La conferenza ‘The State of the Union’ sarà online per discutere il COVID-19

Politici, studiosi ed esperti discuteranno online come l’Europa e le istituzioni internazionali stiano gestendo la crisi generata dalla diffusione del virus COVID-19, e quale sarà il suo impatto sulle politiche sanitarie, l’economia, e la cooperazione globale.Tra gli ospiti Conte, Lagarde, Michel,Gorgieva

Come sempre, saranno numerosissimi gli interventi di alto profilo, tra cui il Primo Ministro Italiano Giuseppe Conte, la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, la Direttrice Esecutiva del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva e molti altri. Nel giro di poche settimane, il COVID-19 ha cambiato le vite di miliardi di persone in tutto il mondo: i sistemi sanitari sono in difficoltà e le misure di lockdown stanno avendo un impatto senza precedenti sulla vita sociale e sull’economia di tutti i paesi colpiti. Mentre il mondo s’interroga su cosa significhi questa emergenza, la conferenza ‘The State of the Union’ radunerà esperti da tutto il mondo per discutere l’impatto del COVID-19 con tre sessioni in diretta online. La sessione mattutina inizierà alle 10:00 e tratterà di ‘COVID-19: Politica Sanitaria e Società’ sarà inaugurata dal Presidente dell’Istituto Universitario Europeo (EUI) Renaud Dehousse, con i consueti saluti del Sindaco di Firenze Dario Nardella, del Governatore della Toscana Enrico Rossi, e del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. I discorsi di apertura saranno seguiti dal primo dibattito. La sessione pomeridiana delle 13:00 affronterà il tema ‘Quali politiche economiche per il post- COVID-19?’ e, oltre alla già ricordata Christine Lagarde vedrà la partecipazione di relatori di alto livello quali il Commissario europeo Paolo Gentiloni, la Capo Economista dell’OCSE Laurence Boone, e l’ex Presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem . Infine la sessione serale delle 17:30 sarà aperta dalla Direttrice Operativa del Fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva in conversazione con la Direttrice del Financial Times Roula Khalaf. L’ultimo dibattito su ‘L’impatto del COVID-19 sulla Cooperazione Globale si terrà fra il Professor Jeffrey Sachs della Columbia University, l’ex Primo Ministro Finlandese e nuovo Direttore della Scuola di Governance Transnazionale EUI Alexander Stubb, e la Direttrice Esecutiva per lo Sviluppo della Banca Mondiale Mari E. Pangestu. Sarà moderato dalla Direttrice dello IAI Nathalie Tocci. Segue il discorso conclusivo della conferenza di Giuseppe Conte. L’evento sarà visibile in livestream su stateoftheunion.eui.eu a partire da venerdì 8 Maggio, 10:00 CEST. 
FINE La diretta da stateoftheunion.eui.eu è accessibile senza previa registrazione. È anche possibile partecipare tramite una piattaforma che permette di sottoporre domande scritte ai relatori, ma in questo caso è necessaria la registrazione. Visto l’amplissimo numero di partecipanti e la breve durata delle sessioni, non possiamo garantire che tutte le domande riceveranno una risposta durante la diretta. In ogni caso, le domande inviate in anticipo per email saranno condivise con i moderatori, e prese in considerazione per il Q&A: SOUpress@eui.eu. The State of the Union Conference – Special Online Edition “Europe: managing the COVID-19 crisis” 8 maggio 2020 alle 10:00

L’evento sarà visibile in livestream su stateoftheunion.eui.eu a partire da venerdì 8 maggio, 10:00

The State of the Union è la conferenza annuale di riflessione sullo stato dell’Unione Europea. Organizzata dall’Istituto Universitario Europeo, si tiene ogni anno a Firenze a inizio maggio. Nel corso delle nove precedenti edizioni, The State of the Union si è affermato come importante momento di incontro per politici europei e rappresentanti degli stati membri, funzionari, diplomatici, esponenti del mondo accademico, e rappresentanti della società civile. In tempo di crisi e instabilità, diventa quanto mai indispensabile un’adeguata comprensione dei successi, dei fallimenti e delle sfide dell’Unione Europea.

Riders fiorentini lanciano #dimenticatidaConte

Firenze, i riders fiorentini, insieme a Nidil Cgil Firenze, hanno lanciato dal capoluogo toscano la campagna social #dimenticatidaConte.

Lo fanno attraverso la pagina Fb ‘Firenze riders’ per chiedere che il Governo garantisca un sussidio anche a loro, così come le partite Iva e i co.co.co. che riceveranno un’indennità di 600 euro secondo quanto prevede il decreto ‘Cura Italia’.

La maggior parte dei riders, sostiene il sindacato, per volontà delle piattaforme lavora infatti con una collaborazione occasionale, anche se collabora da tempo.

Nidil chiede un sostegno al reddito utile “anche nel caso in cui i riders, visto che le società non si sono ancora fatte carico di consegnare dispositivi di protezione individuale, decidessero di fermarsi.

È inaccettabile infatti che i lavoratori si debbano trovare di fronte al ricatto di dover rischiare la propria salute per pochi euro. Riteniamo quindi che a fronte del grave comportamento delle piattaforme debbano intervenire con fermezza le Istituzioni per vigilare sulla salute da una parte e garantire sussidi dall’altra”.

Coronavirus: Palazzo Chigi, nuove misure scattano da lunedì 23

Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte scatteranno da lunedì 23. Lo precisano fonti di Palazzo Chigi. Pertanto, le attività produttive che rientrano nelle restrizioni annunciate, nella giornata di oggi 22 marzo,  saranno regolarmente aperte, spiegano le
medesime fonti.

Scatterà domani l’ulteriore stretta alle attività “non essenziali” decisa ieri sera dal Governo per contrastare l’emergenza coronavirus. Già da oggi in vigore invece in autonomia in Lombardia e Piemonte. Ieri nuovo record di decessi in un giorno: 793, per un totale di 4.825. Conte parla della “crisi più difficile per l’Italia dal dopoguerra”. All’appello del Governo per una task force di altri 300 medici hanno risposto in 7.220.

Il provvedimento non prevede la chiusura di supermercati, farmacie, parafarmacie, poste. Saranno garantiti inoltre i servizi pubblici essenziali. Un decreto del presidente del Consiglio dei ministri preso dopo aver consultato tutte le parti sociali, verrà pubblicato nella giornata di oggi e sarà in vigore fino al 3 aprile.

Ecco la lista dei servizi considerati essenziali secondo i codici Ateco, che l’Istat utilizza per catalogare le attività economiche.

A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA
E SERVIZI CONNESSI
02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI
03 PESCA E ACQUACOLTURA
B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
05 ESTRAZIONE DI CARBONE (ESCLUSA TORBA)
06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE
07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
08 ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
09 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL’ESTRAZIONE
C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
10 INDUSTRIE ALIMENTARI
11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE
12 INDUSTRIA DEL TABACCO
13 INDUSTRIE TESSILI
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI
IN PELLE E PELLICCIA
15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I
MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA
INTRECCIO
17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA
18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI
19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE
DEL PETROLIO
20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI
21 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI
FARMACEUTICI
22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE
23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI
NON METALLIFERI
24 METALLURGIA
25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E
ATTREZZATURE)
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA;
APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI
OROLOGI
27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED
APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE 52
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE N.C.A.
29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI
30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
31 FABBRICAZIONE DI MOBILI
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE
33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED
APPARECCHIATURE
D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA
CONDIZIONATA
35 FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI
RIFIUTI E RISANAMENTO
36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA
37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE
38 ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI;
RECUPERO DEI MATERIALI
39 ATTIVITÀ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
F COSTRUZIONI
41 COSTRUZIONE DI EDIFICI
42 INGEGNERIA CIVILE
43 LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI
G COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
45 COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI
AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
46 COMMERCIO ALL’INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI
MOTOCICLI)
47 COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI
MOTOCICLI)
H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
49 TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE
50 TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D’ACQUA
51 TRASPORTO AEREO
52 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI
53 SERVIZI POSTALI E ATTIVITÀ DI CORRIERE
I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
CLASSIFICAZIONE PER SEZIONI E DIVISIONI 53
55 ALLOGGIO
56 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
58 ATTIVITÀ EDITORIALI
59 ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI
PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE
60 ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE
61 TELECOMUNICAZIONI
62 PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ
CONNESSE
63 ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI
K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE
64 ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI
PENSIONE)
65 ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE
ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)
66 ATTIVITÀ AUSILIARIE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITÀ
ASSICURATIVE
L ATTIVITÀ IMMOBILIARI
68 ATTIVITÀ IMMOBILIARI
M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
69 ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ
70 ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE
71 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED
ANALISI TECNICHE
72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO
73 PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO
74 ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
75 SERVIZI VETERINARI
N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE
IMPRESE
77 ATTIVITÀ DI NOLEGGIO E LEASING OPERATIVO
78 ATTIVITÀ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE
79 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DELLE AGENZIE DI VIAGGIO, DEI TOUR OPERATOR E
SERVIZI DI PRENOTAZIONE E ATTIVITÀ CONNESSE
80 SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE
81 ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE 54
82 ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI
SUPPORTO ALLE IMPRESE
O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
OBBLIGATORIA
84 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
OBBLIGATORIA
P ISTRUZIONE
85 ISTRUZIONE
Q SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
86 ASSISTENZA SANITARIA
87 SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE
88 ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE
R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
DIVERTIMENTO
90 ATTIVITÀ CREATIVE, ARTISTICHE E DI INTRATTENIMENTO
91 ATTIVITÀ DI BIBLIOTECHE, ARCHIVI, MUSEI ED ALTRE ATTIVITÀ
CULTURALI
92 ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE,LE SCOMMESSE,LE CASE DA GIOCO
93 ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DI DIVERTIMENTO
S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
94 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
95 RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LACASA
96 ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA
T ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER
PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI
INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E
CONVIVENZE
97 ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER
PERSONALE DOMESTICO
98 PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA
PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE
U ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI
99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI

Novità, infine, sul versante dei giochi. L’Agenzia per le Dogane e i Monopoli ha sospeso il Lotto e il Superenalotto. La decisione, riportata in una circolare, riguarda tutte le lotterie e le slot machines.

Chiusi bar e negozi, aperti solo servizi essenziali

?Bar, ristoranti, mense e negozi chiusi. Garantiti approvvigionamento alimentare, farmacie, servizi essenziali (banche, poste, assicurazioni) e trasporti. Fabbriche aperte ma con misure di sicurezza.

Tutti i negozi non ‘essenziali’ chiusi, una nuova stretta arriva su tutta l’Italia fino al 25 marzo, con l’obiettivo di fermare il contagio: “rinunce”, annunciate dal premier Giuseppe Conte, che “stanno dando un grande contributo al Paese” nella lotta al coronavirus e che faranno sì che l’Italia “ce la farà”.

È arrivato a tarda serata il nuovo provvedimento del presidente del Consiglio che raccoglie le istanze di misure più dure, avanzate in primo luogo dalla Lombardia, ma fatte proprie dalle regioni più colpite, tanto che il governatore del Veneto, Luca Zaia a caldo dice: “chiederò ai veneti rigore sulle nuove misure, ma non ci sono alternative”. “Ha prevalso il buonsenso”, gli fa eco il collega lombardo, Attilio Fontana, mentre Matteo Salvini si dice “soddisfatto da italiano”.

D’altra parte i dati non lasciano margine: duemila malati in più in un solo giorno (ma inclusi i 600 che la Lombardia non aveva comunicato martedì per un ritardo nei risultati dei test), stanno a testimoniare che la curva di crescita del coronavirus non si arresta ancora e ora cominciano a chiudere anche i simboli del Paese come gli stabilimenti della Fca a Melfi, Cassino e Pomigliano o la moda I numeri, d’altronde, da giorni confermano che la situazione è seria: ad oggi sono 10.590 i malati, più della metà in Lombardia che ha anche il più alto numero di ricoverati in terapia intensiva, 560 su un totale di 1.028.

E i morti sono arrivati a 827 (di cui 617 in Lombardia), altri 196 in 24 ore. I guariti, invece, sono meno del 10% del totale dei contagiati: 1.045 su 12.462. “Abbiamo dei numeri che fanno sì che i dati possano apparire come un numero elevato, ma in realtà la crescita odierna è nel trend dei giorni scorsi” ha detto il commissario Angelo Borrelli spiegando il perché di una crescita che, finora, non si era mai registrata. Che però si sia ancora ben lontani dal picco lo conferma il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza.

“I prossimi 14 giorni saranno cruciali per capire l’andamento dei casi di contagio – ha detto – Gli effetti delle misure restrittive non si vedranno entro questa settimana, anche per quanto successo nei giorni scorsi con i massicci spostamenti da Milano. Per questa settimana mi aspetto un aumento dei casi e non un calo”. Previsioni che sono condivise dal Premier: “Per avere un riscontro effettivo” di tutte le misure varate, anche le ultime, “dovremo attendere un paio di settimane”, ha detto Conte.

Una decisione, quella di tenere i negozi non essenziali chiusi, che ha tenuto conto sicuramente, della richiesta quasi disperata del governatore Fontana: “Non possiamo andare avanti con questi aumenti di contagi, non possiamo permettercelo, va esportato il modello Codogno alla Lombardia”.

E l’assessore Gallera ha aggiunto: “il momento del crash non è lontano, gli ospedali non possono reggere all’infinito”. Sull’entità delle misure, e sul loro allargamento a tutta la penisola, si è aperto il confronto nell’esecutivo che deve tener conto delle diverse sensibilità al suo interno.

Al Pd che era orientato all’inasprimento delle misure in tutta Italia, si era sovrapposto Iv chiedendo di prendere con calma una decisione univoca ma definitiva.

“Non si può chiudere tutto – aveva invece apertamente detto il vice ministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni – alcune attività vanno limitate”. E’ toccato a Conte mediare tra le diverse posizioni, valutando tutte le richieste: “ma invito tutti coloro che partecipano al dibattito pubblico a procedere con grande attenzione e senso di responsabilità – aveva detto il premier prima di varare il Dpcm – Non affidiamoci a scelte emotive, non vorrei che si iniziasse a chiedere misure restrittive e un domani il Paese si dovesse svegliare e accorgersi che si è concentrato su un obiettivo prioritario, la salute, ma si sono tralasciati altri interessi Costituzionali, primo tra tutti il lavoro. C’è poi un problema più tecnico: in caso di provvedimento nazionale, andrebbero elencate tutte le attività che possono restare aperte o meno, per evitare ulteriori confusioni in un momento già difficile per gli italiani”.

Ai cittadini che si chiedono ancora come comportarsi nel quotidiano, “il consiglio è sempre lo stesso: uscire per lo stretto necessario e indispensabile”, ripete Borrelli, sottolineando che anche chi si muove a piedi “deve portare l’autocertificazione”.

Quanto ai luoghi di lavoro (si incentiva ulteriormente il lavoro agile e le ferie), l’unica vera misura di sicurezza è la distanza di un metro. Nel caso non sia possibile rispettarla “vanno utilizzate le mascherine chirurgiche”.

Un estratto delle dichiarazioni da Palazzo Chigi del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/03/200311_01_CHIUSURA-NEGOZI_CONTE.mp3?_=1

http://www.governo.it/it/articolo/conferenza-stampa-del-presidente-conte/14294

Tutta l’Italia ‘Zona Protetta’ come la Lombardia

Roma, “Non ci sarà più una zona rossa, ma ci sarà tutta l’Italia ‘Zona Protetta’”. Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha annunciato in serata “misure più stringenti”, che tutti i cittadini devono rispettare, da nord a sud, per contrastare l’avanzata del coronavirus.

Il premier Conte ha giustificato l’istituzione della ‘Zona Protetta’ sul territorio nazionale con l’espansione del contagio del coronavirus che oggi ha fatto un nuovo balzo in avanti: i morti sono 463, altri 97 in sole 24 ore, i malati quasi 8.000, circa 1.600 in più.

“Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile cambiare tutte le nostre abitudini”, ha detto Conte. “Ma non abbiamo più tempo: c’è una crescita importante dei contagi e delle persone decedute. Quindi dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia e lo dobbiamo fare subito”.

Il provvedimento che instaura la ‘Zona Protetta’ che il premier si accinge a varare e che entrerà in vigore da domani – con il “plauso” delle regioni, informato il Quirinale – “può essere chiamato – ha detto Conte – ‘io resto a casa’”.

Esso prevede, tra l’altro, un divieto di assembramento in tutta Italia; spostamenti possibili solo per motivi di lavoro, necessità o salute; lo stop delle scuole fino al 3 aprile e quello di tutte le manifestazioni sportive, campionato di calcio compreso.

Il bilancio dell’epidemia inesorabilmente si aggrava: a fronte di un numero complessivo di contagiati pari a 9.172, le persone attualmente positive sono 7.985, con un nuovo balzo di 1.598 rispetto al giorno precedente, pari ad un +25%. Sono 733 quelli ricoverati in terapia intensiva per coronavirus, 83 in più rispetto a ieri (+12,7%).

La Lombardia, la regione nettamente più colpita, registra in un giorno 66 morti e 41 ricoverati in più in terapia intensiva. Reparti questi ultimi già da giorni ai limiti nella regione, il che ha richiesto il trasferimento finora di 17 pazienti – quasi tutti affetti da altre patologie – nelle regioni vicine. Il bilancio conta poi 724 guariti, ben 102 in più di ieri (+16,4%).

Un segnale di incoraggiamento viene dal paziente uno, il manager di 38 anni di Codogno ricoverato a Pavia, trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. Non è più intubato e respira autonomamente, ha riferito l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera. La moglie del giovane, incinta di 8 mesi, è tornata a casa da qualche giorno dopo essere stata ricoverata all’ospedale Sacco di Milano. Un piccolo, grande punto segnato dalla sanità di una regione sferzata dal coronavirus, i cui sanitari affrontano l’impatto più duro dell’emergenza.

I positivi in Lombardia sono in tutto 5.469, ben 1.280 più di ieri. Le vittime in tutta la regione sono già 333. Cifre che raccontano di un sistema che rischia il collasso e al quale la Protezione civile sta cercando di far affluire buona parte delle attrezzature sanitarie acquisite: respiratori per le terapie intensive e mascherine in primis.

Mentre le regioni del nord lottano contro il dilagare del virus, c’è chi cerca di sfruttare il momento per fare affari. Il ministro Boccia denuncia “inaccettabili operazioni di marketing” per attirare nelle località sciistiche i ragazzi che non possono andare a scuola per la chiusura degli istituti. Il caso registrato sull’Abetone in Toscana ha spinto il governo a chiudere tutti gli impianti sciistici del Paese con un’ordinanza di Protezione civile.

“L’assunzione di responsabilità delle famiglie e dei singoli è il primo impegno che deve essere mantenuto – dice Boccia -. Quando non c’è interviene lo Stato con tutta la sua forza”.

I controlli degli spostamenti e le autocertificazioni stanno entrando a regime, mentre l’esodo precipitoso dal Nord al Sud ha spinto i governatori meridionali a prendere provvedimenti autonomi per arginare le occasioni di contagio. Per tentare di andare tutti nella stessa direzione ogni giorno si terrà una videoconferenza alla Protezione civile con il commissario Borrelli, ministri e i governatori.

Decreto del presidente Consiglio in versione definitiva

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato iun nuovo decreto recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.

“Adesso il decreto del presidente del Consiglio è stato elaborato nella sua versione definitiva – ha annunciato il premier Giuseppe Conte – sono pervenute le osservazioni delle regioni e tra qualche ora sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e sarà vigente”.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale.

“Adesso il decreto del presidente del Consiglio è stato elaborato nella sua versione definitiva – ha annunciato il premier Giuseppe Conte – sono pervenute le osservazioni delle regioni e tra qualche ora sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e sarà vigente”.

Il decreto è composto di 5 articoli:

ART.1 – Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, che, anche se il termine non viene usato, costituiscono la Nuova Zona Rossa:
– evitare ogni spostamento delle persone in entrata e uscita. In caso di infezioni respiratorie e e febbre (superiore a 37.5°) è «fortemente raccomandato» di restare a casa e limitare i contatti;
–  divieto assoluto di mobilità per le persone in quarantena;
– sospensione eventi e competizioni sportive non a  porte chiuse;
– chiusura impianti di sci;
– sospensione di tutte le manifestazioni in luogo pubblico o privato, dalla cultura allo sport, dalle attività religiose alle fiere;
– chiusura cinema, teatri, pub, sale scommesse, discoteche;
– chiusura scuole e università,
– sospensione cerimonie religiose, accesso alle chiese solo con distanza di un metro fra i fedeli;
– sospensione  concorsi pubblici ad eccezione di quelli legati alle professioni mediche e alla protezione civile;
– attività di ristorazione e bar consentite dalle 6 alle 18 nel rispetto della regola della distanza di almeno un metro fra le persone;
– attività commerciali consentire con accessi contingentati e distanza interpersonale di almeno un metro;
– chiusura centri commerciali e grande e media distribuzione nelle giornate festive e prefestive;
– chiusura palestra, centri sportivi, piscine, centri benessere e centri termali, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi;
– sospensione di congedi ordinari per il personale medico e sanitario.

ART.2 – Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del coronavirus applicabili quindi anche nell’Area Metropolitana di Firenze:
– sospensione manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici;
– sospensione delle attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche o locali assimilati;
– chiusura musei e istituti di cultura;
– attività di ristorazione e bar con distanza interpersonale di almeno un metro;
– nelle attività commerciali contingentamento degli accessi, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro;
– sospensione eventi e competizioni sportivi non a porte chiuse;
– sospensione attività attività didattiche e formative nelle scuole e negli istituti di ogni ordine e grado, gite scolastiche, iniziative di scambio culturale;
– apertura dei luoghi di culto nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali;
– divieto per gli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa;
– accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura;
– applicazione del lavoro agile anche in assenza degli accordi individuali previsti per legge;
– colloqui negli istituti di pena solo in modalità telefonica o video;
– divieto assoluto di mobilità dall’abitazione o dimora per le persone in quarantena;
– sospensione  congressi, riunioni, meeting e eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità;

ART.3 – Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale

ART.4 – Monitoraggio delle misure

ART. 5 – Disposizioni finali, tra le quali vi è la data di entrata in vigore dell’8 marzo 2020 e, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, la data del 3 aprile 2020 in cui il decreto cessa di avere effetto.

Segue poi un allegato al decreto in cui vengono ripetute le misure igienico-sanitarie:

        1. a) Iavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
        2. b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
        3. c) evitare abbracci e strette di mano;
        4. d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
        5. e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
        6. f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
        7. g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
        8. h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
        9. i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
        10. I) pulire Ie superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
        11. m)usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

Il testo del decreto:

 

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