Boboli, oltre 2mila visitatori per il weekend

Firenze, oltre duemila visitatori per il weekend di riapertura del Giardino di Boboli: da venerdì a domenica sono stati 2.128 gli ingressi al parco mediceo, di cui 869 solo nella giornata di domenica.

“In questi primi giorni dopo la riapertura del Giardino di Boboli – spiega Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – abbiamo ospitato oltre duemila e cento visitatori, dei quali circa 700, dunque un terzo, residenti fiorentini, e due terzi provenienti da tutta la Toscana: questo dimostra che il doppio obiettivo di ricollegare i cittadini con la propria storia, con i propri tesori, e di favorire il turismo di prossimità, funziona pienamente”.

“La ripresa – continua Schmidt – si manifesta anche con il grande desiderio di riappropriarci delle bellezze naturali e artistiche che il nostro territorio offre a piene mani. Le Gallerie degli Uffizi rispondono con entusiasmo a questa necessità: la prossima tappa delle nostre riaperture sarà giovedi 28 maggio, con la riapertura di Palazzo Pitti e l’inaugurazione della mostra sulla grande pittrice del Seicento Giovanna Garzoni”.

Riaperto Boboli, il 3 giugno sarà la volta degli Uffizi

Le Gallerie degli Uffizi di Firenze riaprono al pubblico: giovedì 28 maggio è in programma l’apertura di Palazzo Pitti e mercoledì 3 giugno sarà la volta degli Uffizi. Lo ha annunciato il direttore Eike Schmidt in occasione, questa mattina, della riapertura del Giardino di Boboli.

Foto di Chiara Brilli

“Anche se eravamo pronti su tutta la linea – ha detto Schmidt – abbiamo declinato queste aperture seguendo alla lettera le indicazioni del comitato tecnico scientifico: prima i musei all’aperto, come Boboli, quindi quelli piccoli, con meno di centomila visitatori all’anno, infine i più grandi , come gli Uffizi. Ovviamente abbiamo predisposto tutte le misure previste in funzione antiCovid e tese a garantire il distanziamento sociale”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/05/200521_00_CUSTODE-BOBOLI.mp3?_=1

Il direttore Schmidt ha poi detto che con l’apertura di Palazzo Pitti si aprirà anche la “mostra dedicata a Giovanna Garzoni”: il 28 maggio “quindi riapriamo non
solo il museo, ma anche una bellissima mostra che doveva originariamente aprire il giorno dopo la chiusura” dei musei per l’emergenza sanitaria.
Intanto per Boboli stamani “abbiamo avuto già oltre 70 cittadini fiorentini che sono venuti fino a mezzogiorno, ricordo che i cittadini fiorentini entrano gratis attraverso la porta di
Annalena. E abbiamo avuto anche 55 visitatori paganti, tra cu una persona che è venuta stamani appositamente per questo momento da Massa Carrara e un visitatore con l’abbonamento annuale. Volevo anche annunciare – ha concluso – che ora apriamo scaglionati e quindi gli abbonamenti annuali saranno tutti prorogati di 80 giorni”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/05/200521_00_SCHMIDT-SU-UFFIZI.mp3?_=2

Giardino di Boboli, riapre il 21 maggio

Firenze, riapre giovedì 21 maggio, dopo oltre dieci settimane di chiusura per l’emergenza coronavirus, il Giardino di Boboli di Firenze che sarà accessibile sia dall’ingresso di Palazzo Pitti, sia attraverso la porta di Annalena tutti i giorni della settimana.

In una nota, le Gallerie degli Uffizi ricordano che all’interno del Giardino di Boboli, valgono tutte le norme nazionali e regionali per contrastare la diffusione del coronavirus: è vietato l’ingresso a persone con la temperatura oltre 37,5 gradi, è obbligatorio l’utilizzo della mascherina, è necessario mantenere la distanza interpersonale di almeno 1,80 m, sono vietati assembramenti, i gruppi non possono eccedere il numero di dieci persone e le guide turistiche devono sempre utilizzare microfono e auricolari. La Grotta Grande e il Museo delle Porcellane rimarranno invece per il momento chiusi.

“Con il Giardino di Boboli è di nuovo accessibile non solo il cuore verde di Firenze, ma anche uno straordinario museo all’aperto – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt -. Seguendo l’indicazione del Comitato tecnico-scientifico della Presidenza del Consiglio di aprire gradualmente prima i parchi monumentali e i musei con meno di 100mila visitatori annui, e solo successivamente i musei grandi, cogliamo l’occasione di ricordare che nelle sue varie parti rinascimentali e barocche Boboli è stato per secoli il modello a cui si sono ispirati tutti gli altri giardini di corte in Europa, incluso quello di Versailles”

Hush City, un’app per scovare i luoghi più silenziosi e rilassanti di Firenze

Un’app in grado di guidarti verso le zone della città meno rumorose: è l’iniziativa a cui partecipa l’assessorato all’Ambiente attraverso il progetto Hush City, ideato da Antonella Radicchi con l’Università di Firenze. La prima passeggiata in cerca di quiete urbana, a cui ha partecipato anche l’assessore, ha portato alla mappatura del percorso che parte dalla stazione di Rovezzano, per proseguire con il giardino della scuola Dionisi e arrivare in riva d’Arno fino alla cascata.

Percorsi segreti alla scoperta della Firenze silenziosa per individuare le aree di quiete e creare una cartina digitale accessibile a tutti. È la Firenze anti-stress che viene mappata segnando itinerari senza inquinamento acustico dai ‘camminatori’ muniti di smartphone. L’obiettivo è quello, come già avvenuto a New York, di mappare anche le zone del centro storico e quelle più sovraesposte ai rumori per scoprire zone di quiete nascoste e consentire a cittadini e turisti di staccare le orecchie dall’inquinamento acustico. Attraverso la app gratuita Hush City (disponibile per dispositivi mobili iOs e Android) ogni ‘camminatore’ potrà contribuire a creare la mappa della Firenze silenziosa, rendendo disponibili on line i luoghi anti-stress della città.

“Un’iniziativa molto interessante sul tema dell’inquinamento acustico – ha detto l’assessore Del Re – per arrivare a mappare le zone di quiete o nelle quali gli utenti trovano particolare sintonia con l’ambiente circostante. Come Comune di Firenze, stiamo lavorando sul tema dell’inquinamento acustico, anche grazie al bando europeo che la direzione Ambiente si è recentemente aggiudicata per lavorare su questi temi. Mappare le aree di quiete diventa quindi un elemento ulteriore in questa direzione, e ci impegneremo a promuovere la Hush City app realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze. Invitiamo i cittadini a partecipare alla mappatura di gruppo di domani e in generale a contribuire alla creazione di questa mappa digitale”.

Sono più di 70 i luoghi dei suoni mappati e accessibili dall’app: si va dal rumore delle cascate sull’Arno, ai fruscii di Boboli, dalle campane di Santa Maria Novella al brusio su Ponte Vecchio, dal fischio del treno, alla frenesia di San Lorenzo.

“Le nostre città sono sempre più rumorose – ha detto l’ideatrice del programma Antonella Radicchi -, e trovare uno spazio di quiete in città diventa sempre più difficile: basti pensare che ogni anno, in Europa 125 milioni di persone sono affette da inquinamento acustico. La protezione delle aree di quiete urbane è un aspetto centrale per la creazione di città sane: l’accesso ad aree di quiete aiuta a contrastare gli effetti negativi sulla salute provocati dall’inquinamento acustico, favorendo il benessere psico-fisico, stimolando la concentrazione e contribuendo ad abbassare i livelli di stress. Oasi di quiete urbana costituiscono inoltre un prezioso rifugio dall’iperstimolazione sensoriale a cui siamo costantemente sottoposti ogni giorno”.

Ferragosto: Uffizi, Pitti e Boboli aperti in omaggio a Bonaparte

Il prossimo giovedì, giorno di Ferragosto, ricorre l’anniversario dei 250 anni dalla nascia di Napoleone Bonaparte. Per celebrare il generale francese è stato riordinato l’ingresso della Galleria d’Arte moderna a Palazzo Pitti. Visibile il suo busto, opera di Canova, e il recente acquisto di un progetto ‘napoleonico’ del 1809 su due ponti sull’Arno.

Le Gallerie degli Uffizi restano quindi aperti per tutto il 15/08. L’opera di Canova è un colossale busto marmoreo proveniente dalle collezioni granducali, raffigurante proprio Napoleone. E’ invece un enorme disegno (84 x 207,5 cm) eseguito nel 1809 dall’architetto Hyacinthe Boucher de Morlaincourt (1756-1731) il progetto dei due ponti, dedicati uno allo stesso imperatore, l’altro alla sorella Elisa Baciocchi, allora governatrice della Toscana, da realizzare all’altezza delle allora Cascine granducali, aperte poi in forma di parco pubblico per volontà della stessa Baciocchi. L’opera del Morlaincourt è un esempio del piano che prevedeva di collegare al centro storico monumentale di Firenze lo spazio verde di una zona fino ad allora percepita come periferica, anche ideando una serie di passeggi alberati. Il progetto però, pur completato e presentato alle autorità, non arrivò mai a concretizzarsi.

“Con queste due iniziative ricordiamo l’importanza di Napoleone nello sviluppo dell’Europa moderna – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt -. La sua attività di legislatore e riformatore delle strutture amministrative e militari fu infatti improntata a principi illuminati di razionalizzazione. Se non esitò a razziare le opere d’arte della Penisola per portarle a Parigi, tuttavia – prosegue il direttore delle Gallerie – durante la campagna in Egitto si fece accompagnare da ricercatori, filologi ed archeologi cui venne affidato il compito di studiare e catalogare i resti dell’antica civilizzazione sorta lungo il Nilo. A Roma Napoleone stabilì l’emancipazione degli ebrei, e anche in Toscana, patria dei suoi avi, lasciò la sua impronta. In campo urbanistico, non tutte le idee di Napoleone furono realizzate, e pertanto – conclude Eike Schmidt – il disegno che abbiamo appena acquistato fornisce una preziosa testimonianza”.

Uffizi ricordano 75/o drammatica Notte dei Ponti a Firenze

Firenze, gli Uffizi ricordano la notte che, tra il 3 e 4 agosto 1944, ha visto l’esercito tedesco in ritirata distruggere dietro di sé, nel tentativo di rallentare l’avanzata degli Alleati, le vie di comunicazione, compresi i ponti, tranne Ponte Vecchio.

In ricordo di quella drammatica ‘Notte dei ponti’ di 75 anni fa, Le Gallerie degli Uffizi hanno organizzato una serie di iniziative per domenica prossima 4 agosto, tra cui l’ingresso gratuito a Palazzo Pitti e Giardino di Boboli e una speciale esposizione, per tutto il mese, nell’Anticamera degli Staffieri della Galleria di arte moderna di Pitti, del grande cartone preparatorio del ‘Dittatore folle’, tela a tecnica mista del pioniere dell’Art Nouveau Galileo Chini. L’opera, 2,40×4,53 metri, fu realizzata nel 1939, un anno dopo la visita di Adolf Hitler a Firenze, nel periodo in cui il Führer invadeva la Polonia: nella sua allucinata espressività, costituisce, si spiega, “come un manifesto lucido e brutale di quella situazione storica, e testimonia l’impegno e il tormento dell’artista nei confronti degli orrori della guerra appena cominciata”.

A corredo di questa iniziativa, nel corso della giornata verranno organizzate visite-focus guidate da specialisti del museo, dedicate al ‘Dittatore folle’ ed anche al ‘Vaso di Fiori’ di Jan van Huysum: il dipinto trafugato dai nazisti nel 1944 e restituito dalla Germania poche settimane fa, dopo 75 anni. Questi approfondimenti, gratuiti ed offerti in lingua italiana, si terranno alle 11 per quanto riguarda il Dittatore folle (ce ne sarà anche uno il giorno prima, alla stessa ora). Alle 16, il comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Firenze, il maggiore Lanfranco Disibio, illustrerà il ‘Vaso di Fiori’ ed il suo recupero insieme al direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Con l’apertura gratuita speciale i visitatori potranno ammirare gratuitamente, oltre alle collezioni permanenti dei musei di Palazzo Pitti, anche le quattro esposizioni temporanee ospitate a Pitti e a Boboli.

La Notte dei Ponti a Firenze “è stato uno degli innumerevoli episodi bui dei quali si è reso protagonista il Terzo Reich, fortunatamente sconfitto”, ma come “testimoniano recenti episodi di cronaca, non solo in Germania, a distanza di tanti anni il fenomeno dei tentativi di rinascita del nazismo non è mai veramente morto. L’unica arma per relegare definitivamente questa mostruosità della storia nella tomba del passato è la promozione e la diffusione della cultura e della memoria”. Lo ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, presentando oggi le iniziative promosse per domenica prossima 4 agosto, in ricordo di quanto accadde 75 anni fa a Firenze. Ha aggiunto Schmidt: “Questa speciale giornata, resa ancor più viva dall’esposizione del Dittatore folle di Galileo Chini, vuole assolvere simbolicamente proprio a questa funzione”.

Exit mobile version