Seconde case: rimane l’obbligo di avere il medico in Toscana

Come già era successo a novembre e prima ancora a maggio dell’anno scorso,  chi  si sposterà nella seconda casa in Toscana  da altre regioni dovrà avere sul territorio il proprio medico di famiglia o pediatria.  Saranno comunque consentiti i rientri motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di studio o di lavoro.  Il presidente Eugenio Giani ha firmato oggi, sabato 23 gennaio, l’ordinanza.

L’ultimo Dpcm aveva reso possibile dal 16 gennaio spostarsi di nuovo nelle seconde case anche fuori regione, pure muovendosi da una regione arancione o rossa ad una gialla: una possibilità limitata al rientro, ma si poteva fare.  Basta che la casa sia di propria proprietà e non di amici o parenti.

Può essere sufficiente anche un contratto di affitto lungo, ma registrato prima del 14 gennaio. Inoltre l’immobile di destinazione non deve essere abitato da persone che non appartengono al nucleo familiare convivente di chi ne ha titolo e vi si può recare solo questo nucleo.

Per prevenire il più possibile nuovi focolai  e contagi da Covid-19 e ridurre i rischi di sovraccarico del sistema sanitario, la Toscana – che da due settimane è tornata in zona gialla – ha ripristinato però l’obbligo, in capo a chi rientrerà, di avere il medico nella regione, salvo comprovate esigenze per cui lo spostamento sarà comunque permesso.

 

 

Coronavirus in Toscana: 520 nuovi casi positivi, 21 decessi

In Toscana i casi di positività al Coronavirus sono 130.333, 520 in più rispetto a ieri (514 confermati con tampone molecolare e 6 da test rapido antigenico) e lo 0,4% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei nuovi positivi è di 45 anni circa (il 17% ha meno di 20 anni, il 24% tra 20 e 39 anni, il 33% tra 40 e 59 anni, il 17% tra 60 e 79 anni, il 9% ha 80 anni o più).

Gli attualmente positivi sono 8.261, +0,7% rispetto a ieri; i ricoverati sono 736 (16 in meno rispetto a ieri), di cui 107 in terapia intensiva (3 in meno). I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 117.983 (90,5% dei casi totali). Si registrano 21 decessi: 9 uomini e 12 donne con un’età media di 85,5 anni.

Oggi sono stati eseguiti 10.008 tamponi molecolari e 5.032 tamponi antigenici rapidi, di questi il 3,5% è risultato positivo. Sono invece 6.099 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l’8,5% è risultato positivo.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 12.00 di oggi sono state effettuate complessivamente 78.258 vaccinazioni, 2.579 in più rispetto a ieri (+3,4%), tenendo presente che le Aziende del Sistema Sanitario Regionale proseguono per l’intera giornata. La Toscana è la 7° regione per percentuale di dosi somministrate su quelle consegnate (il 74,8% delle 104.590 consegnate), per un tasso di vaccinazioni effettuate di 2.102 per 100mila abitanti (media italiana: 2.178 per 100mila).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (514 confermati con tampone molecolare e 6 da test rapido antigenico). Sono 36.245 i casi complessivi ad oggi a Firenze (137 in più rispetto a ieri), 11.059 a Prato (38 in più), 11.071 a Pistoia (44 in più), 8.211 a Massa (36 in più), 13.456 a Lucca (39 in più), 17.742 a Pisa (38 in più), 9.943 a Livorno (79 in più), 11.755 ad Arezzo (58 in più), 5.902 a Siena (38 in più), 4.394 a Grosseto (13 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 230 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 181 nella Nord Ovest, 109 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 3.501 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 4.053 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 4.284 casi x100.000 abitanti, Massa Carrara con 4.234, Pisa con 4.201, la più bassa Grosseto con 1.990.
Complessivamente, 7.525 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (75 in più rispetto a ieri, più 1%).
Sono 16.280 (545 in più rispetto a ieri, più 3,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 4.903, Nord Ovest 6.468, Sud Est 4.909).
Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 736 (16 in meno rispetto a ieri, meno 2,1%), 107 in terapia intensiva (3 in meno rispetto a ieri, meno 2,7%).
Le persone complessivamente guarite sono 117.983 (440 in più rispetto a ieri, più 0,4%): 327 persone clinicamente guarite (11 in più rispetto a ieri, più 3,5%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 117.656 (429 in più rispetto a ieri, più 0,4%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Purtroppo, oggi si registrano 21 nuovi decessi: 9 uomini e 12 donne con un’età media di 85,5 anni.

Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 4 a Firenze, 5 a Massa Carrara, 3 a Lucca, 3 a Pisa, 4 a Livorno, 2 residenti fuori Toscana.

Sono 4.089 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 1.369 a Firenze, 285 a Prato, 301 a Pistoia, 413 a Massa Carrara, 394 a Lucca, 482 a Pisa, 295 a Livorno, 236 ad Arezzo, 151 a Siena, 104 a Grosseto, 59 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 109,8 x100.000 residenti contro il 140,6 x100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (213,0 x100.000), Firenze (136,3 x100.000) e Pisa (114,1 x100.000), il più basso a Grosseto (47,1 x100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

 

 

Incontro Palazzo Vecchio per ‘piano strategico’ Campi Bisenzio

“C’è grande sintonia, lavoriamo insieme, sono molto contento di questo incontro. Abbiamo deciso di lanciare un piano strategico di sviluppo per Campi Bisenzio. E sullo stadio abbiamo detto che c’è condivisione tra me, il presidente Giani e il sindaco di Campi Fossi sulla priorità del restyling del Franchi che è uno stadio di opera pubblica. Io ho il dovere di andare avanti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, al termine dell’incontro di oggi a Palazzo Vecchio col presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi.

Una riunione dove si è parlato di tramvie, scuole e anche delle opzioni nuovo stadio per la Fiorentina, tra restyling del Franchi e la costruzione di un nuovo impianto a Campi. “Se la Fiorentina – ha aggiunto Nardella – riterrà di presentare un progetto su Campi ai sensi della legge Lotti-Nardella siamo pronti congiuntamente anche a accoglierla”.
Un piano strategico per Campi Bisenzio (Firenze): è ciò di cui si è discusso nell’incontro di stamani a Palazzo Vecchio tra il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco metropolitano e di Firenze Dario Nardella e il primo cittadino di Campi Emiliano Fossi.
Il piano, si legge in una nota congiunta, riguarderà “la realizzazione del lotto 2 della tramvia numero 4, la realizzazione della metrotramvia Peretola-Pecci con fermata prevista di interconnessione presso l’area Gigli, la creazione di un collegamento ‘spola’ di trasporto pubblico ‘Pistoiese-Osmannoro’ per collegare il parcheggio scambiatore Osmannoro di Autostrade, in via di realizzazione, con l’abitato di Campi e il sistema tramviario”. Tra gli obiettivi anche “lo sviluppo del polo dei ‘Gigli’, la realizzazione del polo scolastico per il nuovo istituto superiore nella zona via Palagetta” e la creazione “della rete di ciclopiste collegata alla super-ciclovia Firenze – Prato”. Campi Bisenzio viene ritenuta “come il riferimento baricentro dell’area della Piana per la rete dei trasporti, pubblici e privati, l’erogazione di servizi, l’integrazione metropolitana”.
Le istituzioni si impegneranno, si precisa nella nota, “a sviluppare un confronto pubblico entro i prossimi mesi sull’attuazione del piano strategico in oggetto”. Sullo stadio della Fiorentina “si prende atto del lavoro importante che sta facendo il sindaco per la messa in sicurezza e il restyling del Franchi e si ribadisce il sostegno condiviso a questa operazione. Quanto all’ipotesi di uno stadio a Campi, se e quando la Fiorentina intenderà proseguire su questa strada, le istituzioni si impegnano ad un incontro congiunto con la società per prendere eventualmente in esame un progetto di fattibilità tecnico-economica presentato dal proponente ai sensi della legge sugli stadi Lotti-Nardella”.

Toscana gialla anche prossima settimana

“Ho appena parlato con il Ministro Speranza: la Toscana per la terza settimana di fila sara’ zona gialla”. Lo ha scritto ieri sera sul suo profilo Facebook il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

“Siamo una grande comunita’, consapevole e attenta al rispetto delle regole come abbiamo ampiamente dimostrato in queste settimane-ha aggiunto Giani-Adesso continuiamo cosi’, manteniamo la responsabilita’ che ci appartiene e impegniamoci per diminuire sempre piu’ i contagi. La Toscana sicura dipende da ciascuno di noi, forza!”-

Dunque anche per la prossima settimana la Toscana sarà in zona gialla. L’indice di contagio Rt è sotto la soglia determinante di 1, oltre la quale scattano le ulteriori restrizioni rispetto a quelle in vigore con il colore giallo su tutto il territorio nazionale.

Le regole in zona gialla fino al 5 marzo 2021 da Quifinanza.it

Ma quali regole vigono in zona gialla adesso? Eccole:

  • divieto di spostamento tra Regioni (per ora fino al 15 febbraio anziché fino al 5 marzo)
  • consentiti gli spostamenti solo tra le 5 e le 22 solo all’interno della propria Regione o Provincia autonoma, con l’eccezione di comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità
  • visite consentite una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, ma solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni
  • consentiti gli spostamenti verso le seconde case, anche in affitto e non solo di proprietà, ma solo per il proprio nucleo familiare (dopo il caos sollevato e l’evidente contraddizione tra chi non potrebbe uscire dal Comune ma potrebbe uscire addirittura dalla Regione per raggiungere la seconda cosa, si attende conferma nelle Faq del Governo)
  • ristoranti e bar aperti fino alle 18
  • divieto di asporto per i bar (locali senza cucina) dopo le 18
  • asporto fino alle 22 per i ristoranti (locali con cucina)
  • sempre consentita la consegna a domicilio
  • vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5
  • chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi. Restano aperti al loro interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai
  • palestre, piscine, cinema e teatri chiusi
  • musei e mostre aperti, esclusivamente nei giorni feriali
  • centri sportivi aperti
  • impianti sci chiusi fino al 15 febbraio
  • scuole in presenza al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica in presenza alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti
  • università aperte o chiuse su decisione autonoma di ciascun ateneo, in base all’andamento dell’epidemia
  • riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico locale, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato
  • sospese attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.

Povertà in Toscana: 16 mila persone in più, il 55% under 35

Intervista di Chiara Brilli a Nicola Sciclone vicedirettore Irpet e l’assessora Spinelli

In Toscana “i numeri della povertà crescono nell’anno della pandemia, ma in maniera contenuta (+0,2%), grazie alle politiche messe in atto a livello nazionale e regionale. E questo ci dà preziosi indicazioni anche per il 2021 quando gli effetti della congiuntura economica si faranno sentire ancora di più”. Così l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli sintetizza i contenuti del quarto rapporto sulle povertà in Toscana curato dall’Osservatorio regionale toscano in collaborazione con Anci Toscana e dal ”Dossier sulle povertà nelle diocesi toscane – anno 2020” di Caritas Toscana. Entrambi questi strumenti sono stati presentati oggi a Firenze nel corso di un evento online organizzato dall’Osservatorio regionale toscano e da Anci Toscana.

”Se confrontiamo i numeri assoluti del 2019 con quelli del 2020 – ha proseguito l’assessora Spinelli – notiamo che l’emergenza Covid produce in Toscana un aumento delle persone sotto la soglia della povertà di circa 16.000 unità: si passa infatti da 105.000 del 2019 a 121.000. Un dramma, certamente, ma contenuto e arginato fino a questo momento dall’insieme degli ammortizzatori sociali, dei contributi, dei ristori, dal rilancio delle assunzioni in comparti fondamentali del pubblico impiego, dal blocco dei licenziamenti. Politiche che hanno concretamente frenato l’aumento della povertà. A questo, in ambito regionale si sono aggiunte importanti misure di intervento già promosse e altre previste per corrispondere agli effetti sociali dell’emergenza sanitaria e per sostenere la rete dei servizi territoriali e il Terzo Settore”.

I rischi maggiori, secondo Serena Spinelli, sono nell’anno in corso, quando si concentreranno gli effetti della congiuntura economica: ”Nel 2021 le stime presentate oggi parlano di 58.000 persone che pur non trovandosi nella condizione della povertà, in assenza delle misure sopra richiamate, vedrebbero aumentare la probabilità di un peggioramento delle proprie condizioni di vita al punto da cadere sotto la soglia di povertà. La pandemia aumenta in maniera consistente il rischio povertà per fasce della popolazione finora non esposte a tale rischio e impone a tutte le istituzioni coinvolte di interrogarsi sull’adeguatezza delle risorse e degli strumenti a disposizione per rispondere al bisogno crescente”. Il rapporto annuale nell’anno della pandemia La presentazione del Rapporto sulle povertà in Toscana e del Dossier Caritas è un momento di riflessione sulle dinamiche relative al complesso fenomeno delle povertà in Toscana. Consente di monitorare nel tempo la sua evoluzione. nel tempo la sua evoluzione. In quest’anno incomparabile con tutti gli altri per la pandemia, gli estensori del rapporto, invece di analizzare l’anno precedente (che sarebbe stato il 2019) hanno deciso di offrire un’immagine attuale e in divenire degli effetti sociali dell’emergenza sanitaria sulle fasce più deboli della popolazione per offrire uno strumento da poter utilizzare nell’immediato.

I numeri della povertà La povertà assoluta è misurata confrontando il reddito familiare con le soglie di povertà assoluta, stimate dall’Istat per area geografica, tipologia di Comune e caratteristiche familiari (numerosità ed età dei componenti). Su queste basi 121.000 persone in Toscana vivono sotto la soglia di povertà pari al 5,4% della popolazione. Erano 106.000 (5,2%) nel 2019. L’arrivo della pandemia ha però rischiato di far salire esponenzialmente il numero: nella prima fase del lockdown la percentuale di poveri è salita addirittura al 9% arrivando a interessare 227.000 individui, per poi tornare a scendere grazie agli strumenti messi in atto fino al 5,4% finale.

Chi sono i ‘poveri’ in Toscana Al di sotto della soglia di povertà troviamo soprattutto persone giovani (ben il 55% dei poveri hanno meno di 35 anni), la situazione di indigenza tocca in misura maggiore le famiglie di immigrati (17,2% dei casi) e quelle numerose (il 15% di quelle con almeno 5 componenti). A livello territoriale le maggiori criticità si riscontrano nelle aree urbane, nella costa e nel sud della Regione. La pandemia e il lavoro Nel 2020 ogni toscano ha mediamente prodotto 3.400 euro di reddito in meno; un dato che corrisponde, secondo i ricercatori, a una caduta del Pil di 11 punti. Questa situazione non ha avuto effetti diretti sull’occupazione grazie alla cassa integrazione a al blocco dei licenziamenti. Secondo i rilievi statistici illustrati stamani, nel 2020 ogni toscano Secondo i rilievi statistici illustrati stamani, nel 2020 ogni toscano ha perso mediamente come reddito disponibile, in termini di potere d’acquisto, 730 euro ed ogni famiglia 1.600 euro. I redditi da lavoro autonomo sono scesi (-10%) più di quelli da lavoro dipendente (-5%), i giovani hanno avuto cali più consistenti (-6%) degli over 50 (-4%). L’emergenza Covid, hanno evidenziato i ricercatori, ha però toccato molto più duramente le fasce più deboli della popolazione: il lockdown ha avuto un effetto amplificatore della diseguaglianza ampliando la forbice tra ricchi e poveri.

 

 

 

 

Pier Luigi Nervi, Architettura come Sfida

Fa tappa a Firenze, in Manifattura Tabacchi, la retrospettiva dedicata a Pier luigi Nervi uno tra i più noti ingegneri e progettisti del secolo scorso, in Italia e nel mondo

Lunedì 25 gennaio 2021 Manifattura Tabacchi apre al pubblico la mostra PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida, un progetto di Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project (Bruxelles) e Laboratorio Nervi Politecnico di Milano (Lecco), co-prodotto da Manifattura Tabacchi, in partenariato con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

La tappa fiorentina dell’esposizione che celebra il grande ingegnere italiano inaugura negli spazi di Manifattura Tabacchi col titolo Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza. Parte di un importante ciclo espositivo itinerante, la mostra racconta, trent’anni dopo la morte di Pier Luigi Nervi, la sua opera e la sua personalità che nulla hanno perduto della propria modernità fuori norma. Progettista e al tempo stesso costruttore, Nervi emerge come uomo di cultura del suo tempo e si rivela essere stato non solo architetto e ingegnere, ma poeta-architetto e artista, incredibile innovatore e accorto impresario, uomo di cultura del suo tempo alla continua ricerca di una assoluta padronanza del mezzo tecnico per infondere la Bellezza nel costruito.

All’interno dell’organizzazione da lui elaborata, che include da una parte lo studio, dall’altra l’impresa di costruzioni, la grande tradizione artigianale italiana si mette al servizio della prefabbricazione e delle dimensioni monumentali.

La costante ricerca operata da Nervi nel corso della sua lunga attività, allo scopo di far conseguire all’architettura e all’ingegneria valori artistici pari a quelli di altre arti, risulta evidente dai plastici e dalla documentazione presentati in questa esposizione che, grazie al patrimonio messo a disposizione dalla Associazione P.L. Nervi, promuove a Firenze la rilevanza culturale che egli ha avuto nella storia del nostro Paese.

“Non vi poteva essere sede più adatta della Manifattura Tabacchi per ospitare questa mostra. Non solo poiché Firenze è uno dei luoghi a ove Nervi ha lasciato importanti testimonianze del suo lavoro, ma soprattutto perché questo complesso, grazie all’intelligente intervento di recupero e restauro condotto da Aermont LLP e Cassa Depositi e Prestiti, che ringraziamo per aver accolto prontamente e con generosità la proposta di realizzare qui questo evento, è la prova più tangibile di come sia possibile far ritrovare alle architetture del Novecento la loro originaria bellezza, immaginando allo stesso tempo per questi edifici un nuovo futuro a beneficio di un’intera città e dei suoi cittadini” afferma Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato.

L’esposizione Pier Luigi Nervi Architettura come Sfida è composta da 12 sezioni, ognuna delle quali è focalizzata su un’opera iconica della creatività dell’ingegnere oltre al modello di Manifattura Tabacchi di Firenze, selezionata dal comitato scientifico internazionale presieduto dal Prof. Carlo Olmo del Politecnico di Torino e composto dagli esponenti di numerose prestigiose istituzioni tra università, musei e centri culturali nazionali e internazionali, ha scelto di presentare Pier Luigi Nervi attraverso le principali opere iconiche. Ciascuna di esse presenta un aspetto del suo genio di progettista e costruttore e tutte ne testimoniano ancora oggi l’essenza: la bellezza delle forme e la brillante messa in opera dell’economia strutturale dei materiali.

La mostra approfondisce, tra le altre opere di Nervi, lo Stadio Municipale Berta del 1932, che ne consacra il prestigio a livello internazionale nel capoluogo toscano. L’ingegnere inizia ad esprimere appieno le potenzialità della sua progettualità: capacità innovativa, stile, ma anche saggezza imprenditoriale ed economicità che ne segneranno la carriera e i riconoscimenti all’estero.

Nel percorso espositivo si inserisce il progetto di trasformazione della Manifattura Tabacchi di Firenze, costruita tra il 1933 e il 1940 su progetto dei tecnici del Monopolio, che presenta linee architettoniche e strutture di modernità ed eleganza tali che hanno fatto ipotizzare la mano di Pier Luigi Nervi. Il recupero in atto è affrontato nel rispetto materiale e figurale del bene, in assidua collaborazione con la Soprintendenza, e affronta le note difficoltà concettuali e metodologiche proprie della conservazione dell’architettura moderna.

Il complesso sarà recuperato secondo un Masterplan risultato dai contributi successivi di Concrete, SANAA, Studio Mumbai e q-bic, che si propone di preservare lo spirito industriale dell’architettura storica con interventi di carattere contemporaneo capaci di valorizzare la monumentalità degli edifici e la qualità unica degli spazi e dei materiali. Particolare attenzione è posta nella progettazione del paesaggio, affidata al paesaggista Antonio Perazzi, dove il verde è inteso come dispositivo di rigenerazione che si riappropria dello spazio nell’ex fabbrica di sigari per creare aree comuni accoglienti, confortevoli e favorevoli all’aggregazione.

L’ambizioso progetto di riqualificazione avviato nel 2016 si propone di dar vita a un nuovo quartiere per la città e un centro per la cultura contemporanea, l’arte e la moda che sia complementare al centro storico, aperto a tutti e connesso col mondo.

 

“Abbiamo accolto con grandissimo piacere l’invito del Soprintendente e degli eredi a contribuire alla divulgazione all’opera di Pier Luigi Nervi ospitando la mostra nei nostri spazi temporanei. Manifattura Tabacchi è erede essa stessa dell’esperienza di questo progettista e imprenditore geniale e presenta nell’eleganza delle strutture e delle linee molti tratti tipici del suo lavoro. Come di consueto, abbiamo voluto intervenire con un contributo originale che si confrontasse con l’opera di Nervi, per aggiungere un contrappunto contemporaneo al corpo della mostra e proporre un’inedita occasione di suggestione e approfondimento, tra passato e presente.” Michelangelo Giombini, responsabile sviluppo prodotto di Manifattura Tabacchi

 

Plastici, copie dei disegni originali, un ampio corredo fotografico di immagini di cantiere e foto di attualità illustrano, capitolo dopo capitolo, l’intero percorso creativo di Nervi e guidano i visitatori all’esplorazione dei principali ambiti della sua attività: dal Cinema-Teatro augusteo di Napoli, una delle opere a lui più care; alla sede dell’Unesco a Parigi o l’Aula Vaticana delle udienze pontificie in Vaticano e la Torre della Borsa di Montreal, per approdare all’ ultimo progetto realizzato, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, concepito da Nervi e dal figlio Antonio del 1969 e testimonianza dell’attività internazionale dello studio Nervi.

 

La mostra ha offerto l’occasione di rendere omaggio al grande Maestro in chiave sperimentale e contemporanea. Cinema Nervi, è un progetto realizzato in collaborazione con Parasite 2.0, collettivo di architetti formato da Stefano colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo con base a Milano, Londra e Bruxelles che indaga lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte. Nel dare forma a una rilettura dell’opera di Nervi e del percorso espositivo allestito negli spazi dell’ex-complesso industriale, Parasite 2.0. ha declinato il lavoro di Nervi in chiave contemporanea e interdisciplinare attraverso i linguaggi del digitale. Un approccio che affonda le sue radici nella sperimentazione esplorata da NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi.

 

Cinema Nervi può essere considerato uno spin-off intergenerazionale della mostra che per l’occasione ha coinvolto cinque studi di architetti, designer e artisti internazionali. Prendendo ispirazione da una delle opere più care al Maestro, il Cinema-Teatro Augusteo di Napoli, Lucia Tahan (Berlino), Clube (San Paolo), Alessio Grancini (Los Angeles), The Pleasure Paradox (Milano, Amsterdam, Amburgo, Rotterdam) e Anabel Garcia-Kurland (Londra) sono stati chiamati a reinterpretare cinque delle architetture in mostra – il Palazzo del Lavoro a Torino, l’Ambasciata Italiana a Brasilia, Manifattura Tabacchi e lo Stadio G. Berta (oggi Artemio Franchi) a Firenze e la Sede Unesco a Parigi – attraverso uno strumento insolito per la progettazione nel periodo di Nervi, il video. La struttura di Cinema Nervi è da un lato un’architettura digitale, con la funzione di trasmettere online i contributi video e, dall’altro, un dispositivo fisico, visitabile all’interno dell’esposizione.

 

La mostra, frutto della cooperazione tra l’Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project e il Civa (Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage) di Bruxelles, in cooperazione con il MAXXI/Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo e con il CSAC/Centro Studi e Archivi della Comunicazione dell’Università di Parma è co-prodotta da Manifattura Tabacchi, con il patrocinio di Comune di Firenze, Università degli studi di Firenze, Fondazione Giovanni Michelucci, Ordine e Fondazione degli Architetti di Firenze, Docomomo Italia e Società Italiana per il Restauro dell’Architettura.

PIER LUIGI NERVI Architettura come Sfida

Pier Luigi Nervi e Firenze, la Struttura della Bellezza

 

Manifattura Tabacchi

Via delle Cascine 33, Firenze

 

Dal 25 gennaio 2021

Lun – Ven ore 10:00 – 17:00

Ingresso gratuito

L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

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