Lucca Comics & Games: accordo con Toscana Promozione Turistica per una regione più “Fantastica”

Un nuovo progetto turistico per una Toscana più “fantastica”, grazie alla ricchezza di borghi medievali, paesaggi e storie che hanno ispirato tanti scrittori e autori. Questo l’idea alla base del nuovo accordo tra Toscana Promozione Turistica e il Lucca Comics & Games.

“La collaborazione tra Regione e Lucca Comics & Games – ha spiegato Marras – è iniziata nell’edizione 2021 attraverso l’agenzia Toscana Promozione Turistica e la campagna ‘Rinascimento senza fine’. Quest’anno si è consolidata con una presenza più articolata e varia: l’obiettivo è crescere ancora e diventare un’offerta turistica strutturata. Il festival è tra gli eventi più significativi della Toscana, un vero e proprio grande attrattore che richiama migliaia di persone da tutto il mondo appassionate al fumetto, al gioco, al cinema d’animazione, alle serie TV, alla narrativa fantasy ed in generale alla cultura pop”.

“È un evento di grande rilevanza – ha aggiunto – e che, in virtù dei numeri che è in grado di fare e del periodo in cui si svolge, ha delle ricadute sull’intero territorio di grande impatto. Merita pertanto il sostegno della Regione e grazie alle risorse del FUNT, il Fondo Unico Nazionale per il Turismo, saremo in grado di garantire un contributo consistente, 200mila euro“.

È quanto emerge nel corso del press cafè, organizzato nell’ambito dell’evento presso la Camera di Commercio per illustrare l’accordo siglato tra Toscana Promozione Turistica e Lucca Crea per la creazione di un canale di promozione dedicato alla Toscana ‘fantastica’. Oltre all’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras, sono intervenuti il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi, la presidente di Lucca Crea Francesca Fazzi ed il direttore di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina.

Questa regione – ha detto ancora Marras – si presenta come una terra del ‘fantastico’, tra borghi medievali, storie, arte, paesaggi e boschi che hanno ispirato la narrativa classica ma anche quella fantastica, alla ricerca di nuovi miti e nuovi linguaggi che abbracciano intere generazioni, anche oltre i confini dello stivale. Un insieme di elementi che costituiscono un legame unico tra gruppi di appassionati che decidono di venire in Italia, in Toscana, a Lucca proprio per vivere esperienze ‘diverse dal solito'”.

Con queste premesse, sfruttando al meglio la sinergia fra Regione e Lucca Comics & Games per cercare di attrarre nuovi flussi interessati a questo specifico segmento, Toscana Promozione Turistica e Lucca Crea hanno sottoscritto un accordo di intenti. “Con questa firma – ha commentato il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi – avviamo un gruppo di lavoro dedicato alla ‘Toscana fantastica’ per raccontare gli aspetti della Toscana legati al fantasy. L’obiettivo è individuare efficaci azioni di promozione, grazie all’esperienza di Lucca Comics & Games, per proporre ed accompagnare il visitatore in nuove esperienze nella nostra regione“.

“Una relazione – afferma Francesca Fazzi, presidente di Lucca Crea, la società che gestisce e organizza Lucca Comics & Games – quella con Regione Toscana e Agenzia di promozione turistica, nata negli anni più difficili della nostra manifestazione di punta Lucca Comics & Games, anni in cui Regione Toscana ci ha dimostrato fattivamente vicinanza e fiducia. Una vicinanza che si è consolidata in una progettualità innovativa che ci trova concordi e coinvolti a 360 gradi. Pensare al nostro pubblico di riferimento come ideale promotore dei luoghi della Toscana Fantastica significa declinare nei luoghi della cultura e della storia i linguaggi del fantasy riuscendo ad attrarre in Toscana nuove fasce di pubblico e intercettare gli interessi anche dei più giovani. Una relazione importante quella con Regione Toscana che ha strutturato linee culturali comuni e che ha eletto Lucca Comics & Games e Lucca Crea cuore pulsante e propulsivo della Toscana Fantastica”.

Conclude Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games: “È nota la capacità attrattiva della nostra Regione e siamo fieri di sapere che l’offerta culturale del festival e le competenze sviluppate tramite questo siano asset in grado di arricchire la proposta turistica della Toscana su scala internazionale. Per questo penso che sia fondamentale che LC&G entri ufficialmente nell’agenda della Regione che potrà supportarci nel processo di internazionalizzazione. Vogliamo continuare a valorizzare mediante la sperimentazione e l’affiancamento del mondo ‘classico’ con le nuove mitologie ludiche, video-ludiche, narrative, legate anche ai linguaggi dei fumetti e delle serie TV più amate che in questi ultimi anni hanno saputo catalizzare non solo le attenzioni dei più giovani, ma che hanno anche risvegliato gli interessi di molti ‘fan inconsapevoli’, stimolandoli a considerare nuovi percorsi turistici e di approfondimento“.

Pnrr: 150 mln su Prato. Giani: “Ci sono risorse per extracosti”

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede nella provincia di Prato la realizzazione di più di 100 progetti per un investimento totale di oltre 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in un incontro questa mattina, presenti gli assessori regionali, Stefano Baccelli, Stefano Ciuoffo e Leonardo Marras, presso la sede dell’amministrazione provinciale di Prato.

Si è trattato, come ha spiegato Giani, del primo di dieci incontri, uno per provincia, che l’esecutivo regionale terrà per “compiere un lavoro di verifica, nell’intento di fungere da stimolo reciproco rispetto alle esigenze dei territori e agli interventi previsti”. “Per ciò che possiamo prevedere – ha detto Giani – arriveranno fondi a valere per il ciclo dei rifiuti, come l’essiccatore a Prato o per l’edilizia economica e popolare finanziata a Prato per 7,1 milioni. Si tratta di risorse importanti che cambiano il volto del territorio”. Il presidente ha osservato poi come il Pnrr non preveda grandi opere, ma finanzi piccoli e medie intervenire attesi da anni creando un volano di sviluppo che comprende anche i privati.

Per ciò che riguarda il problema degli extracosti nella realizzazione dei progetti del Pnrr, la
Toscana “porrà la questione non appena il nuovo Governo si sarà insediato”, ma al tempo stesso “nel Pnrr le risorse per farvi fronte ci sono: è sufficiente canalizzarle nel modo giusto per poter far fronte agli aumenti e implementare i fondi dei progetti già approvati prima di pensarne di nuovi”.

“Tra le realizzazioni previste in sanità – ha aggiunto Giani – voglio citare le due Case della
salute e i due distretti a Prato, la Casa di Comunità a Montemurlo per più di 4 milioni di investimenti, e quella a Vaiano. Quanto alla rigenerazione urbana penso agli interventi
sul sistema delle manifatture digitali a Prato, e al nuovo auditorium teatro di Montemurlo. Tra le opere di difesa del suolo strategico è l’investimento per il rifacimento di buona
parte della diga di Montepiano nel comune di Vernio”. Altri importanti interventi in programma sono quello da 800.000 euro per il miglioramento dell’efficienza energetica
della Villa Medicea di Poggio a Caiano, i quasi 2 milioni di euro per il Parco della villa Il Palco a Prato, i 6,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova piscina olimpionica a
Iolo, e i circa 2 milioni per la realizzazione del tratto pratese della ciclovia del sole.

Complessivamente per il comparto dedicato alla salute e alla cura delle persone sono
27,6 i milioni di euro disponibili e che serviranno per la disabilità e la marginalità, per l’assistenza sanitaria intermedia e la presa in carico della persona. I problemi non mancano”, ha commentato Francesco Puggelli, presidente della Provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano. “Penso al rincaro dei prezzi – ha proseguito -, alla crisi energetica, ad una burocrazia che non facilita le grandi opere. Ma questi problemi devono essere superati, insieme, insieme ad Upi, insieme alla Regione Toscana, insieme ai sindaci perché i nostri territori non devono restare strozzati dalle criticità ma essere accompagnati dalle istituzioni in uno sviluppo basato sulle reali necessità della comunità, uno sviluppo sostenibile, virtuoso e all’avanguardia”.

Per Gianni Lorenzetti, presidente della sezione toscana dell’Unione delle province italiane (Upi): “Riteniamo che le Province siano il luogo ideale dove si possono trovare elementi di mitigazione fondamentali per la collaborazione con i Comuni” in vista della “messa a terra” dei progetti del Pnrr.  “A livello regionale – ha osservato Lorenzetti – gli enti provinciali nei prossimi anni avranno a disposizione 360 milioni per investimenti sulle strade, 220 milioni per quelli sui ponti e 150 milioni destinati alle scuole. Un piano di risanamento importante, una sfida alla quale bisogna farsi trovare pronti alla luce di un quadro internazionale e nazionale complicato dovuto all’incremento dei prezzi energetici e delle materie prime. Chiediamo quindi una piena riconsiderazione della Provincia e un rinnovato approccio che recuperi il modello di decentramento e autonomia che è proprio della Toscana”.

🎧 La Borsa del Turismo Sportivo dal 6 al 9 ottobre all’Isola d’Elba

Questa edizione della Borsa vedrà la presenza di ben 70 tour operators e in particolare dai mercati stranieri, (est Europa, USA, Canada, Nuova Zelanda), un buon segnale per prepararsi ad un futuro che potrebbe vedere in futuro una flessione dei turisti italiani”.

Il turismo sportivo rappresenta il 10% dell’industria turistica, con un trend in permanente crescita. Solamente in Italia si contano quasi 20 milioni di persone che praticano sport. co con questi numeri all’orizzonte, torna dal 6 al 9 ottobre all’Isola d’Elba la Borsa del Turismo Sportivo. L’obiettivo è quello di promuovere il turismo legato alla vacanza attiva e all’outdoor.

La Borsa, punto di incontro tra operatori turistici e mondo dello sport, ma anche occasione per scoprire gusti e sapori della Toscana insulare, è un appuntamento fondamentale per gli operatori di questo settore. Questa edizione 2022 vedrà la presenza di ben 70 tour operators e in particolare dai mercati stranieri, (est Europa, USA, Canada, Nuova Zelanda), un buon segnale per prepararsi ad un futuro che potrebbe vedere in futuro una flessione dei turisti italiani”.

“La Borsa del Turismo sportivo – ha detto il presidente della giunta regionale Eugenio Giani – è un’iniziativa a cui la Regione tiene molto perché ha tre scopi fondamentali. L’Arcipelago, uno dei biglietti da visita più belli e distintivi della Toscana, è una risorsa da valorizzare e sostenere per tutte le ricadute sociali, culturali ed economiche che ha sulle persone che vi abitano. Secondo, questa manifestazione ci aiuta a veicolare e promuovere tanti altri eventi che accadono in Toscana, con un’attenzione particolare rivolta a quelli che rientrano nello sport e nel turismo attivo. Ed infine perché la BTS, essendo collocata a ottobre, aiuta a destagionalizzare i flussi e a godere delle bellezze dell’Isola d’Elba, e delle altre isole: non soltanto mare e paesaggio ma tante ricchezze storiche e culturali. Ovviamente – ha concluso – diventa sempre più importante garantire all’Elba un collegamento aereo e abbiamo pertanto avviato un dialogo con Toscana Aeroporti per concretizzarlo e favorire un’integrazione con gli scali di Pisa e Firenze”.

Anche secondo l’assessore Marras “la Borsa  è un appuntamento ormai consolidato per la Toscana, anche grazie alla determinazione degli albergatori dell’Elba, ed è importante collaborare, attraverso Toscana Promozione Turistica, alla sua realizzazione. Un evento che è in grado di valorizzare al meglio la capacità attrattiva dell’Isola che si distingue anche per quanto riguarda lo sport, perfettamente in linea con le tendenze turistiche degli ultimi anni che testimoniano una rilevante crescita della vacanza attiva. Il nostro impegno per costruire un’offerta sempre più vicina alle esigenze dei visitatori prosegue stagione dopo stagione e la bella risposta di partecipazione, anche internazionale, alla Bts dimostra che siamo alla strada giusta”.

 

 

🎧 Pomodoro Toscano: un protocollo per valorizzarlo e difendere la produzione

Il protocollo  è stato firmato dalla Regione, il Comune di Campiglia Marittima, l’azienda dei servizi ambientali ASA spa e l’Associazione produttori ortofrutticoli Asport. In Toscana sono coltivati a pomodoro circa 2.000 ettari, il 50% dei quali in Maremma e il resto tra le province di Livorno e Pisa e il Mugello.

Al centro del protocollo l’adeguamento dello  stabilimento Italian Food  (Gruppo Petti) che ha sede a Venturina Terme, nel cuore del distretto del pomodoro della Val di Cornia. Lo stabilimento  ha una estensione di oltre 45.000 mq, dei quali circa 11.000 mq coperti adibiti a uffici e produzione, rappresenta circa il 40% della capacità di lavorazione del pomodoro in Toscana.

L’intendo dell’accordo è quello di salvaguardare il futuro della filiera toscana del pomodoro e dei tanti addetti, a difesa dei produttori locali e dei lavoratori impiegati nel comparto.

L’intesa – che è stata illustrata stamani dal presidente Eugenio Giani insieme alla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e all’assessore alle attività produttive Leonardo Marras, supportati dal capo di gabinetto dello stesso presidente Paolo Tedeschi, insieme alla sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati – è la base per accelerare tutti gli adempimenti necessari alla continuità produttiva della storica fabbrica parte del Gruppo Petti, che deve procedere con alcuni adeguamenti per migliorare la funzionalità interna e eliminare alcuni problemi legati agli scarichi e alla gestione del depuratore.

“Italian Food con la famiglia Petti – ha detto il presidente Giani – grazie agli impianti della sua azienda possiede la capacità di trasformare il pomodoro per una portata che arriva al 40% della capacità di lavorazione in Toscana. Con questo protocollo ci impegniamo alla valorizzazione di un settore agroalimentare che gode già di una indiscussa vocazione e a cui vogliamo dare una prospettiva rilevante. Senza dimenticare che il pomodoro in Toscana rappresenta un elemento fondamentale della cucina e della tradizione e, come ricorda Pellegrino Artusi nel suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene“, entra dappertutto, è sovrano in una quantità innumerevole di ricette, e ancor più per questo motivo dunque, oggi la filiera toscana del pomodoro deve essere tutelata e sviluppata”

“Questo protocollo si prefigge di salvaguardare innanzitutto una produzione che cerchiamo di non perdere per il valore che rappresenta, per i tanti produttori che coinvolge e che ci danno un pomodoro di qualità e, poi di far fronte a una situazione di difficoltà che l’azienda di trasformazione ha subito negli ultimi tempi – ha detto la vicepresidente Saccardi – Ha quindi la funzione di agevolare il sistema e la filiera complessiva, dalla produzione alla trasformazione e di mettere in campo, per la parte di competenza di ciascuno, gli atti necessari perché questa filiera soprattutto in quell’area possa crescere grazie a un lavoro di squadra che punterà a salvare quello che è un vero patrimonio della nostra regione e tanti lavoratori. Vogliamo tenere insieme un prodotto di grande qualità per l’agroalimentare toscano ma anche una filiera che dà lavoro e che consente, non mi stancherò mai dirlo, la manutenzione e la conservazione del territorio”.

“Il protocollo prevede che ci impegniamo tutti nei prossimi mesi perché questo lavoro che è iniziato si completi e offra tutte le condizioni per un effettivo rilancio – ha detto l’assessore Marras – Lo scorso anno ci siamo occupati di una situazione che rischiava di aprire una crisi quasi definitiva dopo varie vicende che poi sono diventate oggetto di questo protocollo. Adesso l’idea è di stabilizzare la situazione provando a razionalizzare gli spazi e adeguare l’impianto perché i tanti produttori agricoli che coltivano pomodoro e, al contempo, la significativa iniziativa industriale, possano avere una prospettiva”.

“ll protocollo è un punto di arrivo ma anche, ce lo auguriamo, di ripartenza per la filiera del pomodoro toscano ed in particolare per la Val di Cornia, che rappresenta il 40% del prodotto toscano oggi lavorato da Italian Food – ha detto la sindaca Alberta Ticciati – L’azienda di trasformazione del pomodoro di Venturina Terme occupa circa 400 persone, collabora con circa 400 aziende agricole, numeri importanti nella filiera, ed è per questo motivo che la nostra amministrazione comunale si è fatta promotrice di una iniziativa come questa, che ha coinvolto la Regione, Asport che è l’associazione dei produttori che maggiormente e da sempre collabora con Italian Food e Asa, per tutelare e possibilmente sviluppare questa azienda molto importante per la filiera del pomodoro, oltre che per il tessuto sociale ed economico della Val di Cornia. Come comune abbiamo cercato di mettere insieme tutti i soggetti e gli enti competenti al fine di condividere gli obiettivi di tutela e sostegno a un’azienda che per noi rappresenta un elemento importante dal punto di vista sia occupazionale sia economico produttivo, ringraziamo la Regione toscana per questo sostegno, per avere aver accolto la nostra richiesta sin dall’inizio e per averci supportato in questo percorso. Grazie all’associazione dei produttori che anche nel momento di maggiore criticità è intervenuta facendosi garante, e grazie ad Asa per l’impegno nella gestione del depuratore di Venturina che raccoglie i reflui dell’azienda e sul quale insiste un progetto importante. La sottoscrizione di questo protocollo pone le basi concrete non solo per la conservazione della realtà attuale, ma anche per il suo sviluppo. Il nostro territorio è pronto per questa nuova sfida ed è soddisfatto del risultato che oggi andiamo a raccogliere, senza nascondere che il percorso che ci aspetta sarà tutt’altro che semplice, ma che oggi ci sono tutte le condizioni per portarlo a termine”.

Con questa firma, in particolare, il Comune di Campiglia Marittima, assicura di valutare l’approvazione di varianti urbanistiche volte a rendere possibile l’edificabilità dell’area posta a margine dello stabilimento attuale con la realizzazione di nuovi manufatti di stoccaggio/lavorazione funzionali al più ampio complesso edilizio esistente.

La Regione da parte sua, garantisce di valutare le proposte progettuali del Comune e si impegna, per quanto di sua competenza, all’accelerazione delle procedure di autorizzazione ambientali oltre alla necessaria assistenza tecnica a supporto dell’attività pianificatoria urbanistica del Comune.

Asport si impegna a agevolare il mantenimento della continuità della filiera e dei livelli occupazionali e Asa a prestare la propria assistenza tecnica per la migliore integrazione della capacità del depuratore consortile di Campo alla Croce con l’impianto di trattamento aziendale anche mediante scambio di informazioni in tempo reale sulle condizioni operative di entrambi gli impianti.

NELL’AUDIO  Alberta Ticciati, sindaca Campiglia

 

Turismo, ampliata ‘Vetrina Toscana’: protocollo per sostenere le eccellenze del territorio

‘Vetrina Toscana’: adesione di alberghi, strutture all’aria aperta e stabilimenti balneari.

Il protocollo ‘Vetrina Toscana’, che favorisce la scoperta dei prodotti della nostra tradizione enogastronomica, si amplia aggiungendo anche le strutture ricettive all’aria aperta, stabilimenti balneari e alberghi. Non solo quindi botteghe e ristoranti. Il protocollo prevede che le imprese affiliate a Confesercenti Toscana Assoturismo, che vorranno aderire all’iniziativa dovranno inserire nella propria offerta almeno un servizio tra la colazione toscana con la proposta di un prodotto dolciario e uno salato del territorio, un menu con tre piatti della tradizione enogastronomica regionale o il corner, ovvero punti vendita dove siano inseriti almeno tre prodotti tra quelli indicati negli elenchi di Vetrina Toscana.

Questo è quanto previsto dal protocollo d’intesa siglato da Confesercenti Toscana Assoturismo e Toscana promozione turistica per lo sviluppo di ‘Vetrina Toscana’. Il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che valorizza l’identità delle destinazioni turistiche toscane.

“Quando abbiamo lanciato il nuovo corso di ‘Vetrina Toscana’, poco meno di un anno fa, immaginavamo proprio questo – ha spiegato Leonardo Marras, assessore regionale al turismo -. Un progetto sempre più partecipato che si apre al mondo dell’accoglienza nella sua totalità, promuovendo i valori della sostenibilità, del consumo consapevole e, di conseguenza, il turismo responsabile”.

Fabrizio Lotti, presidente di Assoturismo Toscana ha detto che, “il protocollo ha l’obiettivo di allargare in maniera significativa il numero di imprese della filiera turistica regionale, disposte ad utilizzare produzioni locali per qualificare la propria offerta enogastronomica, affiancando alberghi, campeggi e stabilimenti balneari, ad oltre 1.500 ristoranti e botteghe che già aderiscono a Vetrina Toscana”. Il protocollo è stata anche l’occasione per presentare la seconda edizione di ‘Appunti di viaggio: Racconti di Toscana tra cultura e cibo’. Un progetto ideato dalle Confesercenti di Arezzo, Livorno, Pistoia, Prato e Siena per la valorizzazione di ristoranti, botteghe, aziende agricole e produttori con un calendario che include 40 eventi da maggio a febbraio 2023.

Bandiere blu: Toscana è seconda a livello nazionale

Tra le località segnalate con bandiere blu ci sono 18 Comuni e 35 spiagge toscane.

La Toscana è la seconda regione in Italia (a pari merito con la Campania) per numero di Bandiere blu. Il prestigioso riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education alle località che si distinguono per la qualità delle acque e dei servizi vede nella classifica dei migliori Comuni costieri ben 18 Comuni toscani. Da nord a sud ci sono: Carrara, Massa, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio, Pisa, Livorno, Rosignano Marittimo, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Piombino, Marciana Marina, Grosseto, Follonica e Castiglione della Pescaia, con 35 delle loro spiagge.

“Da sempre la Toscana è ai vertici di questa classifica – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – ma è per noi una grande soddisfazione riconquistare la seconda posizione, grazie all’entrata di Pietrasanta in classifica, proprio nell’anno della vera ripartenza del turismo dopo la pandemia.  Bandiera Blu è sinonimo di qualità e la Toscana da sempre offre bellezza paesaggistica insieme ad arte, cultura ed ospitalità. La Regione è al fianco degli operatori per qualificare sempre di più la nostra offerta e migliorare ulteriormente il settore”.

“Un ottimo risultato, ancora una volta, raggiunto soprattutto grazie all’impegno di operatori e amministrazioni che lavorano per offrire a chi sceglie la Toscana una proposta accogliente e completa – ha aggiunto Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana – Le Bandiere blu premiano senza dubbio la qualità ambientale delle spiagge, ma anche la qualità dei servizi e della cura delle località: per questo sono un importante elemento di valorizzazione del territorio e di promozione del turismo sostenibile e consapevole sul quale stiamo puntando sempre di più”.

 

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