🎧 Fondazione CR Firenze: stanziati 150 milioni di euro per il quadriennio 2024-2027

La Fondazione CR Firenze incrementa il supporto al territorio con 150 milioni di euro per il quadriennio 2024-2027 che serviranno a confermare le iniziative già consolidate ma anche a introdurre nuovi bandi e progetti diretti, tutti da co-progettare insieme alle principali realtà del terzo settore del territorio.

“E’ il 25% in più rispetto al precedente DPP, dove erano 30 i milioni stanziati per ogni anno di attività, quest’anno invece sono 37 milioni e mezzo. Sono molti soldi, vanno spesi bene, ogni euro che esce deve avere un ritorno per la città e la comunità. La Fondazione non è un bancomat, ma un soggetto che aiuterà tutti quelli che ne avranno bisogno. Il tema più importante su cui lavoreremo è quello della povertà, saremo vicini alle famiglie e alle piccole e medie imprese”. Così Bernabò Bocca, presidente della Fondazione CR Firenze da appena un mese, davanti al foltissimo pubblico di stakeholder del territorio, operatori culturali e associazioni di volontariato che sono accorsi al Teatro Niccolini, a Firenze, per la presentazione del documento Programmatico Pluriennale alla città. Fondazione CR Firenze incrementa il supporto al territorio con 150 milioni di euro per il quadriennio 2024-2027 che serviranno a confermare le iniziative già consolidate ma anche a introdurre nuovi bandi e progetti diretti, tutti da co-progettare insieme alle principali realtà del terzo settore del territorio, dal bando Dietro Le Quinte che avvicina i ragazzi delle scuole superiori al settore dello Spettacolo alla call for proposal legata all’affido familiare, dalla realizzazione di Centri di aggregazioni per ragazzi e ragazze e dai “cantieri di educazione sentimentale” fino al lancio di un programma di accelerazione per startup a impatto sociale e ambientale. “Riteniamo sia essenziale lavorare in grande coesione ha proseguito Bocca – sempre con la prospettiva di aprire al futuro. Un futuro che, per Fondazione ed anche per me, ritengo debba appartenere a tutti, lavorando in armonia e condividendo gli obiettivi si raggiungeranno insieme risultati sorprendenti, ne sono certo”.
I primi 35 milioni di euro saranno ripartiti tra i settori in funzione di una percentuale stabilita annualmente dal Comitato di Indirizzo: in particolare il settore che vedrà allocate più risorse è quello di “Arte, Attività e Beni Culturali” (10,2 milioni è il budget minimo); segue il settore “Volontariato, Filantropia e Beneficenza” che avrà a disposizione un budget minimo di 9,5 milioni di euro; la “Ricerca Scientifica e Tecnologica” avrà 4,9 milioni di euro; il settore “Educazione, Istruzione e Formazione” 6 milioni di euro. Iinfine, il settore “Protezione e Qualità ambientale” potrà contare su 1,4 milioni di euro. La maggior disponibilità di risorse (stimata in 2,5 milioni annui) sarà, invece, dedicata a progetti innovativi, interdisciplinari, approvati annualmente in sede di Documento Previsionale Annuale. Grande attenzione sarà riservata anche al tema dell’abitare con due azioni da sviluppare allo scopo di  contrastare la povertà abitativa, dare alloggi agli studenti e  promuovere residenze per anziani autosufficienti e famiglie (Student Housing e Senior Housing). Tutto ciò sarà reso possibile tramite l’attivazione dei fondi messi a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti. A beneficio delle scuole arriva poi il nuovo bando Pocket School: una strada per agevolare l’accesso ai fondi del PNRR a sostegno dei costi di quelle attività che richiedono un impegno economico da parte delle famiglie.
Con il bando Palestra ERC e con il Dottorato Fondazione Futuro delle Città, la Fondazione CR Firenze intende sostenere ricercatori di eccellenza che possano condurre attività di ricerca pionieristiche. La Fondazione lavorerà infine a nuovi progetti legati a laboratori di economia circolare e al rilancio dei distretti forestali.

 

Fondazione CR Fi: Bernabò Bocca è il nuovo presidente

L’imprenditore del settore alberghiero succede a Luigi Salvadori. Oltre a Bocca l’altro nome in lizza era quello di Francesco Rossi Ferrini, dirigente di Jp Morgan a Londra e figlio di Pierluigi Rossi Ferrini, vicepresidente della Fondazione fiorentina dal 2013 al 2016

Bocca, presidente di Sina Hotel e a capo di Federalberghi, succede a Luigi Salvadori, il cui mandato in Cda è scaduto. Nella stessa riunione di oggi, Maria Oliva Scaramuzzi è stata eletta all’unanimità come vicepresidente della Fondazione. Secondo quanto si apprende, confermando le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni la candidatura di Bocca, ha prevalso a maggioranza nella votazione fra i consiglieri.

L’altro nome in lizza era quello di Francesco Rossi Ferrini, dirigente di Jp Morgan a Londra e figlio di Pierluigi Rossi Ferrini, vicepresidente della Fondazione fiorentina dal 2013 al 2016. Il neopresidente, dopo l’elezione, ha rivolto a tutti i consiglieri un appello all’unità.

Bocca, Cavaliere del lavoro dal 2005, è membro del Cda di Fondazione Cr Firenze dal 15 luglio 2019. Nato a Torino nel 1963, a vent’anni entra nell’azienda di famiglia Sina Hotels, fondata a Firenze dal padre Ernesto, per diventarne presidente nel 1990. Dal 2000 è presidente nazionale di Federalberghi, e dall’anno successivo è socio della Fondazione Cr Firenze.

E’ stato senatore dal 2013 per una legislatura, eletto come capolista per il Popolo della Libertà nella circoscrizione Friuli Venezia Giulia, chiudendo la legislatura nel gruppo di Forza Italia. Fondazione Cr Firenze, che detiene quote dell’1,723% in Intesa Sanpaolo e dello 0,601% in Cassa Depositi e Prestiti, nel 2022 ha riportato un avanzo di esercizio di 51,07 milioni di euro, risultato che ha consentito di destinare 35 milioni di euro alle erogazioni per l’attività istituzionale 2023.

“I bisogni della nostra comunità continueranno a essere il faro che guiderà questa istituzione che da oltre trent’anni promuove lo sviluppo e il benessere del territorio, grazie anche a una struttura motivata e professionale”. Questa la dichiarazione, in una nota, di Bernabò Bocca. “Sono veramente onorato – ha aggiunto – della fiducia che il Consiglio ha espresso nei miei confronti. Ringrazio Luigi Salvadori per la sua guida dell’Ente negli ultimi quattro anni e in particolare per quanto ha fatto negli anni terribili della pandemia. Sento forte la responsabilità di questo incarico, in un momento storico carico di incertezze legate al contesto internazionale e ai conflitti in corso che non possono non influenzare anche gli equilibri socio-economici dei nostri territori”.

“Auguri di buon lavoro a Bernabò Bocca, eletto oggi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze”. Lo afferma in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, commentando l’esito della riunione di oggi del Cda dell’ente. “Siamo certi che la sua esperienza e le capacità manageriali – osserva -, affiancate anche dall’esperienza istituzionale maturata in Senato, rappresenteranno il giusto equilibrio per dare ancora più forza ad un organismo così importante per la città di Firenze e non solo. Complimenti anche ad Olivia Scaramuzzi che lo affiancherà come vicepresidente”.

Firenze, martedì 25 luglio riapre il Memoriale degli italiani ad Auschwitz

La riapertura di questo nuovo polo culturale della Memoria a Firenze, di respiro internazionale, avverrà in occasione di una data emblematica per la storia del nostro paese, il prossimo 25 luglio, 80° anniversario dalla caduta del regime fascista.

Simbolo tragico di una storia lontana che non deve tornare attuale, monito per la memoria. Il Memoriale degli Italiani fu voluto, progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un eccezionale gruppo di intellettuali tra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e Alberico Belgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittore Pupino Samonà e del compositore Luigi Nono che produssero una delle prime installazioni multimediali al mondo.

Dopo un periodo di chiusura, torna visibile presso presso il centro Ex3 a Gavinana, al termine di una lunga e dolorosa vicenda che ne ha portato prima alla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamento da parte della direzione del museo. Oggi quindi l’opera ‘rinasce’ grazie a un complesso progetto che ha visto lavorare fianco a fianca Comune di Firenze, Regione, Ministero per i Beni e le attività culturali e la stessa Aned, proprietaria dell’opera, con il sostegno decisivo di organizzazioni come la Fondazione Cr Firenze, Firenze Fiera, Unicoop Firenze, Studio Belgiojoso, Cooperativa archeologia. K-Array, Tempo Reale.

L’ Aned, infine, si è incaricata di progettare e realizzare una prima mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, che ora è visibile al piano terra della struttura. Il risultato è  un nuovo progetto museologico, all’interno di spazi rinnovati.  E con esso il luogo a Firenze diventato sua residenza da alcuni anni, che da centro di arte contemporanea, l’Ex3, si trasforma nel Memoriale delle Deportazioni.

La cerimonia di inaugurazione è in programma alle 15.30, in piazza Bartali a Firenze.

Interverranno  i rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni e delle associazioni protagoniste della rinascita del Memoriale degli Italiani e alla realizzazione del Memoriale delle Deportazioni. Per la Regione Toscana saranno presenti il presidente Eugenio Giani, l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini, Ugo Caffaz, consigliere per le politiche per la Memoria dell’assessora Nardini.

Per il Comune di Firenze, parteciperanno il sindaco Dario Nardella e l’assessora alla Memoria Maria Federica Giuliani.Per il Comune di Prato il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore alla cultura Simone Mangani. Per l’Associazione nazionale Ex Deportati, il presidente nazionale Dario Venegoni. Per la Fondazione Museo della Deportazione e della Resistenza, la presidente Aurora Castellani. Per la Comunità Ebraica di Firenze il presidente Enrico Fink.

 

 

Centri storici, dall’Università un confronto tra conservazione e sviluppo

I centri storici, in particolare delle città d’arte, costituiscono una risorsa preziosa e insieme delicata, custode dei valori e delle tradizioni del territorio ma anche oggetto di una fruizione intensiva, con conseguenze importanti sulla qualità della vita.


Il tema è stato al  centro del convegno “Proteggere i centri storici”, oggi a Villa Ruspoli  a cura del Dipartimento di Scienze giuridiche (Dsg) dell’Università di Firenze, del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze. Il convegno è frutto del progetto di ricerca “Tradizione e innovazione dei beni culturali e trasformazione dei contesti urbani” che il Dipartimento  ha condotto grazie al finanziamento della Fondazione CR Firenze sul tema della città come “spazio giuridico” nel quale i processi produttivi, le rendite, le tecnologie, il mondo del lavoro e le istituzioni devono avere una propria regolazione. Numerosi i soggetti intervenuti per un confronto che porti a nuovi stimoli e contributi rispetto alle strategie di gestione e sviluppo della città. “Istituzioni e centri storici”, “Il commercio e le attività economiche” “Il fenomeno dell’overtourism” i temi delle tre sessioni di lavoro aperti con il  saluto il sindaco Dario Nardella, la rettrice Alessandra Petrucci, il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, insieme al presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi e al direttore del Dsg Andrea Simoncini.

AUDIO: le dichiarazioni di Salvadori e di Petrucci

“Firenze è stata tra le prime città in Italia a vietare con un regolamento certe tipologie di esercizi in centro storico, a partire dallo stop in piazza del Duomo ad un grande fast food, occorre ragionare su come regolamentare residenza e turismo, la riqualificazione delle piazza attraverso i servizi, e molti altri aspetti complessi e delicati. Per questo sono molto contento dei tanti attori presenti a questa iniziativa perché solo insieme possiamo gestire la situazione”, ha detto Nardella.

“Abbiamo la grande fortuna che tutti vogliono venire a Firenze, la cosa brutta è che ci sono  350 mila abitanti con 16 milioni di presenze turistiche dunque occorre trovare un equilibrio: non pensare come comune ma come area metropolitana e ragionare sui flussi quotidiani e su come gestirli e contrastare il turismo mordi e fuggi che impatta solamente senza apportare benefici”, ha dichiarato Bassilichi.

“Il centro storico non finisce nei suoi confini e questo in particolare per Firenze, le vedute, la corona delle colline, il modo di apprezzare la città porta a considerare il centro storico qualcosa che tesse delle relazioni con il territorio.Tema cruciale ovviamente la conservazione, ma anche lo svuotamento, l’intervento più legittimo è il restauro in un centro storico che però  è un sistema complesso, vivo, fatto di interferenze coi sistemi sociali dunque occorrono politiche che riguardano gli aspetti sociali del vivere”, ha sottolineato la sovrintendente Ranaldi.

Un euro al giorno per far studiare i propri figli, un progetto della Metrocittà

Lo scopo era imparare a gestire al meglio le spese e, soprattutto, risparmiare per arrivare poi ad avere i soldi necessari a sostenere i figli nello studio. Per questo hanno messo da parte ad 1 a 6 euro a settimana. Sono circa 100 le famiglie della Città metropolitana di Firenze che hanno partecipato al programma sperimentale ‘Will-Educare al futuro’, contro la dispersione scolastica e la disuguaglianza sociale.

Il programma, promosso da Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni Cr Firenze, Banco di Sardegna e TerCas, prevede uno stanziamento complessivo di 2,6 milioni di euro per sostenere le carriere scolastiche, lo studio e la formazione degli studenti che fanno parte di famiglie a basso reddito, dalla fine della quinta elementare al primo anno della scuola superiore, che vivono in Piemonte, Toscana, Marche, Sardegna.

In Toscana, in collaborazione con Fondazione solidarietà Caritas e Diaconia valdese fiorentina, il progetto ha interessato circa 100 famiglie. “Il programma ha previsto un percorso di educazione finanziaria, orientamento alle scelte formative e valorizzazione delle capacità personali, rivolto all’intero nucleo famigliare”, ha spiegato il presidente di Fondazione solidarietà Caritas di Firenze Vincenzo Lucchetti in occasione dell’evento finale del programma, che si è svolto al Gould della Diaconia valdese a Firenze.

Il direttore generale di Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori ha sottolineato che “la povertà educativa è una delle emergenze sulle quali è necessario lavorare con continuità”. Il responsabile area minori della Diaconia valdese fiorentina Pietro Venè ha affermato che “l’obiettivo principale è stato quello di sostenere nel percorso scolastico i ragazzi in situazioni di povertà educativa”.

Progetto ‘Oltre’, per aiutare le famiglie in difficoltà

Firenze, nasce il progetto ‘Oltre’, una cabina di regia sulla solidarietà in grado di aiutare le persone in momentanea situazione di difficoltà socio-economica.

Il progetto ‘Oltre’ è promosso da Fondazione Cr Firenze e chiama a raccolta i soggetti del territorio che si occupano di solidarietà ovvero Caritas Diocesana di Firenze, Banco Alimentare della Toscana, Coordinamento Misericordie dell’Area Fiorentina, Fondazione Solidarietà Caritas, Gruppo Volontariato Vincenziano, Comune di Firenze, Fondazione Il Cuore si Scioglie, Unicoop Firenze, e Università di Firenze.

“In questo progetto la Fondazione ha avuto il grande merito di mettere insieme per la prima volta le maggiori associazioni che operano nel Terzo Settore – ha affermato Luigi Salvadori, presidente di Fondazione Cr Firenze -. Un coinvolgimento non banale che permette di proporre una serie di azioni a potenziamento delle attività socioassistenziali attualmente attive sul territorio, contribuendo a migliorare sia l’aspetto qualitativo che quantitativo degli assistiti”.

“Il valore principale di questo progetto ‘Oltre’ è il fare rete – ha dichiarato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze -. Più volte dai report sulle povertà che cura la nostra Caritas è emersa l’esigenza di creare una rete sul territorio, fare interventi sempre più raccordati, agire in maniera più coordinata, per andare oltre il tamponare l’urgenza, per una presa in carico integrata delle persone. Penso quindi che questo del ‘fare insieme’, grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cr Firenze, sia il modo migliore per prestare aiuto a chi si trova in un momento di difficoltà per i motivi più vari, come risulta dai nostri centri di ascolto, o dalle storie che raccolgono purtroppo ogni giorno i nostri sacerdoti”.

“Questa cabina di regia è una dimostrazione concreta di come a Firenze si applichi il principio di sussidiarietà – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella – e di come è alta l’attenzione per quella fascia di popolazione che arriva alla fine del mese con difficoltà, spesso rinunciando a un’alimentazione varia ed equilibrata, che è alla base di una vita in salute, e a spese necessarie, come ad esempio quelle per le cure”.

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