Festival del cinema russo in streaming

?Torna, per il secondo anno, il Festival del cinema russo contemporaneo, in programma dal 5 al 9 settembre con sei proiezioni in streaming gratuito sulla piattaforma PiùCompagnia, la sala virtuale de La Compagnia di Firenze lanciata durante l’emergenza Covid.

ll Festival del cinema russo, che lo scorso anno si è svolta nel capoluogo toscano e quest’anno sarà interamente online, è stata presentata oggi nell’auditorium delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

I sei film selezionati, è stato spiegato, rappresentano uno spaccato della storia del cinema e al contempo uno sguardo d’orizzonte sulla cultura russa contemporanea. Ad aprire il festival sarà la nota regista Svetlana Proskurina con Una domenica (sabato 5 settembre ore 21) e un’altra importante presenza femminile sarà quella della giovane Lera Surkova con la pellicola Pagani (8 settembre).

Tra le altre proposte opere di registi già affermati nel panorama russo come Konstantin Khudiakov che nel film La fine della stagione (6 settembre) racconta di tre sorelle costrette a emigrare in una piccola città baltica ma col forte desiderio di tornare a Mosca e di artisti esordienti come Boris Akopov e Ivan Shakhnazarov. Akopov presenta poi Il toro (7 settembre) in cui analizza la vita di un ragazzo che si trova costretto a guadagnare soldi con qualsiasi mezzo per mandare avanti la famiglia, mentre il registra Shakhnazarov propone Rock (9 settembre) che racconta il viaggio di tre ragazzi accomunati dal desiderio di conquistare uno spazio nella scena musicale moscovita. Chiude il festival Sulla Luna di Egor Konchalovsky (6 settembre) storia del figlio di un personaggio ricco e importante che investe un pedone con la macchina e si rifugia nel bosco.

Monica Pelliccia ha intervistato le organizzatrici del festival:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/09/200904_08_CINEMA-RUSSO_ORGANIZZATORI.mp3?_=1

Addetto vigilanza muore per malore agli Uffizi, trovato da turisti

Un addetto alla vigilanza della Galleria degli Uffizi è deceduto ieri dopo aver accusato un malore mentre era al lavoro, in una sala del museo.

L’uomo, 54 anni, è stato trovato accasciato su una sedia, privo di coscienza da due turisti, che hanno allertato il personale.
Vani sono stati i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Sul posto è intervenuta anche la polizia. Secondo quanto appreso, il 54enne avrebbe sofferto di patologie pregresse. Il pm di turno, Gianni Tei, ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di medicina legale.

“Gli Uffizi sono sconvolti per questa perdita improvvisa. Lorenzo era un collega stimatissimo e amatissimo da tutti per la sua gentilezza e la sua disponibilità, che, insieme al suo sorriso, ci mancano già moltissimo”, le parole del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. Stamani, in ricordo del collega, all’inizio del turno i dipendenti in servizio al museo hanno osservato un minuto di silenzio.

 

Uffizi prestano capolavoro Giotto a Ravenna per Dante

Firenze, due capolavori della pittura medievale, il celebre ‘Polittico di Badia’ di Giotto e il ‘San Francesco riceve le Stimmate’ del Maestro della Croce 434, e una tela del 1854 di Annibale Gatti ‘Dante in esilio’: queste opere, custodite a Firenze nella Galleria degli Uffizi, verranno concesse in prestito dal museo in occasione del 700/o anniversario della morte di Dante Alighieri per il progetto espositivo ‘Dante. Gli occhi e la mente’, tre mostre che vogliono omaggiare il Sommo Poeta attraverso differenti prospettive organizzate da Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla cultura e dal Mar-Museo d’Arte della città di Ravenna.

A testimonianza del profondo legame tra Firenze, città natale del sommo poeta, e Ravenna, la città che fu il suo ‘ultimo rifugio’ e che ne conserva le spoglie, la Galleria degli Uffizi e il Comune di Ravenna hanno firmato un accordo di collaborazione pluriennale: nel 2021 i primi prestiti del museo fiorentino alla mostra ‘Le Arti al tempo dell’esilio’.

Altri seguiranno con cadenza annuale, in occasione di ogni settembre dantesco, cui si aggiungerà il deposito a lungo termine di alcune opere che saranno parte integrante del progetto Casa Dante. La mostra ‘Le Arti al tempo dell’esilio’, curata di Massimo Medica, direttore dei Musei civici d’Arte Antica di Bologna, ed allestita dal 6 marzo al 4 luglio 2021 nella chiesa di San Romualdo a Ravenna, potrà così contare su due capolavori degli Uffizi.

Il Polittico di Badia di Giotto, datato intorno intorno al 1300, è originariamente proveniente dall’altare maggiore della Badia di Firenze, una delle chiese più importanti della città, situata nei pressi dell’abitazione degli Alighieri. Nell’ideale percorso affrontato dalla mostra l’opera, sicuramente nota a Dante, è inserita nella sezione dedicata a Firenze insieme ad un altro prestigioso prestito, sempre della Galleria degli Uffizi: un dipinto a tempera e oro su tavola del Maestro della Croce 434, San Francesco riceve le stimmate, databile intorno al 1250.

“La collaborazione istituzionale tra gli Uffizi e Ravenna, in casi di progetti importanti come questo – sottolinea il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – pone in primo piano il territorio e la sua storia, ne esalta i valori, promuove la conoscenza e, non ultimo, diventa un ingranaggio fondamentale della ripresa dopo la pandemia. Il volgare fiorentino è diventato lingua letteraria nazionale grazie a Dante, Giotto ha diffuso in tutta Italia una forma espressiva nuova e radicale, alla base di ogni sviluppo artistico successivo: solo riallacciandoci a quegli esempi coraggiosi di apertura possiamo fare del nostro patrimonio una forza sociale per l’intero Paese”.

Palazzo Pitti svela segreti, con scansione in 3D

Firenze, al via la prima ‘scansione’ tridimensionale di Palazzo Pitti: fotografi e topografi con droni, Gps e laser scanner di ultima generazione sono al lavoro per elaborare un modello digitale dell’ex reggia granducale, completo al 100% e accurato come mai prima d’ora. Palazzo Pitti ha una struttura architettonica molto composita e fino ad oggi non era mai stato realizzato un rilievo architettonico organico del Palazzo.

Ora lo si fa grazie ad una convenzione tra le Gallerie degli Uffizi e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze. Ci vorranno due anni per completare il lavoro svolto da ricercatori dell’Università di Firenze in collaborazione coi tecnici degli Uffizi, coordinati dalla professoressa Grazia Tucci per l’Università di Firenze e l’architetto Elena Pozzi, curatore del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti.

Spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Grazie alla scansione totale e millimetrica dell’edificio e all’elaborazione informatica dei dati sarà a disposizione uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti; nel prossimo futuro inoltre questo lavoro permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo Bim per la gestione integrata della manutenzione e della programmazione degli interventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo – quella in corso – nell’ambito di un’importante processo di modernizzazione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettonico”.

Nel dettaglio viene fatta “in queste settimane la campagna di acquisizione, cioè di raccolta analitica di tutti i dati metrici 3d del Palazzo ricorrendo a tecniche geomatiche integrate, quali la topografia, la scansione laser e la fotogrammetria terrestre e da drone”, spiega la professoressa Grazia Tucci, direttore del Laboratorio di Geomatica e docente di Geomatica per la Conservazione e Topografia e Sistemi Informativi dell’Università di Firenze, “necessaria per riprendere porzioni del complesso altrimenti non raggiungibili, come accade nel caso delle imponenti facciate della Reggia, rese più complesse dal forte aggetto delle bugne e delle coperture. Realizzare un rilievo 3d di uno spazio così articolato, ha l’obiettivo di costruire un gemello digitale”.

Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli aperti a Ferragosto

Gli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli saranno aperti il giorno di Ferragosto. Restano  in vigore in tutti gli spazi le norme antiCovid.

Gli orari di visita saranno quelli ordinari: Galleria degli Uffizi 9-18,30; Giardino di Boboli 8,45-18,30; Palazzo Pitti 8,30-13,30.

Si ricorda che a Palazzo Pitti, per coloro che entrano prima delle 9,25, è attiva la riduzione di metà prezzo sul biglietto. Ma per l’ex reggia medicea ci sono novità in arrivo: dal 1 settembre infatti Palazzo Pitti tornerà aperto per tutta la giornata, fino alle 18,30, per venire incontro all’aumento dei visitatori registrato in questi mesi estivi. Il trend positivo delle presenze è stato innescato anche dall’introduzione del Passpartout 5 Days, lo speciale biglietto che consente di accedere a tutti i luoghi del complesso museale nell’arco di ben 5 giorni dall’attivazione del ticket. Restano ovviamente in vigore, in tutti gli spazi delle Gallerie degli Uffizi, le norme antiCovid. INFO

Dante: grande mostra con Uffizi a Forlì per 700 anni dalla morte

Capolavori di Andrea del Castagno, Michelangelo e Pontormo, pregiati disegni di Federico Zuccari e il busto marmoreo di Virgilio dello scultore Carlo Albacini: sono alcune delle opere delle Gallerie degli Uffizi che saranno esposte a Forlì per la grande mostra ‘Dante.

La visione dell’arte’, organizzata nell’ambito delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta. L’esposizione sarà ospitata dal 12 marzo al 4 luglio 2021 nel museo San Domenico di Forlì, città dove Dante trovò rifugio nell’autunno del 1302.
Per la rassegna arriveranno opere da tutto il mondo e capolavori delle Gallerie degli Uffizi. Tra queste il ritratto dell’Alighieri e quello di Farinata degli Uberti di Andrea del Castagno, un altro ritratto di Dante di Cristofano dell’Altissimo per la serie dedicata agli uomini illustri. Ci sarà la Cacciata dal Paradiso terrestre di Pontormo, un disegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, la tela ottocentesca del protoromantico toscano Nicola Monti intitolata ‘Francesca da Rimini all’Inferno’.

La mostra, nata dalla collaborazione tra Gallerie degli Uffizi e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, è curata da Antonio Paolucci e da Fernando Mazzocca. Dopo l’emergenza sanitaria, è stato spiegato, la rassegna intende essere un simbolo di riscatto e di rinascita
non solo del Paese, ma del mondo dell’arte e della cultura. “La grande mostra sarà a Forlì, a metà strada tra la città di nascita Firenze e Ravenna che tutt’ora conserva le sue ossa – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt -. A Firenze faremo una serie di attività anche di tipo espositivo, a cadenza mensile all’incirca, poi ci saranno altre iniziative territoriali perché Dante è di tutti gli italiani”.

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