Vaccini in Toscana, “50 mila sms alle persone fragili per la prenotazione”

In Toscana sono circa 40 mila pazienti fragili che hanno fatto la pre-prenotazione sul sito della Regione a fine marzo ma non sono ancora stati richiamati per l’appuntamento

Cambia la modalità di prenotazione del vaccino per i fragili che sono ancora in attesa della chiamata dall’Asl di riferimento: a partire questo pomeriggio queste persone riceveranno un sms personalizzato con il codice di prenotazione a 8 cifre utile per prenotare la somministrazione direttamente sul portale.

Questa nuova modalità, annunciata dalla Regione Toscana, riguarda le persone con patologie che rientrano nella categoria A, che si sono iscritte sul portale e che erano in attesa della chiamata dalla propria Asl.

Per velocizzare i tempi, la Regione ha deciso di adottare per questa categoria di persone la stessa modalità già in uso per la categoria B, ovvero l’invio del codice via sms e la prenotazione sul portale.

Da domani il settore sanità digitale della Regione Toscana inizierà a inviare tranche da 10mila sms al giorno in base all’ordine di registrazione sul portale. La finestra per la registrazione dei fragili, intanto, è stata chiusa e verrà riaperta nei prossimi giorni.

“La programmazione dal 3 al 9 maggio per quanto riguarda l’Ausl Toscana Centro sono previsti 6.468 vaccini a persone fragili della categoria A, da realizzare tra ospedali e territorio, e 4.620 fragili della categoria B, in hub e ambulatori territoriali”, spiega Giorgio Garofalo, dirigente igiene pubblica Ausl Toscana Centro. “Al momento sono stati 15 mila i vaccinati in quest’area appartenenti a questa categoria: il freno tirato c’è stato per l’arrivo a singhizzo dei vaccini sembra che già da ora, almeno fino a metà del mese prossimo è assicurato un arrivo dei vaccini piuttosto consistente”.

 

Facciamo il punto sulla campagna vaccinale per le persone fragili con Giorgio Garofalo, dirigente igiene pubblica Ausl Toscana Centro

 

Vaccini Toscana, “Da venerdì a mercoledì riprenderemo a pieno ritmo”

Dopo lo stop di Johson & Johnson: il punto sulla campagna dei vaccini in Toscana con il dr. Giorgio Garofalo dirigente igiene pubblica Ausl Toscana Centro

La campagna vaccinale in Toscana verso la ripartenza a partire da venerdì. Dopo lo stop dovuto a Johson & Johnson che è stato bloccato dopo che sei donne tra i 18 e 48 anni hanno sviluppato una malattia rara legata a casi sospetti di coaguli di sangue e le agenzie sanitarie federali Fda e Cdc hanno chiesto la sospensione immediata nell’uso del vaccino monodose. Le dosi di Johnson & Johson sono bloccate all’hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare, alle porte di Roma.
“Per gli altri vaccini l’Asl Toscana centro sta mettendo a punto un prospetto di attività che va da venerdi a mercoledi prossimo quando saranno usate le 6600 dosi di Astrazeneca e le 16 mila di Pfizer che sono a disposizione”, spiega il Dr. Giorgio Garofalo, dirigente igiene pubblica Ausl Toscana Centro parlando dei vaccini in Toscana, “Pfizer verrà usato su over 80 e personale sanitario che deve essere ancora vaccinato, per gli over 80- grazie ai medici generici e nei centri vaccinali- e per i super fragili, di categoria a e b”.
Per gli over 80 sono previste almeno 10 mila dosi delle 16 mila totali. La speranza è quella di rispettare la data prevista del 25 aprile per le prime somministrazioni dei vaccini agli over 80 in Toscana. Un obiettivo che dipenderà anche dalla capacità generale dei centri vaccinali.
Questo pomeriggio verrà aperto il portale per la prenotazione alle ore 14, in vista della ripresa delle somministrazioni venerdì prossimo.
“Il Mandela Forum riaprirà venerdì e ci sarà anche una piccola apertura con numeri esigui domani pomeriggio per le somministrazioni al personale sanitario e ai volontari impiegati nell’assistenza 118”, continua Garofalo, “Da venerdì a mercoledì speriamo di riprendere le vaccinazioni a pieno ritmo, 12 ore al giorno. Sperando di non arrivare ad un blocco giovedì dovuto ad ulteriori ritardi di Astrazeneca e Pfizer”.

Sentiamo il dr. Giorgio Garofalo dirigente igiene pubblica Ausl Toscana Centro

Astrazeneca: ripartite vaccinazioni al Mandela con 70enni in fila

E’ ripartita al Mandela forum di Firenze la vaccinazione con Astrazeneca dopo il via libera dell’Aifa per oggi alle 15. Le prime a entrare nel palazzetto di Firenze sono persone nate tra il 1941 e il 1944 che erano già in attesa all’esterno dell’hub prima dell’orario prestabilito.

“Abbiamo iniziato l’accettazione prima delle 15 perché avevamo già persone in fila fuori ad aspettare – ha spiegato Giorgio Garofalo, direttore dell’area aziendale igiene pubblica dell’Azienda Usl Toscana Centro -. La maggior parte sono anziani, ma ci sono anche esponenti del mondo della scuola”.
Secondo Garafalo non si registrerà un alto numero di assenti. “La mia previsione più pessimistica è di un 10% di persone che non verranno, ma potrebbe andare molto meglio, vedremo a fine giornata”.

Mandela Forum
Foto Controradio

“Non c’è tempo da perdere”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, saluta la ripartenza della campagna vaccinale in Toscana con Astrazeneca dopo lo stop di lunedì scorso. “Dobbiamo vaccinare, vaccinare e ancora vaccinare – aggiunge Giani – se vogliamo uscire da questa emergenza sanitaria e socio-economica quanto prima. Ringrazio i cittadini della loro disponibilità, collaborazione e pazienza, che i tempi che viviamo ci richiedono oltre ogni dire. Andiamo avanti con fiducia su questo fronte”.

Il governatore spiega inoltre che “le prossime nuove forniture di vaccino, attese per la Toscana, ci consentiranno di dare una notevole spinta alla vaccinazione. La nostra macchina organizzativa, perfezionata sul campo grazie alla rete progressivamente rafforzata del nostro intero sistema sanitario, è in grado di consentire alla Toscana di somministrare 1 milione di vaccini al mese”.

La Regione ribadisce che gli appuntamenti fissati dopo le ore 15 di oggi sono validi, compresi quelli di sabato 20 e domenica 21 marzo: i cittadini, che hanno preso l’appuntamento in queste date possono recarsi direttamente nei punti vaccinali prenotati, per ricevere la somministrazione del siero AstraZeneca. Invece, le prenotazioni fino alle ore 14:59 di oggi sono state annullate con apposito sms, le stesse persone saranno allertate con un altro sms, perché provvedano a prenotarsi nuovamente nei prossimi giorni.

Oltre 1000 bambini non hanno mai fatto un vaccino nei territori dell’Ausl Toscana Centro

I medici: “per questi piccoli che rappresentano circa il 2,5% dei nati in quegli anni (45.503) la prevenzione dalle malattia infettive è tornata indietro di oltre due secoli, ovvero prima della scoperta del primo vaccino (vaiolo nel 1798)”

Oltre 1151 bambini, nati dal 2014 al 2017 con un’età compresa tra i 2 ed i 6 anni e residenti nei territori dell’azienda, non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino.
“Per questi piccoli che rappresentano circa il 2,5% dei nati in quegli anni (45.503) la prevenzione dalle malattia infettive è tornata indietro di oltre due secoli, ovvero prima della scoperta del primo vaccino (vaiolo nel 1798)” dice  il dottor Giorgio Garofalo, direttore dell’area aziendale igiene pubblica dell’Ausl Toscana centro.

Nel dettaglio in ciascuna area territoriale, nei quattro anni di riferimento, gli inadempienti sono 315 a Firenze (su 9610 nati ) 50 nel Mugello (su 1636 nati), nell’area nord-ovest 160 (su 5768 nati) e nella sud est 152 (su 4508 nati).
A Empoli sono 107 i bambini non vaccinati ( su 6991 nati) a Prato 161 (su 8251 nati), mentre a Pistoia 137 (su 5236 nati). In Valdinievole gli inadempienti sono 69 (su 3503 nati).

I dati sono stati elaborati dall’Igiene Pubblica dell’Ausl centro suddivisi nelle quattro aree territoriali, dirette: dal dottor Giorgio Garofalo per la zona fiorentina, dalla dottoressa Susanna Ricci, per la zona pratese, dal dottor Paolo Filidei, zona empolese e dalla dottoressa Paola Piccioli, are pistoiese.
I dati mostrano comunque che da circa un paio di anni (sembra) invertita la tendenza al calo generalizzato delle vaccinazioni e ciò significa che la legge sull’obbligo vaccinale sta producendo qualche effetto positivo. Si rileva infatti che i bambini nati dal 2016 in poi si vaccinano un po’ di più, rispetto a quelli nati negli precedenti. Per alcuni vaccini è stato raggiunto il 95% della copertura, considerata la soglia minima per l’immunità di gregge.
L’Ausl Toscana centro ricorda quanto sia importante vaccinarsi per prevenire le malattie infettive ed invita i genitori a far vaccinare i loro bambini recandosi dal proprio pediatra o nei centri vaccinali per garantire la loro sicurezza e quella degli altri.

Qui il link all’intervento del dottor Garofalo: https://www.uslcentro.toscana.it/index.php/news/le-nostre-storie/16401-prevenzione-delle-malattie-infettive-tornata-indietro-di-oltre-due-secoli.

Sanità, appello AUSL: nemmeno una dose di vaccino per 677 bambini dell’area fiorentina

677 bambini dell’area fiorentina non hanno fatto nemmeno una dose di vaccino. Questa è la denuncia del dottor Giorgio Garofalo, direttore dell’area aziendale igiene pubblica dell’Azienda USL Toscana centro. Gli interessati sono nati dal 2014 al 2013, con età comrpesa tra i 2 e i 6 anni. Sono il 3% di quelli nati.

“E’ una realtà che, sebbene fatta di numeri relativamente piccoli deve indurci a riflettere: i tratta di bambini per i quali la prevenzione delle malattia infettive è tornata indietro di oltre due secoli, ovvero prima della scoperta del primo vaccino (vaiolo nel 1798)”, commenta Garofalo.

Gli adempimenti sono 315 a Firenze su 9619 nati, 50 nel Mugello su 1636, 160 nell’area nord-ovest su 5768 e 152 nel sud est su 4508 nati. Questi dati fanno emergere che, da circa due anni, si è invertito il calo generalizzato delle vaccinazioni. “Questo molto semplicemente significa che i bambini nati dal 2016 in poi si vaccinano un po’ di più, rispetto a quelli nati prima”, continua il direttore di igiene pubblica.

“Per alcune vaccinazioni siamo arrivati in zona di relativa tranquillità, ovvero il 95% dei bimbi è regolarmente vaccinato e questo consente di ottenere la cosiddetta Immunità di Gregge. Ovviamente – conclude Garofalo – ci sono ampie differenziazioni in base al territorio, alla tipologia di vaccino, ed altro”. L’azienda USL Toscana centro rinnova nuovamente l’appello ai genitori a far vaccinare i loro figli.

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