Firenze, direttore Uffizi: ‘collegare gratuità al territorio’

Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze: “Con la campagna ministeriale #iovadoalmuseo e con la maggiore autonomia ai direttori dei musei si dà la possibilità di collegare la gratuità al territorio”.

“Con la campagna ministeriale #iovadoalmuseo e con la maggiore autonomia ai direttori dei musei si dà la possibilità di collegare la gratuità al territorio”: lo ha detto il direttore degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt, a margine della presentazione a Roma questa mattina delle nuove norme di agevolazione della fruizione museale contenute nel decreto Mibac in vigore dal 28 febbraio.

A Firenze, tra Uffizi, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, le giornate gratuite saranno 12, tutte legate alla storia e alle tradizione, con un occhio alle donne e ai grandi temi: “il 24 marzo per esempio celebreremo la nascita di Francesco I de’ Medici, a ottobre ci saranno due giornate dedicate a Vittoria della Rovere e Anna Maria Luisa de’ Medici, donne che entrambe hanno protetto le collezioni del Museo”, ha detto il direttore, “mentre il 27 maggio ricorderemo l’attentato a via dei Georgofili come monito contro la criminalità”.

Secondo Schmidt, rispetto al passato le nuove norme aumenteranno la presenza dei del pubblico italiano: “Inizialmente il sistema delle domeniche gratuite aveva portato tante persone al museo, ma poi era stato sovvertito da agenzie turistiche e guide online, favorendo una netta predominanza di stranieri, con una percentuale che agli Uffizi era arrivata al 90%”, ha spiegato.

Essere, la mostra di Antony Gormley agli Uffizi.

Antony Gormley agli Uffizi: per Essere, la sua nuova mostra a Firenze.

 

Inaugura oggi la nuova mostra di Antony Gormley – anzi, di Sir Antony, visto che la Regina Elisabetta lo ha insignito del titolo OBE (Ordine dell’ Impero Britannico, un’ onorificenza importante). Gormley torna a Firenze dopo la mostra al Forte Belvedere del 2015, l’istallazione alla Strozzina nel 2010, e l’indimenticato lavoro alla Torre dell’Acqua di San Casciano per Tuscia Electa del 2002.

Adesso agli Uffizi  per la sua mostra “Essere” Gormley ha collocato 12 opere nella grande Aula Magliabechiana, uno spazio ampio e scevro di decorazioni che a lui piace molto, anche perchè colmo di luce naturale.

Le sculture di Gormley sono realizzate in vari materiali, dall’acciaio al cemento alle fibre tessili (come nel caso di “Room”, un lavoro del 1980 qui riallestito). Pezzo centrale della mostra, come ha detto lo stesso Gormley, è “Passage”: un tunnel di acciaio di forma umana lungo 12 metri, che i visitatori possono percorrere.

“Nel momento in cui vi si penetra dentro”, ha detto Gormley, “si entra nella profondità oscura sconosciuta, con una dimensione acustica risuonante. E’ l’opera più importante, è un invito a partecipare fisicamente all’opera…”

Se la mostra al Forte era “una meditazione sull’idea di Rinascimento” ha detto ancora Gormley, in un italiano approssimativo ma gentile, “qui agli Uffizi sono più interessato all’idea della fruizione dell’arte. Questo contesto mi è molto caro per pensare alla differenza tra il passato e l’oggi proprio per quanto riguarda la fruizione dell’arte.”

“Per me questa mostra è connessa con l’idea di tempo dello spettatore. La mostra non è una rappresentazione di qualche cosa, non c’è una storia mitologica. Uso l’assenza e l’immobilità delle sculture per creare uno spazio aperto dove tutto diventi possibile per gli spettatori. Che possono proiettarvi i loro pensieri. ”

“E’ un esperimento. Magari non funzionerà, ma spero che invece succeda proprio questo”.

Dice ancora Gormley:” Questo spazio dell’Aula Magliabechina non ha il peso della storia, è aperto. Per me è fantastico che non faccia parte del percorso museale vero e proprio. Quando un visitatore ci arriva, si rilassa.”

E così ogni visitatore può pensare ad… Essere. Il titolo infatti è stato scelto per indicare la centralità dell’esistenza di ogni singolo spettatore.

“La mia scultura è una piattaforma per far pensare lo spettatore alla sua vita. E la mostra è un invito a una co-produzione di valore non ancora donato.”

Oltre alle 12 opere dell’Aula Magliabechiana gli Uffizi ospitano altre tre sculture. Due sono sistemate nelle sale museali. La terza ci osserva dal balcone della Terrazza in cima alla Loggia dei Lanzi. Alzate lo sguardo a salutarla la prossima volta che passerete per Piazza Signoria.

Margherita Abbozzo. Tutte le fotografie in mostra sono mie. La mostra è a cura di Eike Schmidt e Max Seidel.

Info pratiche qui.

 

Uffizi: Schmidt, conferma fine lavori entro 2024

Si concluderanno entro il 2024 i lavori per i cosiddetti ‘Nuovi Uffizi’, l’opera di ristrutturazione e adeguamento della Galleria degli Uffizi di Firenze.

“La prima metà dei lavori sono durati 10 anni – ha detto Eike Schmidt, direttore complesso museale – ma la seconda metà dei lavori non durerà 10 anni perché abbiamo messo insieme il terzo e il quarto stralcio. Siamo oltre la metà dei lavori e li concluderemo entro 4 anni e mezzo, senza mai chiudere il museo”.
Il direttore Schmidt ha fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori in occasione di un sopralluogo a cui hanno partecipato il soprintendente dei Beni culturali per la città di Firenze, Andrea Pessina, rappresentanti del Comune di Firenze, della Giunta e del Consiglio regionale.
Il terzo stralcio di lavori prevede la realizzazione di un nuovo ingresso, di un ristorate e interventi sulle sale del piano terra. Il quarto e ultimo lotto comprende interventi all’impiantistica, la realizzazione dello scalone di Ponente, di un nuovo bookshop e la sistemazione di 12 sale per esposizioni.
Il direttore Schmidt ha spiegato che il progetto per la conclusione dei lavori “è già tutto finanziato quindi possiamo andare avanti senza problemi”. Per finire i lavori “nel 2015 – ha detto – abbiamo ricevuto 18 milioni ai quali vengono aggiunti 30 dei 40 milioni ricevuti dallo stralcio cultura e turismo del 2016”. Gli altri 10 milioni invece serviranno per la riapertura del Corridoio Vasariano.
“L’unico nodo ancora da sciogliere è la Loggia di Isozaki: da un punto di vista amministrativo locale è già stato sciolto molti anni fa, Isozaki ha vinto il concorso nel 1999, cinque anni dopo ha vinto anche il ricorso quindi sarebbe da eseguire, tuttavia i permessi concreti devono essere autorizzati dal ministero a Roma, se queste autorizzazioni arrivassero nei prossimi mesi saremmo in tempo per completare la loggia ben prima del 2024”. Ha poi detto Eike Schmidt “Senza loggia – ha aggiunto – ci rimarrebbe un gran buco, e nessuno vuole un grande buco nel centro di Firenze e un teorico piano ‘B’ significherebbe un rallentamento lavori di non meno di 5 anni e credo che nessun fiorentino voglia vedere le gru fino al 2030”.
Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile del cantiere, l’architetto Francesco Fortino che ha detto di aver “segnalato al ministero l’urgenza di decidere nel merito, da una parte per le interferenze da un punto di vista costruttivo della loggia con il cantiere che stiamo portando avanti e dall’altra perché comunque non si può pensare di finire i lavori dei ‘Nuovi Uffizi’ senza avere un’uscita degna”. L’architetto, inoltre, ha precisato che “la decisione deve essere presa da due istituzioni: il ministero e il comune di Firenze” e ha aggiunto: “Noi siamo in grado di gestire tutte le soluzioni senza che questo comporti l’abbandono del progetto, ma è necessario prendere una decisione. La posizione della mia struttura, considerato lo stato di fatto del progetto, è che sarebbe utile andare avanti con quel progetto e andrebbe realizzata la loggia di Isozaky” anche perché, ha concluso, “l’architetto Isozaki potrebbe chiedere il risarcimento dei danni”.

“Event Horizon” di Antony Gormley su terrazza Uffizi

Un uomo in piedi, sul bordo della balaustra della terrazza degli Uffizi sopra la loggia dei Lanzi, affacciata a circa 30 metri sopra Piazza Signoria a Firenze: è Event Horizon, scultura in fibra di vetro di Antony Gormley, a Firenze nell’ambito della mostra ‘Essere’, con opere dell’artista inglese accolte nella Galleria delle Statue e delle Pitture dal 26 febbraio al 26 maggio.

Come Settlement, collocata per l’occasione nella sala 43 al secondo piano del museo insieme al famoso Ermafrodito dormiente, e Another time, altra figura umana in questo caso affacciata alla finestra, Event Horizon costituisce un anticipo dell’esposizione, che è stata presentata oggi, con la partecipazione dello stesso Gormley e del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, (sarà visitabile a partire da domani).
Event Horizon, collocata in completa sicurezza alla balaustra della terrazza con un sistema che la aggancia grazie ad una robusta intelaiatura metallica alla struttura della Loggia, è tra i lavori più celebri dello scultore londinese ed è stata, negli anni, ‘ospite’; delle cime di alcuni degli edifici più alti del mondo, come l’Empire State Building a New York, grattacieli di Londra, Rio, San Paolo, Hong Kong.
Intanto, proprio in questi giorni è terminato il restauro di circa 100 metri quadrati del pavimento della terrazza degli Uffizi: le pietre (pietra serena), la cui collocazione risale all’inizio degli anni ’70 dello scorso secolo, presentavano un aspetto deteriorato, ed in alcuni casi erano sollevate o incavate; sono state dunque sostituite con esemplari di analogo disegno, a conformazione di tegoloni di tetto.
“A quasi mezzo secolo di distanza dall’ultima sistemazione – ha spiegato il curatore del patrimonio architettonico degli Uffizi e del Corridoio Vasariano Antonio Godoli – è stato necessario intervenire, ripristinando l’armonia di uno dei luoghi più suggestivi dell’intero complesso museale”.
La terrazza fu realizzata sopra la Loggia dei Lanzi verso la fine del ‘500: era il luogo dove i Medici nelle sere estive prendevano il fresco e ascoltavano musica. Lo spazio era al tempo arredato con piante officinali che venivano anche usate dalla Fonderia (l’antica farmacia degli Uffizi).
Event Horizon
INFO:
Le Gallerie degli Uffizi, Piazzale degli Uffizi 6, 50122 Firenze
+39 055 2388 831

Schmidt presenta progetto riapertura Corridoio Vasariano 2021

Riaprirà nel 2021, dopo un anno e mezzo di lavori e 10 milioni di euro, il Corridoio Vasariano, il percorso del principe che collega gli Uffizi e Palazzo Pitti, chiuso dal 2016 per ragioni di sicurezza.

Il progetto esecutivo dei lavori è stato presentato questa mattina dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Nei prossimi mesi spetterà a Invitalia bandire la gara, poi si stimano 18 mesi di tempo per i lavori: la riapertura è dunque prevista tra due anni, con una stima di 500mila visitatori l’anno con biglietto speciale.
Nel Corridoio, che prima ospitava oltre 700 ritratti e autoritratti, troveranno spazio 30 sculture antiche e una raccolta di iscrizioni greche e romane.
Grazie all’intervento ci sarà: completa accessibilità ai disabili, impianto di climatizzazione, cinque uscite di sicurezza, un’illuminazione a led a basso consumo energetico e un sistema di video sorveglianza. Previsti anche interventi di consolidamento strutturale e restauro degli interni, dagli intonaci al pavimento.
Il Corridoio Vasariano “sarà aperto per tutti a prezzi accessibili, ci sarà un biglietto ‘xxl’, che comprende sette istituzioni culturali fiorentine, Palazzo Vecchio, Uffizi, Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti, giardino di Boboli, Forte Belvedere, Giardino Bardini, ma ci sarà anche un biglietto di base” solo per il Corridoio Vasariano che costerà “45 euro a persona in alta stagione, mentre in bassa stagione ne costerà 20. Questo consentirà l’arrivo di 500mila persone all’anno e significherà che porteremo 500mila persone dal quadrilatero romano all’Oltrarno, permettendone una fioritura culturale”. Commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
Al nuovo percorso, è stato spiegato, si accederà dal piano terreno degli Uffizi, dove verrà allestita una biglietteria con metal detector, con un ascensore poi i visitatori saliranno al primo piano dove ci sarà l’ingresso al Corridoio. Il percorso andrà dagli Uffizi verso Palazzo Pitti e potrà contenere al massimo 125 persone in contemporanea.
Il progetto prevede la riapertura delle 73 finestre del Vasariano e l’introduzione di due memoriali: uno in corrispondenza di via Georgofili e uno subito dopo Ponte Vecchio per ricordare la devastazione nazista del 1944.
Parlando del progetto del Vasariano Schmidt lo ha definito “fondamentale per gli Uffizi, per la Toscana e, direi senza esagerare, per l’Italia intera”.
Per il sindaco di Firenze Dario Nardella “il Corridoio Vasariano è il percorso più bello del mondo, che collega Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, due palazzi che i Medici scelsero per le loro residenze e che oggi costituiscono un simbolo dell’arte e dell’architettura, in particolare del Rinascimento”.
Infine, per il soprintendente ad archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Prato e Pistoia, Andrea Pessina, “questo progetto è il risultato di un lavoro di equipe al quale ha dato un contributo di altissima professionalità tutto il personale del Mibac coadiuvato da studiosi e specialisti”.

Uffizi, nuovi bandi mettono a rischio il 30% dei lavoratori

Con i nuovi bandi a rischio il 30% dei posti di lavoro e dei salari nei servizi museali: stamani a Firenze incontro tra Filcams Cgil, UilTucs e il direttore Schmidt. “Sì a rafforzare la clausola sociale, anche attraverso intervento governativo”.

Oggi le rappresentanze sindacali di Opera, insieme alla Filcams Cgil e alla Uiltucs, hanno incontrato il direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt.
Un incontro arrivato sette giorni dopo il volantinaggio di lavoratori e sindacati nel piazzale degli Uffizi, in cui si denunciava il fatto che le gare d’appalto per diversi servizi museali di Firenze (Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco), già bandite da Consip (per conto del Mibact) o in via di definizione, peggiorano le condizioni dei circa 300 lavoratori di Opera attualmente impiegati (a rischio il 30% dei posti di lavoro e il 30% delle retribuzioni).

Filcams Cgil e alla UilTucs, durante l’incontro di oggi, hanno detto: “al direttore abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali e salariali impegnati nei servizi aggiuntivi dei musei statali di Firenze in previsione dei bandi di gara di concessione. Il direttore ha condiviso, personalmente, le nostre ragioni e si è detto favorevole al rafforzamento della clausola sociale, anche attraverso un intervento di natura governativa. Infine, nel proprio ruolo di manager, il direttore ha illustrato gli interventi in corso che favoriranno l’incremento dell’occupazione e la valorizzazione del personale impiegato”.

“Nei prossimi giorni – concludono i due sindacati -, di concerto con i livelli nazionali, i lavoratori e le loro rappresentanze porteranno avanti tutte le iniziative utili a tutelarli anche attraverso azioni rivolte direttamente al Governo e al Ministero competente”.

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