Romeo&Giulietta: i costumi da Oscar di Danilo Donati

“Romeo&Giulietta. I costumi da Oscar di Danilo Donati” dal film del 1968 di Franco Zeffirelli. Alla Fondazione Zeffirelli, dal 16 gennaio al 18 febbraio 2024

Dal 16 gennaio al 18 febbraio 2024, la Sala della musica della Fondazione Zeffirelli ospiterà la mostra Romeo&Giulietta, i Costumi da Oscar di Danilo Donati dal film di Franco Zeffirrelli.

L’allestimento, voluto dal Presidente della Fondazione Zeffirelli Pippo Zeffirelli, in collaborazione con il direttore della Fondazione Cerratelli Diego Fiorini, vede nell’organizzazione anche la giornalista Titti Giuliani Foto e mette a disposizione dei visitatori oltre trenta costumi originali indossati durante le riprese del film Romeo and Juliet del 1968 diretto da Franco Zeffirelli con Olivia Hussey e Leonard Whiting, realizzati dalla casa d’Arte Cerratelli.

Si tratta di una vasta collezione gentilmente messa a disposizione dalla Fondazione Cerratelli: oltre agli abiti iconici dei protagonisti sono infatti esposti i costumi indossati dalla balia, dai genitori e da molti dei protagonisti della trasposizione cinematografica.

Gli abiti esposti rendono omaggio al grande Maestro costumista Danilo Donati che li realizzò unendo sapientemente lo stile e le linee classiche dell’epoca a materiali moderni, dando vita agli ineguagliabili costumi che gli valsero l’Oscar. I costumi furono infatti premiati nel 1968 con il Nastro d’Argento, il British Academy Film Award e l’Academy Award “Oscar”. Di particolare rilevanza i tre abiti indossati da Giulietta nelle scene principali del film che rivelano la poliedricità con cui Donati ha saputo interpretare lo spirito della tragedia e dell’amore della coppia shakespeariana.

Tra il 1957 e il 1972, prima di diventare il costumista prediletto di Pasolini e di Fellini, Donati ha collaborato più volte con Zeffirelli, firmando i costumi di due opere liriche, tre spettacoli teatrali e tre film, tra i quali Romeo e Giulietta, che gli valse il primo dei due Oscar della sua carriera; e sempre per Zeffirelli lavorò anche a diversi progetti che non furono realizzati.

La mostra temporanea è visitabile con il biglietto intero d’ingresso al Museo Zeffirelli. Non sono previste riduzioni. Per info sull’acquisto dei biglietti: ticket@fondazionefrancozeffirelli.com o chiamare il numero +39 320 1637839 INFO

Fondazione Zeffirelli Press Office Piazza San Firenze, 5 Firenze

 


Romeo e Giulietta, attori fanno causa alla Paramount, Fondazione Zeffirelli esprime sdegno, ma l’episodio rilancia la polemica ‘del consenso informato’ dei minori

Santa Monica, California, Olivia Hussey e Leonard Withing, gli attori britannici che da adolescenti furono le star del “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli, hanno fatto causa al gigante Paramount per la celebre scena di nudo in camera da letto.

Ormai nonni e ultrasettantenni, i due attori protagonisti del celebre film Romeo e Giulietta si sono rivolti alla Superior Court di Santa Monica sostenendo di esser stati sfruttati sessualmente quando erano teenager.

Per la Fondazione Zeffirelli, le immagini di nudo in ‘Romeo e Giulietta’ non sono pornografia: “Esprimono la bellezza e il candore della donazione reciproca e non contengono nessun sentimento morboso”. Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione intitolata al regista fiorentino, reagisce sdegnato all’azione legale presentata in California contro la Paramount in cui gli attori Olivia Hussey e Leonard Withing, allora adolescenti, accusano il regista di averli costretti a spogliarsi davanti alla macchina da presa.

La causa ha riaperto la polemica sul nudo dei minori nei film: “Da Romeo e Giulietta’ a ‘Pretty Baby’, è stato finora giustificato per ragioni artistiche ma le accuse della Hussey e di Withing potrebbero cambiare le cose”, ha scritto il critico del ‘Daily Telegraph’ Robbie Collin. La causa è possibile grazie a una legge della California che ha temporaneamente sospeso l’entrata in prescrizione di reati a sfondo sessuale.

All’occhio moderno la scena del terzo atto, quando i giovani amanti si svegliano dopo la notte nuziale segreta, può sembrare innocente, ma il fatto che Olivia e Leonard erano minorenni “riapre il tema del consenso informato”, commenta a sua volta il ‘Guardian’ ricordando l’infatuazione di Zeffirelli per il giovane attore Bruce Robinson che nel film aveva la parte di Benvolio.

E sempre il ‘Guardian’ cita altri casi celebri: come quando Bernardo Bertolucci, complice Marlon Brando, non informò Maria Schneider di quel che sarebbe successo nella famosa ‘scena del burro’. A 11 anni Kirsten Dunst fu costretta a baciare Brad Pitt in “Intervista col Vampiro” e questo le lasciò l’amaro in bocca.

Olivia e Leonard chiedono mezzo miliardo di danni, tra “traumi emotivi” e percentuali retroattive sugli incassi, ma non è detto che l’azione legale vada a buon fine. Ne sa qualcosa Spencer Elden, ritratto nudo da bambino sulla copertina dell’album dei Nirvana ‘Nevermind’, la cui causa è stata archiviata lo scorso settembre al terzo ricorso.

Zeffirelli è morto nel 2019 e giusto il 12 febbraio si celebrerà il centenario della sua nascita. La sua fondazione non è coinvolta nell’azione che vede sul banco degli imputati solo la Paramount.

“La scena d’amore è quanto di più lontano dalla pornografia di quanto si possa immaginare. Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più volte si pronunciò contro la pornografia”, ha detto Pippo Zeffirelli, convinto anche che i due produttori del film, John Brabourne e Anthony Haveclock-Allan, avessero ottenuto una liberatoria dai genitori dei due attori prima di girare la scena”.

L’azione legale arriva 55 anni dopo il film: “E’ imbarazzante che due anziani attori che devono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso”, ha aggiunto Pippo Zeffirelli ricordando il rapporto di gratitudine e amicizia di Olivia e Leonard nei confronti del regista: lei lavorò poi con lui nel Gesù di Nazareth, lui è venuto a Firenze per i funerali e ha poi parlato nel 2020 nel memorial che lo ha ricordato a Londra.

Firenze: al via recupero facciate ex Tribunale

Restauri: via libera a recupero facciate complesso S.Firenze. Previsto anche l’adeguamento normativo e funzionale

Il progetto prevede il restauro delle quattro facciate di piazza San Firenze, via dell’Anguillara, via Filippina e borgo de’ Greci. In programma anche l’adeguamento normativo e funzionale e la riqualificazione degli impianti condominiali, la bonifica e l’adeguamento funzionale interno del piano seminterrato e dei locali del secondo e terzo piano non assegnati.

il via libera della giunta comunale per completare il restauro e il recupero funzionale di Palazzo San Firenze, sede dell’ex tribunale nel centro del capoluogo toscano, deriva dall’approvazione della delibera presentata dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che prevede un investimento di tre milioni di euro finanziati grazie al fondo per lo sviluppo e la coesione del Ministero della cultura.

La gara di appalto sarà conclusa entro il 2021 e i lavori dureranno un anno.

Gli interventi, fa sapere palazzo Vecchio sono “fondamentali per le nuove funzioni all’interno del complesso (le attività della Fondazione Zeffirelli con archivio e museo e l’Andrea Bocelli Foundation già insediate, l’Istituto Lorenzo de’ Medici che ci sarà a breve). Funzioni, dalla scuola per direttori d’orchestra alla prosa di eccellenza, fino alla sperimentazione di performance contemporanee, o i relativi corsi per arti figurative e di restauro, che richiedono tecnologie particolari e dedicate”.

“Entro il mandato – affermano il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – avremo finalmente completato questo grandioso progetto iniziato già da alcuni anni e che ora vede andare a posto l’ultimo tassello. Al posto di un contenitore vuoto avremo un palazzo polifunzionale dedicato all’arte, alla musica, alla cultura e alla formazione completamente riqualificato sia all’esterno che all’interno pronto ad accogliere visitatori e fiorentini per progetti e iniziative di qualità”.

L’anniversario della nascita di Franco Zeffirelli, l’omaggio al Maestro

Mercoledì 12 febbraio omaggio al Maestro Zeffirelli: il Rettore Luigi Dei legge l’Inferno di Dante con l’accompagnamento musicale di Paolo Zampini

Il 12 febbraio, nel giorno dell’anniversario della nascita di Franco Zeffirelli, la sua Fondazione offre un programma ricco di eventi e di spettacoli, dove spicca la partecipazione eccezionale del Rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei e del Direttore del Conservatorio Cherubini di Firenze Paolo Zampini.

Nella sede della Fondazione Zeffirelli (Piazza San Firenze,5 – Firenze), durante tutta la giornata i cittadini dell’area metropolitana fiorentina potranno accedere gratuitamente al Museo dalle ore 10,00 alle ore 18,00 (chiusura biglietteria ore 17,00); con possibilità di visite guidate con lo staff interno (ore 11,30 e 17,30 con il prezzo intero del biglietto 10€).
Alle 18,30 nella spettacolare Sala Inferno del Museo Zeffirelli, il Rettore Luigi Dei e il Direttore Paolo Zampini renderanno omaggio al Maestro con la lettura in musica dell’Inferno dantesco.
Alle 19,30 il Duo di chitarre Renda Trucco, vincitore del Premio Franco Zeffirelli 2019, istituito nell’ambito del Premio Crescendo promosso da A.Gi.Mus, si esibirà nella Sala Musica della Fondazione Zeffirelli.
Dalle 18,30 sarà possibile partecipare all’aperitivo a buffet (dalle ore 18.30) presso la Zeffirelli’s Tea Room.

INFO

Arti e Spettacolo nell’ex tribunale di Piazza San Firenze

Firenze, l’Associazione Palazzo delle Arti e dello Spettacolo (aPAS), nata dalla collaborazione tra Istituto Lorenzo de’ Medici e società Fair Play, ha vinto un bando di gara del Comune di Firenze per la concessione di parte del secondo piano e dell’intero terzo piano del complesso immobiliare dell’ex tribunale in piazza San Firenze.

Lo riferisce in una nota l’aggiudicataria aggiungendo che “si tratta di un superficie complessiva di circa 3.200 metri quadri, di cui circa 2.000 utilizzabili, nella quale nasceranno un polo culturale delle arti e dello spettacolo per valorizzare l’inestimabile patrimonio artistico e locale su scala internazionale”.

“E’ una sfida che abbiamo deciso di affrontare consapevoli della complessità del percorso che intendiamo intraprendere – spiega Carla Guarducci, presidente dell’Associazione aPAS e dell’Istituto Lorenzo de’ Medici – e siamo certi che per realizzare ciò che abbiamo in mente servirà la collaborazione della città e dell’amministrazione comunale per rendere questo spazio sempre più centrale per la vita di Firenze. Da subito potremo contare sulla collaborazione della Fondazione Zeffirelli, con cui ci lega da tempo un proficuo rapporto, in particolare saremo felici di confrontarci il prima possibile anche con la Fondazione Bocelli con cui condivideremo parte del secondo piano”.

Parte fondamentale del progetto infatti sarà l’ulteriore valorizzazione delle attività che rientrano nella partnership avviata dall’istituto Lorenzo de’ Medici con la Fondazione Franco Zeffirelli onlus che interesserà gli “ambiti delle arti performative e visive così come della storia dell’arte, della letteratura, del teatro e dell’opera”.

Il progetto aPAS si concretizzerà in uno spazio didattico, di ricerca, di produzione culturale, e di innovazione sociale grazie a lezioni di pratica e teoria “Sarà un luogo dinamico – assicura Guarducci – Proporremo percorsi didattici in lingua inglese, workshop, seminari, esibizioni multimediali e laboratori interattivi. Ora cominceremo con le verifiche procedurali per poter avviare i lavori quanto prima. Compatibilmente con le procedure ci auguriamo di poterla inaugurare entro la fine del 2020”

Zeffirelli: Siae dice sì a scuola internazionale arti spettacolo

“Saremo al fianco della Fondazione Zeffirelli per una scuola internazionale delle arti e dello spettacolo”. L’annuncio arriva dal presidente Mogol. Nardella:”Ora avanti per renderla una realtà viva”

La Siae accoglie l’invito del sindaco di Firenze Dario Nardella: “Saremo al fianco della Fondazione Zeffirelli per una scuola internazionale delle arti e dello spettacolo”.
L’annuncio, nel giorno dei funerali del Maestro,  arriva dal presidente Mogol, che sottolinea: “Zeffirelli era socio Siae dal 1968, quindi da oltre cinquant’anni. Per noi sarà un onore e un motivo di orgoglio partecipare a un progetto che possa portare avanti la sua figura e la sua lezione nelle nuove generazioni, per questo accogliamo l’invito del Sindaco e siamo a disposizione per seguire insieme tutti i passaggi necessari a dar vita a questa ambiziosa e bellissima iniziativa”.
Alla stampa raccolta ieri nella camera ardente allestita nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, il primo cittadino di Firenze Dario Nardella aveva parlato di un sogno realizzato: insediare la Fondazione Zeffirelli nel luogo che il Maestro avrebbe desiderato, Palazzo San Firenze, dove saranno trasferiti gli arredi della sua casa di Roma. Il Sindaco ha auspicato che lo Stato, le Istituzioni e la Società Italiana degli Autori ed Editori sostengano il progetto di una scuola internazionale delle arti e dello spettacolo a lui intitolata e destinata ai giovani. “Per noi – ribadisce Mogol – è un onore e un orgoglio”.
“Grazie al presidente della Siae Mogol per aver accettato il nostro invito: realizzare una Scuola internazionale delle arti e dello spettacolo con la Fondazione Zeffirelli”. Lo ha scritto, su twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella.
“Ora avanti per renderla una realtà viva – si legge -, per far conoscere Zeffirelli alle nuove generazioni di artisti”.
Exit mobile version