Ven 19 Apr 2024

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Palazzo Pitti svela segreti, con scansione in 3D

Firenze, al via la prima ‘scansione’ tridimensionale di Palazzo Pitti: fotografi e topografi con droni, Gps e laser scanner di ultima generazione sono al lavoro per elaborare un modello digitale dell’ex reggia granducale, completo al 100% e accurato come mai prima d’ora. Palazzo Pitti ha una struttura architettonica molto composita e fino ad oggi non era mai stato realizzato un rilievo architettonico organico del Palazzo.

Ora lo si fa grazie ad una convenzione tra le Gallerie degli Uffizi e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze. Ci vorranno due anni per completare il lavoro svolto da ricercatori dell’Università di Firenze in collaborazione coi tecnici degli Uffizi, coordinati dalla professoressa Grazia Tucci per l’Università di Firenze e l’architetto Elena Pozzi, curatore del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti.

Spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: “Grazie alla scansione totale e millimetrica dell’edificio e all’elaborazione informatica dei dati sarà a disposizione uno strumento fondamentale per la conoscenza, lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico di Palazzo Pitti; nel prossimo futuro inoltre questo lavoro permetterà di sperimentare l’utilizzo del metodo Bim per la gestione integrata della manutenzione e della programmazione degli interventi del complesso: una prospettiva che colloca l’attività di rilievo – quella in corso – nell’ambito di un’importante processo di modernizzazione nella gestione e manutenzione del nostro patrimonio architettonico”.

Nel dettaglio viene fatta “in queste settimane la campagna di acquisizione, cioè di raccolta analitica di tutti i dati metrici 3d del Palazzo ricorrendo a tecniche geomatiche integrate, quali la topografia, la scansione laser e la fotogrammetria terrestre e da drone”, spiega la professoressa Grazia Tucci, direttore del Laboratorio di Geomatica e docente di Geomatica per la Conservazione e Topografia e Sistemi Informativi dell’Università di Firenze, “necessaria per riprendere porzioni del complesso altrimenti non raggiungibili, come accade nel caso delle imponenti facciate della Reggia, rese più complesse dal forte aggetto delle bugne e delle coperture. Realizzare un rilievo 3d di uno spazio così articolato, ha l’obiettivo di costruire un gemello digitale”.

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