sindaco Matteo Biffoni e del segretario del Pd di Prato Gabriele Bosio – da svolgersi “presso la prefettura di Prato, ovvero presso qualunque altra sede istituzionale sia ritenuta disponibile e competente”. Segnala al tempo stesso “l’opportunità che all’incontro suddetto siano invitati anche le rappresentanze regionali di Cgil e Uil, in quanto due sono le sedi interessate dalle agitazioni sindacali indette dai Sicobas con stabilimenti che hanno sede in due diverse province della Toscana, Prato e Livorno. Segnala inoltre l’opportunità che venga prioritariamente accertata la reale situazione dei fatti”.

Nelle ultime settimane le tensioni per la situazione in cui verano i lavoratori delle aziende pratesi ha portato a numerose proteste. Ricordiamo che nella notte tra domenica e lunedì ci sono state tensioni tra i lavoratori stranieri che avevano preso parte a un picchetto davanti alla sede del Panificio tascano e la polizia e che nella mattina di lunedì c’è stata una manifestazione di una quarantina di lavoratori di origine pakistana del Panificio toscano davanti alla sede della Coop di via Valentini a Prato durante la quale i manifestanti, come la notte prima, hanno chiesto “l’applicazione corretta del contratto di lavoro”. Inoltre nella giornata del 5 luglio la polizia è intervenuta con maniere forti nei confronti dei lavoratori della Tintoria Superlativa, per fermare un tentativo di blocco della tangenziale.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Luca Toscano, coordinatore provinciale del sindacato Sì Cobas.

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