Gio 18 Apr 2024

HomeToscanaCronacaControradio sugli insulti sessisti del prof. Giovanni Gozzini

Controradio sugli insulti sessisti del prof. Giovanni Gozzini

“In merito alla trasmissione “Bene bene Male male” andata in onda venerdì 19 febbraio 2021 alle ore 09:00 sulle nostre frequenze, Controradio S.r.l. intende prendere le distanze – come per altro già fatto in onda – dal linguaggio utilizzato dal Prof. Giovanni Gozzini durante la suddetta trasmissione. 45 anni di storia della nostra radio parlano per noi.

Questi per Controradio, sono stati anni di impegno costante e serrato tutto volto a combattere l’imbarbarimento del linguaggio da una parte, e dall’altra a lavorare sulle questioni di genere in ogni ambito, dal mondo del lavoro a quello appunto del linguaggio. Parlano per noi decenni di trasmissioni, interviste, speciali, progetti ad hoc”.

Dopo qualche minuto, è stata la volta del comunicato dello stesso Giovanni Gozzini: “In merito alla trasmissione “Bene bene Male male” andata in onda venerdì 19 febbraio 2021 alle ore 09:00 sulle frequenze di Controradio intendo presentare le mie scuse per il linguaggio usato durante la trasmissione. Non è mio costume, né come ospite storico della trasmissione di Controradio né in altra sede promuovere un linguaggio che non sia più che rispettoso nei confronti di tutti. Per carità chiedo scusa a Giorgia Meloni e a tutti quelli che si sono sentiti offesi. Non era mia intenzione scandalizzare nessuno, chi segue la trasmissione sa che abbiamo questo tono poco formale ma sempre sullo scherzoso e quindi capita di eccedere. Il che ovviamente non può essere una giustificazione. Ho sbagliato e chiedo umilmente perdono. Giovanni Gozzini”.

Anche lo stesso Giorgio Van Straten, l’altra voce della trasmissione, ha fortemente stigmatizzato il linguaggio usato, paragonandolo a quello di Salvini.

Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli scrive: ““Ringraziamo la redazione di Controradio per aver preso le distanze dalle vergognose parole pronunciate da alcuni ex-politici e pseudo intellettuali nei confronti di Giorgia Meloni, dalle frequenze della storica radio. Da esponente della destra Fiorentina, pur essendo bene a conoscenza della storia e dell’orientamento politico della radio, ho sempre ricevuto un trattamento dignitoso, cordiale e rispettoso dall’emittente ed ero certo della presa di distanza dalle squallide offese rivolte da Gozzini a Giorgia Meloni”.

Infine, la stessa Giorgia Meloni – che ha ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la telefonata di solidarietà e che sarà presto invitata dalla Redazione di Controradio a intervenire in radio – si domanda in un Tweet se una persona così “può insegnare all’università”, mentre il Rettore dell’Università di Siena Frati condanna “con fermezza il gesto”.

81 Commenti

  1. il problema, amio parere, non è tanto l’aggressione politica o anche l’insulto, di per sè sgradevoli e sintomo della volgarizzazione e imbarbarimento del linguaggio “politico” (si fa per dire) sdoganato già dagli anni ’90 da ben altri personaggi e ormai purtroppo dominante sui media. Qui si somma un problema culturale profondo che riguarda il retroterra sessista in cui continuano a sguazzare, più o meno nascoste, le pulsioni (ma direi anche le paure) di molti – forse addirittura la maggioranza – dei maschi, e purtroppo anche di non poche rappresentanti dell’altro sesso, nel nostro Paese. Speriamo nelle nuove generazioni, visto che le vecchie (di cui faccio parte) non sembrano proprio riuscire a venirne fuori.

    • In Italia si assiste ad un “grave degrado del confronto politico e culturale” con una “deriva sempre più veloce verso il razzismo, l’odio e la violenza“. Tra i leader, a svettare per dichiarazioni ‘politicamente scorrette’ è il candidato premier e segretario della Lega Matteo Salvini, seguito dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

    • Spero stiate scherzando!!! Non amo assolutamente Salvini ed il suo movimento (sono meridionale di origini)…tantomeno le idee della Meloni…. Ma qui sta parlando di insulti gratuiti ad una Donna! Si dovrebbero vergognare non solo gli autori materiali del misfatto ovvero Gozzini e Van Straten ma anche e SOPRATTUTTO Raffaele Palumbo e questa intera radio che finge (attraverso lui) di starne fuori… Le risatine del Palumbo altro non fanno che evidenziare la complicità della Radio e del Palumbo stesso… Ora ripeto… lungi da me le idee della lega e di quelli di FDI…. perdenti per altro per natura… ma è inaccettabile che una radio promuova comportamenti così spudorati da parte di “storici” partecipanti e storici “conduttori”…. fingendo persaltro di prendere le distanze. Quindi, oltre al licenziamento dei 3 rei…. sarebbe auspicabile una chiusura coatta di una radio che promuove insulti e violenza…. di questi tempi è quantomai anacronistico e pericoloso! La donna va sempre rispettata…. che sia essa una politica o quella che fa le pulizie negli uffici di un cantiere edile. Va sempre rispettata e basta!

    • coglione di merda riporta una sola frase offensiva della meloni , frocio sinistroide che non sei altro

    • Dire che controradio promuove insulti e violenza è assolutamente falso! Reputo Palumbo un giornalista assolutamente corretto e competente, come del resto si è dimostrato anche in questa occasione

    • Scusa, stai parlando di nuove generazioni che dovrebbero darsi da fare per uscire da questo malcostume. Ma mi dici come faranno ad essere di opinioni indipendenti tutti quegli studenti dell’università di Siena, a cui l’esimio professore impartisce le proprie lezioni. Temo purtroppo che il fenomeno, nel momento in cui la politica la fa da padrona anche nell’universo educativo, non sia limitato soltanto a quell’episodio

  2. per la trasmissione relativa a quel professor gozzini apprezzo molto la presa di distanza dellla vs. radio. però i due sigg. presenti, al momento dovevano dissociarsi da gozzini, che pur essendo un cattedrattico non merita di rivestire tale ruolo.Le donne vanno rispettate e contestate con civiltà..

  3. La vergogna si tinge di rosso. Prima si gioca sulle offese e poi si chiede scusa altro che lottare contro l’imbarbarimento e gli insulti siete stati voi per primi a venire meno ai vostri (cosi detti)principi.

    • Speriamo che venga licenziato….. sicuramente e’ orami diventato squilibrato, quindi pericoloso…. insegna sicuramene bugie agli studenti…. cosi voteranno a sinistra…. delle foibe probabilmente non ne ha mai fatto cenno durante le sue lezioni… da mettere dietro ua scrivania nel sotterraneo di qualche ente pubblico, prima che continui a perseverare e diffonedre le ideologie sbagliate della sinistra,

  4. ……………..Non è mio costume, né come ospite storico della trasmissione di Controradio né in altra sede promuovere un linguaggio che non sia più che rispettoso nei confronti di tutti………………..quanta iprocresia prof .Guzzini….forse il commento che Lei dette anni fa riguardo al progetto dello stadio presentato dai Della Valle era un linguaggio oxfordiano…?? Apprezzo molto controradio .. continuero’ ad apprezzarla ancora di piu’ se non ospitera’ ancora questo Professore ..

  5. Trovo disgustoso il tono e le parole usate dall’individuo gozzzini che certo non merita di insegnare in nessuna scuola visto l’esempio incivile delle sue parole e le scuse (dovute) che servono solo a pararsi dalla querela che sicuramente seguira, Detto questo trovo altrettanto disgustoso le risatine e le battutine poco edificanti ( peracottaia non mi pare un ‘altro bell’esempio di educazione) dei due cointerlocutori che invece di stigmatizzare immediatamente l’accaduto si trogiolavano tra una risata e l’altra .Indipendentemente da come una\o la pensi politicamente avete dato l’esempio di come certa pseudocultura ignorante e becera stia prendendo una strada pericolosa , misogena (vedi i commenti alla Segre per il vaccino) che niente ha a che fare con la difesa delle proprie libertà di orientamento politico. Caro conduttore non hai fatto certo una bella figura e hai peggiorato la situazione non imponendo da subito un blocco alle farneticazioni dilaganti del tuo degno invitato anzi le tue risatine ti mettono allo stesso livello se non peggio di chi della farneticazione fa un suo merito.

  6. Ridevano tutti e tre il professorone e i conduttori e non solo ridevano ma suggerivano l’epiteto peracottara! Coplienti davvero a tutti e tre.

  7. Una persona come Gozzini non deve insegnare in un Ateneo italiano! Non posso accettare che chi si esprime in tal modo possa essere un docente ! Ritengo debba essere immediatamente rimosso dal suo incarico. Forse l’onorevole Meloni non spogera’ querela, come potrebbe legittimamente, ma resta il fondato profilo penale relativo al fatto.

    • Si tremo al solo pensiero che uno schifosetto del genere sia un docente e possa quindi formare, con la sua mente delirante, le nuove generazioni…

  8. Linguaggio simile a quello usato da Salvini? Mi dite chi è stata definita vacca e scrofa da Salvini?

  9. Spero che tale personaggio non possa più raggiungere e insegnare nulla ai nostri giovani che hanno bisogno di ben altro che di un omuncolo sessista che parla delle donne come se fossero esseri inferiori… Si vergogni e usi la cultura che evidentemente latita nella sua persona solo fare mea culpa..
    ..

    • Sessista vergognoso!!!
      Da licenziare immediatamente! Altro che insegnare!
      Spero prendano provvedimenti senza aspettare!

  10. Pesciaiola, ortolana, senza offesa per i pesciaioli e gli ortolani, rana dalla bocca larga, vacca scrofa, peracottara. Così il prof. Gozzini ha qualificato Giorgia Meloni, perché, secondo il professore, non avrebbe mai letto un libro.
    Forse potrebbe essere utile sapere quali libri ha letto l’esimio professore. Per evitarli.

  11. Tre vigliacchi che sguazzano nel più torbido degli ambienti pseudo-culturali della più becera sinistra, da sempre insediata nei gangli del governo di Firenze e della Toscana. Al loro confronto la macchietta di “Napalm56”, inventato da Crozza per ridicoleggiare i leoni da tastiera è un esimio maestro di “bon-ton”. Poi leggi i loro curriculum e rimani di stucco: uno sputa veleno dalla cattedra dell’ateneo senese , l’altro – il suggeritore dell’epiteto “peracottara” – ha perfino rappresentato la cultura italiana a New York e Mattarella gli ha perfino dato l’alta onorificenza dell’Ordine della Repubblica Italiana. Agli chef stellati si attribuiscono le forchette. A questi squallidi personaggio io darei una zappa ciascuno.

  12. Le vostre scuse tardive non mi convincono. Vergogna a voi che non avete immediatamente interrotto la trasmissione e vergogna ai tre personaggi da voi invitati. Vergogna a Van Straten che ha cercato di tirare in mezzo Salvini che MAI si è espresso in questi termini nonostante i continui attacchi! Intellettualoidi che odiano chi non fa parte della loro privilegiata congrega! Ci vuole rispetto per chi non la pensa come loro e per chi è meno fortunato! Pessimo, pessimo insegnamento per i giovani!

    • Sinceramente, sono di sinistra, di ultra-sinistra ma non mi sento di appartenere a QUESTA sinistra di cui parlate. L’obbiettività ed il rispetto, anche per chi è su posizioni diametralmente opposte non si devono mai perdere e comunque chi fa comunicazione ha l’obbligo di stoppare chi esprime concetti così aggressivi così come chi ha il compito di educare i giovani deve esserne all’altezza . Nessuna delle persone coinvolte in questa vicenda mi pare che sia adatto al ruolo. Prendere le distanze non basta. E neanche una “sospensione”
      Solidarietà a Giorgia Meloni da chi è di una sinistra ancora pulita

    • non sono di sinistra ma questa persona mi ispira molta simpatia e forse la voterei anche, se del caso…
      Cristiana

  13. Non conosco la vs. emittente e quindi non ne conosco le linee editoriali ma ritengo che le scuse , dopo , non servono a niente. Certi comportamenti vanno stoppati sul nascere, in trasmissione sicuramente c’è stata la possibilità di interrompere, bloccare o quanto meno avere, da parte dei conduttori del programma, un’immediata presa di posizione e richiesta di rettifica. I bravi conduttori devono essere in grado di contenere chi eccede o sbaglia. Zero babà

  14. Mi sembra che sia già stato detto tutto.
    Chissà perché alle donne di cui non si condivide il pensiero si riservano sempre epiteti che fanno riferimento o al loro aspetto ( vedi Rosy Bindi) o al loro comportamento “morale”. L’esimio Gozzini e’ davvero incommentabile.
    Per quanto riguarda gli altri due interlocutori, ho ascoltato L audio molto bene ed e’ evidente che intervengono solo in difesa degli ortolani o dei pesciaioli. Complimenti davvero. Se la cosa non fosse finita sulla stampa nazionale o se non ci fosse stata la telefonata di Mattarella, ho qualche dubbio che avreste rilasciato un commento a posteriori. Peccato, un tempo eravate migliori.

  15. Ecco, questa è la “creme de la creme” della intellighentia “de sinistra”, integrata nei nostri atenei (che avviluppano le menti dei nostri giovani). Infatti l’intellettuale (del “menga” direbbero a Milano) dopo aver fatto sfoggio del più becero linguaggio, degno del piu squallido e sessista “Napalm 56” (vacca, scrofa) , si addentra nella spiegazione di ciò che intende lui come “democrazia” e cioè solo coloro che si abbeverano dalle sue labbra sono degni destinatari di elettorato attivo e passivo. Quanto snobismo intellettualoide c’è nella concezione che stabilisce che il “pesciaiolo o l’ortolano” giammai può rivolgere la parola a Draghi (salvo vedere Draghi in braghette che fa la fila fuori della farmacia di Citta della Pieve come un comune cittadino o fa la spesa al supermercato) E pensa te, questo, che è stato perfino “assessore alla (in)cultura del comune di Firenze, è stato generato dai sacri lombi del senatore Gozzini, al quale dobbiamo la riforma del sistema carcerario in Italia… Quella riforma che ha cancellato in Italia la certezza della pena , per intenderci! Poi, c’è quell’altro faro di cultura ( si, quello che, ridacchiando, suggerisce il termine “peracottara”)  che pontifica che è cosa inelegante che una persona di destra citi una frase uscita dalla penna di un intellettuale di sinistra (Bertold Brecht) . Eh già , costui (che ha perfino diretto l’Istituto di cultura Italiana a New York), sancisce che la cultura italiana deve procedere a compartimenti stagni , come la sua mente. Andrebbe diffusa tutta la trasmissione e non solo il pezzo più pesante ,  perché indicativa di una certa situazione di ansia per il loro futuro .  Questi pseudo intellò “ de sinistra”  hanno l’occhio incollato allo specchietto retrovisore e stanno intuendo che il sorpasso è molto prossimo e danno fuori di testa . Da questi segni si capisce che perdendo potere stanno parecchio  sbarellando di cervello e presto di loro se ne occuperà la Neurodeliri. E si autoappellano  “sinceri democratici”. Puah!!!

  16. Ho letto sulla stampa l’intervista che i conduttori di Controradio hanno fatto allo pseudo professore Giovanni Gozzini e sono rimasto esterrefatto. Questa è la cultura dei dem italiani : rancore e odio con chi non la pensa come loro. Credo che uno scaricatore di porto ha una dignità e un grado di civiltà di gran lunga superiore a quella specie di insegnante. Ma anche voi, cari conduttori dem italiani, avete la vostra colpa. Sopratutto van Straten quando meschinamente paragona il linguaggio dell’interlocutore, caviale e scampagne, a quello di Salvini. VERGOGNATEVI !!!!

  17. …Uno splendido autogol! Avete dato all’estrema destra, fisiologicamente sessista, l’occasione di sbandierare ai quattro venti il sessismo di sinistra. Forse controradio, che seguo e stimo ormai da decenni, dovrebbe circondarsi di persone un po meno ingenue e un po piu intelligenti. Capaci anche, per esempio, di lasciare da parte la spocchia e capire che la citazione di Brecht non e’ stata fatta per ignoranza, ma fa parte della stessa strategia di rimescolamento delle carte con cui l’estrema destra e’ riuscita negli anni a conquistarsi anche la rabbia dei giovani che un tempo batteva a sinistra.

  18. Sono meravigliata dalle due persone in linea con il ptale inqualificabile persona. Qualche sghignazzata e nessun dissociamento dalle parole dette!

  19. Ferma restante l’inopportunità e la pessime espressioni usate da questo signore, che mal si addicono non solo ad un cattedratico, ma a qualsiasi trasmissione radiofonica o televisiva (anzi, di pessimo gusto anche per una rimpatriata con amici del liceo dopo il terzo bicchierino di grappa), rimane da chiarire perché tutti, o almeno molti a giudicare dai commenti, si siano scandalizzati perché questo signore offende le donne. Questo signore non ha affatto offeso le donne. Ha offeso una donna, in una maniera del tutto impropria ed esecrabile, ma non mi sembra che abbia espresso un qualsiasi commento su “le donne.
    Aggiungo peraltro che se al termine del suo ragionamento si fosse limitato alla “rana dalla bocca larga”, omettendo anche l’epiteto “pesciaiola” magari, almeno per quanto mi riguarda non ci sarebbe stato assolutamente nulla da obiettare.

  20. L’utilizzo di iperboli estreme e di un linguaggio informale è la cifra stilistica della trasmissione. Le parole utilizzate da Gozzini ed il tono scherzoso utilizzati per provocare e creare il contraddittorio non sono niente di particolarmente eccessivo se prese nel contesto della trasmissione. Portate al di fuori invece, sono fuori luogo e pesanti. Ma è l’operazione di portare al di fuori della trasmissione e del contesto in cui sono state dette che è un’operazione fuori luogo, fuorviante e di una disonestà intellettuale sconcertante.
    E prendere le distanze è l’evidente segno che la direzione di Controradio non è più quella di una volta.

    • Condivido in pieno, stavo per scrivere sullo stesso tema. Quello di estrapolare e decontestualizzare le parole o le frasi è uno degli aspetti più deleteri dell’informazione. La trasmissione, in onda da tantissimi anni, propone riflessioni e dibattito di assoluto livello con l’apporto di due intellettuali e del conduttore che si relazionano con gli ascoltatori, in un clima informale, confidenziale e con un pizzico di goliardia, basandosi su una più o meno artificiosa divisione di campo tra i due opinionisti (da qui il titolo Bene bene male male). In quel contesto un linguaggio da chiacchere al bar infarcito di qualche iperbole non politicamente corretta può rappresentare giusto lo stimolo per una discussione di tutt’altro tenore, solitamente interessante e colta. Quantomeno superiore al livello delle decine di squallidi talk politicamente corretti.

    • Quindi quando a Pontida i “legaioli” fanno sfracelli della logica democratica, alzano ampolle al cielo e indossano strani copricapi in testa è un errore portare quelle autentiche “cazzate” al di fuori di quel contesto , diciamo così “goliardico”. Ma vergognarsi mai, eh?

  21. A me pare che tutti guardino il dito e non la luna: il dito è rappresentato dal fatto vergognoso di questo individuo che ha apostrofato la Meloni con le parole che sappiamo, la luna, cioè quello che sembra passare in secondo piano è lo stato delle università in Italia dove, ad avviare i nostri giovani al futuro, c’è questa gente, messa lì da chissà chi è per chissà quale motivo. L’unica speranza che ha l’Italia di rialzarsi è che venga premiato il merito è non la clientela. Certo, facile a dirsi…

  22. Buongiorno!
    Il mio modesto parere è che persone di questa caratura, devono essere distolte dall’insegnamento. In particolare un attacco politico a chi la pensa diversamente, non si può esprimere in termini così meschini. Sulle scuse degli intervenuti, beh hanno un po’ il rumore di chi si sta arrampicano sugli specchi!!!

  23. Premetto che non sono di destra e ne di sinistra, però è deplorevole, che 3 IGNORANTI , di professione, ( dove non vale neanche la pena citarli) purtroppo di persone cosi si tratta, possano INSEGNARE ODIO, da una parte, (illustre di una cattedra addirittura) VOMITARE certi epiteti che NON si sente da nessuna parte politica o nei peggiori programmi televisivi ahimè più beceri. dall’altra parte 2 ZOTICONI a ridere e sogghignare tanto per fare comarò. E’ una vergogna che io cittadino ITALIANO possa pagare con i miei tributi questa gentaglia patentata purtroppo perchè nessuno si sa prenderà il provvedimento di licenziare nessuno di questi 3 IGNORANTI, come farebbero se lavorassero in qualche azienda privata. SPERO CI SIA DA PARTE DELLO STATO E CONTRORADIO , QUESTA VOLTA , LA FORZA DI MANDARE A CASA 3 ZOTICONI, DI QUESTO CALIBRO E FAR COMINCIARE LORO LA SCUOLA DALLA PRIMA ELEMENTARE, FARLI CRESCERE CON LE BUONE MANIERE. SPECIALMENTE PARLO DI QUELLO CHE HA LA CATTEDRA E NON VORREI MAI INSEGNASSE AI MIEI FIGLI.

  24. Scusate ma quale sarebbe l’offesa ? le due parole, nome di animale, estrapolate dal contesto o il fatto che stava cercando epiteti per definire la profonda ignoranza della soggetta ? cosa che, ovviamente appare a tutti come verità visto che nessuno ne parla.

  25. prendete le distanze anche dai due idioti che presenziavano al delirio dell’omuncolo in questione e che di certo non erano da meno…

  26. Al di la’ delle prese di distanza a posteriori della redazione di Controradio e del dottor Van Straten, l’audio di questa trasmissione dimostra con chiarezza quanto si divertivano il dottor Van Straten ed il conduttore nell’ascoltare il turpiloquio del “professore” ( cosa ha “insegnato” con questa squallida esibizione…?); infatti le risatine ed i suggerimenti ( “pesciaiola..”) sono state inequivocabili in tal senso.
    La cosa è molto molto grave.
    Forse sarebbe il caso che questi due intellettuali (?) con una grande carriera alle spalle, d’ora in poi capissero banalmente, che la libertà di parola non significa parole in libertà (d’insulto).

    Eugenio Fabrizio Enriques
    Medico a Firenze

    • L’ego di questi dottori crede di essere superiore a chi di lavoro fa la/il pescivendola/o, o l’ortolana/o. Ma è l’ego, la parte della personalità nutrita dal narcisismo, patologico in questo caso.

  27. Direi che con questa becera e inutile uscita, il Professore possa aver guadagnato a sua volta l’uscita da questa trasmissione… tra l’altro un ricambio sarebbe auspicabile dopo tanti anni, e, sinceramente della sua spocchia io ne farei volentieri a meno da tempo.

  28. A mio avviso gli altri due presenti sono da equiparare al professore, se così si può chiamare. Nessuno dei due lo ha ripreso immediatamente, anzi, sorridevano.
    Ognuno la pensa come vuole e rispetto le idee di tutti, ma è inammissibile sentire queste cose in una trasmissione pubblica. Poi uno a casa sua fa e dice e pensa quel che vuole, ma nn in quel contesto.
    Disgustevole, io ho ascoltato tanti anni Controradio, ma finchè so che ci saranno ancora quei 3 elementi, me ne guarderò bene.

  29. Caro prof. Gozzini, mi permetto di rivolgerle un mio pensiero, nel rispetto delle dinamiche democratiche di espressione.
    Ritengo che Lei abbia commesso diversi errori, alcuni imputabili a quel ” Credo ” secondo il quale avere una cultura trasformi lo studioso in un uomo di cultura e poi scoprire che l’accademico sapere, incalzato da una retorica scevra di diplomazia riesce a rendere palese un deficit della morale che permea il pensiero dell’oratore in questione.
    In secondo luogo, le accuse di sessismo nei suoi confronti le ritengo riduttive, ancor più se provenienti da chi ricopre un ruolo di formazione del sapere, come mi dicono Lei ricopra.
    Sarebbe opportuno che il binomio ” azione-reazione ” trovasse il suo compimento nel modo più civile possibile, vale a dire attraverso gli strumenti che la vita di noi consociati ci mette a disposizione.
    Se Lei è un dipendente dell’università, sarebbe il caso che, come qualsiasi altro dipendente di una qualsivoglia azienda, venisse sollevato dall’incarico perché non idoneo, essendo venuti meno alcuni requisiti.
    La libertà di pensiero e di espressione è un fondamento dal quale non si può prescindere, ma l’uso personalistico e vigliacco, perché in assenza di contraddittorio, è una deriva pericolosa di tale libertà.
    Non discuto sulla genuinità delle scuse a posteriori, così come non mi piace la santificazione postuma dei mascalzoni.
    Lei è un semplice uomo, come lo scrivente, e forse sarebbe il caso di scambiare l’ordine delle parole, così da evolversi da semplice uomo a uomo semplice.
    Con voluto distacco.
    Saluti.

  30. Ascolto CR da quasi 15 anni, mi spiace dirlo ma oramai la radio è in caduta libera.

    Da “contro”radio a radio sempre più istituzionale vedi il programma affidato all’ex governatore rossi, la trasmissione con il Picchi (ristoratore amico della classe dirigente fiorentina) o la continua presenza di sindaci/assessori.

    “bene bene male male” non è tanta diversa: 2 personaggi con curriculum istituzionali lunghissimi che parlano/sparlano di qualunque argomento convinti di aver la verità in tasca (anche quando affrontano temi per cui non sono minimamente competenti), sempre alla ricerca del commento ad effetto (in una puntata di qualche mese fa Gozzini si vantava di aver dato del “ne*ro di Me*da” ad un giocatore della fiorentina di origine africana, che ridere) .

    La sensazione è che 3-4 giornalisti non proprio giovanissimi abbiano preso il controllo della programmazione giornalistica e che gli stessi prediligano passare il tempo a fare le solite stucchevoli trasmissioni con i soliti (vecchi) personaggi.

    Peccato

  31. Ho,purtroppo, ascoltato la trasmissione in diretta,a dire il vero,non c’e’ stata alcuna presa
    di posizione da parte del “moderatore” solo un buffetto leggero da parte dell’altro ospite,mi spiace veramente,scuse arrivate con molto ritardo.

  32. Voglio esprimere la mia solidarieta’ alla radio in questo momento difficile, questa proprio non ci voleva!
    Comunque mi associo sia a quanto detto dal professore Venerdi’ mattina che alle sue scuse !!! Chi ha cominciato ad usare un certo tipo di linguaggio, magari non sara’ stata direttamente la persona offesa in questo caso, ma i suoi sodali ci hanno abituato a ben di peggio:se non altro il prof. non le ha augurato di essere stuprata da qualche skinhead .

  33. Non è una questione sessista. E’ semplicemente l’adesione per convenienza e facili carriere al conformismo secondo il quale vedi Orwell qualcuno è più uguale di un altro. Non utilizzo il vezzo di premettere che non ho certo simpatia per la Meloni, voglio che i miei pareri pur soggettivi non vengano presi in considerazione per null’altro se non per il valore che hanno; dico solo che se uno si dichiara di sinistra viene sempre perdonato per le offese contro gli avversari politici perchè gli avversari politici le meritano, se l’offesa proviene dalla destra definita cialtrona, invece la sinistra è è sempre buona , veritiera e salvavita, allora non si perdona nulla.

  34. Dice alla Meloni che si vede che non ha mai letto libri. Vedo quello che i libri che ha letto Giovanni Gozzini gli hanno insegnato. Un animale travestito da intellettuale. Deve essere licenziato dall’università di Siena e lui e i suoi compari mai più invitati in quella trasmissione.

  35. Giovanni Gozzini è uno dei tanti pseudo intellettuali di sinistra nati nella migliore borghesia italiana. Figlio di un senatore comunista, conosciuto per la legge Gozzini sulle carceri. Frequentatore dei salotti della “buona” borghesia di sinistra. Le sue maldestre definizioni rivolte alla signora Meloni sono il frutto di quella corrente politica sopra descritta, oramai superata, fuori tempo e obsoleta.

  36. io ho ascoltato solo il frammento che ha fatto scalpore non ho ascoltato l’intero programma,
    l’idea che mi sono fatta è che 3 epiteti su 5 ovvero peracottara, rana dalla bocca larga e pesciaiola,
    sono coloriti ma non vedo perché censurabili, intendevano dire che secondo loro è impreparata e ignorante, e allora? Gli altri 2, vacca e scrofa, non ne vedo il nesso con la critica ne al pensiero ne ai modi di esporlo della apostrofata. Sono quindi fuori luogo, gratuitamente sessisti.
    Mi chiedo tuttavia se una professoressa avesse definito un politico maschio con i termini equivalenti di toro e verro se il presidente del consiglio e quello della repubblica e compagnia bella si sarebbero occupate del caso.

  37. Ma sinceramente non mi sembra cosi grave , stava facendo delle ipotesi alternative al termine pesciaiola . La Meloni ha offeso molto di più e più concretamente molta più gente.

  38. Nel linguaggio di questo psedo professore e negli atteggiamenti degli altri due interlocutori che durante la trasmissione gli reggevano “il sacco” , non c’è solo un grave attacco sessista, ma una ancora più grave questione di ignoranza , questi tre individui così presupponenti non conoscono il termine dignità. La frase dello psedo professore : “… e che poi questa gente possa rivolgersi da pari a pari a Mario Draghi…” è abominevole . Ogni cittadino ha una dignità , colto o ignorante che sia , a maggior ragione , se vogliamo , se quel cittadino/a è espressione di una rappresentanza popolare , ottenuta tramite libere e democratiche elezioni . Quindi quelle offese non sono state rivolte solo alla Meloni , ma anche al Popolo , che si riconosca o meno nelle idee della stessa . Quando ti dà fastidio quello che pensa o dice un cittadino/a e lo vuoi oscurare , cercherai di fare riferimento ad un politicamente corretto povero di valori ma denso di un’etica formale , utilizzando la VIOLENZA dell’etichetta , affibiandogliene una , ma soltanto perchè la pensa in maniera diversa , ed è esattamente quello che hanno fatto questi ignobili personaggi . Tali persone dovrebbero essere allontanate immantinente da qualsiasi incarico pubblico ricoperto .

  39. Cioè, fatemi capire: chi era il conduttore che si è prodotto in RISATINE COMPIACIUTE, forse addirittura PEGGIORI degli epiteti di quei due “intellettuali” e fenomeni da AVANSPETTACOLO? Raffaele Palumbo, giusto? Bene: costui è il direttore di Controradio, O SBAGLIO? E’ quanto risulta in questo articolo di ADN Kronos:

    https://www.adnkronos.com/meloni-controradio-gozzini-rifletteremo-se-andare-avanti-con-collaborazione_K1uOZBKCTJ9pSDKZRIxbQ?refresh_ce

    Ergo, abbiamo CONTRORADIO CHE PRENDE LE DISTANZE DA SE STESSA!!! “GENIALE”…! Siete dei veri “fuoriclasse”…!

  40. Dopo il1945 ,per uscire da una situazione disastrosa ,i moderati hanno fatto si che i partigiani in armi venissero Incoperchiati dentro un pentolone che arde di sacro fuoco comunista da più di settant’anni e che tocca momenti parossistici quando al prof di storia dentro il pentolone con le armi arrugginite inservibili ,vede una sinistra allo sbando e una destra che trova consensi ,non rimane che caricare a testa bassa e col sangue negli occhi . Ha paura della Meloni ……………è intelligente e non è come Salvini

I commenti sono chiusi.

Rock Contest 2023 | La Finale

"Prenditi cura di me"