Grave incidente su A1 tra Fabro e Chiusi: due morti e due feriti gravi

Tre mezzi pesanti e tre auto sono coinvolti in un incidente avvenuto lungo la carreggiata nord dell’A1 tra Fabro e Chiusi, temporaneamente chiuso al traffico. Lo si apprende da Autostrade per l’Italia.

Sul posto sono intervenuti soccorsi sanitari, la polizia stradale e il personale della Direzione di Tronco di Firenze. Attualmente, all’interno del tratto interessato della A1, il traffico è bloccato e vengono segnalati tre chilometri di coda in direzione Firenze. Per gli utenti diretti verso il capoluogo toscano – riferisce Autostrade -, dopo l’uscita obbligatoria a Fabro, viene consigliato di rientrare in autostrada a Chiusi dopo aver percorso la viabilità ordinaria.

Da segnalare che ci sono almeno due morti nell’incidente che ha coinvolto tre mezzi pesanti e tre auto. E’ quanto apprende l’ANSA dal personale sul posto. Ci sarebbero inoltre sette o otto feriti. Le cause dell’incidente sono al vaglio della polizia stradale. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Orvieto insieme alle squadre dei comandi di Siena e Perugia. Quattro feriti sono stati estratti dai veicoli e stabilizzati dal 118.

Sono invece giunti questo pomeriggio con l’elisoccorso di Grosseto all’ospedale Le Scotte di Siena due uomini, di 38 e 42 anni, rimasti feriti nell’incidente in A1 sulla carreggiata nord tra Fabro e Chiusi costato la vita a due persone. Da quanto appreso i due feriti trasferiti a Siena hanno riportato fratture multiple ma non sarebbero in pericolo di vita. Sono in osservazione.

Incidente sul lavoro a Grosseto: grave 49enne che precipita da tetto

Un altro incidente sul lavoro in Toscana: un uomo di 49 anni è precipitato da un tetto su cui stava effettuando dei lavori, a Grosseto.

Incidente sul lavoro per un uomo di 49 anni che è precipitato mentre stava effettuando dei lavori al tetto di un capannone nella zona di via Orcagna, a Grosseto. L’uomo è stato soccorso dagli operatori del 118 di Grosseto che hanno allertato l’elisoccorso Pegaso 2.

Il 49enne è stato quindi trasportato, in gravi condizioni, all’ospedale ‘Le Scotte’ di Siena, attrezzato per questi interventi. Sul posto si sono recati anche i vigili del fuoco, la polizia e la medicina del lavoro della Asl. Sono in corso accertamenti.

Anche nella giornata di ieri, in Toscana, un incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio che è stato investito da un’auto, mentre era impegnato nella costruzione di una rotatoria.

Donna muore 3 giorni dopo intervento gola

Siena, una donna è morta tre giorni dopo essere stata operata alle corde vocali per un carcinoma all’ospedale di Siena Le Scotte, aveva 59 anni, era residente a Squinzano (Lecce), e secondo quanto riferisce lo Studio3A a cui la famiglia si è rivolta, è deceduta il 29 agosto in seguito a una violenta emorragia: a nulla è valso l’intervento dei sanitari delle Scotte dove era sempre ricoverata.

I familiari della 5donna hanno presentato una denuncia querela alla polizia e la procura di Siena ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti: domani l’affidamento dell’incarico per l’autopsia da parte del pm Siro De Flammineis.

“Comprendiamo il dolore del marito e della famiglia, esprimiamo la massima vicinanza in attesa di tutti i riscontri del caso – dichiara Valtere Giovannini, dg dell’Aou senese -. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura affinché possano essere definite le cause che hanno portato al decesso, per la famiglia e per il nostro ospedale”.

Sempre secondo quanto riferisce lo Studio3A, la 59enne, su consiglio di un otorino amico di famiglia, si era affidata al reparto otorinolaringoiatra dell’ospedale senese per approfondire problemi che aveva alla gola: il 16 luglio la visita e una biopsia che aveva evidenziato “la presenza di una ‘neoformazione carcinomatosa cheratinizzante alla corda vocale destra’”, con necessità di intervenire chirurgicamente.

Il 24 agosto la donna, accompagnata dal marito, era così ripartita dalla Puglia per Siena per ricoverarsi in vista dell’operazione di nodulectomia, eseguita il 26 agosto e “perfettamente riuscita a detta dei medici che hanno operato.

E in effetti nei primi tre giorni la paziente ha avuto un decorso post-operatorio tranquillo e del tutto regolare: nessuna anomalia, nessuna apparente complicanza, al punto che aveva anche iniziato ad alzarsi dal letto e a camminare.

Ma la notte del 29 agosto si è consumata, rapidissima, la tragedia. Alle 2 la vittima ha cominciato ad accusare un sanguinamento dal tubo di drenaggio” in gola. “Una fuoriuscita diventata presto un ‘fiume’ di sangue’: inutile anche l’intervento dello specialista “che l’aveva operata. La paziente è andata in arresto cardiaco ed è spirata”.

Zanardi stabile dopo avvio lento risveglio da coma 

E’ ancora stabile in terapia intensiva Alex Zanardi mentre i medici che lo hanno in cura proseguono con le terapie per portarlo lentamente al risveglio dal coma farmacologico a cui è stato sottoposto dopo il primo intervento alla testa un mese fa.

In queste ore, decisive per poter intraprendere la nuova fase ‘terapeutica e riabilitativa’, gli occhi dei sanitari sono tutti puntati sui monitor dei macchinari che restituiscono i valori delle funzioni vitali e neurologiche del campione bolognese dopo che l’equipe multidisciplinare del policlinico Le Scotte di Siena ha deciso di procedere con la riduzione della sedo-anelgesia.
E’ un percorso ancora lungo e che vedrà, nei prossimi giorni, accertamenti ancora più approfonditi per stabilire la reale entità degli eventuali danni subiti alle funzioni neurologiche e alla vista. Due aspetti critici che i medici non hanno mai nascosto e che potranno essere verificati, attraverso esami specifici, solo una volta che l’atleta paralimpico si sarà risvegliato dal coma.
Alex Zanardi continua la sua seconda battaglia per una nuova vita, dopo il drammatico incidente del 2001 in Germania sul circuito del Lausitzring, in una fase nuova nella quale il suo fisico allenato ad attività sportive complesse e faticose non lo sta abbandonando. Le sue condizioni, dopo tre operazioni alla testa rimangono stazionarie dal punto di vista cardio-respiratorio e metaboliche ma ancora gravi da quello neurologico benché l’equipe senese si riservi una reale valutazione per quando l’uscita dal coma farmacologico avrà fatto il suo percorso.
Chi intanto in questi giorni non ha mai abbandonato l’ospedale di Siena sono stati il figlio Niccolò e la moglie Daniela la quale è tornata sulla strada dell’incidente per ricostruire, come testimone, insieme al perito nominato dalla procura di Siena, la dinamica dell’urto con il camion in marcia sulla direzione opposta.

Ospedale Siena si autoproduce gel disinfettante

Siena, oltre 50 chili di gel al giorno per la disinfezione delle mani formulato secondo le istruzioni del ministero della Salute.

Questo è il quantitativo di gel che è stato prodotto dalla farmacia oncologica dell’ospedale Le Scotte di Siena che, fin dai primi giorni di marzo, si è attivata per preparare, nei propri laboratori galenici il disinfettante per i reparti e per tutte le aree comuni dell’ospedale.

“Si tratta di un gel idro alcoolico – spiega Silvano Giorgi, direttore della farmacia oncologica – che ha lo scopo di permettere la disinfezione delle mani di tutti gli operatori e di quanti per motivi di necessità accedono alle strutture sanitarie del nostro ospedale”.

Alla produzione del prodotto disinfettante hanno collaborato anche l’Università di Siena che ha donato i componenti chimici per la preparazione e tutto il personale della farmacia.

Coronavirus: negativo test su donna Prato che aveva febbre

Negativo, a Prato, il test pr il coronavirus su una donna di 59 anni, italiana, residente a Prato che ha soggiornato nell’hotel di Roma dove era ospite la coppia di cinesi che ha contratto la patologia e che è in cura nella Capitale.

La donna pratese, riferisce la Asl, oggi ha effettuato il test, che è risultato negativo. La 59enne ieri ha presentato una sintomatologia febbrile ed il medico cui si è rivolta ha contattato la struttura di Igiene e sanità pubblica di Prato per la segnalazione.

Nella vicenda, spiega ancora la Usl Toscana Centro, è stata allertata la centrale operativa 118 che l’ha fatta portare all’ospedale cittadino Santo Stefano. Nel percorso sono state messe in atto tutte le misure di sicurezza previste. La paziente è arrivata nel reparto di malattie infettive dove sono stati applicati i protocolli ed effettuato i test previsti per la rilevazione della positività al Coronavirus, inviati immediatamente all’ospedale Le Scotte di Siena. Il test è risultato negativo. La paziente, informa la Asl, è ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale, in buone condizioni generali.

“Ringraziamo tutto il personale sanitario coinvolto – sottolineano Renzo Berti, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl e Daniela Matarrese, direttore dell’ospedale Santo Stefano di Prato -. Tutti hanno dimostrato grande professionalità ed un elevato grado di efficienza”.

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