19enne arrestato all’Elba

Arrestato un 19enne dai carabinieri perchè ritenuto responsabile di maltrattamenti e rapina nei confronti della madre.

Un 19enne elbano è stato arrestato dai carabinieri di Portoferraio (Livorno), in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere del gip di Livorno, perché ritenuto responsabile di maltrattamenti e rapina nei confronti della madre.

Secondo quanto accertato nel corso delle indagini effettuate dai militari elbani a seguito della denuncia della donna, da diverso tempo il giovane sottoponeva la madre a ripetuti maltrattamenti per sottrarle denaro per acquistare droga.

L’ultimo episodio, accertato dai carabinieri, nel giugno scorso, quando la donna è riuscita a scappare di casa dopo che il figlio l’aveva minacciata con un coltello e malmenata ripetutamente.

Isola d’Elba meta estiva più costosa

CaseVacanza.it ha analizzato le prenotazioni per il periodo estivo e scoperto che il podio delle località più care è occupato da Capoliveri, nell’Isola d’Elba, Palau, in provincia di Sassari, e San Gimignano, in quel di Siena.

La domanda in costante aumento ha spinto Isola d’Elba in cima alle mete più costose, con una spesa media di 300 euro a notte, cifra che stacca di molto la seconda sul podio. A Palau, in Sardegna, bastano 272 euro.

Il terzo posto ha per protagonista una cittadina d’arte toscana, San Gimignano, in provincia di Siena, dove per una casa vacanza ad agosto si spendono mediamente 246 euro a notte.

La Sardegna è la regione con la più alta concentrazione di mete high cost presenti nella classifica: se ne contano ben otto, mentre con sei città in classifica la Toscana la seconda regione più cara. La tradizione del Palio dell’Assunta spinge i costi di Siena a impennarsi nelle settimane della corsa, tanto che la città si piazza al sesto posto delle località più care, con una spesa media a notte di 217 euro. Oltre a Castiglione della Pescaia (GR) e Lido di Camaiore (LU), dove un affitto breve ad agosto costa rispettivamente 169 e 149 euro, nella top20 si trova un’altra località elbana, Porto Azzurro, dove si spendono 161 euro a notte.

Sono tutte località di mare le altre mete in cui andare in vacanza ad agosto costerà caro. In Liguria si è distinta Noli, in provincia di Savona, con una spesa media di 208 euro. Con prezzi più bassi, pari a circa 180 euro a notte, si trovano Polignano a Mare (BA), Numana (AN) e l’isola di Ischia (NA).

A fine classifica un’altra località pugliese, quella di Vieste (FG), con una spesa media di 160 euro. Chiude la top 20 Riccione (RN), dove per affittare una casa per quattro persone ad agosto costerà mediamente 147 euro a notte.

Goletta Verde all’Elba e Marciana Marina diventa la capitale italiana del mare

Goletta Verde, iniziativa di Legambiente, sarà all’isola d’Elba e a Marciana Marina per alcuni giorni a partire da domani, lunedì 25 giugno, dove è previsto un nutrito programma di iniziative e dove la storica imbarcazione ambientalista il 27 giugno inaugurerà ‘Seif Essence International Festival’.

Goletta Verde torna ad ormeggiarsi al Porto e al Moletto del Pesce di Marciana Marina dopo la battaglia e i blitz contro quello che gli ambientalisti definirono il progetto “ecomostro”, ma i problemi da affrontare sono molti e si assommano lungo la costa e al largo di uno dei Paesi più belli della costa toscana: macro e micro plastiche che ormai, anche grazie all’opera di denuncia e divulgazione degli ambientalisti sono diventate un pericolo riconosciuto di cui tutti discutono, la necessità di migliorare la depurazione delle acque reflue per rispettare le Direttive europee e per dare all’economia turistica la massima qualità alla quale l’Elba può ambire, l’erosione costiera e la difesa della fauna di un mare splendido e ancora vibrante di vita, il cui simbolo è ormai la tartaruga marina che nell’estate del 2017 ha nidificato a Marina di campo, tra due affollati stabilimenti balneari, dando vita alla nascita record di 107 piccole tartarughine.

Di tutto questo parleranno Goletta Verde e /SEIF/ e lo faranno con iniziative concrete, a cominciare da Vele Spiegate, i campi di volontariato velici che per tutta l’estate, come già successo nel 2017, partiranno  proprio da Marciana Marina per poi toccare le spiagge più appartate e nascoste dell’Elba e dell’intero Arcipelago Toscano per continuare un lavoro di pulizia e ricerca scientifica che vede coinvolte anche Enea ed Università di Siena.

«La tappa all’Isola d’Elba è come sempre densa di iniziative e suggestioni – spiega il portavoce di Goletta Verde Davide Sabbadin – E quest’anno con /SEIF/ si inaugura, grazie anche alla sensibilità di un’azienda come Acqua dell’Elba, un discorso di grande respiro sul mare, i suoi problemi e le sue meraviglie che potrà continuare anche in futuro. Marciana Marina sarà per qualche giorno la piccola capitale italiana del mare e ringraziamo la Capitaneria di Porto, l’amministrazione comunale, il Circolo della Vela di Marciana Marina, gli altri operatori portuali e la Pro Loco per l’accoglienza e la disponibilità.

Il programma delle giornate sarà molto intenso: si inizia il 25 giugno con il workshop Pelagos Plastic Free organizzato insieme al Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini e al quale speriamo di vedere la partecipazione degli amministratori comunali elbani che hanno firmato la Carta del Santuario Pelagos, di ESA e degli operatori del mare; Il 26 giugno prende il via  Vele Spiegate organizzata insieme agli amici di Diversamente Marinai e per la prima volta ci saranno interventi in tutte le spiagge di un singolo Comune; il 27 giugno ci sarà la presentazione degli attesi dati sui prelievi realizzati dai tecnici di Goletta Verde in Toscana. Ma durante le tre giornate di permanenza di Goletta Verde a Marciana Marina ci saranno anche momenti di convivialità, giochi per i bambini, visite alla Goletta Verde. Insomma, ci sarà da discutere e riflettere, ma anche da divertirsi, anche nei giorni successivi con le iniziative di /SEIF/»: tre giorni di giochi, dibattiti, spettacoli organizzati da Acqua dell’Elba con il patrocinio di Legambiente, Accademia delle Belle Arti di Brera, Università IULM, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Regione Toscana e che vede come Media Partner Radio Montecarlo.

Turista trentenne muore mentre fa il bagno all’Elba

Portoferraio all’Isola d’Elba,  una turista trentenne di Pontedera (Pisa) è morta oggi mentre faceva il bagno alla spiaggia di Sansone, una delle più suggestive dell’isola, non distante da Portoferraio.

La giovane che era all’Elba in vacanza, si è tuffata da uno scoglio ma il suo corpo è riemerso privo di sensi subito dopo pur senza presentare traumi evidenti.

Sul posto è intervenuto anche l’elisoccorso che ha calato i soccorritori dall’alto con il verricello, perché per raggiungere la spiaggia occorre passare da un sentiero pedonale tra le rocce.

Il personale del 118 ha provato a rianimare per oltre un’ora la giovane sulla spiaggia ma poi ha dovuto constatarne il decesso.

Il corpo della donna, che aveva raggiunto la spiaggia in compagnia di amici, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Portoferraio a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre l’autopsia per accertare le cause del decesso.

Elba: Viceprefetto arrestato, sospettato capeggiare banda con boss

Ruotavano intorno alle figure del viceprefetto reggente dell’Isola d’Elba, Giovanni Daveti, 66 anni, e a Giuseppe Belfiore, 61 anni, più volte arrestato per associazione di stampo mafioso ed esponente di spicco di un clan della ‘ndrangheta, entrambi finiti in carcere, l’associazione a delinquere, disarticolata oggi dalla Guardia di finanza livornese coordinata dal procuratore capo Ettore Squillace Greco, finalizzata alle frodi fiscali e ad altri gravi reati.

In particolare, gli approfondimenti investigativi, spiega una nota delle fiamme gialle, “hanno consentito di rilevare l’attività illecita posta continuativamente in essere da un gruppo criminale, costituitosi a Livorno per commettere frodi fiscali”. Altre sette persone coinvolte sono finite agli arresti domiciliari e tutte le misure cautelari sono state disposte dal Gip del Tribunale di Livorno.

Belfiore è il fratello del mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia avvenuto nel 1983 e risulta affiliato a una delle più note cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio piemontese e, più in generale, nel centro-nord Italia e all’estero (soprattutto Francia e Spagna. Le altre persone arrestate sono un commercialista torinese di 50 anni, due livornesi di 41 anni e 53 anni, tre persone originarie della provincia di Ravenna e un trentottenne di Trani (Bari). I due capi dell’organizzazione e gli altri sette arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, porto abusivo di esplosivi detenuti per compiere un atto di intimidazione, indebita compensazione di debiti tributari con crediti inesistenti, contrabbando di 9 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcolici, anche mediante falso in documenti pubblici informatici.

Per la Guardia di finanza il viceprefetto, ritenendosi vittima di una truffa immobiliare, avrebbe pianificato con un amico livornese una “vendetta”, dando incarico a un complice di reperire l’esplosivo da usare contro la vettura di famiglia del suo presunto truffatore. Gli ordigni furono intercettati dalle fiamme gialle il 16 novembre vicino al porto livornese in un’auto con a bordo uno degli indagati, arrestato e ancora ai domiciliari: 4 cariche confezionate in modo da essere fatte brillare a distanza con un telecomando.

I finanzieri indagando hanno scoperto che le presunte condotte illecite del viceprefetto, il quale risulta coinvolto “in plurimi contesti illeciti, comunque in alcun modo risultano connessi con il ruolo e le funzioni istituzionali ricoperte”.

Le frodi messe in piedi con questo sistema, spiegano le fiamme gialle, consentivano “di immettere sul mercato dell’Ue alcolici senza pagare imposte e quindi drogando il mercato, sotto il profilo del prezzo, e di spartirsi un profitto equivalente alle imposte non pagate”.
La banda è risultata direttamente coinvolta nel traffico di un carico di tabacchi lavorati esteri, pari a 9 tonnellate di sigarette, per valore complessivo di 1,5 milioni di euro, che si accingevano a far entrare di contrabbando dentro un container diretto in Italia e giunto al porto di Livorno.
Il carico, proveniente dalla Guinea Bissau, con scalo a Tangeri (Marocco), e che avrebbe dovuto essere composto da tavoli e sedie in legno, è stato intercettato dalle fiamme gialle e sequestrato.

 

 

Arrestato viceprefetto isola d’Elba, accusato di associazione a delinquere

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Il vice prefetto reggente l’ufficio della prefettura dell’isola d’Elba e un membro di una famiglia della ‘ndrangheta operante in Piemonte che fu mandante dell’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia sono stati arrestati in un’operazione della Guardia di finanza che è tuttora in corso. Nei confronti di altri sette soggetti sono scattati gli arresti domiciliari. Tra le accuse contestate agli arrestati, anche quella di associazione a delinquere e porto abusivo di esplosivi.

La misura cautelare è stata emessa dal Gip del local Tribunale, Marco Sacquegna, su ordine del Procuratore Capo della Repubblica di Livorno, Ettore Squillace Greco. Nel corso delle indagini, era già stato, altresì, arrestato in flagranza di reato un’altra persona, lo scorso mese di novembre. L’attività, rientrante nell’operazione denominata ”Vicerè”, si inserisce nell’ambito di un”articolata indagine svolta, sotto la direzione del Procuratore Capo della Repubblica, da militari della Compagnia di Portoferraio e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Livorno, che ha portato alla denuncia di 27 persone, responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, porto abusivo di esplosivi (detenuti al fine di compiere un atto di intimidazione), contrabbando di 9 tonnellate di sigarette, indebita compensazione di debiti tributari tramite fittizie compensazioni, illecita sottrazione al pagamento delle accise sugli alcoli, anche mediante falso in documenti pubblici informatici.

Contestualmente alle misure cautelari, sono in corso di esecuzione perquisizioni personali, domiciliari e locali (con la collaborazione dei Reparti del Corpo competenti per territorio) in 7 Regioni (province di Livorno, Torino, Asti, Padova, Ravenna, Forlì, Pisa, Pistoia, Campobasso, Napoli, Salerno, Lecce e Brindisi), nei confronti degli indagati, con l”impiego complessivamente di circa 120 militari. Ulteriori dettagli saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 10,30 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno.

(notizia in aggiornamento)[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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