Nardella: da staff Conte disponibilità per Franchi

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa, parlando con i giornalisti sull’incontro di ieri a Palazzo Chigi per discutere del restyling del Franchi.

“Ho incontrato i collaboratori del presidente Conte, abbiamo analizzato nel dettaglio il progetto di ristrutturazione e riqualificazione del Franchi. Sono molto contento perché ho trovato una grande disponibilità ed anche l’impegno del governo italiano a sostenere il progetto di riqualificazione del Franchi”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di una conferenza stampa, parlando con i giornalisti sull’incontro di ieri a Palazzo Chigi per discutere del restyling del Franchi.

“Lo trovo coerente – ha aggiunto Nardella- perché se da un lato lo Stato ha stabilito tutta una serie di regole e di limiti per l’utilizzazione del Franchi, e ha indicato anche la strada per la sua riqualificazione, dall’altro lato credo che sia giusto e opportuno che lo Stato si impegni anche dal punto di vista economico ad aiutarci in questa operazione”.

“Devo dire che in questi giorni sento la città molto compatta e molto determinata in quello che può essere un progetto d’importanza storica, una sfida difficile ma alla portata di Firenze perché a questo punto riqualificare il Franchi è diventata una sfida di orgoglio per Firenze e per i fiorentini che mostreranno al mondo intero che è possibile prendere una struttura di 90 anni, conservarla ma allo stesso tempo trasformarla in un impianto sportivo moderno, innovativo e pienamente fruibile secondo gli standard stabiliti dalla Uefa per la nostra squadra di calcio” ha concluso il sindaco Nardella.

Lunedì il sindaco aveva annunciato il progetto. “Una grande sfida  di livello internazionale, all’altezza della storia  e del prestigio della città di Firenze, che richiami le migliori menti del mondo per partecipare alla realizzazione di un progetto in grado di conservare il monumento  ed allo stesso tempo di garantire una moderna fruizione delle partite,  ed anche un investimento sostenibile” aveva detto. parlando di “uno stadio green, all’avanguardia tecnologica, che non consumi suolo e rappresenti un puntO di attrazione per fiorentini ed appassionati di sport”.

 

Crisi Governo, no ripercussioni su Firenze: IV resta in Giunta PD

Dopo lo strappo di Matteo Renzi e di Italia Viva, il governo vive ore di massima fibrillazione. Ed il riverbero si percepisce in tutto il Paese.

Occhi puntati su Roma anche a Firenze, com’e’ inevitabile, anche se i radar non segnalano nessun contraccolpo sul fronte politico istituzionale. La giunta comunale, a cui da pochi mesi ha rimesso mano il sindaco Dario Nardella con l’ingresso di Italia Viva (affidando a Titta Meucci le deleghe a Lavori pubblici, Universita’ e ricerca e Protezione civile), non risente delle tensioni capitoline, si assicura.
In sostanza, e’ il ragionamento che filtra da Palazzo Vecchio raccolto dall’Agenzia ‘Dire’, non ci sono problemi, perché le alleanze locali (successive al patto fatto in Regione) non percorrono il solco delle vicende nazionali.

Infatti, si fa notare, il patto che tiene in piedi il governo giallo-rosso non e’ replicato in Comune, dove il Movimento 5 Stelle e’ all’opposizione (anche se ora molto piu’ dialogante). Stessa cosa a Roma, dove il Pd resta in minoranza, c’e’ chi sintetizza con una battuta. Anche il capogruppo dei dem in Comune, Nicola Armentano, conferma al momento l’assenza di ripercussioni.

Fonte: Agenzia DIRE

“Questo, come ha richiamato il Presidente Mattarella, deve essere il tempo dei costruttori, non serve dividerci, ma occorre dare risposte chiare ed efficaci alle famiglie e alle imprese italiane. Da noi i cittadini non attendono litigi, spesso incomprensibili, ma azioni per combattere e sconfiggere la pandemia e la crisi economica che Covid-19 ha innescato. Abbiamo già contato oltre 80mila morti, stiamo vedendo imprese sull’orlo della chiusura e lavoratori che rischiano di restare senza un futuro, non credo che questo sia il momento adatto per chi ha responsabilità di governo di mostrarsi irresponsabile. C’è un piano di vaccinazioni da seguire e ampliare, ci sono i progetti del Recovery Fund da realizzare per non perdere oltre 220 miliardi di euro. Quindi non è più tempo della vecchia politica che si guarda l’ombelico. Chi ha responsabilità di governo a Roma alzi la testa, esca dal suo teatrino autoreferenziale, e guardi a quello che gli italiani hanno bisogno ora”. Così il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo.

“Ecco perché spero che la crisi aperta a Roma si risolva presto e che si possa tornare a governare il Paese che sta soffrendo – aggiunge Mazzeo – Per questo mi auguro che tutti ascoltino il Presidente Mattarella perché spero che il Capo dello Stato, con la sua serietà e capacità, ci conduca fuori da questa drammatica situazione”.

Conte, a Firenze nel 2021 evento per “nuovo umanesimo”

“Firenze si dimostra la città di elezione, la sede più idonea a ospitare per la sua sensibilità, un grande confronto internazionale: siamo d’accordo col sindaco Dario Nardella che all’inizio dell’anno prossimo ci ritroveremo a Firenze per discutere, approfondire e dare sostanza concreta al nuovo umanesimo. Sarà un grande evento internazionale. Non stiamo parlando di uno slogan ma di un manifesto di idee e valori che vogliamo tradurre in prassi e azioni. Per contaminare il mondo intero come già in passato”. Lo dice il premier Giuseppe Conte al festival dell’economia civile di Firenze.

Consegnate le Chiavi della Città di Firenze agli organizzatori del Festival dell’Economia civile
che si conclude oggi a Palazzo Vecchio e che è promosso da Federcasse e Confcooperative. Le Chiavi sono andate a Leonardo Becchetti, direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e co-fondatore di NeXt; Augusto Dell’Erba, presidente di Federcasse; Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative; Stefano Zamagni, professore di economia politica all’Università degli Studi di Bologna e Presidente Pontificia Accademia Scienze Sociali; Luigino Bruni, cofondatore e ora presidente della Scuola di Economia Civile.
La cerimonia si è svolta stamane nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio durante la terza giornata della seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia civile. A consegnare le Chiavi della città agli organizzatori del festival il sindaco Dario Nardella con varie motivazioni. A Stefano Zamagni “per i suoi studi pioneristici e l’impegno incessante nella diffusione dell’Economia Civile”; a Luigino Bruni “per il suo costante  impegno nello studio e nella divulgazione dell’Economia Civile”; a Leonardo Becchetti “per l’impegno senza sosta nello studio, nella formazione, nella divulgazione e nella traduzione in policy pubbliche e stili di vita individuali dell’Economia e
della Finanza civili”; a Augusto Dell’Erba “per l’impegno di Federcasse e del Credito Cooperativo per lo sviluppo sul piano scientifico e culturale e la declinazione quotidiana dei
princìpi dell’Economia e della Finanza civili nelle comunità”; a Maurizio Gardini “per l’impegno di Confcooperative e delle cooperative per l’attuazione dei princìpi dell’Economia civile  in tutti i settori dell’Economia”. “”Un gesto che esprime bene la gratitudine mia e della comunità fiorentina alle donne e agli uomini che hanno dato vita a questo appuntamento, un festival, sì, ma anche e soprattutto un luogo di ascolto, riflessione, discussione, partecipazione, creazione. – ha detto il sindaco Nardella – Non è un caso che la manifestazione sia nata e fiorita a Firenze, città patrimonio dell’umanità, i cui scienziati, artisti, filosofi, inventori sono parte integrante e cruciale del pensiero occidentale e della cultura moderna. Firenze ha il compito di essere, come diceva il grande sindaco La Pira, la ‘città sul monte’, capace di illuminare il pensiero, indirizzare i grandi processi, anticipare idee e invenzioni. Con la consegna delle chiavi della città va quindi a tutti loro un grande grazie per questa iniziativa importante, per ciò che hanno fatto come docenti, imprenditori e rappresentanti di associazioni e uno stimolo a proseguire con tenacia e energia questo percorso”.

Salvini: in Toscana serve ‘un termovalorizzatore per provincia’

Il leader della lega oggi a prato per un incontro con la locale Confindustria. “Voteremo no al prolungamento dello stato d’emergenza”. E a Conte: prima di richiudere i negozi, pensa a chiudere i porti per salvare la salute degli italiani”

“Termovalorizzatore sì, uno per ogni provincia”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, parlando coi giornalisti al termine di un incontro con una delegazione di Confindustria Toscana Nord a Prato, a cui ha preso parte anche la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, l’eurodeputata leghista Susanna Ceccardi.
“In Europa – ha spiegato – i termovalorizzatori ultimo modello hanno i parchi giochi per i bambini in cima o le piste da sci. Perché i toscani pagano più di altri e hanno meno servizi di altri? Questa è un’ideologia della vecchia sinistra che dice no allo sviluppo, al futuro, non solo in Toscana ma in tutta Italia. La vicina Emilia e la vicina Lombardia ne hanno 8 e 13 di termovalorizzatori, e lombardi ed emiliani pagano di meno rispetto ai toscani”.
Salvini ha ribadito la sua posizione favorevole al potenziamento dell’aeroporto di Firenze, “con dei progetti che stiano in piedi ovviamente. Se c’è un progetto che viene contestato dai Comuni, dalla Commissione Europea, dai tribunali, evidentemente bisogna rivedere quel progetto”.

“Mercoledì il signor Conte verrà in Senato a proporci di prolungare lo stato d’emergenza fino a ottobre. No. La risposta della Lega è assolutamente no” ha popi detto Salvini.
“La gente – ha proseguito – vuole tornare a lavorare. Anche perché se guardiamo i contagi delle ultime settimane, oltre a essere scesi, decine di contagi ci arrivano da barchini e barconi che arrivano dall’altra parte del mondo, e non ne abbiamo proprio bisogno. Prima di richiudere i negozi, pensa a chiudere i porti per salvare la salute degli italiani”.
Secondo Salvini oggi “c’è la situazione economica preoccupante, e c’è un governo che aspetta che l’Europa forse l’anno prossimo ci dia una mano, però il problema è adesso.
Quindi le proposte della Lega sono un anno di pace fiscale fino al 31 dicembre, con l’azzeramento di tutti i debiti: Equitalia, Agenzia delle Entrate, problemi fiscali. Si blocchi il fisco italiano fino al 31 dicembre, il fisco italiano non deve massacrare famiglie e imprese fino alla fine di quest’anno”.

Decreto Semplificazioni, commenti sbloccaggio opere toscane comprese

Firenze, commenti e reazioni riguardo alle infrastrutture che interessano la Toscana inserite nell’elenco delle opere strategiche individuate dal decreto semplificazioni.

“La Fano-Grosseto è stata inserita tra le opere prioritarie previste dal Decreto Semplificazioni e per la quale sarà nominato un commissario. Un risultato storico per una arteria fondamentale e che da troppi anni attende il completamento”, spiega Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Mise. “Con questo atto – spiega la Morani – sarà possibile dare una svolta decisiva al completamento dell’opera, per arrivare in tempi certi alla conclusione. Una notizia che il territorio attendeva da troppo tempo e che è stata possibile grazie all’impegno del governo, del Ministero delle Infrastrutture e del Partito democratico”.

“Finalmente arriva la svolta che la costa toscana attendeva sul piano delle infrastrutture – dicono Andrea Romano, deputato livornese del Pd e Marco Simiani, responsabile Trasporti e infrastrutture della segreteria nazionale Pd -, la scelta di commissariare due opere fondamentali come la strada Tirrenica e la Darsena europa, adottata dal Mit nel quadro del Decreto Semplificazioni, imprime la necessaria accelerazione a due cantieri fondamentali per lo sviluppo stradale e portuale della costa e di tutta la regione, contribuendo a superare la tara della ‘Toscana a due velocità”.

La deputata Pd Martina Nardi sottolinea che “il raddoppio della ferrovia Pontremolese è stato finalmente sbloccato”, ricordando che “il Governo Gentiloni aveva inserito l’opera nel programma pluriennale degli investimenti di Rfi”, ma l’opera “era stata inspiegabilmente bloccata. Oggi arriva finalmente la conferma del suo completamento”.

Leonardo Marras, capogruppo Pd in Consiglio regionale, si sofferma infine sulla “nomina dei commissari che guideranno i progetti della Tirrenica e della Due Mari con poteri reali di intervento”, un atto “concreto per il territorio che ci dà speranza e ci fa dire che questa è probabilmente la volta buona per arrivare ad avere infrastrutture moderne e sicure. Questo, ovviamente – aggiunge Marras – non vuol dire che è tutto fatto, non abbassiamo l’attenzione”.

“I contenuti del Decreto Semplificazioni che emergono in queste ore contengono alcune misure importanti anche per le opere del territorio fiorentino e toscano, che noi di Italia viva avevamo già sottolineato con il nostro piano shock: il nodo Av di Firenze, le nuove linee tranviarie e la nuova pista dell’aeroporto di Peretola che rientrano all’interno del piano ‘Italia veloce’ del Mit, allegato al dl semplificazioni”, dichiarano il deputato fiorentino di Italia viva Gabriele Toccafondi, insieme alla consigliera regionale Titta Meucci e ai coordinatori fiorentini di Iv Francesco Grazzini e Patrizia Ciabattoni che aggiungono: “Bene poi che tante altre opere importanti per la toscana come la Tirrenica, la Fano-Grosseto, la darsena Europa e la ricostruzione ponte di Albiano siano rientrate nelle prime 50 per le quali sarà previsto un commissario straordinario”.

“Il via libera al Decreto Semplificazioni è un’opportunità clamorosa per la Toscana e rappresenta meglio di mille parole ciò che anima l’azione politica di Italia Viva: creare i presupposti per far ripartire un’economia paralizzata e dare vita a opere e infrastrutture che rendano migliore la vita dei cittadini, oltreché più competitivo il nostro sistema economico e produttivo. Da mesi parlavamo di un Piano Shock per l’Italia e per i suoi territori, finalmente vediamo arrivare i primi frutti”, affermano in una nota congiunta Nicola Danti, europarlamentare Italia Viva, Stefania Saccardi, assessore regionale al diritto alla salute, welfare e sport e Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva in Consiglio regionale.

Rossi chiede a Conte, riapertura anticipata negozi vicinato

Firenze, riapertura anticipata “per i negozi di vicinato del commercio al dettaglio in sede fissa”: è quanto chiede Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, annunciando su Facebook che invierà una richiesta scritta in tal senso al premier Giuseppe Conte.

“Si tratta di poco più di 18000 negozi – scrive Rossi – che, naturalmente, dovranno essere sottoposti a tutte le misure possibili per la sicurezza. A cominciare, lo dico subito, dalla necessità di garantire negli spazi chiusi una limitata presenza di clienti”.

Il governatore toscano si dice “convinto che la linea giusta sia quella di una ripresa graduale e prudente. Per la Toscana la richiesta di una contenuta e controllata riapertura del settore commerciale è basata sui dati epidemiologici e sulle qualità e sull’efficacia del suo sistema sanitario”

“La richiesta di questa iniziativa è stata fatta dalle associazioni di categoria, Confesercenti e Confcommercio, che hanno discusso con me e con gli assessori Ciuoffo e Bugli – conclude il post Rossi – Spero davvero che anche questa volta il governo ci ascolti”.

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