Sciolta associazione “Forteto”

E’ stata sciolta l’associazione de Il Forteto su decisione dei soci. Lo rende noto il commissario della cooperativa Il Forteto Jacopo Marzetti spiegando inoltre che è stato “firmato lo stanziamento di 820mila euro a favore delle vittime riconosciute a sentenza, tranne una. La transazione verrà effettuata entro il 30 aprile 2020”.

L’associazione, fondata nel 2005 come nuova forma di rapporti all’interno della comunità e cooperativa agroalimentare creata nel 1977 a Vicchio (Firenze), è stata da sempre identificata dalle vittime del Forteto come la ‘setta’ legata al guru Rodolfo Fiesoli, condannato in via definitiva a 14 anni e dieci mesi di carcere per maltrattamenti e abusi sui minori affidati alla struttura dal tribunale.
Lo scioglimento dell’associazione, secondo quanto appreso, è stata decisa dai 28 soci attuali. Una decisione, ha osservato il commissario Marzetti, maturata grazie anche alla “presenza forte e costante dello Stato all’interno della cooperativa”.
“Il Ministero per lo sviluppo economico mi aveva dato mandato di interrompere ogni rapporto con l’associazione e la fondazione del Forteto – ha aggiunto -. Dopo la decisione del presidente della Regione di sciogliere la fondazione ora arriva la notizia più importante: l’associazione del Forteto si è sciolta. Questo evidenzia che la volontà delle istituzioni è fondamentale e che dei fatti della storia, come quelli del Forteto e di Bibbiano, bisogna parlarne e bisogna intervenire perché vicende come queste non devono avvenire mai più e i responsabili devono pagare. Per questo ringrazio il Mise e il ministero della Giustizia che hanno avuto il coraggio di commissariare la cooperativa”. Lo stanziamento per risarcire le vittime, ha spiegato ancora Marzetti, “sarà pagato dalla cooperativa, stiamo reperendo le risorse necessarie”.
“Adesso mi auguro vivamente che parta la commissione parlamentare d’inchiesta sul Forteto, a cui do la mia disponibilità, che deve avere la forza di riconoscere le vittime che non sono state riconosciute dalla sentenza per motivi procedurali. Lo Stato deve riconoscere anche queste vittime attraverso uno stanziamento nazionale, non solo economico ma anche di supporto a chi ha avuto la vita rovinata da questa vicenda, e anche riconoscere le responsabilità di chi ha coperto 40 anni di questi abusi e violenze”. Così il commissario della cooperativa Il Forteto Jacopo Marzetti.

Forteto: Commissario a Rossi, “no diritto a danni, Toscana non si dichiarò parte civile”

“Ho replicato formalmente al governatore della regione Toscana  con una lettera di cui ritengo sia opportuno diffondere il contenuto visto il clamore mediatico e soprattutto le preoccupazioni delle vittime, dei soci e dei lavoratori della Cooperativa”. Lo annuncia il commissario governativo del Forteto, Jacopo Marzetti, rispondendo all’Adnkronos in merito ad una sua replica formale nei confronti della richiesta di risarcimento a lui inviata  il 6 agosto scorso dal presidente della Regione, Enrico Rossi. Nella lettera inviata ieri per il Commissario la Regione Toscana non ha diritto al risarcimento danni perché non si costituì parte civile.

”La Regione Toscana non si è costituita parte civile nel giudizio penale definito dalla Suprema corte di Cassazione (con la sentenza 3346 del 22 dicembre 2017”. Pertanto ”non avendo alcuna legittimazione attiva rispetto alla Cooperativa, non ha mai ricevuto dal Commissario Governativo alcuna comunicazione formale”. Con queste parole Marzetti spiega come la Regione Toscana non abbia dunque alcun titolo per chiedere allo Stato risarcimenti: per farlo dovrà andare in opportune sedi giudiziarie.
”Nel merito – sottolinea il commissario – va ribadito un certo sconcerto per la richiesta risarcitoria formulata per fondi versati alla cooperativa laddove andrebbe considerato che tutti i finanziamenti (tranne uno del 1999) sono stati evasi dalla Regione successivamente all’anno 2000, ossia dopo la condanna emessa dalla Cedu (Corte europea dei diritti dell’uomo) per le violenze subite da una vittima e che quindi risulta inequivocabilmente che la Regione era perfettamente a conoscenza della predetta condanna e che nonostante ciò abbia continuato a concedere numerosi finanziamenti al guru della cooperativa e alla sua Setta”.
“Mi auguro vivamente che il presidente Rossi accolga il mio invito e venga ad incontrare le vittime, i lavoratori e tutte le persone interessate presso la sede del Forteto così come fatto dal ministro Bonafede e dalla vice presidente Carfagna – aggiunge Marzetti, anche membro della Squadra speciale per la protezione dei minori organizzata da Bonafede dopo le vicende di Bibbiano – Sono convinto che la sinergia tra le istituzioni porti sempre e comunque grandi ed importanti risultati per la collettività”.
Tra i punti cruciali della lettera di risposta del Commissario governativo del Forteto al presidente della Toscana. quella che viene ritenuta un’interferenza della Regione nell’attività della Cooperativa sui risarcimenti alle vittime nonostante l’incarico sia già stato dato ad un Commissario e la proposta di porre in essere un’azione sinergica con la cooperativa volta a completare i risarcimenti magari mediante la predisposizione di un fondo alimentato dalla regione e destinato ai risarcimenti delle vittime non accertate dalla citata sentenza di cassazione.

Forteto: Carfagna, commissione chiarirà complicità istituzioni

“Provo indignazione e rabbia al pensiero delle istituzioni che avrebbe dovuto vigilare e proteggere i bambini ma non l’hanno fatto, anzi hanno offerto copertura, anche politica, a un luogo come il Forteto dove si sono consumati abusi e forme di sopraffazione ai danni delle creature più fragili e bisognose della nostra società”. Lo ha detto Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, visitando oggi la cooperativa agricola Il Forteto di Vicchio (Firenze) per incontrare le vittime. “La commissione d’inchiesta parlamentare partirà il 4 settembre e sarà la sede dove chiarire finalmente e definitivamente le responsabilità” ha detto ancora la vicepresidente della Camera. Intanto è polemica sulle dichiarazioni contro la Regione del garante dell’Infanzia del Lazio, Jacopo Marzetti, commissario governativo per il Forteto e membro della commissione d’inchiesta su Bibbiano.

“Il sistema degli affidi va riformato subito. Ci sono tutti i profili di necessità e urgenza perché il governo agisca immediatamente per decreto: negli ultimi 40 anni 26mila minori sono stati strappati alle famiglie, e a dispetto della legge più della metà non è mai tornato a casa. Di queste bambine, di questi bambini e adolescenti, ad oggi non sappiamo nulla, perché non esiste un’anagrafe degli affidi”. Lo ha detto Mara Carfagna (Fi), vicepresidente della Camera, in una conferenza stampa presso la cooperativa Il Forteto a Vicchio (Firenze) dove dove ha incontrato le vittime. Il fondatore della comunità de Il Forteto, che accoglieva minori in difficoltà Rodolfo Fiesoli è stato condannato insieme a 22 collaboratori con accuse, che a vario titolo, vanno da maltrattamenti a violenza.

“Se la vicenda del Forteto fosse stata affrontata subito dopo la sentenza del 1985 oggi non avremmo casi drammatici come quello di Bibbiano” ha ribadito Carfagna.

Ed in queste ore il Forteto è anche al centro delle accuse rivolte alla Regione Toscana dal commissario Jacopo Marzett “Dopo quarant’anni in cui nessun organo istituzionale ha denunciato i fatti che accadevano (…) oggi mi è arrivata una richiesta di risarcimento danni da più di 5 milioni dalla Regione Toscana e dalla città metropolitana per danno di immagine. Questa richiesta metterebbe in crisi l’attività produttiva della azienda e quindi di tutti i dipendenti e non darebbe la possibilità di risarcire le vittime che è uno dei motivi del commissariamento”. Ha denunciato Marzetti.

“Il commissario faccia il suo dovere così come la Regione Toscana sta facendo il suo” replica lapidario il presidente Rossi rendendo nota anche una precisazione dell’Avvocatura regionale che entra nel merito della vicenda in relazione all’entità della richiesta avanzata dalla Regione, richiesta che, si dice, potrebbe creare difficoltà nei risarcimenti alle vittime del Forteto.

Dovrà essere una causa civile, così come disposto dal giudice penale, a quantificare il danno di immagine subito dalla Regione Toscana per la vicenda della comunità di recupero per minori disagiati “Il Forteto”, afferma l’Avvocatura. E come è già successo in passato, quando la Regione è riuscita a farsi riconoscere un risarcimento, niente esclude che la somma in questione possa essere reimpiegata a beneficio delle stesse vittime.

Nel frattempo il capogruppo Fi in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, annunciando un’interrogazione sulla richiesta danni presentata dalla Regione Toscana a Il Forteto, commenta: “Rossi faccia mea culpa, alla luce dei finanziamenti erogati negli anni alla comunità, Fondazione e cooperativa il Forteto, e ritiri la richiesta risarcitoria in quanto oltre che inappropriata, rischia di mettere a repentaglio gli equilibri economico finanziari della Cooperativa agricola, ed i risarcimenti per le vittime degli abusi”.
Marchetti, spiega una nota, chiede di conoscere “i motivi per i quali sia stata avanzata richiesta di risarcimento danni alla cooperativa agricola, ora non più controllata dalla ‘setta’, e non ai diretti responsabili, all’epoca dei fatti rappresentanti legali della fondazione, comunità e cooperativa. Se la Regione – conclude Marchetti – intenda muovere anche una causa civile nei confronti della cooperativa agricola”, “come intenda utilizzare questi eventuali risarcimenti” e “quali progetti e quante risorse siano state utilizzati per aiutare le vittime del Forteto o se, alla luce di questa richiesta risarcitoria, si intenda farlo”.

Forteto: Carfagna incontra vittime a Vicchio

Mara Carfagna (Fi), vicepresidente della Camera, alle 11.30 dell 7 farà visita alla cooperativa Il Forteto a Vicchio (Firenze) per incontrare le vittime della comunità per minori disagiati finita al centro di processi per maltrattamenti e violenze.

Accompagneranno la vice presidente della Camera il vice capogruppo di Fi alla Camera e coordinatore toscano del partito Stefano Mugnai e Jacopo Marzetti, commissario governativo de Il Forteto, altri parlamentari azzurri e rappresentanti delle associazioni delle vittime de Il Forteto.

Carfagna terrà poi, alle 12.30, una conferenza stampa sempre presso la cooperativa. Intanto, Mugnai, afferma che la prima seduta del 4 settembre della commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del Forteto lavorerà per far ancora più luce sul sistema Forteto. “È un atto dovuto alle vittime, che nell’attività di inchiesta parlamentare troveranno nuovo riconoscimento – osserva Mugnai – ma anche a tutti i bambini a cui possiamo, con il nostro lavoro, evitare il rischio che una simile aberrazione si possa mai ripetere. Ed è un peccato che la legge istitutiva della Commissione bicamerale non abbia recepito la mia proposta per far sì che il suo mandato fosse esteso a tutto il sistema degli affidi in Italia: questo – afferma Mugnai in conclusione – avrebbe permesso di avere già dal 4 settembre uno strumento parlamentare per indagare anche sulla tragica vicenda di Bibbiano”.

Forteto, Bonafede: “Stato accompagnava ragazzi a porta Inferno”

Lo ha detto il ministro della giustizia Alfonso Bonafede parlando della Comunità di accoglienza del Mugello.  “La fondazione Il Forteto sarà sciolta entro 50 giorni”: ha annunciato il commissario  Jacopo Marzetti.  “Sembra un piccolo passaggio, ma non è così perché la Fondazione racchiude il pensiero di tutto quanto”, ha detto Marzetti.
Invece, sulla cooperativa agricola Il Forteto, il commissario Marzetti ha evidenziato “come si tratti di una realtà produttiva importante, con numeri significativi sia di coloro che lavorano all’interno sia per il notevole indotto. Una realtà di eccellenza, per i suoi prodotti a livello nazionale ed internazionale, che acquista interamente latte toscano e che ha anche provveduto ad effettuare assunzioni di giovani”.

INTERVISTA CON IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE ANDREA QUARTINI

Forteto: associazione vittime, via soci condannati è obiettivo commissario

“Il principale obiettivo del mandato conferito dal ministero dello Sviluppo Economico” al commissario per la cooperativa Il Forteto Jacopo Marzetti è “quello di sciogliere la setta attraverso l’esclusione ‘di tutti i soci coinvolti nel procedimento penale'”.

Lo scrive, in una nota, l’Associazione vittime del Forteto dopo aver letto la Gazzetta ufficiale dove è stato pubblicato il decreto di nomina. Secondo l’Associazione, di cui fanno parte alcune delle vittime di Rodolfo Fiesoli, il ‘guru’ della comunità che accoglieva ragazzi e ragazze in difficoltà condannato per violenza e maltrattamenti, “dovranno di conseguenza essere esclusi, non solo i soci che sono stati condannati penalmente insieme a quelli che hanno beneficiato della prescrizione e che sono stati condannati in solido con la cooperativa a pagare alle parti civili pesanti somme a titolo di provvisionale, ma anche quelli che hanno testimoniato nel corso del recente processo descrivendo il Forteto, per usare parole del Tribunale, ‘un’oasi felice di tranquillità, libertà e pace'”.

In pratica, secondo quanto spiegato nella nota, degli attuali circa 50 soci lavoratori della cooperativa, “con i criteri indicati dal ministero ne verrebbero esclusi almeno la metà: tra quelli che rimarrebbero 9 sono parti civili e soci dissenzienti e 4 disabili. In pratica, dopo 40 anni, verrebbe annientato il braccio economico della setta!!! – continua l’Associazione delle vittime -. Finalmente si tiene conto delle sentenze passate in giudicato e, in tal senso, non possiamo che ringraziare il ministero dello Sviluppo economico per quanto sta facendo”  contro quelle “persone rimaste fedeli al Fiesoli” che hanno reso “deposizioni testimoniali dolosamente false e reticenti, nascondendo la realtà e offrendo ricostruzioni fantasiose e distorte degli accadimenti”, conclude la nota.

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