1 milione per la Difesa del suolo in Toscana

Firenze, la giunta regionale della Toscana ha approvato le direttive che serviranno a emanare un bando da 1 milione di euro utile a selezionare progetti destinati alla riduzione del rischio idraulico che è legato ai tombamenti dei corsi d’acqua.

1 milione di fondi regionali sarà quindi dedicato alla correzione adeguamento addirittura alla eliminazione di tombamenti di fiumi e torrenti, il nuovo bando regionale partirà a breve e sarà mirato a rimuovere, dove si può, le coperture dei corsi d’acqua in Toscana.

“Oggi – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – prende avvio un percorso, che sarà non breve e non semplice, ma che, grazie anche al lavoro che potranno garantire i Comuni, permetterà alla Toscana di ridurre le situazioni di rischio idraulico indotte dai tombamenti dei corsi d’acqua”.

Quattro essenzialmente i criteri in base ai quali verrà stilata la graduatoria.

Primo fra tutti la cantierabilità dell’intervento, ovvero se esiste già un progetto esecutivo o siamo al livello di progetto definitivo o preliminare.

Quindi il numero di vite umane e beni esposti al rischio idrogeologico legato alla copertura di un corso d’acqua.

Terzo, i benefici che l’intervento porterà sul territorio nel quale questo ricade e ultimo, la possibilità di cofinanziamento da parte di un’amministrazione comunale.

Festambiente, trent’anni e non sentirli

?Firenze, presentata la trentesima edizione di Festambiente, la cittadella ecologica di Legambiente festeggia infatti trent’anni di politica, di ambientalismo e di musica, nello scenario del Parco della Maremma.

Estate all’insegna della buona musica, di ambientalismo e di politica, dal 10 al 19 agosto a Rispescia (Grosseto), alle porte del Parco regionale della Maremma, sorgerà una vera cittadella ecologica di tre ettari, dove riscoprire, per 10 giorni, il rispetto per l’ambiente, tra concerti musicali, proiezioni cinematografiche, spazi per bambini, spettacoli teatrali e sana alimentazione.

“Trent’anni rappresentano senza dubbio un traguardo di grande rilievo – ha spiegato Angelo Gentili, coordinatore nazionale di Festambiente – Da quando siamo partiti con la prima edizione parlavamo di ecologia, biologico, raccolta differenziata e c’erano pochi esempi di buone pratiche e poca era la consapevolezza delle persone. Oggi, seppur con un pianeta in grave pericolo, un popolo sempre più vasto sostiene l’ambientalismo e moltissime sono le buone pratiche positive da valorizzare.  La scommessa che anche quest’anno vogliamo fare è convincere che attraverso la nostra cittadella ecologica e solidale i decisori politici dell’importanza dell’ecologia, non come fiore all’occhiello, ma come asse portante.  Per questo coinvolgeremo i visitatori di Festambiente che diventeranno veri e propri protagonisti di questo grande obiettivo raggiunto: un festival a emissioni zero, che racconta in modo evidente come le nostre utopie siano possibili”.

“Per noi di Legarnbiente partecipare alla Festa nazionale, a Rispescia, significa passare in rassegna, come in un meraviglioso concentrato, temi e impegno di un anno intero – ha affermato Fausto Ferruzza presidente di Legambiente Toscana – Solidarietà, economia civile, sostenibilità degli stili di vita: siamo da trent’anni a pungolare amministratori e governanti. Costanti, tenaci e pungenti. Per questo non ci risparmiamo nelle proposte, convinti che per cambiare il mondo – come ci ha insegnato Alex Langer – non possiamo che proporre un modello di società desiderabile e divertente… Che altro dire allora se non: BUONA FESTAMBIENTE TRENTA E LODE a tutti!”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana e l’assessora all’ambiente e difesa del suolo della regione Toscana Federica Fratoni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/07/180725_03_FESTAMBIENTE_FERRUZZA-FRATONI.mp3?_=1

INFO: https://www.festambiente.it/

Al via Natura in Toscana: estate di iniziative in riserve e parchi

Per gli amanti della natura, per le famiglie, per i bambini, è partita l’estate 2018 “Natura in Toscana”, un calendario fitto di iniziative che da ora fino a settembre porterà tutti gli appassionati del verde nelle riserve naturali e nei parchi regionali.

Un servizio tutto nuovo, che si aggiunge alla consueta iniziativa annuale “Festa nei Parchi”, che per i mesi estivi offre una scelta ampia di luoghi dove passare un po’ di tempo, gratuitamente, a contatto con la natura e i tesori della Toscana.

La parte del leone la fanno gli eventi nei tre parchi regionali ( Apuane, Migliarino S. Rossore e Maremma) e nelle riserve convenzionate con i Comuni , le associazioni di Comuni e le associazioni ambientaliste (per lo svolgimento di alcune attività gestionali).

“Il passaggio delle competenze di gestione delle riserve dalle Province alla Regione – spiega l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – ha determinato una nuova organizzazione regionale che si sta piano piano costruendo e che ci ha posto davanti alla necessità di fornire agli amanti della natura un nuovo servizio rendendo disponibili in rete i principali eventi che si svolgeranno nelle aree protette.

Parliamo frequentemente di promozione e valorizzazione nelle aree protette – prosegue – ma non ci siamo mai confrontati con i numerosissimi eventi sparsi su tutto il territorio regionale.

Questa iniziativa è partita proprio con l’intento di far conoscere tutti gli eventi inserendoli in un unico contenitore: un calendario apposito.

Il nostro obiettivo è quello di riuscire ad attivare una collaborazione proficua con tutti i soggetti che operano sul territorio così da valorizzare e pubblicizzare le tante attività organizzate nei nostri Parchi e Riserve”.

 

Eccedenze alimentari e riduzioni rifiuti, siglato protocollo in Toscana

Protocollo per favorire e valorizzare la donazione delle eccedenze alimentari e contemporaneamente ridurre la quantità di rifiuti, è stato siglato stamani in Regione nel corso dell’evento che si è tenuto in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo “Se lo spreco zero è un’utopia ridurre le eccedenze e aumentare le donazioni è un obiettivo possibile”.

Prima della firma del protocollo è stato illustrato il progetto LIFE-Food.Waste.StandUp (progetto di filiera, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma per l’ambiente e l’azione per il clima LIFE 2014-2020), coordinato da Federalimentare (capofila), in partenariato con Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare onlus e Unione Nazionale Consumatori e finalizzato ad aumentare la sensibilizzazione sociale sul tema della lotta allo spreco e sull’incremento delle donazioni alle persone in stato di bisogno.

A siglare il protocollo sono stati, per la Regione, gli assessori alle attività produttive, credito, turismo e commercio Stefano Ciuoffo, e al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi; Sandro Fallani in rappresentanza di Anci Toscana; e i rappresentanti di Federalimentare, Massimiliano Boccardelli; Federdistribuzione, Claudio Gradara; Fondazione Banco Alimentare onlus, Leonardo Carrai; Unione Nazionale Consumatori, Concettina Graziadio, riunite nel Consorzio LIFE-Food.Waste.StandUp.

“La crisi economica ha impoverito molte famiglie, mettendole in difficoltà anche per l’acquisto di cibo”, è il commento dell’assessore Stefania Saccardi “Per combattere questo fenomeno, Regione Toscana ha già attuato dal 2015 un programma di interventi assieme alla Caritas e all’Associazione Banco alimentare della Toscana, e un nuovo piano di interventi di contrasto alla povertà alimentare è in corso di definizione per il 2018-2020. Inoltre, sempre con Caritas e Banco alimentare, e i soggetti della grande distribuzione, abbiamo realizzato il progetto “Spesa per tutti”. Questo protocollo ci consente di proseguire su questa strada virtuosa già intrapresa, combattendo lo spreco alimentare e destinando le eccedenze a chi ne ha bisogno”.

“Tutti i soggetti coinvolti in questa iniziativa, che peraltro prosegue e rafforza quelle già in atto da vari anni”, chiarisce l’assessore Stefano Ciuoffo “sono chiamati ad agire, nell’ambito delle rispettive competenze, per creare un circolo virtuoso che consente di soddisfare anzitutto un bisogno primario di tante famiglie in difficoltà. E successivamente di incidere in modo positivo sugli sprechi alimentari, sul riciclo dei materiali e su un complessivo, e potenzialmente importante, beneficio sociale collettivo. Fare squadra e agire in modo coordinato in ogni fase della catena permetterà di ottimizzare gli sforzi”.

“Quello delle perdite e degli sprechi alimentari”, ha detto Federica Fratoni nel suo saluto iniziale “é un problema che interessa l’intera filiera, dalla produzione al consumo, e che genera impatti ambientali ed economici negativi, sollevando anche questioni di carattere sociale. Non solo, lo spreco alimentare ha serie ripercussioni anche sui cambiamenti climatici, basti pensare alla dispersione delle risorse idriche ed energetiche. Si tratta di una sfida di responsabilità che ci coinvolge tutti, soggetti pubblici, privati e singoli cittadini, e che inizia dalle buone pratiche quotidiane. Progetti come il Like Food Waste StandUp sono importanti per promuovere la conoscenza e sensibilizzare verso la lotta allo spreco e il contrasto alla povertà sociale, anche attraverso interventi di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari”.

Lo spreco alimentare e la difficoltà ad acquistare cibo

In Italia, secondo i dati del Politecnico di Milano, ogni anno vengono prodotte circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari; di queste, solo l’8,6% è recuperato attraverso donazioni alle persone bisognose, mentre il resto diventa spreco: 12,6 miliardi di euro. Tra il 2012 e il 2015 l’Italia ha intrapreso un percorso virtuoso, complessivamente lo spreco è diminuito del -7,9% e le donazioni sono aumentate del +6,4%, ma molto può essere ancora fatto.

In Toscana, secondo elaborazioni di Federdistribuzione, si stima che lo spreco alimentare sia pari a circa 388.000 tonnellate, per il 45% attribuite alle famiglie e la restante parte agli operatori economici, con l’agricoltura responsabile per il 34%, il 14% a carico della distribuzione, il 5% da attribuire alla ristorazione e il 2% all’industria.

In Italia il dato più recente sulla spesa per consumi alimentari delle famiglie (Istat 2016) segnala una criticità diffusa: 6,5 famiglie su 100 dichiarano di non avere soldi in alcuni periodi dell’anno per l’acquisto del cibo. Il dato non è disponibile per la Toscana, ma si ferma al livello della ripartizione territoriale del Centro Italia, dove le famiglie in difficoltà per la spesa alimentare scendono al 5%, sotto la media nazionale.

Questo dato, tuttavia, risulta in calo progressivo dopo il picco registrato nel pieno della crisi economica, quando il 9% delle famiglie in Italia e il 7,5% delle famiglie del Centro Italia si trovavano in condizione di non poter coprire la spesa per consumi alimentari per tutto l’arco dell’anno. Il livello attuale dell’indicatore per il Centro Italia è tornato ai valori del 2007.

LIFE-Food.Waste.StandUp, il primo progetto di filiera contro lo spreco alimentare in favore delle donazioni

Il progetto, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma per l’ambiente e l’azione per il clima LIFE 2014-2020, è incentrato sul tema della prevenzione e riduzione dello spreco alimentare e del recupero delle eccedenze, con l’obiettivo di sensibilizzare l’intera filiera, con attività di comunicazione e di informazione su tutto il territorio nazionale e anche in ambito europeo. E’ finalizzato alla lotta allo spreco e all’aumento delle donazioni alimentari a enti caritativi e persone bisognose.

Il progetto, coordinato da Federalimentare, in partenariato con Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare onlus e Unione Nazionale Consumatori, è partito il 7 luglio 2016 e si concluderà il 30 giugno 2019.

Il protocollo siglato stamani

Con la firma del protocollo, i soggetti firmatari si impegnano a:

promuovere forme di sostegno a persone indigenti, attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari (prodotti non più commercializzabili ma ancora commestibili) ad enti assistenziali e caritativi; promuovere la riduzione in proporzione dei quantitativi di rifiuti prodotti e, di conseguenza, i relativi costi economici, sociali ed ambientali di smaltimento degli stessi; proporre, in relazione al punto precedente, meccanismi premiali (tra cui la riduzione della tariffa comunale sui rifiuti) a favore degli operatori economici che donano le proprie eccedenze, anziché destinarle a rifiuto; diffondere la cultura dell’importanza di ridurre lo spreco alimentare; comunicare e divulgare i risultati e le best practices che ne deriveranno.

Verranno avviate attività per: favorire la raccolta presso i luoghi indicati dalle Aziende dei prodotti alimentari non più commercializzabili ma ancora edibili per la loro redistribuzione a strutture caritative, comprese Organizzazioni ed enti con cui le imprese hanno già un’attività di collaborazione; promuovere presso i Comuni l’adozione di misure premiali, in particolare la riduzione della tariffa comunale sui rifiuti, per le imprese che donano le proprie eccedenze; comunicare e divulgare i risultati e le best practices che ne deriveranno; promuovere l’incremento del numero di aziende e dei punti vendita che donano le proprie eccedenze alimentari; realizzare e diffondere campagne di comunicazione e/o informazione sull’importanza della riduzione dello spreco alimentare.

Arrivano a Firenze, prima in Italia, le azioni antispreco di Urban waste

Doggy bag, uso dell’acqua di rete, donazione di cibo in eccesso da parte di hotel e catering a fini di solidarietà, informazioni in lingue diverse X fare raccolta differenziata: sono le buone pratiche anti rifiuti del progetto finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon 2000. Oggi la firma dell’accordo in Regione con Comune di Firenze, Città metropolitana, Alia, Publiacqua, Caritas e gli altri soggetti coinvolti.

Regione Toscana per le attività di coordinamento del progetto si avvale della collaborazione dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR spa). “Con questo progetto corale nelle sue finalità e nelle azioni che mette in campo, intendiamo offrire un contributo a quella economia circolare che parte da una riduzione dei rifiuti e a valle prevede un loro recupero e riutilizzo – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni -. Una città che vede un forte flusso turistico da una parte e un forte flusso di studenti universitari dall’altra, deve certamente affrontare delle singolarità che si propongono qua e non altrove. Un caso pilota di assoluto interesse quindi. Credo che le azioni che vengono messe in campo abbiano un grande riverbero dal punto di vista ambientale ma siano anche azioni fondamentali dal punto di vista etico. Si tratta di messaggi importanti che associano una forma di rispetto dell’ambiente a una responsabilità sociale molto alta. Quindi la Regione Toscana ben volentieri prende parte a questo percorso”.

“Un progetto rivolto ai turisti ma anche ai fiorentini perché tutti dobbiamo avere buone pratiche – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – soprattutto non sprecare il cibo e utilizzare l’acqua in modo virtuoso. I ristoratori stessi ci saranno di aiuto per incrementare l’uso di ‘doggy bags’, il portarsi a casa il cibo avanzato: inizieremo, in particolare, da Borgo San Lorenzo e da piazza della Passera. La campagna deve aiutarci a fare superare un retaggio culturale, contribuire a salvaguardare l’ambiente e lanciare un messaggio etico contro lo spreco. Senza dimenticare che Urban Waste, tra l’altro, servirà a dare istruzioni chiare, in lingue diverse, per fare la raccolta differenziata, indicando quali sono le 47 isole ecologiche del centro”.

Le 4 azioni:

1- Promozione dell’uso di Doggy Bags e prevenzione dello spreco ai buffet e nei ristoranti – Realizzata in collaborazione con le associazioni di categoria, l’iniziativa consiste nella definizione e promozione di un menù “Urban Waste” che preveda un menu bambino e/o le mezze porzioni, e che metta in evidenza quei piatti della tradizione che utilizzano “scarti” della cucina, come il pane raffermo. Allo stesso tempo la promozione dell’uso di doggy bag con la quale il cliente può portare via i propri avanzi da consumare successivamente.

2 – Promozione dell’uso di acqua di rete – Saranno valorizzate le fontane pubbliche del centro storico che saranno inserite nella mappa di progetto; saranno anche realizzate borracce con il logo “Florence Urban Water” che i turisti potranno ricevere come premio per aver utilizzato la APP di progetto. Saranno altresì individuati locali “Urban Waste” con acqua pubblica, cioè una rete di pubblici esercizi disponibili a fornire acqua di rete, identificabili mediante un apposito logo. Sarà Publiacqua a analizzare l’acqua di rete del pubblico esercizio rilasciando idonea documentazione da esporre nel locale.

3 – Istruzioni sulla raccolta differenziata in diverse lingue – Realizzata in collaborazione con Alia, l’azione riguarda la diffusione delle istruzioni per le modalità di conferimento dei rifiuti da parte di cittadini e turisti e per effettuare una corretta raccolta differenziata. In particolare verranno realizzati strumenti multilingue, e una WasteApp realizzata nell’ambito del progetto Urban Waste.

4 – Donazione di cibo da parte di hotel e attività di catering a fini di solidarietà sociale – Si pone come obiettivo principale la creazione di una rete “solidale” in grado di mettere in contatto donatori e beneficiari. Si vuole creare una filiera corta nella quale il cibo donato viene raccolto dalle associazioni sul territorio che lo smistano direttamente ai beneficiari finali, evitando il più possibile stoccaggi intermedi. Per questa azione è già stata avviata una sperimentazione in alcuni hotel del centro storico di Firenze .

Per ciascuna delle 4 azioni, sono in corso di definizione appositi piani operativi con la definizione dei promotori, destinatari e delle azioni specifiche da realizzare da parte di ciascun soggetto. Il progetto prevede una campagna di comunicazione rivolta ai turisti ma anche ai cittadini. Sarà inoltre realizzata una WASTE APP, attraverso la quale i turisti che realizzeranno alcune azioni virtuose sulla prevenzione e corretta raccolta dei rifiuti, otterranno dei punti che saranno poi convertiti in premi.

Identikit di Urban Waste – Il progetto europeo (finanziato dal programma di ricerca Horizon 2020) vuole supportare i decisori politici per una gestione più sostenibile dei flussi di rifiuti prodotti dai turisti. Flussi turistici sempre più consistenti e spesso concentrati in determinati periodi dell’anno che rendono più complessa le sfide relative alla riduzione e a una migliore gestione dei rifiuti con cui le città devono confrontarsi. In seguito alla presentazione avvenuta nel 2017 e la costituzione di una “Comunità di pratica” promossa dalla stessa Regione, Urban Waste ha coinvolto i principali portatori di interesse sia pubblici sia privati.

In particolare, Alia Spa, Publiacqua Spa, rappresentanti di associazioni di categoria, Cispel, Associazione Banco Alimentare della Toscana onlus, Associazione di volontariato Solidarietà Caritas onlus- Firenze, i Consorzi di filiera, Associazioni di consumatori, ambientaliste, rappresentanti di strutture ricettive e esercizi commerciali e di Istituti scolastici.

Le principali attività previste dal progetto sono:

1. Sviluppare nuove strategie eco-innovative, attente anche alle differenze di genere, e buone pratiche in grado di ridurre la produzione complessiva di rifiuti urbani e incentivare la corretta gestione, la raccolta, il riuso e il riciclo dei rifiuti nelle città turistiche. Queste strategie saranno sviluppate in 11 città pilota Firenze (IT), Nizza (FR), Lisbona (PT), Siracusa (IT), Copenaghen (DK), Kavala (GR), Santander (ES), Nicosia (CY), Ponta Delgada (PT), Dubrovnik – Neretva county (HR), Tenerife (ES)] e i risultati saranno adeguatamente monitorati e disseminati in modo da facilitare il trasferimento in altre realtà.

2. Coinvolgere gli stakeholder locali in un processo partecipativo che attraverso la creazione delle Comunità di Pratica in cui partecipano, in modo bilanciato, uomini e donne operanti nel settore turistico, nel settore dei rifiuti, nel modo dell’associazionismo, ecc., prevede lo sviluppo di strategie e misure volte alla riduzione della produzione dei rifiuti e a una loro migliore gestione.

3. Assicurare che ogni misura sia realizzata grazie all’effettivo coinvolgimento di stakeholder locali pubblici e/o privati che, sottoscrivendo un accordo volontario, si impegnano a fornire il loro contributo per ridurre la produzione di rifiuti e promuovere il progetto URBAN WASTE.

Toscana: 7,2 milioni per prevenzioni terremoti 2018

Il Documento operativo di prevenzione sismica (Dops) che ha l’obiettivo di pianificare per quest’anno le risorse statali, è stato approvato dalla giunta regionale prevedendo 7,250 milioni di euro per interventi di prevenzione sismica in Toscana nel 2018.

Alla base del Dops, c’è il Documento conoscitivo del rischio sismico, approvato a dicembre 2016, che riassume tutte le attività di prevenzione sismica realizzate sul territorio e il quadro di conoscenza in Toscana sullo stato di pericolosità sismica locale del territorio e sulla vulnerabilità del patrimonio edilizio
I finanziamenti, spiega una nota, prevedono, tra l’altro, 755mila euro per le indagini e gli studi di microzonazione sismica 3,211 milioni per interventi di prevenzione sismica per gli edifici pubblici strategici e rilevanti, e 3,284 milioni per gli edifici privati.
“Siamo convinti che per contrastare la fragilità del territorio”, sottolinea l’assessore all’ambiente Federica Fratoni, “la prevenzione rappresenti l’unica strategia possibile in grado non solo di dare alla Toscana sicurezza e conoscenza a fronte del rischio sismico, ma di promuovere anche lo sviluppo e l’occupazione. Grazie al metodo fissato dal Dops, anche nel 2018 siamo in grado di programmare una serie di attività ed interventi strutturali per ridurre in modo graduale il rischio sismico del nostro territorio”.
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