Rossi su Governo: “Il programma è interessante. Prematuro parlare di ipotesi alleanza locale “

Il presidente della Regione Enrico Rossi così commenta le parole di Giuseppe Conte: “Il programma è interessante. Speriamo che sia un governo che tiene”. Alla domanda su una possibile alleanza a livello regionale Pd-M5S in Toscana si mostra cauto: “Un po’ come disse qualcuno, ci vuole calma. Aspettiamo che parta il Governo nazionale. Io non ho fretta, proprio no”.

“C’è la certezza – a sottolineato Rossi al margine di una conferenza stampa – di un cambiamento rispetto alle alleanze internazionali. E’ un Governo che è senz’altro filo-europeista e filo-atlantico. La svolta certa è sulla politica internazionale che non è cosa di poco conto. Condivido in pieno le dichiarazioni della segretaria regionale del Pd Simona Bonafè”.
A detta del presidente della Regione Toscana, la priorità è la crescita e lo sblocco delle infrastrutture che sono al centro di un’accordo firmato con le forze sociali ritenute essere una questione importante. “I punti fondamentali, come ho sempre detto, sono la crescita e gli investimenti pubblici per le infrastrutture”, ribadisce Rossi. Ma anche la sanità, conclude, necessiterebbe di più risorse.
Intervista al Presidente della Regione Enrico Rossi di Domenico Guarini

Di Giorgi: “Governo faccia tutto il possibile per dare giustizia a Niccolò Ciatti”

La Parlamentare e membro della Direzione nazionale PD, Rosa Maria Di Giorgi, ha commentato l’esito dell’udienza emessa ieri dalla giudice del tribunale di Blanes.

“La decisione di mandare a processo solo uno degli aggressori di Niccolò Ciatti – afferma Rosa Maria Di Giorgi – lascia sgomenti. Le immagini delle telecamere hanno mostrato a tutto il mondo che in quella tragica notte di due anni fa a Lloret de Mar gli autori del pestaggio furono tre, e ciascuno di loro ha una parte di responsabilità nell’omicidio. Così come vanno indagate fino in fondo le responsabilità dei gestori del locale.”

“All’epoca dei fatti – prosegue la parlamentare -, quando ero vicepresidente del Senato, con il presidente Grasso ed il ministro Orlando ci adoperammo sin da subito per dialogare con la giustizia spagnola al fine di garantire indagini scrupolose e determinate.”

“Non possiamo dunque rimanere inermi di fronte a quella che si sta profilando come una vera e propria beffa per la famiglia di Niccolò, cui va tutta la nostra vicinanza. Li avevo incontrati giusto qualche settimana fa ed erano preoccupati ma fiduciosi. Non meritavano questa doccia fredda. Noi siamo con loro – conclude Di Giorgi – e ci aspettiamo che il Governo ed il ministro Bonafede facciano dunque tutto il possibile per garantire verità e giustizia alla famiglia Ciatti.”

Rossi tra regioni che “possano svolgere il loro ruolo” e riduzione del precariato

Rossi parlando ad Agorà estate si esprime su intese tra Governo nazionale e Regionale “in cui laddove il Governo e il Parlamento nazionale hanno difficoltà a intervenire possa farlo la Regione” e sul lavoro: “bisogna che il lavoro precario costi di più del lavoro a tempo indeterminato” per una sua riduzione.

“Andiamo a discutere di come si possano trovare con il Governo nazionale intese dove le Regioni possano svolgere il loro ruolo, e avere un certo margine di autonomia in più”. Lo ha affermato Enrico Rossi (LeU), presidente della Regione Toscana, parlando ad Agorà Estate su Raitre dell’incontro di oggi col ministro per gli Affari regionali Erika Stefani.

“Attenzione a non usare parole che sono divisive: io sono favorevole all’unità nazionale”, ha aggiunto.

Rossi si è detto “favorevole a un regionalismo ben temperato, in cui laddove il Governo e il Parlamento nazionale hanno difficoltà a intervenire possa farlo la Regione, spesso d’intesa in alcuni casi come l’ambiente, la sicurezza nei luoghi di lavoro, e su altre ancora come la cultura cercare di coordinarci meglio, per avere qualche possibilità di iniziativa più in tema di collegamento dei centri per l’impiego, la formazione, per avere più autonomia in sanità dove il tetto della spesa per il personale, per Regioni che hanno come la Toscana i bilanci in pareggio dal tempo è una sciocchezza”.

Dalle regioni si arriva poi a parlare del lavoro: “C’è una strada maestra per ridurre il precariato: bisogna che il lavoro precario costi di più del lavoro a tempo indeterminato”, afferma Rossi.

“In Italia”, ha aggiunto “il costo del lavoro ormai è sotto la media europea e quindi un provvedimento potrebbe andare in senso diverso, dire che può costare molto di più il lavoro precario, e di meno il lavoro a tempo indeterminato, questa mi pare la strada maestra”.

Secondo Rossi, sul decreto Dignità è opportuno che il governo senta il parere delle organizzazioni sindacali: “Il precariato nel nostro paese esiste”, ha detto “le nuove assunzioni sono al 90% assunzioni precarie, quindi bisogna intervenire. Al governo direi: attenzione alla fretta, ascoltate i sindacati. Si esalta tanto un gruppo di imprenditori del Veneto che dicono la loro, tutti e tre i sindacati Cgil, Cisl e Uil questa volta esprimono un giudizio a tratti molto critico su questo decreto. Non vorrei che la fretta avesse aggio sulle buone intenzioni”.

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