Firenze in lutto per Idy Diene

Oggi lutto cittadino a Firenze per la morte del cittadino senegalese Idy Diene, ucciso lo scorso 5 marzo sul ponte Vespucci da Roberto Pirrone, in occasione della cerimonia funebre  alle cappelle del commiato prima che la salma venga rimpatriata, come deciso dai familiari, in Senegal dove si terranno i funerali.

 

“Idy era davvero ”l’uomo del sorriso” – ha detto l’imam Izzedin Elzir nel suo ricordo -. Una persona di pace. Un semplice ambulante, conosciuto e benvoluto da tutti. Essere qui tutti insieme per salutarlo ci fa compiere un gesto che riunisce tutta la comunità spezzata da questo gesto”. L’arcivescovo Giuseppe Betori ha spiegato che essere presenti alla cerimonia “è un gesto doveroso proprio nei confronti della comunità, ed un segnale di fraternità tra fedi religiose: l’auspicio è che da questa tragedia profondissima possano nascere comprensione e condivisione”. Di “commozione e disperazione” ha parlato il rabbino Amedeo Spagnoletto, esprimendo “solidarietà viva” alla famiglia di Idy e alla comunità senegalese. Aliou, il fratello, lo ricorda come “una persona migliore di me – racconta tra le lacrime – lavorava, pregava. Era un uomo buonissimo”. La comunità senegalese fiorentina è scossa. L’omicidio di Idy ha risvegliato il ricordo dei giorni di terrore del dicembre 2011, quando il killer simpatizzante di Casa Pound Gianluca Casseri uccise, anche in quel caso a colpi di pistola, i connazionali Samb Modou e Diop Mor, ferendone altri due prima di suicidarsi. “Lunedì scorso è stata una giornata terribile – ha detto Mamadou Sall, portavoce della comunità – dopo sette anni siamo ancora nelle stesse condizioni. Ci sentiamo minacciati. Camminiamo per strada guardandoci intorno, prima di questi orrori non lo avevamo mai fatto. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, soprattutto ora che abbiamo perso anche il sorriso di Idy”. Rokhaya Kene, la moglie di Idy (e precedentemente di Samb Modou), non ha voluto parlare.

“Conosco sua figlia, e so quando sperasse nella sua nuova famiglia con Idy, nella possibilità di ricostruirsi una vita. Ora sarà molto difficile ma dobbiamo essere tutti accanto a lei. Spero decida di rimanere a Firenze, perché qui c’è la sua comunità. Questa è la sua città”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella

Oggi a Firenze,  proclamato il lutto cittadino. L’ordinanza firmata dal sindaco invitava a osservare nei luoghi di lavoro e nelle scuole un minuto di silenzio e raccoglimento alle 11.50, ora della morte di Idy.

Dopo la cerimonia, con la partecipazione dei familiari e della comunita’ senegalese, la salma di Idy è partita per l’aeroporto di Bologna, per poi arrivare in serata a Dakar, in Senegal. Idy sara’ sepolto nella regione di Thies, dove si trova il villaggio in cui e’ nato e cresciuto.

Omicidio Idy Diene, domani lutto cittadino e cerimonia funebre

Domani lutto cittadino per la morte del senegalese Idy Diene e cerimonia funebre alle Cappelle del commiato, prima che la salma venga rimpatriata, come deciso dai familiari, in Senegal, dove si terranno i funerali. Alla cerimonia, saranno presenti il sindaco Dario Nardella e gli assessori.

Domani, in occasione del lutto cittadino saranno esposti la bandiera della città di Firenze abbrunata o a mezz’asta sugli edifici pubblici e segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e veicoli di servizio pubblico. Lo prevede l’ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella, che invita ad osservare nei luoghi di lavoro e nelle scuole un minuto di silenzio e raccoglimento alle 11.50, orario del decesso di Idy. Inoltre, il sindaco invita gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche per 10 minuti dalle 11.50 alle 12 e le scuole a promuovere, in accordo con le autorità scolastiche competenti, autonomi momenti di riflessione e approfondimento sulla vicenda che ha portato alla scomparsa di Idy Diene.

Per la cerimonia funebre il ritrovo è alle 8 alle Cappelle del Commiato, da dove poi la salma di Idy partità verso l’aeroporto di Bologna, per fare rientro in patria, in Senegal. Alla cerimonia, che si terrà alla presenza del Gonfalone della città di Firenze saranno presenti il sindaco Dario Nardella e gli assessori.

Targa commemorativa per Idy Diene su ponte Vespucci

La mozione è stata approvata in cosiglio comunale. Palazzo Vecchio si impegna anche a sostentare la famiglia del compionato senegalese.

Con la mozione si chiede al sindaco “di provvedere a collocare nel luogo ove è avvenuto il fatto una targa commemorativa per il nostro concittadino Idy Diene” e “che l’amministrazione comunale si adoperi con tutti i mezzi a sua disposizione a sostegno del futuro della sua famiglia”.

Omicidio Diene: Nardella, a senegalesi dico grazie dopo manifestazione di sabato

Per i senegalesi, dopo la manifestazione di sabato scorso a Firenze per ricordare Idy Diene, ucciso il 5 marzo a colpi di pistola da Roberto Pirrone, “ho una sola parola: grazie. Hanno dimostrato di essere una comunità pacifica, che ama Firenze. Hanno saputo isolare i tentativi di strumentalizzazione che ci sono stati nei loro confronti. Hanno saputo distinguere del gesto drammatico dell’uccisione cruenta di Idy dai valori di un’intera comunità. Da una settimana intensa e dolorosa Firenze è uscita più forte di prima”. Lo ha detto stamani il sindaco Dario Nardella a Controradio.

“Non hanno ceduto all’insinuazione che Firenze fosse una città razzista – ha aggiunto -, ma allo stesso tempo tempo hanno posto al centro dei temi che esistono, come la sicurezza. La sicurezza non è una bandiera della destra contro la sinistra, dei bianchi contro neri. È un diritto di tutti. E sicurezza e la legalità sono principi che tutelano soprattutto i più deboli, i più fragili le persone più emarginate della città”.

Intervista di Raffaele Palumbo a Dario Nardella

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Senegalesi fiorentini (dopo la morte di Idy Diene). Mario Macchia

Dall’ospedale fiorentino di Careggi un sostegno al Senegal. E’ partito alla volta della città di Thies un container carico di aiuti sanitari (due ecografi, tre frigo-farmaci, bilance di precisione, strumentario medico chirurgico, medicinali, disinfettanti, un’ambulanza, vestiario sanitario, prodotti per l’igiene ospedaliera), ma anche vestiti, giocattoli e articoli di cancelleria destinati ai bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale cittadino. “I giocattoli, donati dai dipendenti di Careggi, garantiranno l’apertura della prima ludoteca ospedaliera in Senegal – spiega Mario Macchia, referente aziendale per la cooperazione sanitaria internazionale – Grazie a finanziamenti regionali, il materiale spedito sarà in parte destinato al filone lotta alla mortalità materno infantile, un’altra parte servirà per l’attivazione presso la farmacia dell’Ospedale di Thies di un piccolo laboratorio per la produzione di medicinali. A febbraio è venuto a Firenze un tecnico della farmacia di Thies per uno stage di 15 giorni di formazione e addestramento”. Parla il Referente aziendale per la Cooperazione Sanitaria Internazionale AOU CAREGGI Firenze Sviluppo e sostegno alle iniziative umanitarie ed ai progetti aziendali di cooperazione internazionale approvati e finanziati dalla Regione Toscana, prevalentemente in Africa.

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