Consorzio Lamma-Cnr: “Lo scorso agosto, in Europa, è stato il secondo più caldo degli ultimi 40 anni”

Il Consorzio Lamma-Cnr fa sapere che lo scorso agosto è stato il secondo più caldo degli ultimi 40 anni, preceduto solamente dall’agosto 2010.  Si sono registrati 0,53 gradi in più sopra la media del trentennio 1981-2010. Da domani nuovo aumento delle temperature, con picchi di 33 gradi.

Copernicus, il programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra che si avvale del Centro europeo per le previsioni meteorologiche di medio termine ECMWF, fa sapere che inoltre che l’estate che si sta per chiudere è la quarta più calda in Europa degli ultimi 40 anni. Infatti la temperatura media rilevata nei mesi da giugno ad agosto è stata superiore di 1,1 gradi rispetto alla media.
Bernardo Gozzini, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, spiega: “Quest’anno l’estate ha fatto registrare 1,1 gradi di media in più rispetto alla media”. Appare dunque urgente muoversi per rispettare gli accordi di Parigi che indicano un limite massimo di riscaldamento globale di 1,5 gradi. Il metereologo ricorda che “al primo posto tra le estati più calde in Europa c’è il 2010 con 1,32 gradi in più, seguita dal 2018 con 1,31 gradi, dal 2003 con 1,16”.
Da domani inoltre torna il caldo, con picchi superiori alla media specie tra venerdì e il weekend. A Terni 33 gradi; a Firenze, Pisa, Grosseto, Roma, Caserta, Sassari e Nuoro 32; a Prato, Pistoia e Latina 31. Secondo Andrea Vuolo, metereologo di 3bmeteo.com :”Farà comunque fresco nelle ore notturne e al primo mattino, grazie anche alle maggiori ore di buio rispetto ai mesi di piena estate”.

Maltempo, firmato dal presidente Enrico Rossi lo stato di emergenza regionale

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato oggi il decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici che hanno colpito il 27 e 28 luglio vaste aree della Toscana. Sono interessate al provvedimento le Province di Arezzo, Lucca, Grosseto, Livorno, Siena e la Città metropolitana di Firenze. Con successiva deliberazione la giunta regionale provvederà all’individuazione dei Comuni colpiti e delle iniziative da assumere per il pieno ripristino delle zone che hanno subito danni.

Stamani gli assessori regionali Federica Fratoni, Vincenzo Ceccarelli e Vittorio Bugli hanno effettuato dei sopralluoghi nelle zone maggiormente colpite dal maltempo in Toscana.

In particolare gli assessori Fratoni e Ceccarelli si sono recati in località Bagnoro, nel comune di Arezzo, per verificare i danni causati dai forti temporali di sabato scorso.

Bugli invece invece ha visitato alcune delle località colpite dal maltempo nei comuni di Gambassi Terme e Certaldo, insieme al direttore della Protezione civile regionale Bernardo Mazzanti e ai sindaci di Gambassi, Paolo Campinoti, e di Certaldo, Giacomo Cucini.

Ricordiamo che le zone dell’Aretino sono state tra le più colpite dal maltempo di sabato scorso, tanto da aver causato la morte di un anziano signore, insieme a quelle dell’Amiata e il Grossetano. Le forti precipitazioni sono iniziate nel pomeriggio e hanno proseguito anche nelle ore notturne, con fenomeni anche sulla costa, allagamenti di scantinati e sottopassi con conseguenti disagi per le famiglie.

Il consorzio Lamma ha fatto sapere che i cumulati hanno raggiunto, in alcune parti di questi territori, valori addirittura intorno ai 200 mm, con picchi di 80 mm all’ora ma prevedono per questi giorni condizioni di tempo prevalentemente stabile, con qualche possibile rovescio sugli Appennini e sul Monte Amiata.

Ultime ore da caldo record, in arrivo piogge nel fine settimana anche in Toscana

Oggi ancora emergenza caldo di livello 3, il più alto, che indica “condizioni di emergenza non solo per i gruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche” in 14 città italiane fra cui Firenze. E’ quanto emerge dal bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute.

Domani nel capoluogo toscano il codice verrà declassato a ‘giallo’ in attesa delle perturbazioni che si affacceranno dal pomeriggio per concentrarsi nella giornata di domenica e portare ad un abbassamento delle temperature che si manterranno accettabili anche nei primi giorni della prossima settimana.

Tutti i particolari da Giorgio Bartolini del Consorzio Lamma

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190726_Giorgio-Bartolini_CE-1.mp3?_=1

Allarme caldo: una morte sospetta e decine di ricoveri

Il caldo anomalo che da giorni imperversa sulla penisola e che ha portato temperature da record a Firenze, dove l’allerta rossa durerà almeno fino a domani, sta riempiendo gli ospedali di persone, soprattutto anziane, con malori o disidratate e probabilmente ha causato, nella giornata di ieri, la morte per infarto di un 77enne.

Lavoro senza sosta nei pronto soccorso dove, da quando l’ondata di caldo ha travolto l’Italia e in particolar modo Firenze, che come ogni anno si con ferma una delle città più calde del Paese, vengono accolti numerosi casi di disidratazione e aggravamenti di problemi cronoci importanti nei persone anziane.

Potrebbe essere stato proprio il caldo a causare nella giornata di ieri, in via Verdi, poco dopo le 10, l’infarto di un 77enne.

Le previsioni di Giulio Betti, meteorologo del laMMa

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190702_03_CALDO_BETTI.mp3?_=2

Incendi, in Toscana scatta divieto accensione fuochi

Dal 24 giugno, e fino al 31 agosto, a causa delle temperature al di sopra della media previste nei prossimi giorni, scatta in tutta la Toscana il divieto assoluto di dar fuoco ai residui vegetali agricoli e forestali (abbruciamenti).

In Toscana è vietata inoltre qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale.

La mancata osservanza del divieto comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dalle disposizioni in materia.

Chiunque avvistasse o si trovasse nei pressi di focolai di incendio è pregato di segnalarli al Numero verde 800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi.

Il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi è stato anticipato di una settimana perché le previsioni meteo a medio termine elaborate dal Consorzio LaMMA forniscono indicazioni su probabili condizioni di alta pressione con tempo stabile, bassa probabilità di precipitazioni e temperature generalmente al di sopra dei valori medi almeno fino alla fine del mese di giugno.

Nel prossimo fine settimana, durante il quale sarà ancora possibile effettuare gli abbruciamenti di residui vegetali, si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni della normativa e adottare tutte le cautele necessarie a evitare sia l’innesco di incendi sia di incorrere in sanzioni.

Le norme prevedono che gli abbruciamenti siano sempre eseguiti in assenza di vento (quando la colonna di fumo sale verticalmente) e con le opportune precauzioni:
– limitando il materiale da bruciare in piccoli cumuli e in spazi ripuliti e isolati da vegetazione e residui infiammabili;
– operando in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli;
– osservando la sorveglianza della zona fino al completo spegnimento delle braci.

Per maggiori informazioni: http://www.regione.toscana.it/speciali/aib-antincendi-boschivi

Freddo in Toscana: temperature di 62 anni fa

Risale a 62 anni anni fa l’ultima ondata di freddo artico arrivata, anche in Toscana. Proprio come sta accadendo in questi giorni, il 5 maggio 1957 l’intera penisola veniva investita “da una massa di aria artica che portò nevicate fino a quote basse al Centro Nord e fino a quote di bassa montagna al Sud, nevicò persino a Potenza”.

L’arrivo dell’aria fredda in piena primavera si deve a un fenomeno molto raro in questa stagione, ossia l’inversione della circolazione del cosiddetto ”vortice polare”, l’area di bassa pressione che si trova sull’Artico e nella quale in condizioni normali, le correnti si muovono da Ovest a Est. Questo andamento permette all’aria che proviene dall’Atlantico di mitigare il clima in tutta l’Europa. Se la circolazione si inverte, come sta avvenendo adesso e come è accaduto nel 1957, l’aria mite viene bloccata e le correnti artiche hanno via libera. Per questo, rilevano i meteorologi “l’irruzione di aria artica sul bacino del Mediterraneo ha innescato la formazione di un profondo vortice di maltempo che sta agendo soprattutto sulle regioni centro settentrionali”. L’ondata di freddo, pioggia e neve ha cominciato ad abbattersi sull’Italia nelle prime ore del mattino di domenica, a partire dalle regioni settentrionali, con accumuli di neve abbondanti in Trentino, Veneto e Appennino Emiliano.

Sempre nel Centro-Nord le temperature sono tornate a valori invernali, almeno di 15 gradi inferiori rispetto alle medie del periodo, quando nella prima settimana di maggio dovrebbero raggiungere almeno 22 gradi in pianura al Nord e 20 in Toscana. Invece i valori sono precipitati ai 7 gradi registrati a Piacenza e a Siena, e agli 8 di Verona, Vicenza e Firenze, Pisa e Livorno.

Tomaso Torrigiani del Lamma

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190506_01_Tommy-Torrigiani_freddo.mp3?_=3
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