Musica per Idy. Pamela Tempestini

Un concerto in memoria di Idy Diene, ucciso lo scorso 5 marzo sul Ponte Vespucci da Roberto Pirrone, per lanciare, attraverso la musica, un messaggio di fratellanza e solidarietà: è il concerto che la Scuola di Musica di Fiesole lunedì sera (ore 21) gli dedicherà al Teatro Puccini, che si è reso disponibile ad ospitare gratuitamente l’evento, desiderando in tal modo segnalare la propria vicinanza alla famiglia Diene e alla comunità senegalese. L’intero incasso andrà a costituire una borsa di studio per i figli di Diene. Il concerto, che ha il patrocinio del Comune di Firenze, verrà eseguito dalla rinnovata Orchestra Vincenzo Galilei, espressione dei corsi di triennio della Scuola di musica di Fiesole, che si esibirà per la prima volta a Firenze ed eseguirà musiche di Rossini, Mozart e Haydn, diretta da Edoardo Rosadini.

Firenze, un concerto in ricordo di Idy Diene

Un concerto alla memoria di Idy Diene, ucciso lo scorso 5 marzo sul Ponte Vespucci da Roberto Pirrone, per lanciare, attraverso la musica, un messaggio di fratellanza e solidarietà alla comunità senegalese: è il concerto che la Scuola di musica di Fiesole lunedì sera gli dedicherà al Teatro Puccini, che si è reso disponibile ad ospitare gratuitamente l’evento, desiderando in tal modo segnalare la propria vicinanza alla famiglia Diene e alla comunità senegalese. L’intero incasso andrà a costituire una borsa di studio per i figli di Diene.

Il concerto, che ha il patrocinio del Comune, verrà eseguito dalla rinnovata Orchestra Vincenzo Galilei, espressione dei corsi di triennio della Scuola di musica di Fiesole, che si esibirà per la prima volta a Firenze ed eseguirà musiche di Rossini, Mozart e Haydn, diretta da Edoardo Rosadini.

“Grazie al Teatro Puccini per l’accoglienza e alla Scuola di musica di Fiesole – ha detto l’assessore a Integrazione e Accoglienza Sara Funaro – per avere deciso di dedicare un concerto alla memoria di Idy, uomo saggio e generoso che aveva sempre un sorriso e uno sguardo dolce per tutti, e per il grande cuore che ha dimostrato di avere verso la comunità senegalese”. “Firenze ancora una volta si è stretta attorno alla comunità senegalese – ha continuato Funaro -, facendo sentire la propria vicinanza e tutto il proprio calore. Spero che tanti fiorentini siano presenti al concerto per Idy perché più siamo e maggiore sarà il ricavato da devolvere alla sua famiglia e alla moglie Ndeye Rokhaya”.

“Mi unisco ai ringraziamenti dell’assessore Funaro al Teatro Puccini e alla Scuola di musica di Fiesole, che si sono uniti al nostro dolore per la scomparsa di Idy – ha detto la presidente dell’Associazione dei senegalesi di Firenze e Circondario Diye Ndiaye -. Dedicare un concerto in memoria del nostro caro Idy e devolvere il ricavato alla sua famiglia è davvero una bella iniziativa, che unisce cultura e solidarietà”.

“L’assoluta gravità di quanto accaduto a Firenze il 5 marzo scorso ci ha colpito nel profondo – hanno detto i ragazzi dell’Orchestra Galilei -: la nostra città, da sempre aperta all’accoglienza e alla solidarietà, è stata teatro di un incomprensibile orrore. Come giovani cittadini europei, la morte di Idy Diene ci interroga e ci scuote, sollecitando da parte nostra una risposta forte e tempestiva”. “Abbiamo voluto questo concerto per ritrovarci insieme a costruire qualcosa di bello e utile – hanno spiegato -, per far sentire alla famiglia di Idy e alla comunità senegalese la nostra partecipazione sincera, per ricordare alla nostra città ed a noi stessi che si può e si deve impegnarsi in prima persona per sconfiggere la violenza”.

Il programma impaginato da Edoardo Rosadini si apre con la rossiniana ‘Ouverture per il Viaggio a Reims’, una piccola, preziosa sinfonia che in realtà non fu eseguita insieme all’opera di cui porta il nome (né nella prima rappresentazione parigina del 1825 né nelle altre riprese), ma da lui elaborata successivamente con materiali provenienti da altri lavori, tra cui ‘Le siège de Corinthe’ (1826) e ‘La cambiale di matrimonio’(1810).

Nell’ennesima prova del suo smisurato talento, Mozart approntò in soli quattro giorni un nuovo lavoro sinfonico da eseguire a Linz, dove era di passaggio nell’autunno 1783, ospite di un generoso mecenate: era la ‘Sinfonia in do maggiore K.425’, detta appunto ‘Linz’, forte di un organico robusto e di un’invenzione fluida che rimanda alla lezione di Haydn, a partire dall’‘Adagio’ che precede l’‘Allegro’  iniziale.

Proprio ad Haydn è dedicata la conclusione del concerto, con la ‘Sinfonia in sol maggiore Hob:I:88’, cui la destinazione ad un’orchestra parigina di maggiori proporzioni permette ampie campate di scrittura, tra audaci soluzioni armoniche e un più elaborato stile contrappuntistico.

Musica assoluta e sublime, per unire in un abbraccio ideale tutti coloro che attraversano ogni giorno le strade della nostra città.

Il concerto della Scuola di musica di Fiesole è realizzato in collaborazione con il Consolato onorario del Senegal di Firenze, la Comunità senegalese di Firenze e Teatro Puccini Associazione culturale.

Per informazioni sulla serata e per acquistare i biglietti telefonare ai numeri 055.362067/ 055.210804 oppure inviare una mail all’indirizzo info@teatropuccini.it o cliccare suwww.teatropuccini.it e www.facebook.com/teatro.puccini

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Idy Diene: regione sosterrà vedova con 40mila euro

Il contributo verrà dilazionato in due anni a Rokhaya Kene Mbengue, moglie del senegalese barbaramente assassinato su ponte Vespucci.

La Regione Toscana concederà un contributo straordinario di 40 mila euro, in due anni, a Rokhaya Kene Mbengue, moglie di Idy Diene, il cittadino senegalese ucciso a colpi di pistola sul ponte Vespucci a Firenze il 5 marzo scorso. Lo ha stabilito il Consiglio regionale toscano a larga maggioranza, approvando un’apposita proposta di legge con il solo voto contrario della Lega Nord. Rokhaya Kene Mbengue era già vedova di Samb Modou, uno dei due cittadini senegalesi uccisi nel dicembre 2011 in piazza Dalmazia a Firenze.
L’Assemblea toscana nella seduta del 13 marzo aveva già approvato due mozioni, una di Fdi e l’altra di Sì Toscana a sinistra, che chiedevano proprio un contributo di solidarietà alla Regione per la famiglia di Idy Diene. Il provvedimento è analogo a quanto già disposto in precedenza dal Consiglio regionale in altri casi, come per i due senegalesi uccisi nella strage di piazza Dalmazia e per il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Giangrande, gravemente ferito a Roma nel 2013.
La proposta di legge è stata illustrata in aula da Giacomo Bugliani (Pd), presidente della commissione Affari istituzionali: “E’ importante aver messo in campo in tempi brevi un provvedimento di indubbia civiltà, che vede ancora una volta la Regione a fianco di chi è rimasto vittima di una violenza cieca e brutale”. Bugliani ha ricordato che la Regione e il Consiglio avevano subito espresso la volontà di aiutare la vedova, “è stato quindi naturale – ha concluso – procedere con questo provvedimento”.
Gabriele Bianchi (M5s) annunciando il voto favorevole ha caldeggiato l’istituzione di un tavolo per elaborare criteri per queste erogazioni, a cui “concorreremo in maniera positiva e propositiva”. Anche Monica Pecori (Gruppo Misto) si è detta favorevole e ha concordato sull’opportunità di definire criteri per evitare discrezionalità “pur non riscontrate al momento”. Nel ribadire che il voto contrario “non è dovuto al colore della pelle”, Elisa Montemagni (capogruppo Lega) ha ricordato episodi di violenza in cui “le famiglie non hanno ancora ricevuto giustizia e non è stato dato un euro”. Questa volta, ha concluso, “sembra che il contributo debba essere dato perché la vittima aveva la pelle nera, e questo è discriminante”. Per Marco Casucci (Lega Nord) “occorre approvare una disciplina organica per l’assegnazione dei contributi per evitare un’eccessiva discrezionalità che in questo caso ci sembra demagogica”.
A favore invece Serena Spinelli (Art.1-Mdp), che ha invitato a discutere i criteri per disciplinare le risorse, salvo ricordare che “finora questo problema non si era mai sollevato”, e Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) che ha detto di ritenere “singolare, per l’appunto, che si colga questa occasione per invocare che dalla prassi si passi alla norma”, proprio quando “ad essere colpito è un cittadino con la pelle nera”. Se è così “si abbia il coraggio di dirlo”. Per il Pd Nicola Ciolini ha ricordato casi in cui il Consiglio ha votato all’unanimità il contributo di solidarietà, e Stefano Baccelli ha sottolineato la “grave strumentalità della posizione della Lega: è evidente che siccome il caso di specie non convince, perché la vittima è di colore, si costruisce tardivamente la teoria per cui occorre una disciplina uniforme”.

 Firenze: 30mila euro in conto famiglia Idy

Oltre 500 persone hanno contribuito, per ora, al conto corrente aperto per la famiglia di Idy Diene, il senegalese ucciso nelle scorse settimane a colpi di pistola sul Ponte Vespucci

Oltre 500 persone hanno fino ad oggi versato complessivamente 30.000 euro, sul conto corrente aperto per sostenere la famiglia di Idy Diene, il senegalese ucciso nelle scorse settimane a colpi di pistola sul Ponte Vespucci a Firenze dal pensionato Roberto Pirrone. E’ quanto fanno sapere i legali che seguono la famiglia di Idy, Luigi De Vito e Sandro Bruni. Tutte le somme che affluiranno al conto, ancora attivo, come spiegano gli avvocati saranno equamente divise fra tutti gli eredi di Idy Diene; la famiglia avrà cura di comunicare l’esatta ripartizione.
I legali hanno anche diffuso, su richiesta dei familiari, il ringraziamento a tutti coloro che hanno effettuato una donazione scritto dal suo amico Leonardo Boccaccini: “Da parte della famiglia di un uomo che non ha mai smesso di sorridere, perché questo era Idy Diene – si legge nel messaggio – Una persona la cui genuinità e allegria erano ormai contagiose anche per chi non lo conosceva, per chi magari aveva avuto solo l’opportunità di incrociare il suo sguardo. A voi, che siete stati colpiti dalla sua bontà, è rivolto uno speciale ringraziamento, a voi che siete entrati in contatto con quegli occhi quasi fanciulleschi, a voi che non siete influenzati da un diverso colore della pelle, a voi che avete compreso quanto un uomo, a cui la vita non ha mai regalato niente, fosse disposto a donare amore. Così vogliamo ricordarlo, facendo in modo che quel sorriso continui a vivere nel cuore dei fiorentini, come lui avrebbe voluto”.

Idy: consiglio regionale approva contributo per famiglia

Un impegno per la Regione Toscana a stanziare un contributo straordinario alla famiglia di Idy Diene, il senegalese ucciso a Firenze il 5 marzo. Lo chiedono due distinte mozioni approvate oggi dal Consiglio regionale, una presentata da Sì Toscana a sinistra e approvata all’unanimità (senza la partecipazione al voto di Lega e Fdi), l’altra da Fdi votata a maggioranza (con l’astensione del Carroccio).

Il documento di Sì Toscana, presentato dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti, impegna la Regione a esprimere solidarietà alla comunità senegalese toscana e ai familiari di Idy Diene, e a stanziare un contributo di solidarietà alla famiglia per il 2018 e il 2019 già con la prossima variazione di bilancio. L’altra mozione, presentata da Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d’Italia, impegna la Giunta toscana a valutare la possibilità di un contributo di solidarietà per la famiglia di Diene, analogo ad altre misure prese come nei casi dei senegalesi uccisi a Firenze nel 2011 o dei carabinieri feriti Giangrande e Gangale, auspicando l’approvazione di una legge regionale che istituisca un apposito fondo per questi casi e ne stabilisca le condizioni di utilizzo. Il documento è stato emendato nel corso della discussione in aula e i consiglieri della Lega nord si sono astenuti dopo che un emendamento da loro presentato non è stato accolto in pieno
In apertura il consiglio regionale  ha tenuto un minuto di silenzio in ricordo di Idy Diene, e i lavori d’aula sono stati così interrotti in occasione del lutto cittadino indetto a Firenze alle 11:50, orario dell’omicidio del senegalese, avvenuto il 5 marzo scorso sul ponte Vespucci.
Il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani ha spiegato che il Consiglio regionale ha voluto così “ricordare la vittima di una follia, e essere parte del lutto cittadino decretato dal sindaco Nardella”.
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