Parcheggi Firenze: arresti, opposizione “Palese e totale mancanza di controllo da parte dell’amministrazione”

”In merito, da ciò che si apprenda dagli organi di stampa, l’indagine sembra molto vasta ed i provvedimenti cautelari, anche basata su ipotesi delittuosi, molto rilevante. La cosa che desta maggior sconcerto è la dimensione, palesemente ampia e alla luce del sole, con cui venivano sistematicamente poste in essere violazioni che sono poi state attenzionate dalla magistratura.

Desta particolare allarme la possibile partecipazione di alcuni incaricati di pubblico servizio facente capo ad una società interamente partecipata dal Comune. Pur sostenendo sempre, come principio cardine di civiltà giuridica, la presunzione d’innocenza risulta particolarmente anomalo come non si sia scoperto prima questo ”modus operandi”. Qui non siamo di fronte ad una mela marcia ma, piuttosto, ad un sistema rodato, diffuso, e consolidato nel tempo”. Lo sottolineano in una nota congiunta i consiglieri comunali Ubaldo Bocci (coordinatore centro destra), Federico Bussolin (capogruppo Lega Salvini Firenze), Jacopo Cellai (capogruppo Forza Italia), Roberto De Blasi (capogruppo Movimento 5 Stelle) e Alessandro Draghi (capogruppo Fratelli d’Italia).

“Pur certi, fino a prova contraria, della buona fede dell’amministrazione si palesa una totale mancanza di controllo sulla gestione della partecipata. Appare evidente che, per le dimensioni assunte dai fenomeni citati stia, con tutta evidenzia, emergendo una ”culpa in vigilando” e da ultimo, ma non ultimo, si apprende, sempre da fonti di stampa, che tre dei parcheggiatori abusivi, tutti in arresto, sarebbero stati alloggiati all’albergo popolare, a spese del Comune di Firenze. Se questo aspetto fosse confermato – concludono i consiglieri Bocci, Bussolin, Cellai, De Blasi, Draghi – ogni commento sarebbe del tutto superfluo”.

Rossi: “Cordoglio per la morte di Paolo Bonaiuti”

E’ morto Paolo Bonaiuti, aveva 79 anni. Originario di Firenze, si è spento dopo una lunga malattia. Il cordoglio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e della Giunta regionale. Bonaiuti fu giornalista, storico portavoce di Silvio Berlusconi, parlamentare (deputato dal 1996 al 2013 e senatore dal 2013) e sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi Berlusconi II, III e IV.

“Ho appreso con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Paolo Bonaiuti. Pur essendo su fronti politici molto distanti, in questi anni ne ho apprezzato la serietà e la professionalità. Alla famiglia e agli amici vanno le mie più sentite condoglianze e quelle dell’intera Giunta regionale”, ha detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“Con Paolo Bonaiuti scompare una persona che ha segnato la storia politica del nostro Paese negli ultimi 25 anni. Mai fuori dalle righe, da senatrice ricordo il suo tratto tanto gentile quanto professionale, e la sua partecipe umanità”, sono le parole della parlamentare Rosa Maria Di Giorgi. “Al di là delle scelte politiche che negli anni ci hanno spesso diviso – continua- , Bonaiuti rappresentava ancora quella temperie istituzionale che oggi purtroppo vediamo spesso scomparire anche nei luoghi più impensabili”.

Cordoglio anche dal capogrupo in Consiglio comunale Jacopo Cellai e del consigliere Mario Razzanelli, insieme ai consiglieri di quartiere di Forza Italia. “Ricordiamo un fiorentino che ha lavorato tanto anche per la città come deputato prima e senatore poi e che si è fatto apprezzare, a livello nazionale, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio e come portavoce del presidente Silvio Berlusconi”.

Di Giorgi: “Giusto consegnare le chiavi a Richard Gere. Polemiche incomprensibili e di cattivo gusto”

La consegna delle Chiavi della città di Firenze continua ad essere un’iniziativa divisiva. “È giusto dunque consegnare simbolicamente la Chiavi delle nostre porte a chi si distingue per promuovere il dialogo, la fratellanza, i valori umani. Da sempre Richard Gere, oltre che uno straordinario attore, è anche un esempio di impegno civile per la promozione dei diritti. “, ha affermato la parlamentare Pd Rosa Maria Di Giorgi. “Le chiavi della città a Gere sono un gesto da tardiva e demagogica campagna elettorale”, il commento invece di Bocci, Cellai, Draghi e Bussolin.

“Oggi sono dunque orgogliosa come fiorentina di accoglierlo in città, con tutto il rilievo e l’importanza che la sua figura merita. Trovo davvero incomprensibili e di cattivo gusto le polemiche e i distinguo che hanno accompagnato questo evento cosi significativo. Polemiche e distinguo che non oscureranno nella loro piccola ipocrisia né i meriti di Gere, né il gesto doveroso del Comune”, ha affermato Rosa Maria Di Giorgi.
Tra i contrari ci sono spiegano Ubaldo Bocci (Gruppo Misto), Jacopo Cellai (Forza Italia), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Federico Bussolin (Lega Salvini Firenze), che hanno dichiarato: “Non parteciperemo oggi alla consegna delle chiavi della città a Richard Gere. Perché riteniamo che ci vogliano legami forti con Firenze o comunque meriti straordinari per giustificare simile onorificenza. E invece questa consegna sembra più l’occasione del Sindaco per ottenere una certa visibilità sulla scia della notorietà dell’attore con lo sfondo della sua sortita a Lampedusa tra i migranti, richiamata tra le motivazioni del premio odierno per dare un colore netto e di parte all’iniziativa. Le chiavi di Firenze – concludono – bisogna meritarsele in modo diverso. Con la solidarietà vera, non con i siparietti a telecamere accese”.

Firenze: si riunisce la prima seduta del Consiglio Comunale, le prime valutazioni

Si è tenuto oggi, nel salone dei Dugento in Palazzo Vecchio il primo consiglio comunale con la nuova giunta espressa dalle elezioni del 26 maggio scorso. Il Presidente Luca Milani si è detto soddisfatto di questo primo giorno, anche con il confronto con le opposizioni.

“Un consiglio comunale che si è rinnovato – ha affermato Luca Milani -, con consiglieri giovani. Questo ha dato spazio a tanti ragazzi nuovi, che si sono misurati nelle realtà di quartiere e adesso hanno voglia di far bene. Stare nel salone dei Dugento,  come rappresentanti dei cittadini, fa un bell’effetto”.

“Il Partito Democratico, insieme alla lista Nardella – ha aggiunto Milani -, ha un’ampia maggioranza che gli consentirà di governare con assoluta tranquillità questi 5 anni. Questo servirà per dare continuità alle opere che devono essere concluse.”

Rispetto alla passata consiliatura ci sarà un’opposizione più debole per quanto riguarda la sinistra, su questo il presidente del consiglio comunale ha spiegato che: “Ci sarà la possibilità di fare un confronto aperto, franco, con le opposizioni, senza pregiudizi di sortala. Ritengo che la maggioranza sia ampiamente robusta per portare a termine il mandato del sindaco. I nuovi arrivati sono sei della Lega: penso siano persone assolutamente di grande valore e rispettose dei ruoili. Abbiamo iniziato nel migliore dei modi, con il massimo rispetto delle differenze”, ha concluso Luca Milani.

Dalle opposizioni arriva la voce di Jacopo Cellai, capogruppo in Consiglio di Forza Italia. “Il centro destra stavolta è molto più forte – afferma Cellai -, numericamente parlando contiamo dieci componenti tra Fi, Fratelli d’Italia, Lega e Ubaldo Bocci, che era il nostro candidato a sindaco. Grazie alla nostra azione e alla nostra proposta abbiamo fondato il coordinamento del centrodestra, quindi abbiamo dato un segnale chiarissimo di come vogliamo fare opposizione, saremo tutti insieme nel segno della coalizione con Ubaldo Bocci come punto di riferimento di questo gruppo. Credo che abbiamo una possibilità di incidere maggiormente sia nel fare un opposizione forte di controllo sia anche nel fare un opposizione di indirizzo sulle cose da fare.”

Riguardo alla convivenza con i consiglieri della Lega, Cellai ha spiegato che “La convivenza mi sembra ottima in questo momento, onestamente io sono uno di quelli che pensa che le differenze, anche in campo nazionale, sono molte meno di quelle che si dicono, di quelle che si raccontano.”

“Secondo me il centrodestra esiste prima di tutto nell’elettorato – ha concluso Cellai -, fra la propria gente e poi nelle realtà locali specie dove i problemi concreti li abbiamo portati avanti nel programma elettorale, quindi credo che non avremo grandi problemi in questo senso. Siamo uniti  e mi sembra che però oggi lo dimostrano i fatti.”

 

Gimmy Tranquillo ha intervistato il Presidente del Consiglio Comunale Luca Milani per una valutazione politica.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190715_05_CONSIGLIO-COMUNALE_MILANI.mp3?_=1

 

L’intervista al capogruppo di Forza Italia, Jacopo Cellai.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190715_05_CONSIGLIO-COMUNALE_CELLAI2.mp3?_=2

 

Presentato ufficialmente il nuovo Consiglio comunale di Firenze

Nella Sala Firenze Capitale si è svolta la notifica della proclamazione degli eletti nel nuovo Consiglio comunale. Di seguito la composizione del nuovo “Parlamento” di Palazzo Vecchio con i nomi dei consiglieri che siederanno nel Salone dei Duecento.

Maggioranza: il sindaco Dario Nardella

Gruppo PD (19 consiglieri): Benedetta Albanese, Nicola Armentano, Donata Bianchi, Leonardo Calistri, Enrico Conti, Massimo Fratini, Fabio Giorgetti, Maria Federica Giuliani, Alessandra Innocenti, Luca Milani, Renzo Pampaloni, Letizia Perini, Massimiliano Piccioli, Laura Sparavigna.

A seguito della nomina ad assessore di Cecilia Del Re, Sara Funaro, Andrea Vannucci, Federico Gianassi, Cosimo Guccione entrano a far parte del gruppo PD: Patrizia Bonanni, Francesca Calì, Barbara Felleca, Mirco Rufilli, Stefano Di Puccio.

Gruppo Lista Nardella (3 consiglieri): Mimma Dardano. A seguito della nomina ad assessori di Alessandro Martini e Alessia Bettini entrano a far parte del gruppo Lista Nardella: Marco del Panta Ridolfi e Maria Grazia Monti.

Minoranza: i candidati a sindaco Ubaldo Bocci, Antonella Moro Bundu, Roberto De Blasi

Gruppo Lega (6 consiglieri): Andrea Asciuti, Federico Bussolin, Emanuele Cocollini, Michela Monaco, Antonio Montelatici, Luca Tani.

Gruppo Forza Italia (2 consiglieri): Jacopo Cellai, Mario Razzanelli.

Gruppo Fratelli d’Italia (1 consigliere): Alessandro Emanuele Draghi.

Gruppo Firenze Città Aperta (1 consigliere): Dmitrij Gabriellovic Palagi.

Gruppo Movimento 5 Stelle (1 consigliere): Lorenzo Masi.

Firenze, Giunta: opposizioni scatenate su ‘quote rosa’ e rimpasto blitz

Commenti e reazioni a Firenze per la questione del mancato rispetto delle quote rose nella nuova Giunta comunale, annunciata dal sindaco Dario Nardella, e che ha portato all’avvicendamento tra Marco Del Panta Ridolfi e Alessia Bettini.

Il capogruppo Fi in Consiglio comunale Jacopo Cellai invoca “una calcolatrice per Dario
Nardella. È evidente che i numeri non sono proprio il suo forte – sottolinea in una nota -. Dopo le disavventure della nomina di Fratini della scorsa consiliatura, annunciato e bloccato per diverso tempo perché i numeri della Giunta non tornavano più con il suo ingresso, oggi la scena si ripete. Il numero delle donne individuate da Nardella nel suo nuovo esecutivo è inferiore al minimo previsto dalla legge. Un errore imbarazzante per chi amministra da così tanto tempo. In attesa delle correzioni sappiamo cosa regalare al Sindaco per la sua rielezione”.
Per Francesca Conti di Potere al popolo, “colpisce che un aspirante sceriffo come il sindaco cada così rapidamente proprio sulle regole base, ma questo non fa che confermare il fatto che la questione di genere per questo Pd non sia altro che una foglia di fico per nascondere tutte le altre mancanze. Il femminismo non è una verniciata di rosa sopra politiche
liberiste e securitarie, il ‘pinkwashing’ di Nardella & Co. non poteva uscire in maniera più lampante all’esordio della Giunta.
E non sarà certo un rimpasto a tempo record a farci credere al loro femminismo”.

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