Due opere video di Krypton pensate per la rete in tempi di pandemia

Dal “Laboratorio per il riconoscimento del limite umano“, il progetto realizzato da TS Krypton con il contributo di Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea2020 con il Centro Pecci di Prato, scaturiscono due opere video dal titolo Nel canto della balena bianca e Fame Vr , per rispondere con la letteratura e la memoria creativa a questo momento difficile per la compagnia ed il suo pubblico.

I video saranno pubblicati nei giorni 18 e 20 novembre su You Tube, sui social e sul sito di Krypton.

Le sperimentazioni attuate nella creazione di questi lavori disegnano “una linea di continuità nella scelta della compagnia di perseguire, fin dagli esordi, l’applicazione dei nuovi linguaggi ed in particolare delle nuove tecnologie alle arti sceniche”.

“Nel canto della balena bianca”, online il 18 novembre, è ispirato a Moby Dick di Herman Melville, di e con Giancarlo Cauteruccio, scenografia virtuale e montaggio video di Massimo Bevilacqua. Il video, della durata di 22 minuti, richiama l’attenzione del pubblico sulle questioni ambientali.

“Fame Vr”, di e con Giancarlo Cauteruccio, regia di Massimo Bevilacqua, sarà online il 20 novembre con un video di 15 minuti in cui si vuole mettere in relazione il teatro e il cibo.

Per informazioni al sito.

Teatro studio Kripton presenta “Il Diluvio” da Leonardo Da Vinci

Teatro Studio Krypton presenta domani ore 19, con replica mercoledì 11 dicembre  ore 19, “Il Diluvio” da Leonardo Da Vinci presso il chiostro dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Un’opera di Teatro architettura, regia di Giancarlo Cauteruccio, con l’attore Roberto Visconti e il soprano Monica Benvenuti. Musiche originali eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco e scenografia virtuale di Massimo Bevilacqua ed Alessio Bianciardi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

Il comunicato stampa di Teatro studio Kripton, riporta: “Le celebrazioni  per i cinquecento anni dalla  morte  di Leonardo da Vinci hanno spinto importanti artisti e istituzioni a confrontarsi con i temi del genio toscano. Un creatore con molteplici capacità artistiche e tecnico/scientifiche  messe al servizio dei signori dell’epoca. I suoi diffusi interessi e la curiosità con cui studiava il mondo fenomenico, in modo che possiamo definire pre-scientifico, danno la cifra di un carattere irrequieto e indubitabilmente moderno.

Potente e singolare è il breve scritto, conservato nel Codice Atlantico e Codice Windsor, che riguarda il diluvio: immagini e testi che illustrano e si interrogano sulla potenza dell’acqua nella distruzione vendicativa, anche se nella ricerca di toni tra il mistico e lo scientifico. Ma la sua esplorazione delle conseguenze catastrofiche pratiche dei miti biblici non può non  richiamare la nostra contemporaneità , segnata dalle recenti alluvioni , dall’avanzare del  riscaldamento globale, dallo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei mari.Il destino dell’umanità è confrontarsi con la distruzione da parte degli elementi naturali.

Su queste riflessioni si basa Il diluvio che Giancarlo Cauteruccio dirige, una particolare performance di Teatro-Architettura, già sperimentata con vero successo nel cortile del Chiostro di S.Ivo alla Sapienza a Roma in ottobre passato. L’allestimento site specific per il luogo capolavoro di Borromini è entrato in dialogo perfetto con quell’architettura, generando un risultato di fortissimo impatto percettivo. Il  Diluvio è un  work in progress che si confronta via via con spazi diversi.

Il Diluvio

Il regista nella seconda tappa, quella fiorentina pensata per il chiostro dell’Accademia di belle arti (coperto da portici ad archi ribassati agli inizi del 600), crea una nuova opera immersiva sul tema dell’acqua, della sua violenza, della sua dirompenza, compresa quella  manifestatasi  in tempi recentissimi , traendo Ispirazione dal testo poetico/scientifico di Leonardo.

I magnifici disegni con i quali il genio di Vinci studia l’azione degli elementi sul paesaggio diventano il motore di  un teatro per lo spazio architettonico. Il regista parte da quelle pagine e si interroga su ciò che l’acqua fuori dal suo corso naturale determina. L’acqua diviene personaggio nella performance, una sorta di creatura viva. La sua natura, pacifica e calma negli argini,  minata dalle trasformazioni dell’uomo diventa feroce ,indomabile , esonda e distrugge per accumulazione di forza.

Il Diluvio

<<Ma con quali vocavoli potrò io descrivere le nefande e spaventose inondazione,
contro alle quali non vale alcuno umano riparo, ma con le gonfiate e superbe onde
ruina li alti monti, dripa le fortissime argine, disvelle le radicate piante..>> questo uno stralcio del testo di impressionante attualità. Cauteruccio mette in relazione  le pagine di Leonardo, la musica e l’immagine dinamica per dar vita ad  una affascinante opera interdisciplinare, padroneggiando i linguaggi visuali e tecnologici, dei quali è uno dei primi sperimentatori nel panorama italiano ed internazionale .
L’attore Roberto Visconti  interpreta il testo leonardiano nella lingua originale con notevole energia , anticipando l’ azione dirompente creata da scenari digitali in  video mapping.
Il Diluvio
Le  musiche, composte ad hoc ed eseguite dal vivo, sono  del polistrumentista Gianfranco De Franco che utilizza Sax, flute, synt, theremin, campana tibetana, laptop, iPad, vox, pedaleffect. La composizione “sonoro musicale”  si concentra sulla forza e il quieto “respiro” dell’acqua sfociando in una serie di stratificazioni timbriche strutturate e libere che seguono il fluttuare emotivo del “qui ed ora”. La  figura dell’acqua viene incarnata dalla potente e versatile voce della cantante Monica Benvenuti.
Massimo Bevilacqua insieme al visual engineer Alessio Bianciardi è l’autore della scenografia virtuale. La produzione è di T S Krypton realizzata con il sostegno di Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Firenze. La compagnia è finanziata da Regione Toscana,Comune di Firenze,Citta Metropolitana e Mibact. Gli spettacoli sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. Lo spettacolo si terrà anche in caso di pioggia, essendo gli spettatori al coperto.”

‘Il Cuore di Firenze’: la cena di beneficenza torna in Piazza Santissima Annunziata il 10 settembre

Nello scenario di Piazza Santissima Annunziata torna l’appuntamento con ‘Il Cuore di Firenze’, cena di beneficenza organizzata da Misericordia di Firenze, Montedomini, Santa Maria Nuova e Istituto degli Innocenti. Proprio quest’ultimo sarà protagonista visto che l’evento si inserisce nel programma delle celebrazioni del Seicentenario dell’Istituto, da sei secoli impegnato in difesa dei diritti di bambini e ragazzi.

‘Il Cuore di Firenze’ servirà a finanziare un progetto per rendere più accoglienti e funzionali gli spazi di ‘Casa bambini’, servizio socio-educativo residenziale che accoglie fino a sette bambini, tra 0 e 6 anni, e offre nuove opportunità di crescita per i piccoli in stato di disagio familiare.

Davanti al loggiato progettato da Filippo Brunelleschi e ai putti di ceramica invetriata di Andrea della Robbia, simbolo dell’Istituto degli Innocenti si svolgerà la serata di beneficenza intervallata dagli interventi degli organizzatori e delle autorità che hanno sostenuto il progetto ma anche dalla musica diretta dal Maestro Giuseppe Lanzetta, mentre sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti andrà in scena lo spettacolo di luci del registra Giancarlo Cauteruccio, che dalle ore 23.00 sarà aperto alla cittadinanza.

Quest’anno la cena che inizierà alle ore 20, renderà omaggio al “bambino di nome Franco”, il Maestro Zeffirelli che ha portato il nome di Firenze nel mondo, sotto il segno dell’Arte, della Bellezza e della Cultura, e che sarà ricordato anche per il suo legame con l’Istituto degli Innocenti.

Alla conferenza stampa, a Palazzo Vecchio, era presente il figlio di Zeffirelli, Pippo. “Ricordo ancora – ha detto – quando, durante il primo sopralluogo nell’istituto, propedeutico per le riprese del film ‘Un tè con Mussolini’, Franco Zeffirelli si commosse alla vista del cortile interno dove aveva giocato da bambino. Indubbiamente nei decenni il maestro ha sempre mantenuto un forte legame, pieno d’affetto, con la prestigiosa istituzione. Oggi sono felice che nuovamente al nome e all’autorevolezza dell’Istituto degli Innocenti si affianchi di nuovo quella del Maestro Zeffirelli”.

Il presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida ha sottolineato che “i fondi raccolti serviranno per la riqualificazione di una delle strutture degli Innocenti che accoglie i bambini in stato di disagio familiare”.

“Questa manifestazione – ha affermato l’assessore a associazionismo e volontariato Andrea Vannucci – ha toccato il cuore di Firenze, l’orgoglio dei fiorentini”. Per il presidente di Montedomini Luigi Paccosi si tratta di “un evento unico, la cui forza è data dalla partecipazione di tutta a città. Siamo riusciti a coinvolgere le realtà più importanti della città, pubbliche, private e del mondo del volontariato”.

“Piazza Santissima Annunziata – ha sottolineato Giovangualberto Basetti Sani, provveditore della Misericordia di Firenze – diventa palcoscenico di un evento a cui teniamo molto, all’insegna della solidarietà che da sempre contraddistingue la città di Firenze. Quest’anno l’obiettivo è quello di rendere più accogliente un ambiente che ospita bambini in difficoltà”. Secondo Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova onlus, “questa manifestazione è un ulteriore passo verso la creazione di un circuito della carità tra le istituzioni storiche fiorentine dedicate all’assistenza

Il dettaglio della serata nelle interviste di Lorenzo Braccini alla vicesindaca Cristina Giachi e alla direttrice dell’Istituto, Maria Grazia Giuffrida.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190903_03_IL-CUORE-DI-FIRENZE.mp3?_=1

 

“Nel Chiostro delle Geometrie”, Cauteruccio omaggia Schlemmer

Con l’omaggio a Schlemmer di Giancarlo Cauteruccio, previsto per il 14 giugno alle ore 21 alla Chiesa di Santa Verdiana, prosegue il programma della sesta edizione de “Nel Chiostro delle Geometrie“, il progetto-laboratorio di teatro-architettura (TEARC) dedicato quest’anno alla corrente artistica del Bauhaus, nata 100 anni fa in Germania.

Nel  workshop “l’arte scenica tra palcoscenico e architettura“, una due giorni dedicata all’analisi del Total Theater  di Walter Gropius ed  una immersione nelle visioni di Oskar Schlemmer, pittore e scultore, direttore del dipartimento di teatro a Dessau, mettendo al centro del fatto scenico l’uomo, soprattutto nel rapporto con la macchina, Cauteruccio conduce i numerosi allievi del laboratorio TEARC in un viaggio alla scoperta del pensiero e dell’arte di personaggi che  hanno rivoluzionato e segnato il Novecento.

All’interno della chiesa di S.Verdiana, Cauteruccio terrà una  lectio  intitolata Omaggio a Oskar Schlemmer. Il regista  metterà in scena un tributo, attraverso i suoi lavori teatrali,installativi,di opera  e video, ad uno delle figure di spicco di quella stagione che lo ha ispirato per l’uso della luce, del corpo, della musica, il senso ed il disegno dello spazio, l’utilizzo particolare della voce e della tecnologia.

I prossimi appuntamenti del “Nel Chiostro delle Geometrie”, il progetto-laboratorio di teatro-architettura (TEARC) nato nel 2014 dall’intesa tra la Compagnia Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, prevedono dal 17 al 21 giugno, l’installazione, nella chiesa di Santa Verdiana, di Ts Krypton Bauhaus Percezione, ambiente dinamico immersivo. Fondata sulle estetiche della Bauhaus, applicate a grafica, design, architettura, fotografia, tutto il progetto sarà sviluppato dagli allievi del laboratorio, partendo dalle ricerche  storico – iconografiche fino alla realizzazione dell’opera in multi-proiezioni, con sistema di videomapping, coordinati da Massimo Bevilacqua e da Giancarlo Cauteruccio, con la collaborazione di Alessio Bianciardi.

Una due giorni di conferenze di architettura si terrà parallelamente ed extra mura al Cenacolo di Santa Croce: il 19 giugno alle ore 16 ospiti gli architetti madrileni Angela Garcia de Paredes e Ignacio G. Pedrosa ed il 20 giugno seguiranno gli architetti italiani Adolfo Natalini, Carlo Terpolilli, Tortelli e Frassoni, e Paolo Zermani.

Un secondo workshop vedrà come Maestro l’architetto milanese Italo Rota, uno dei veri eredi della Bauhaus. Rota è autore di numerose opere tra cui il Musée d’Orsay con Gae Aulenti ed il recente Museo del Novecento a Milano, un tempio indù, sistemazioni urbane a Nantes e a Palermo, solo per citarne alcune. Nel laboratorio egli ripercorrerà il suo iter creativo tra architettura, design, teatro e scenografia che sfocerà il 27 giugno in una lezione scenica pubblica, una sorta di performance in cui presenterà i suoi progetti realizzati.

Al Chiostro delle Geometrie torna l’architetto e artista Cesare Pergola, di stanza a San Paolo, che terrà un workshop il cui esito pubblico, una video installazione, sarà presentato il 9 luglio nella chiesa dal titolo Kandinsky Explosion. Un incontro/scontro tra il quadro Giallo, rosso, blu (1925) di W.Kandisnky, Schoenberg ed il funky brasiliano, nel solco della sue ricerca geometrica digitale-tridimensionale e su temi contrastanti e affini.

Dopo la pausa di metà luglio ed agosto, a settembre riprenderanno le attività laboratoriali ed eventi pubblici che si protranno sino alla fine di ottobre. Il 19 settembre sarà la volta del coreografo Salvo Lombardo con Tiergarten, un workshop/performance. Il workshop sarà incentrato sul discorso delle rappresentazioni del corpo e delle iconografie esotizzanti di stampo modernista che pure hanno influenzato parte del pensiero Bauhaus in più ambiti. Il coreografo metterà in dialogo quell’impostazione primo novecentesca con le derive iconografiche che la contemporaneità ripropone in particolare attraverso la moda, il design dei corpi, con un focus sul rapporto tra immaginario\corpo\spazio. Lombardo creerà con i partecipanti una sorta di giardino\zoo umano dove corpi e piante insieme contribuiranno ad una ridefinizione dello spazio attraverso una pratica di “composizione istantanea” che porrà i partecipanti\performer nella condizione di costruire e decostruire a vista uno spazio in un tempo dato.

Marco Mulazzani, architetto e docente di storia dell’architettura alla Università di Ferrara, terrà la conferenza Weimar Dessau Berlino: i Bauhaus 1919/1933, l’incontro delle discipline lunedì 30 settembre.

Monica Benvenuti condurrà il workshop Il Bauhaus e la musica – Dodecafonia e Sprechgesang ed il 3 ottobre andrà in scena il concerto Sprechgesang. Nella Germania di Weimar convivevano espressionismo in arte e letteratura, architettura della Bauhaus, la fisica della relatività, la psicanalisi e la musica atonale e dodecafonica. Nel laboratorio la cantante lirica svolgerà una indagine sul percorso che porterà Schönberg a definire un nuovo rapporto voce-testo, con la tecnica dello sprechgesang, che traeva origine dai cabaret berlinesi di inizio secolo e si sviluppava soprattutto attraverso la canzone teatrale di Brecht/Weill.

Europa, Deutschland, Baden -Wuerttemberg

L’ 8 ottobre sarà la volta di Vittorio Corsini, artista visivo, con Passi terribili, ”relazionandosi alla Bauhaus farà un lavoro che sposta il centro dell’intelligenza, dalla testa ai piedi – sostiene Corsini – facendo in modo che il nostro camminare, il nostro muoverci fisico produca un senso, produca uno stato che la nostra intelligenza speculativa razionale, non riesce a produrre. Il pensiero non può produrre la cancellazione di una parola, non esiste la “non casa”, possiamo smontare un pensiero, una parola come razzismo, possiamo cioè cercare di contenerlo con un’attività razionale, di pensiero, ma non riusciamo a eliminarlo. L’attività, il movimento può invece intervenire ad un livello più profondo, più consistente, che elimina fisicamente e quindi con tutto il corpo qualcosa, come una sorta di espulsione di una tossina. Cosi la lecture e il precedente workshop saranno improntati a questo: prima una carrellata su alcuni lavori realizzati negli anni scorsi su questi temi e poi lavoreremo per cercare qualcosa che attraverso la distruzione trovi la sua realizzazione, trovi la sua pienezza, come dire che il lavoro sarà finito una volta distrutto.”

Il 17 ottobre sarà la volta del curatore e critico Pietro Gagliano con la lecture Black Mountain College. Gli émigré della Bauhaus in U.S.A. Il Black Mountain College, fondato nel 1933 in North Carolina, ha costituito il primo punto di approdo per gli artisti e i teorici della Bauhaus, emigrati dalla Germania di Hitler negli Stati Uniti. Da Joseph Albers, che ne fu anche il direttore a Xanti Schawinsky, a Walter Gropius che progettò anche un’espansione, mai realizzata, dell’istituto. E tra i molti ospiti di summer school e seminari, nel 1952 John Cage vi realizzò il Theatre Piece no. 1, embrione di tutta la performance art. Sulle sponde di Lake Eden i metodi pedagogici, la prospettiva interdisciplinare, la trasversalità dei linguaggi artistici, hanno dato vita a una gloriosa epopea, marginale rispetto alla storia dei grandi college statunitensi ma centrale per la cultura. La conferenza, preceduta da alcuni giorni di workshop, racconterà questa autentica stagione di giganti, tra crisi (finanziarie) e splendore della visione, mettendo in evidenza la sua influenza sull’arte, la musica, il teatro, la pedagogia del nostro tempo.

In via di definizione con la Fondazione Teatro della Toscana, dal 22 al 31 ottobre Ts Krypton prevede la presentazione al Teatro Niccolini di Firenze del modello 3D del TOTAL THEATER ideato da Walter Gropius(1927-29). Si tratta di uno spazio virtuale che porterà gli spettatori nel più affascinante teatro del novecento mai realizzato fino ad oggi. Il progetto è intitolato “Di teatro in teatro – dalla realtà storica alla realtà aumentata” e la storica sala teatrale accoglierà questo modello 3d in un video immersivo, un luogo virtuale “visitabile” grazie all’utilizzo di device come l’Oculus Go, HTC Vive e Oculus Rift, nonché di ogni tipo di cardboard insieme ad uno Smartphone.

“Nel Chiostro delle Geometrie” è il progetto-laboratorio di teatro-architettura (TEARC), nato nel 2014 dall’intesa tra la Compagnia Teatro Studio Krypton e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Un consolidato format di collaborazione tra un’istituzione universitaria e una compagnia che opera nei territori dell’arte scenica e architettonica. Pensato in forma aperta, il programma “Nel Chiostro delle Geometrie” con il suo calendario ricco di eventi si rivolge a un pubblico variegato, attento ai linguaggi contemporanei, ma principali destinatari sono i giovani, studenti e artisti, chiamati in prima linea sia come spettatori sia come protagonisti di un percorso di alta formazione interdisciplinare sui linguaggi artistici e performativi.

“Nel Chiostro delle Geometrie” vede la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e la direzione scientifica del prof. Carlo Terpolilli e costituisce per i giovani partecipanti della Facoltà di Architettura (la partecipazione garantisce loro 12 crediti formativi) e dell’Accademia di Belle Arti un percorso di apprendimento sperimentale.

Per  Giancarlo Cauteruccio è fondamentale “mettere in primo piano le giovani generazioni in una relazione diretta con le varie fasi di messa in opera e in contatto con artisti e pensatori, oltre che con tecnici. In molti anni di esperienza formativa con i giovani ho verificato il valore e il profitto della possibilità di misurarsi in maniera concreta con la creazione, accrescendo così le loro capacità”. L’approccio formativo si basa sul learning by doing e impegna gli studenti in un coinvolgimento attivo per la creazione degli eventi pubblici, oltre a percorsi seminariali e di approfondimento.

La manifestazione è realizzata col sostegno dell’Estate Fiorentina 2019 e di Fondazione Cassa Di Risparmio Firenze, con il patrocinio della Regione Toscana.

‘Nel Chiostro delle Geometrie’, sesta edizione

?Firenze, presentata oggi la sesta edizione di ‘Nel Chiostro delle Geometrie’, il progetto-laboratorio di teatro-architettura (TEARC) nato nel 2014 dall’intesa tra Ia ‘Compagnia Teatro Studio Krypton’ e il DIDA-Dipartimento di Architettura dell’Universita di Firenze che si terrà dal 30 maggio al 31 ottobre.

‘Nel Chiostro delle Geometrie’ è un format nato dalla collaborazione tra un’istituzione universitaria ed una compagnia di teatro, che opera nei territori dell’arte scenica ed architettonica.

II sottotitolo della rassegna, SOMMER BAUHAUS, è un chiaro riferimento alla scuola di architettura, arte e design tedesca, a 100 anni dalla sua fondazione, avvenuta il primo aprile del 1919.

Con il suo calendario ricco di eventi si rivolge a un pubblico variegate, attento ai linguaggi contemporanei, ma principali destinatari sono i giovani, studenti e artisti, chiamati in prima linea sia come spettatori sia come protagonisti di un percorso di alta formazione interdisciplinare sui linguaggi artistici e performativi.

II programma si avvale della competenza di importanti artisti e professionisti coinvolti nelle attività per approfondire le tecniche e le tecnologie innovative dei linguaggi scenici, e non solo, del contemporaneo.

La partecipazione degli studenti di Architettura garantisce loro 12 crediti formativi, che equivalgono al superamento di un esame fondamentale del loro piano di studi.

La rassegna è realizzata con Ia direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio e Ia direzione scientifica del prof. Carlo Terpolilli, e costituisce per i giovani partecipanti della Facolta di Architettura e dell’Accademia di Belle Arti un percorso di apprendimento sperimentale.

L’approccio formativo si basa sul “learning by doing” ed impegna gli studenti in un coinvolgimento attivo per Ia creazione degli eventi pubblici, oltre a percorsi seminariali e di approfondimento.

La manifestazione è realizzata col sostegno dell’Estate Fiorentina 2019 e quello di Fondazione CR Firenze, con il patrocinio della Regione Toscana.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Tommaso Sacchi, curatore dell’Estate Fiorentina, di cui la rassegna fa parte ed il professor Terpolilli:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190528_SOMMER-BAUHAUS_SACCHI-TERPOLILLI.mp3?_=2

Tenax Theatre: “Plastic Fantastic Lover” al Krypton

Continua la programmazione di Tenax Theatre, come luogo di sperimentazioni dei linguaggi dell’arte, incubatore per giovani artisti che in esso sviluppano la loro espressività e creatività in contatto diretto con maestri ed operatori della scena, dell’arte e delle nuove tecnologie. Un progetto di Teatro Studio Krypton, ideato da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua, con il sostegno del Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze, e in convenzione con il Tenax, Tenax Theatre è uno  spazio multidisciplinare a Firenze, contenitore attivo di opere di “teatro immagine immersivo”.

Il programma della prima tranche del 2019, che conferma le aperture del giovedì sera, prevede appuntamenti poliedrici con nomi di spicco della scena nazionale in ambito teatrale, musicale e performativo.

Giovedì 14 marzo dalle ore 20 Teatro Studio Krypton apre lo spazio alla creatività di un folto gruppo di giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze e dal Conservatorio L. Cherubini di Firenze. L’evento “Plastic Fantastic Lover² – una notte per le arti” si baserà sulla presentazione di opere video realizzate da giovani artisti dell’Accademia, selezionati  da Robert Pettena e Maurizio Rossi in collaborazione con le studentesse Silvia Cogotzi e Dalila Doro della consulta degli studenti, in un ambiente sonoro generato live da sassofonisti e percussionisti allievi del conservatorio.

La serata prosegue con la messa in scena dello spettacolo “Guerra – cinque brevi capitoli sul mito tragico dell’amore”, in scena 25 studenti dell’accademia diretti da Ilaria Cristini. Con la  collaborazione artistica di  Brisa Fuentes Astudillo e Sofia Mencic e la collaborazione grafica e comunicazione di  Silvia Cogotzi, Dalila Doro, Stefano Macaione.

La scena diviene il campo dello scontro. Una visione ironica e disincantata del quotidiano e dello sforzo che occorre per affrontarlo ogni giorno e che non garantisce risultati alcuni.
I nostri rapporti umani contengono ancora molto di atavico: se questo è un Mito tragico, come recita il sottotitolo, è perché il suo Eroe è consapevole, conosce la condanna originaria della colpa, la sofferenza che è obbligato a sopportare, l’Eden perduto.
Ora egli è costretto a conoscere la fatica: quello che lo ha portato fin lì è stata la sua passione per la vita, ed è la vita stessa che ora gli mostra l’altro suo lato, il macigno.
Si intuisce la dote, tutta umana, di accettare l’inaccettabile che può essere intesa come desiderio o condanna.
La confusione delle passioni, le relazioni familiari, i fatti contemporanei di cronaca nera, raccontano il continuo scontro tra ordine e  libertà, legami civili e impulsi primitivi. L’individualismo è una delle maggiori forme di difesa a questa confusione.
Nemmeno il Principe Azzurro riesce più a svegliare così facilmente l’Amata dal suo sonno profondo. Anche a lui è richiesto uno sforzo titanico.
Finché c’è vita …

A concludere il duo di djs Funkamari a suon di Funk, Disco, Jazz, Afrobeat, Makossa, Cumbia e Electro music, e Untitled&Co co, gruppo di djs, drag queen e ballerini dal volto mascherato, con un repertorio che va dall’Electro, Electro House, Electroclash, French House, Techno, Synth pop a contaminazioni di Classica o Pop. Entrambi i gruppi di dj sono formati da studenti di Accademia di Belle arti.

Krypton

INFO:

Teatro Studio Krypton 055 2345443

www.teatrostudiokrypton.it

Tenax, via Pratese 46, Firenze

www.tenax.org

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