Livorno, Forza Italia: “Città presa in giro da 9 anni su ospedale”

“E’ una vicenda che grida vendetta, con Livorno trattata da Cenerentola di Toscana”. Le dichiarazioni del capogruppo Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e del coordinatore provinciale degli azzurri a Livorno Maristella Bottino, in una conferenza stampa sul tema del nuovo ospedale.

“Da Pd e M5s nove anni di prese in giro a Livorno e ai suoi cittadini sul nuovo ospedale. E altrettanti ce ne vorranno, ammesso di rigare dritti con un monoblocco ancora tutto da pensare.” I due portavoce di Forza Italia ricordano che “era il 24 maggio 2010 quando il governatore toscano Enrico Rossi e l’allora sindaco Pd firmarono l’accordo di programma per realizzare a Livorno il nuovo ospedale a Montenero. Allora Rossi prometteva che per il 2013 sarebbe stato pronto. La verità – continua la dichiarazione – è che oggi quell’accordo è finito alle ortiche dopo che la nuova amministrazione grillina non ha attuato il passaggio di proprietà del terreno dove l’ospedale sarebbe dovuto sorgere alla Asl . Nel frattempo, il Pd ha continuato a raccontare ai livornesi frottole su chissà che penali – sottolineano Marchetti e Bottino – che invece, si è poi chiarito solo pochi mesi fa grazie alla risposta a una nostra interrogazione regionale, non esistono”.

Per gli esponenti azzurri, spiega una nota, “in questo modo ai livornesi restano sia il danno di non avere una struttura ospedaliera funzionale e moderna dopo quasi un decennio di promesse, sia – e concludono – la beffa di esser stati presi in giro per tutto questo tempo da un Pd che accampava il rischio inesistente di penali consistenti che sarebbero ricadute, ma non era vero, sulle spalle della città”.

Toscana, sanità: “Conte diffida Regione per buco bilancio”

La denuncia dei consiglieri regionali di Forza Italia Mugnai e d’Ettore che hanno reso nota una lettera inviata da Palazzo Chigi in cui si da conto dell’  ‘avvio di una procedura di diffida per la mancata copertura delle perdite della sanità Toscana (quasi 200 milioni di euro)” . Rossi: “Tutto regolare, premier ci convochi subito”  

Nella lettera, che rimanda ad una procedura prevista dall’intesa Stato/Regioni, si riferisce che  “la perdita della sanità toscana ammonta complessivamente  a 199,443 milioni di euro nel 2018”. Questo quanto spiegano Stefano Mugnai, vice capogruppo alla Camera e Coordinatore regionale di Forza Italia e Maurizio D’Ettore, deputato azzurro.

“La legge di bilancio 2005 – aggiungono – prevede che qualora dai dati del monitoraggio del quarto trimestre, si registri nel settore sanitario un disavanzo di gestione a fronte del quale non siano stati adottati in corso d’anno i necessari provvedimenti di copertura, il presidente del Consiglio dei Ministri diffida le regioni interessate a provvedervi entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento”. In assenza di provvedimenti entro il 31 maggio, nella regione interessata, si applicano “una serie di misure, tra cui il blocco automatico del turn over del personale del servizio sanitario regionale fino al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di verifica”.

“Una situazione catastrofica che allarma fortemente, anche perché non abbiamo memoria di richiami di questo tenore negli anni precedenti – proseguono gli esponenti azzurri -, il che, unitamente alla cifra enorme da coprire in così pochi giorni, genera non poche preoccupazioni sulle conseguenze che rappresenterebbero un micidiale colpo di maglio alla Toscana ed ai cittadini toscani. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione al governo per accertare le cause del forte disavanzo sanitario che attanaglia ormai da anni la Toscana” e per sapere come Rossi “abbia giustificato la reiterata mancata copertura intimatagli, nelle scorse settimane, da una lettera del Presidente del Consiglio”, concludono.

“Chiedo che la Regione Toscana sia convocata con urgenza nelle sedi opportune per un esame delle misure adottate nei giorni scorsi. Ritengo che considerare la perdita pregressa residua come un ulteriore onere a carico del solo esercizio 2018, costituisca una interpretazione del tutto priva di giustificazioni tecniche, nonché lesiva della parità di trattamento rispetto ad altre Regioni, che continuano a godere della dilazione dei tempi”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha risposto, in data 30 aprile, con una nota al Governo sui conti della sanità in relazione alla diffida da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Rossi, spiega una nota, contesta il fatto di caricare sul bilancio 2018 le perdite pregresse del decennio 2001-11, decennio di forti investimenti in sanità, con spese di ammortamento che all’epoca per legge erano escluse dal computo.

Rossi ricorda che “la questione trae origine nel decennio antecedente all’entrata in vigore del Decreto legislativo 118 del 2011, nel quale le verifiche escludevano dal computo gli ammortamenti, in quanto costi non monetari” e che “comunque, utilizzando risorse provenienti da varie fonti, al 31 dicembre 2017, l’ammontare delle perdite pregresse in esame si è ridotto, rispetto a un importo iniziale di circa euro 885 milioni, a 167 milioni, e tale ammontare non è statico da quattro anni ma si è ridotto in quest’ultimo periodo di circa il 17%”. Alla nota di Rossi del 30 aprile il premier Conte ha già risposto segnalando di aver “tempestivamente informato il Ministro dell’economia e delle finanze circa le osservazioni relative alla quantificazione della perdita da ripianare da parte della Regione Toscana” e di aver “chiesto al Ministro di attivare le strutture ministeriali al fine di una urgente convocazione di un tavolo tecnico”

Amministrative, presentata lista Forza Italia: 5 idee per abbassare tasse

Cinque proposte per abbassare le tasse a Firenze, dall’abolizione totale dell’Irpef a quella del pagamento per le mense delle strutture comunali, dall’abolizione del pagamento del telepass per i residenti del centro storico fino alle riduzioni del canone Cosap per le attività commerciali e del biglietto dell’Ataf (a 1,20 euro).

Sono le idee di Forza Italia, illustrate nel corso di una conferenza stampa in piazza della Signoria in cui il partito ha presentato i candidati al Consiglio comunale. “Abbiamo scelto di fare una lista competitiva, forte, un mix di esperienza e novità – ha detto Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana -. Naturalmente si parte dal capogruppo uscente Jacopo Cellai”, e capolista, “che ha guidato per cinque anni il gruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio, insieme a Mario Razzanelli e Mario Tenerani: sono i nostri tre alfieri”.

Tra i nomi anche volti noti come Enrico Bosi e Massimo Finocchi. “Chiedo agli elettori un voto per Forza Italia, per cambiare il governo di questa città”, ha affermato Stella elencando le cinque proposte e affermando che esse “valgono 26 milioni, ma noi abbiamo trovato coperture per 43 milioni”, tra cui il recupero di multe non pagate, la razionalizzazione dei contributi della Fondazioni culturali e l’azzeramento degli affitti passivi. Nella squadra, ha osservato Cellai, “ci sono donne e uomini con tanto entusiasmo, che portano il proprio contributo di professionalità.

Marco Stella intervistato da Chiara Brilli.

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Prato, consigliere Silli lascia Forza Italia e accede a gruppo Misto

Questa è la decisione più sofferta della mia vita politica: lascio Forza Italia e vado nel gruppo misto”. Il deputato pratese Giorgio Silli, responsabile nazionale immigrazione di Forza Italia, annuncia in una nota la decisione di “uscire senza polemica e senza rivalsa dal primo e unico partito al quale io abbia dedicato le mie energie e nel quale io abbia versato le mie speranze”.

Le motivazioni, scrive, riguardano “il profondo, doloroso disorientamento al quale ho assistito negli ultimi mesi che non subisce solamente il ceto politico, del quale faccio parte, ma soprattutto quella che chiamiamo con orgoglio e rispetto la nostra base. Non accetto più di sentirmi dire dagli amici e sostenitori di una vita che su molti temi, siamo diventati come il Pd”. Silli spiega anche di non essere stato d’accordo con il voto, in Parlamento, di Fi che pochi giorni fa non ha riconosciuto il genocidio cristiano degli armeni.

Per Silli “metà di noi oggi incarnano una linea che assomiglia più a quella di Matteo Renzi che non a quella che, con impegno e dedizione, impostammo insieme ormai oltre un decennio fa, quando eravamo noi a trainare la coalizione del centrodestra e non a esser trainati. L’altra metà di noi, ogni giorno, si domanda perché, in queste condizioni, restare in Forza Italia. Io questo indugio lo risolvo oggi, restando leale a me stesso e ai miei elettori, lascio il gruppo parlamentare, dove ho molti amici, non in maniera indolore, in favore del gruppo misto. Non cambio casacca, ne dismetto una nella quale non mi riconosco più.”

Protesi Allergan: Marchetti (FI), “Regione attivi registro”

“Circa seimila protesi mammarie Allergan del tipo ‘ruvido’ ritirate dal mercato europeo lo scorso 18 dicembre sono state erogate in Toscana negli ultimi cinque anni. A quante e quali pazienti però non si sa. E intanto il numero verde regionale del Centro di ascolto dedicato ha risposto ad appena 200 donne. Questi i dati con cui la Regione ha risposto alla mia interrogazione sul caso. Ma non basta. Bisogna fare di più e meglio. Per questo, per rendere ogni protesi mammaria che si va ad impiantare riconducibile al singolo paziente, presento una mozione che impegna la giunta toscana ad attivare entro l’anno un apposito registro. E’ urgente colmare questa lacuna”.

Ad annunciare l’iniziativa è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, insoddisfatto della risposta alla sua interrogazione con cui chiedeva alla Regione come stava fronteggiando il caso delle protesi mammarie strutturate (o ruvide) prodotte dalla multinazionale Allergan e ritirate dal mercato europeo. “Tali protesi, d’uso comune per la chirurgia sia estetica che ricostruttiva, sono state ritirate su richiesta dell’Agenzia del farmaco transalpina ma con effetti in tutta Europa poiché – spiega Marchetti – secondo certa letteratura scientifica, il loro impianto presenterebbe un legame con l’insorgenza di una rara e aggressiva patologia oncologica, ovvero il linfoma anaplastico a grandi cellule, linfoma periferico Non-Hodgkin a cellule T.

All’indomani del ritiro dal mercato, saputo da nota regionale che Allergan era proprio il fornitore aggiudicatario di gara in Toscana per quelle protesi, chiesi quante fossero le pazienti da richiamare, con quali pianificazioni e quali esiti”.
La risposta è giunta solo qualche giorno fa: “Da lì ho scoperto che non è dato sapere chi ad oggi sia portatrice di una o più delle seimila protesi di quel tipo erogate in Toscana negli
ultimi cinque anni. E’ inaccettabile”.

Firenze, Forza Italia propone nuova ZTL

Dieci proposte per migliorare la mobilità nel centro storico di Firenze, da orario ridotto ztl diurna a introduzione ‘martedì shopping’.

Dieci proposte per migliorare la mobilità nel centro storico di Firenze. E’ l’idea di Forza Italia perché, come ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella (e coordinatore fiorentino di Fi) nel corso di una conferenza stampa a Firenze, “così come è concepita la ztl fiorentina è antiquata e inefficace”.

Secondo Stella (accompagnato dai vicecoordinatori Pierluigi Fanetti e Mariagrazia Internò e dalla capogruppo del Quartiere 1 Roberta Pieraccioni) “è evidente che in una città come Firenze pedonalizzazioni e limitazioni al traffico per il centro storico siano indispensabili, ma c’è modo e modo di fare le cose, e di organizzare la mobilità di cittadini e visitatori”. Tra le proposte la riduzione dell’orario della ztl diurna (passando al ‘ridotto’ 8.30-18.30), l’abolizione della ztl il sabato pomeriggio, l’introduzione del ‘martedì dello shopping’ (“per dare ossigeno al tessuto commerciale”), la creazione all’interno di alcune staffe di penetrazione e di uscita aperte a tutti solo per il transito. Ma anche la revisione della collocazione delle telecamere di ingresso in ztl in prossimità delle autorimesse pubbliche (spostandole subito dopo l’autorimessa), un piano parcheggi con posti gratis per i residenti del centro storico in modo da liberare vie e piazze dalle auto, telepass gratis per i residenti, il potenziamento dei vigili urbani e del servizio navetta dei parcheggi in centro città e l’aumento delle piste ciclabili.

“L’attuale ztl – ha detto Stella – non tutela i residenti e uccide letteralmente il commercio del centro storico: il fatturato dei negozi è calato del 30% e negli ultimi anni il centro ha perso l’8% degli esercizi commerciali. Senza contare che il centro ha perso tantissimi residenti, ormai ne sono rimasti poco più di 18.000”.

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