Siena, scritte fasciste: in 200 a presidio Cgil. “Mai più fascismi”

Siena – Erano in 200 ed hanno esposto uno striscione con scritto ‘Mai più fascismi’, le persone che hanno preso parte oggi al presidio organizzato da Cgil senese all’indomani delle scritte fasciste e omofobe e contro il sindacato vergate con vernice nera all’interno dell’ufficio di una dipendente dell’Università di Siena.

Nella mattinata di ieri, nell’ateneo di Siena, sono state trovate scritte inneggianti al duce, Benito Mussolini, contro la Cgil e omofobe. Questa mattina, dalle 10 alle 12 il sindacato ha organizzato un presidio di protesta per sensibilizzare sulla vicenda. Questa mattina è stato intanto ripulito dalle scritte l’ufficio imbrattato e proseguono le indagini della digos per accertare l’autore, o gli autori del gesto.

“Vedere la nostra organizzazione e chi la rappresenta colpita per il ruolo che esercita e per l’orientamento sessuale è una cosa degna solo del fascismo, degli squadristi, di chi si maschera di notte” ha detto il segretario generale della Cgil di Siena Fabio Seggiani.

Seggiani ha poi evidenziato: “E’ l’ora di chiuderne le sedi e di metterli fuori legge, è quello che chiediamo. Fuori i fascisti e non la Cgil dall’università”. Presente al presidio il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, l’onorevole del Pd Susanna Cenni e l’assessore all’università della Regione Toscana Alessandra Nardini, oltre ai rappresentanti di Cisl Siena, Arci e associazioni studentesche di sinistra.

Università di Siena: trovate in un ufficio scritte fasciste e omofobe

Scritte di stampo fascista e omofobo, con vernice nera e a caratteri cubitali, sono state fatte nell’ufficio di una dipendente dell’Università di Siena in base a quanto scoperto stamani dai suoi colleghi del dipartimento tecnico amministrativo dell’ateneo.

Le scritte all’Università di Siena, sono state trovate stamani alla riapertura degli uffici dell’ateneo, quindi potrebbero essere state fatte dalla sera precedente o nella notte. Le immagini delle telecamere interne vengono esaminate dalla polizia per cercare di individuare eventuali movimenti di persone nell’area dove si trova l’ufficio diventato l’obiettivo del gesto vandalico.

Oltre a scritte inneggianti al Duce, Benito Mussolini, (‘W Dux’, ‘A noi’), c’erano offese di stampo omofobo (‘Fuori f…i’) e anche contro la Cgil (‘Fuori Cgil’), non solo sulle pareti della stanza ma anche sulla scrivania e l’intera postazione di lavoro della dipendente. L’Università di Siena ha presentato denuncia alla questura. Indagini della Digos che ha già effettuato un sopralluogo e acquisito i filmati delle videocamere interne.

“Ferma condanna per un gesto vile, intimidatorio, di cui spero si possa trovare quanto prima i responsabili”, dichiara il rettore Francesco Frati commentando l’episodio. “Sono rimasto molto turbato dall’accaduto come tutti i colleghi e colleghe dell’ateneo che hanno condiviso lo sdegno” ha aggiunto Frati sottolineando che, “in questo momento il sentimento prevalente è quello dell’indignazione, oltre alla persona è stata colpita l’istituzione Università che da sempre professa i valori della democrazia, dell’inclusione e del dialogo, e che rifugge qualsiasi tendenza alla violenza, sia fisica che verbale, come in questo caso”.

Ateneo Siena, per Gozzini sospensione cautelativa

“L’Università di Siena sospende cautelativamente dalle attività didattiche il professor Giovanni Gozzini, in attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni”. Così una nota dell’Ateneo in merito al caso dello storico, docente all’Università senese, dopo le offese contro la leader di Fdi Giorgia Meloni.

Il rettore di Siena Francesco Frati ha proposto al Consiglio di disciplina la sanzione della
sospensione dal servizio per tre mesi per il professor Giovanni Gozzini, dopo il caso delle nel corso di una trasmissione in radio venerdì scorso. Lo rende noto lo stesso Ateneo che ha intanto sospeso “cautelativamente dalle attività didattiche” Gozzini “in attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni”.
Il rettore, spiega ancora l’Ateneo, “dopo aver pubblicamente condannato l’inaccettabile aggressione verbale” di Gozzini nei confronti della leader di Fdi, “alla quale ha espresso
personalmente la propria vicinanza e solidarietà, ha convocato questa mattina l’Ufficio legale di Ateneo per valutare le misure da adottare nei confronti del docente”. “Seguendo le procedure dettate dallo Statuto – spiega Frati -, ho inviato al Collegio di disciplina la documentazione da esaminare, proponendo per il docente la sospensione dal servizio per tre mesi. In attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si
riunirà nei prossimi giorni, il professor Gozzini è stato sospeso cautelativamente dall’attività didattica”.

“Gli attacchi volgari e sessisti rivolti all’onorevole Meloni – conclude il rettore – pongono a noi tutti una seria riflessione su quanto questi comportamenti, rivolti spesso alle donne, siano gravi, inaccettabili e da stigmatizzare senza riserve. Abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e far sì che l’Università di Siena, a sua volta vittima delle
dichiarazioni del professore, sia difesa nella sua dignità”.

Fdi: rettore Siena, disciplina valuterà possibili sanzioni

Invio materiale raccolto ufficio legale oggi o domani, no denunce da parte del rettore Siena relativamente alle offese del professor Gozzini

“Nel pomeriggio o al massimo domattina invieremo tutto il materiale raccolto con l’ufficio legale al collegio di disciplina affinchè valuti possibili sanzioni che vanno dalla censura alla sospensione temporanea”.

A dirlo il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati in merito alle offese che il professore di storia contemporanea dell’Ateneo Giovanni Gozzini ha rivolto alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel corso di una trasmissione radiofonica venerdì scorso. Il rettore esclude invece la possibilità di un esposto in Procura per danno d’immagine nei confronti del docente, come invece avvenne più di un anno con un altro professore, Emanuele Castrucci, per i suoi tweet filonazisti.

“Questo caso è diverso – spiega Frati -, ci sono offese dirette ad un singolo individuo e, secondo quanto mi ha spiegato l’ufficio legale, decade la possibilità che si possa fare un esposto per danno d’immagine all’Ateneo”. “Noi abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e di dare un segnale per far sì che l’università di Siena venga difesa nella sua dignità anche di fronte a dichiarazioni che oggettivamente sono anche lesive della nostra reputazione e per le quali ci riteniamo anche noi vittime” conclude Frati.

Tweet pro Hitler: gip Siena rigetta sequestro profilo

Il gip di Siena, Roberta Malavasi, ha rigettato l’ordinanza di sequestro del profilo Twitter di Emanuele Castrucci, professore di filosofia del diritto dell’Università, autore di alcuni tweet ‘pro Hitler’. Il gip, secondo si legge su La Nazione, ha motivato la decisione perché “non ci sarebbero gli estremi del reato di propaganda e istigazione all’odio razziale ma solo una rilettura storica e apologetica della figura di Hitler”. La procura presenterà ricorso al tribunale del riesame.

La richiesta del sequestro del profilo del docente era stata fatta dalla procura di Siena appellandosi alla legge Fiano e all’articolo 604 bis del codice penale sulla “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa”.

Intanto, per limitare i contatti del professor Castrucci con gli studenti il rettore Francesco Frati ha sospeso il docente dalle sessioni d’esame in programma domani. Gli studenti che si erano iscritti sosterranno la prova con un sostituto.

Tweet pro Hitler, Ateneo: “Impedire a Castrucci di partecipare a sessioni esami”

Un atto per impedire a Emanuele Castrucci, il professore di filosofia del diritto, autore di tweet a sostegno di Hitler, di partecipare alle sedute di esame in programma nei prossimi giorni all’Ateneo di Siena.

Questo è quanto sta predisponendo l’Università nei confronti di Castrucci: a confermarlo lo stesso rettore Francesco Frati che ha annunciato anche la convocazione per lunedì 9 dicembre di un Senato accademico ad horas per l’approvazione della composizione del collegio di disciplina.

Il collegio valuterà la richiesta di avvio del procedimento disciplinare nei confronti del docente. Argomento che, inizialmente, il Senato avrebbe dovuto affrontare nella seduta ordinaria in programma il 17 dicembre.

Per Castrucci la proposta del rettore Francesco Frati, approvata all’unanimità dal Senato Accademico, è di sanzionarlo con la destituzione.

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