San Giovanni, tornano i ‘Fochi’ al piazzale Michelangelo

A San Giovanni tornano i ‘Fochi’. La notizia è ufficiale ed è stata resa nota nella giornata di oggi. In occasione della festa del patrono della città, previsto il consueto spettacolo pirotecnico che sarà anche in diretta social.

L’evento inizierà alle 22 dal piazzale Michelangelo e durerà 40 minuti: quest’anno è prevista la diretta su Facebook, Youtube e sul sito della Società San Giovanni Battista. Sono tante le iniziative organizzate dalla Società San Giovanni Battista, grazie anche al contributo di Fondazione Cr Firenze: le celebrazioni inizieranno alle 8.30 con il corteo della deputazione e con il corteo storico della Repubblica fiorentina per la consegna della croce di San Giovanni al sindaco di Firenze Dario Nardella.

Alle 10, nel Battistero di San Giovanni, ci sarà l’offerta dei ceri mentre mezz’ora più tardi è in programma la messa celebrata dall’arcivescovo Giuseppe Betori. Al termine della celebrazione ci sarà la consegna della Croce all’arcivescovo. Tra le iniziative, alle 21, anche il concerto della banda dell’Aeronautica militare, diretta dal maestro Pantaleo Cammarano, che si esibirà in occasione del centenario della fondazione dell’Arma Aeronautica.

“Grazie al contributo della Fondazione Cr Firenze e alla collaborazione del Comune di Firenze anche quest’anno, la Società di San Giovanni Battista, a conclusione dei festeggiamenti del patrono, la sera del 24 giugno, organizza i tradizionali ‘Fochi’ che, alle 22, dal piazzale Michelangelo saliranno in cielo per aprirsi in composizioni di luci multicolori”, ha commentato Claudio Bini, presidente della Società San Giovanni. “È motivo di grande gioia – ha dichiarato Luigi Salvadori, presidente di Fondazione Cr Firenze – poter partecipare per il secondo anno alle celebrazioni per la Festa del patrono dopo la pausa obbligata dalla pandemia”.

La vicesindaco Alessia Bettini ha affermato che la celebrazione per il Patrono è “sempre di una grande emozione e di un momento molto atteso per la città”.

E’ morto Francesco Nuti, il cinema italiano è in lutto

È morto stamani a Roma Francesco Nuti. Aveva 68 anni ed era malato da tempo. Lo rende noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. I familiari hanno chiesto riservatezza e non rilasceranno interviste.

La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore. Nato a Firenze il 17 maggio del 1955, figlio di Renzo Nuti, barbiere originario del Mugello, e di Anna Giglio, originaria di Crotone, sul finire degli anni settanta Francesco Nuti diviene membro del trio cabarettistico dei Giancattivi di cui fanno parte anche Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. In quegli anni, i Giancattivi partecipano a trasmissioni di grande successo, come la radiofonica Black Out e la televisiva Non stop.

Il trio, dietro la regia dello stesso Benvenuti, debutta al cinema nel 1981 con il film Ad ovest di Paperino. Nel 1982, abbandona il trio, che di lì a poco si scioglierà definitivamente, ed inizia una carriera cinematografica che lo porta a interpretare, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, alcuni film diretti da Maurizio Ponzi. Celebri sono Madonna che silenzio c’è stasera (1982), Io, Chiara e lo Scuro (1983) e Son contento (1983), che gli conferiscono una certa notorietà. E’ il ruolo di Francesco Piccioli, presente nella seconda delle tre pellicole, a consentirgli di vincere il David di Donatello ed il Nastro d’argento come migliore attore protagonista.

Tra gli altri film di successo anche in veste di regista si ricordano Casablanca, Casablanca (1985), Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991)

Dopo altri successi cade in preda alla depressione e rimane vittima, nel 2006, di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico. Viene ricoverato ed operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il 29 novembre 2010 appare di nuovo in TV, dopo quattro anni di assenza, ospite della trasmissione di Rai 2 I fatti vostri, dove mostra l’incapacità di parlare e di muoversi. Il 7 dicembre 2019 ha ricevuto il Premio Internazionale Vincenzo Crocitti 2019 “Alla carriera”, ritirato dalla figlia Ginevra in occasione della serata evento, che risulta così essere il primo riconoscimento alla carriera assegnatogli nella sua storia cinematografica e artistica.

“A pochi giorni dal suo 68mo compleanno se ne va un pezzo del cinema italiano. Un’icona per tanti appassionati che fra gli anni ’80 e ’90 hanno apprezzato i suoi film. Francesco Nuti, attore, regista, compositore e produttore fiorentino, era una sorta di leggenda. Non è un caso che a breve avrebbe ricevuto il Globo d’oro alla carriera, riconoscimento cinematografico assegnato dall’Associazione della stampa estera in Italia. Lo aveva già vinto come miglior attore emergente insieme al David di Donatello. Nuti ci ha deliziato da attore e anche da regista, dopo aver acquisito rapidamente, una certa dimestichezza anche dietro la macchina da presa”, così scrive su Facebook il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo

Bambina scomparsa, polemica Lega-Pd in consiglio: “Nardella, promesse da marinaio”. La replica: “Sciacallaggio”

Mentre la città è in apprensione per le sorti della piccola Kata, la bambina scomparsa due giorni fa dall’ex hotel Astor di Novoli a Firenze, si accende la polemica in consiglio comunale. Un botta e risposta tra Lega e Pd, con accuse di promesse false da una parte e l’appellativo di ‘sciacalli’ dall’altro.

“Dal programma elettorale del Sindaco del 2019 – dicono a proposito del caso della bambina scomparsa il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega, Federico Bussolin, e il Commissario comunale Lega Federico Bonriposi – iniziano e perdurano le solite promesse da “marinaio” di Nardella, dove parlando di “Firenze è sicura” paragrafo n.10 si leggeva che “… Nel caso di occupazioni collettive di immobili la Amministrazione è determinata a intervenire di concerto con le autorità statali preposte in modo tempestivo, riducendo drasticamente la durata delle occupazioni abusive”.

Proseguono i due esponenti leghisti sulla bambina scomparsa. “In questi anni abbiamo assistito ad una Giunta inerme davanti alle occupazioni abusive, pronta sempre per volontà dell’assessore alla casa Sara Funaro a trovare soluzioni e mediazioni volte alla fine a non modificare sensibilmente lo stato delle cose. Timori per un’eventuale ribellione o escalation di occupazioni del Movimento di lotta per la Casa, vera e propria organizzazione locale volta ad individuare ed occupare in città immobili vuoti e sfitti? Paura di perdere determinate “sacche” di consenso a sinistra? Non lo sapremo mai. Ciò che vediamo però in circa 20 immobili presi abusivamente, dall’hotel Astor all’edificio di Via Ponte di Mezzo (ex occupanti viale Corsica) fino ad arrivare all’annosa e vergognosa vicenda del Cpa di Via Villamagna, nulla viene fatto per sgomberare e cacciare gli occupanti abusivi. Chiunque essi siano. A Firenze è evidente da decenni si vivacchia, si traccheggia. La legge insomma può attendere”.

kata

“La vicenda di queste ore della bambina scomparsa che tutti seguiamo con grande apprensione è soltanto l’ennesimo episodio di cronaca che riguarda l’ex Astor. Dietro c’è la storia nera di un’occupazione che dura da troppo tempo. È settembre 2022 quando – racconta la stampa – lo stabile abbandonato (l’albergo chiuse i battenti nel 2020) viene invaso da disperati e senza casa: prevalentemente si tratta di peruviani, qualche ecuadoriano e rumeni che coabitano in condizioni precarie e difficilissime. È da mesi che come Lega chiediamo in Consiglio Comunale lo sgombero dell’hotel senza ottenere mai un’azione concreta da parte del Sindaco. Tutto procede con le solite frasi di rito dell’amministrazione, i soliti rimpalli di responsabilità, senza risultati concreti”, aggiungono Bussolin e Bonriposi

“Come sapevamo bene, e come ci conferma la stampa locale, in situazioni analoghe per eseguire lo sgombero sostanzialmente si agisce in due modi da prassi: in flagranza di reato entro 48 ore dall’occupazione, oppure in virtù di un sequestro preventivo della magistratura, chiesto (tanto che la Digos della questura depositò un’articolata informativa in procura) ma pare mai disposto. Solo con il provvedimento del giudice ci sarebbero tutti i presupposti legali per riunire il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura e dare mandato alla forza pubblica di intervenire. Perché il giudice dormiva? Cosa ha fatto il Sindaco Nardella, oltre al “compitino”, per sollecitarne l’azione? L’ex hotel Astor è stato al centro di diversi episodi di violenza e degrado. Una situazione intollerabile da mesi e mesi, che oggi sale tristemente alle cronache cittadine, ma che doveva essere risolta da tempo da una Giunta che sa solo traccheggiare”, concludono i due sul caso della bambina scomparsa.

bambina scomparsa

Non si è fatta attendere la replica del Pd. “Non ci sono altre parole per commentare la presa di posizione della Lega se non che si tratta di infame sciacallaggio politico, ancora più grave perché messo in atto durante ore di apprensione per le sorti di una bambina scomparsa di 5 anni. Peraltro, fa proprio bene la Lega ad attivarsi con il ministro del governo di centrodestra, di cui fanno parte, perché come ha già avuto modo di ricordare ieri l’assessore Funaro non è arrivato decreto di sequestro preventivo e per quello non è stato possibile attivare le procedure di sgombero”, dicono il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano e le vicecapogruppo Letizia Perini e Alessandra Innocenti.

“Forse la Lega ancora non ha chiaro di chi siano le competenze in queste situazioni e cerca ogni pretesto possibile per strumentalizzare ogni vicenda contro questa Giunta, facendo confusione. Vale la pena ricordare loro – proseguono i due parlando della bambina scomparsa – che durante l’amministrazione Nardella ci sono stati oltre 60 sgomberi, l’amministrazione ha sempre collaborato con la massima sinergia con le autorità competenti e garantendo l’accoglienza ai più fragili. Non è mai stata indulgente con chi opera nell’illegalità e su questo non accettiamo lezioni dai colleghi della Lega. Governo Meloni finora non pervenuto”.

Fiorentina al Padovani durante il restyling del Franchi: “Soluzione che piace a tutti”

Potrebbe essere lo stadio Padovani ad ospitare le gare della Fiorentina nel momento in cui il Franchi sarà inagibile per i lavori. Una soluzione interna alla città che sembra piacere a tutti, come confermato anche dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

“L’obiettivo è avere pronto l’impianto Padovani per la stagione 2024-25 e terminare il nuovo Franchi per festeggiare alla grande nel 2026 i 100 della Fiorentina”. Lo ha ribadito il primo cittadino a margine dell’inaugurazione del progetto artistico di Michelangelo Pistoletto oggi a Coverciano. “Con il presidente viola Commisso, come già detto, è stato un incontro molto positivo che ci ha permesso di fare il punto su tutto e di trovare anche un punto di svolta – ha proseguito Nardella -, riuscendo a individuare una soluzione che a quanto pare piace a tutti”.

L’impianto del Padovani potrebbe raggiungere una capienza di 16mila spettatori, che certo non sono quelli del Franchi ma che consentirebbero comunque di limitare i disagi. “Non dispiace alla società e piace alla stragrande maggioranza dei tifosi – ha aggiunto Nardella – perché la Fiorentina durante i lavori al Franchi resterebbe comunque al Campo di Marte. Certo dobbiamo correre sul progetto e la realizzazione, abbiamo già iniziato a definire tutti gli aspetti. Presto vedrò il direttore generale Barone insieme ai vertici della società rugby che mi hanno dato grande disponibilità e questo è un fattore molto importante. Si tratta di una soluzione in linea con altre realtà simili, come a Cagliari”.

Il Cagliari, per chi non lo sapesse, gioca infatti all’interno della Unipol Domus, un impianto di circa 16mila spettatori in attesa che il vecchio Sant’Elia venga riedificato completamente. In questo modo la Fiorentina non avrebbe bisogno di chiedere ospitalità fuori dal Comune, ma anzi rimarrebbe a giocare praticamente a due passi da quello che è il suo attuale impianto, limitando al massimo i disagi sia per i tifosi che per la squadra.

Scomparsa Kata, il padre della bimba ingerisce detersivo in carcere. Anche i droni per le ricerche

Mentre proseguono a tappeto le ricerche della piccola Kata, la bambina scomparsa da sabato mentre stava giocando con alcuni amichetti nel cortile dell’ex hotel Astor di Novoli, arrivano notizie che riguardano il padre detenuto.

Il padre della piccola Kata, 27 anni, detenuto nel carcere di Sollicciano a Firenze, ha infatti ingerito detersivo venendo poi portato in ospedale dove è stato sottoposto a lavanda gastrica. Oggi il giovane, secondo quanto appreso, è rientrato a Sollicciano: nei suo confronti è stato attivato il piano di prevenzione del rischio suicidario, come sempre quando si verificano casi del genere. Da capire, secondo quanto appreso, se si sia trattato di un tentativo di suicidio o di un atto di autolesionismo a seguito delle notizie sulla scomparsa della sua bambina. Il padre di Kata è detenuto per piccoli reati contro il parimonio.

Intanto si apprende che sono stati impiegati anche i droni nella ricerca della piccola Kata. A dirlo è il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, spiegando che l’impiego dei droni, utilizzati dai vigili del fuoco, rientra tra gli strumenti del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, subito attivato dalla prefettura quando è stata denunciata la scomparsa della bambina. Ieri ci sono state due riunioni della cabina di regia in prefettura, oggi ne è in programma una terza nel pomeriggio, per fare il punto della situazione per le ricerche.

“Noi continuiamo a gestire il piano – spiega il prefetto Ferrandino – ma d’intesa con la procura, considerata la situazione delicata per il coinvolgimento di una bambina e il ruolo di coordinamento delle indagini che è della magistratura. La nuova riunione della cabina di regia serve a fare il punto della situazione, a valutare se convenga insistere su determinate aree o ampliarle, sempre ripeto d’intesa con la procura”.

Intanto la madre, accompagnata in un corteo che è arrivato fino al tribunale, ha nuovamente parlato. “Non farò denuncia, non farò niente, ma lasciatela tornare a casa”. Questo il nuovo appello nella speranza che arrivino notizie sulla piccola Kata.

🎧 Morte Berlusconi, Nardella: “Oggi è il giorno del cordoglio”. Anche Mazzeo esprime vicinanza a nome del consiglio regionale

“Ho pubblicamente espresso sincero cordoglio a nome mio e dell’amministrazione comunale. Credo che oggi sia doveroso fare questo”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a margine di un evento al centro tecnico di Coverciano parlando della morte di Silvio Berlusconi.

Nardella ha proseguito: “Poi arriverà il momento in cui ognuno esprimerà i suoi giudizi personali sull’uomo, sull’imprenditore e sul politico. Parlando del Berlusconi presidente del Milan, lo ricordo come un uomo appassionato e innamorato della sua squadra”. A proposito della morte dell’ex presidente del consiglio, non sono mancate nemmeno altre reazioni.

Vicinanza e cordoglio alla famiglia, agli amici, agli esponenti di partito che hanno fatto parte del Consiglio regionale e all’attuale capogruppo Marco Stella, è stato infatti espresso, a nome di tutta l’Assemblea legislativa, dal presidente Antonio Mazzeo appresa la notizia della scomparsa del fondatore e presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Queste le reazioni: “Per tutto quello che ha rappresentato con il suo percorso personale, imprenditoriale, politico e sportivo nella storia del nostro Paese, ha segnato in modo indelebile 30 anni di vita e tutta la generazione nella quale sono cresciuto. Berlusconi ha cambiato la politica, rivoluzionando anche il modo di comunicare”.

“Molto spesso non ho condiviso le sue scelte, a volte le ho avversate con forza. Ma ho sempre creduto e continuerò a credere che in politica debbano esistere avversari da sconfiggere attraverso idee migliori, non nemici. Indipendentemente dal giudizio che ognuno di noi ha potuto avere negli anni – conclude Mazzeo in termini di reazioni alla morte di Berlusconi -, la sua morte segna oggi definitivamente la fine di un’era. Alla sua famiglia e alla sua comunità politica va un sentimento sincero di vicinanza e cordoglio”.

“Sono vicino alla famiglia Berlusconi per la loro perdita. Silvio Berlusconi, leader politico e istituzionale, è stato un punto di riferimento e un modello vincente per lo sport italiano e per l’imprenditoria nazionale e internazionale”. Anche il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi: “Da parte mia, della mia famiglia e di tutta la Fiorentina le più sentite condoglianze per il grave lutto”.

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