Dalla Toscana cibo in scatola, coperte, medicine: iniziata la mobilitazione per l’Ucraina

Coperte, medicine di ogni tipo, barrette energetiche, cibi in scatola: la Toscana si mobilita per spedire beni di prima necessità al confine tra Romania e Ucraina. La raccolta presso la sede di RFK Human Rights in Via Ghibellina 12a Firenze.

Mobilitazione degli ucraini che vivono in Toscana che già nelle scorse ore hanno fatto partire da Firenze una spedizione di generi alimentari e beni di prima necessità da mandare in patria.
RFK Human Rights Italia ha organizzato una raccolta lampo di beni di prima necessità per supportare la popolazione ucraina: BENDE KIT PRIMO SOCCORSO FRUTTA SECCA BARRETTE ENERGETICHE CIBO LIOFILIZZATO CALZINI COPERTE. La raccolta avvenuta ieri proseguirà anche oggi e martedì 19-20, presso la sede di RFK Human Rights in Via Ghibellina 12a Firenze.

Una lunga coda che nella giornata di ieri, domenica 27 febbraio, ha visto persone con borse dell’Ikea piene di oggetti e cibo da spedire. Da subito il salone della Fondazione Robert Kennedy si è riempito di beni di ogni tipo. Questo è l’aiuto concreto che arriva dalla nostra Regione, dopo che sempre ieri, migliaia di persone si sono recate su Ponte Santa Trinita per dire NO alla guerra e in Piazza della Signoria.

Le iniziative di solidarietà si stanno moltiplicando in tutta la Toscana: già ieri è partita una spedizione di beni di prima necessità acquistati tra Firenze e Pisa dagli Ucraini che abitano in Toscana. A Prato, in via Labriola 69 in località Bagnolo, la Onlus Stremao, sta organizzando una raccolta di materiale sanitario come garze, guanti, cerotti, kit di primo soccorso.

Accoglienza che non si ferma solo a questo, ma che si sta attivando sotto il profilo dell’accoglienza. Per gestire il flusso di persone che giungerà in Toscana nelle prossime settimane, infatti, è stata organizzata una riunione dal Prefetto di Firenze, Valerio Valente, con Comune, Asl Centro e Console d’Ucraina.

Folla in piazza Signoria a Firenze per chiedere pace in Ucraina

Firenze, una folla di persone ha gremito Piazza della Signoria per chiedere la pace in Ucraina e dire no alla guerra.

Tra la folla erano tante le bandiere della pace, insieme a quelle dell’Ucraina e anche della Georgia. In piazza anche rappresentanti della comunità lituana, oltre a sindacati e istituzioni.

Presente il sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha parlato dall’arengario di Palazzo Vecchio insieme al primo cittadino di Atene Kostas Bakogiannis, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e al rabbino capo Gadi Piperno.

A prendere la parola che la rappresentante del consolato ucraino a Firenze Oxana Polattaitchouk che ha ringraziato l’Italia. “Stanno radendo al suolo le nostre città, muoiono anche i bambini. Grazie per il vostro appoggio siete un popolo straordinario, un esempio di civiltà e democrazia. Stiamo raccogliendo viveri, medicinali e soldi da mandare in Ucraina. Abbiamo ricevuto parole di sostegno anche da amici rissi, anche loro hanno bisogni di vivere in un paese civile e chiediamo libertà anche per loro”.

“Coraggio – ha detto il sindaco Nardella – la lotta per la democrazia e la libertà va sempre portata fino e fondo e chiediamo che si apra immediatamente un negoziato per la pace a oltranza”.

Coronavirus in Toscana, 2.084 nuovi casi, 25 decessi

Firenze, in Toscana sono 855.016 i casi di positività al Coronavirus, 2.084 in più rispetto a ieri (744 confermati con tampone molecolare e 1.340 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente.

I guariti crescono dello 0,5% e raggiungono quota 813.847 (95,2% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 7.811 tamponi molecolari e 14.134 tamponi antigenici rapidi, di questi il 9,5% è risultato positivo al Coronavirus. Sono invece 4.881 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 42,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 32.164, -5,8% rispetto a ieri. I ricoverati sono 871 (28 in meno rispetto a ieri), di cui 57 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 25 nuovi decessi: 17 uomini e 8 donne con un’età media di 82,3 anni.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia di Coronavirus in regione.

L’età media dei 2.084 nuovi positivi odierni è di 36 anni circa (31% ha meno di 20 anni, 22% tra 20 e 39 anni, 28% tra 40 e 59 anni, 14% tra 60 e 79 anni, 5% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (744 confermati con tampone molecolare e 1.340 da test rapido antigenico). Sono 250.671 i casi complessivi ad oggi a Firenze (441 in più rispetto a ieri), 64.869 a Prato (87 in più), 71.864 a Pistoia (169 in più), 39.326 a Massa (107 in più), 85.823 a Lucca (274 in più), 98.000 a Pisa (200 in più), 72.240 a Livorno (175 in più), 76.588 ad Arezzo (255 in più), 54.518 a Siena (218 in più), 40.562 a Grosseto (158 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 719 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 734 nella Nord Ovest, 631 nella Sud est.

La Toscana si trova al 8° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 23.153 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 21.495 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Firenze con 25.106 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 24.760, Prato con 24.454, la più bassa Grosseto con 18.620. Complessivamente, 31.293 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (1.956 in meno rispetto a ieri, meno 5,9%). Sono 9.152 (735 in meno rispetto a ieri, meno 7,4%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 1.853, Nord Ovest 4.556, Sud Est 2.743).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 871 (28 in meno rispetto a ieri, meno 3,1%), 57 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri). Le persone complessivamente guarite sono 813.847 (4.043 in più rispetto a ieri, più 0,5%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 813.847 (4.043 in più rispetto a ieri, più 0,5%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 14 a Firenze, 1 a Prato, 6 a Pistoia, 3 a Pisa, 1 a Siena.

Sono 9.005 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus cosi ripartiti: 2.856 a Firenze, 761 a Prato, 823 a Pistoia, 607 a Massa Carrara, 851 a Lucca, 946 a Pisa, 648 a Livorno, 620 ad Arezzo, 463 a Siena, 315 a Grosseto, 115 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 243,8 x100.000 residenti contro il 260,7 x100.000 della media italiana (10° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (319,7 x100.000), Prato (286,9 x100.000) e Firenze (286,0 x100.000), il più basso a Grosseto (144,6 x100.000).

Si ricorda che tutti i dati saranno visibili dalle ore 18.30 sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: http://www.ars.toscana.it/covid19

Mattarella a Firenze per il forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo

Firenze, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, da dove si è poi trasferito nella basilica di Santa Croce per seguire la messa che conclude il forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo.

Un centinaio di persone ha atteso Mattarella fuori dalla stazione e lo ha applaudito mentre saliva sulla vettura con cui veniva accompagnato in santa Croce.

Un lungo applauso dei fedeli in piazza ha poi salutato l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Santa Croce, dove ha seguito nella basilica la messa, presieduta dal presidente della Cei Gualtiero Bassetti, e successivamente l’Angelus, a conclusione del forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, che ieri hanno firmato la ‘Carta di Firenze’.

All’arrivo del Capo dello Stato un gruppo di bambini in piazza ha mostrato un cartello da loro realizzato con scritto ‘Bambini di Firenze uniti per la pace’.

Il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, prima di cominciare la celebrazione della Messa nella Basilica di Santa Croce a Firenze ha salutato e ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che “ci onora della sua presenza”. Parlando dell’Incontro che si è svolto in questi giorni a Firenze tra 60 vescovi e 65 sindaci dei Paesi bagnati del Mediterraneo, Bassetti ha detto: “Carissimo Presidente, è stata una esperienza di ascolto e condivisione nello spirito dell’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco”. “Grazie di essere qui”, ha detto rivolto al Presidente seduto nella prima fila dei banchi della basilica.

l cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha poi rivolto un pensiero a Papa Francesco. “Al Santo Padre, che mi ha dato il compito di presiedere questa solenne celebrazione, la mia profonda gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione”, ha detto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

Papa Francesco avrebbe dovuto essere oggi a Firenze a chiudere l’incontro promosso dalla Cei e dal sindaco di Firenze Dario Nardella ma a causa del persistere del suo dolore al ginocchio aveva annunciato qualche giorno fa l’impossibilità di essere oggi nel capoluogo toscano.

Sindaci e Vescovi del Mediterraneo. Firmata la “Carta di Firenze”

Firenze, è stato firmato in Palazzo Vecchio dai primi cittadini e dai responsabili (cattolici) delle città e delle diocesi che si affacciano sul mare il testo del documento intitolato ‘Carta di Firenze’.

“Non sono solito usare parole roboanti o essere troppo enfatico ma questa dichiarazione è una conquista storica. È, dunque, un punto di arrivo ma anche un punto di partenza. Il nostro desiderio non è solo portarla al Santo Padre, che ringraziamo perché ci ha sostenuto, ma vogliamo portarla anche ai leader internazionali, ai capi di Stato e di Governo. Cominceremo questo pellegrinaggio perché questa dichiarazione comincia a vivere da oggi”. Lo ha detto il Sindaco di Firenze Dario Nardella presentando la ‘Carta di Firenze’, redatta da sindaci e vescovi del Mediterraneo al termine di un forum congiunto in corso nel capoluogo toscano.

“Abbiamo fatto un passo in avanti partendo da Giorgio La Pira – ha aggiunto il sindaco – viene naturale dire che rispetto al suo tempo abbiamo fatto tanti passi indietro: le guerre sono aumentate, l’inquinamento non c’era e oggi affligge il Mediterraneo”. “Oggi – ha sottolineato – abbiamo sboccato una situazione e aggiunto un pezzo al grande mosaico della pace: mai prima di ora sindaci di città importantissime a maggioranza musulmana avevano firmato un documento di impegni insieme ai vescovi cattolici. Un grandissimo passo, il segnale più forte che potevamo dare in questo momento di guerra. Siamo per la pace e chiediamo che parta subito un negoziato di pace”.

“Tutto – ha ricordato il sindaco Nardella – è nato da un conversazione con il presidente della Cei nell’ottobre del 2020. Da allora sono successe tante cose ma non abbiamo mai spesso di lavorare insieme. Per questo ringrazio tutta la Conferenza, monsignor Raspanti che insieme all’ambasciatore Cristiano Maggipinto e al supporto di molti altri, hanno fatto un paziente lavoro artigianale di cesello. E un grazie alle donne e uomini che ci hanno consentito di realizzare queste giornate”.

“Questo – ha concluso – è un giorno che terrò nel cuore per tutta la vita. Da quando sono sindaco sicuramente è la cosa più impegnativa che abbia mai potuto fare”.

La ‘Carta di Firenze’:
http://met.cittametropolitana.fi.it/public/misc/20220226171903111.pdf

Ucraina, centinaia di persone al presidio di Firenze

Firenze, erano centinaia le persone, con un’affluenza superiore alle previsioni, che hanno partecipato al presidio per la pace sul ponte Santa Trinita, in pieno centro storico della città, promosso dopo l’attacco della Russia all’Ucraina.

Trai manifestanti anche cittadini ucraini, rappresentanti di partiti (hanno aderito Sinistra Progetto Comune, Prc, Si, Potere al popolo) e rappresentanti di organizzazioni quali Emergency, fiorentini giovani e anziani, famiglie con bambini.

Come del resto cisi poteva aspettare, la manifestazione si è svolta senza alcun problema. Mentre si svolgeva la manifestazione, alcune bandiere della pace sono apparse anche dalle finestre del liceo che si affaccia sul ponte Santa Trinita.

‘Firenze città aperta ripudia la guerra’, ‘Putin è una minaccia per il mondo’, si legge su striscioni e cartelli.

Ma la guerra in Ucraina è stata protagonista anche al Forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, in corso in Palazzo Vecchio: “L’unica strada per arrivare alla pace è il dialogo, dialogo e dialogo – ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, aprendo i lavori del Forum – Purtroppo queste giornate sono segnate dalla paura e dalla preoccupazione per quello che sta avvenendo in Ucraina – ha aggiunto – e che sta colpendo le vittime civili. Esprimiamo vicinanza a tutte le persone colpite, alla città di Kiev, al suo sindaco, e a tutta la comunità. Siamo qui per lavorare per la pace. Le città non hanno eserciti e non costruiscono muri. Le città sono per la pace e vivono di pace”.

“Stiamo vivendo ore drammatiche e abbiamo espresso con i vescovi il nostro dolore per lo scenario dell’Ucraina – ha detto a sua volta il presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti Abbiamo fatto un appello alla politica perché tacciano le armi. Le armi non hanno mai risolto i problemi. Come vescovi abbiamo chiesto anche noi che si fermi la follia della guerra. Conosciamo bene questo flagello e continuiamo a chiedere la pace, perché ogni conflitto è un’inutile strage. Chiediamo la pace, è un grande dono che Dio ha fatto agli uomini”.

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