1 maggio: speciale Laika riaperta, 500 lavoratori in sicurezza dopo il fermo e l’accordo coi sindacati

In questo primo maggio di mezzo in cui tra i diritti dei lavoratori c’è in testa anche quello di potere rientrare nelle proprie fabbriche in sicurezza , dedichiamo un approfondimento a quanto sta già succedendo alla Laika di San Casciano Val di Pesa.

Lo stabilimento di camper che ha ripreso la propria attività martedì scorso all’indomani della firma di un protocollo interno, condiviso tra azienda e rappresentanti dei lavoratori, che tutela la salute e la sicurezza dei dipendenti nello svolgimento pieno delle loro funzioni.
Per la Fiom hanno partecipato alla stesura i delegati e Iuri Campofiloni.

Chiara Brilli lo ha intervistato.

Il testo prevede molte accorgimenti, tra questi il distanziamento sociale di 2 metri, una turnazione scaglionata che permetta di utilizzare al meglio i parcheggi, dotazioni di tutti i dispositivi anti contagio, mascherine, Dpi e guanti, lavandini mobili con sapone e gel igienizzante, una organizzare della mensa che consente il consumo dei pasti in sicurezza, con schermi protettivi e sanificazione settimanale, un abbassamento dell’intensità produttiva per garantire il distanziamento sociale nella linea di produzione.

Per Fiom e Fim “Rimangono ovviamente tutte le criticità di un mercato che dovrà riprendere la sua corsa e di una pandemia con cui ancora dovremo convivere; ciò richiederà attenzione e responsabilità se si vorranno evitare nuove curve e picchi che produrrebbero un nuovo e immediato lockdown, anche territoriale, come annunciato ieri dal presidente Conte”.

Via dei Serragli: con cantieri e lockdown, un strada che fa fatica a ripartire

Una delle strade che è stata riaperta (in parte) a Firenze durante il Coronavirus è via dei Serragli dopo due anni di lavori e numerosi rinvii.

Chiusa in varie tranche e per diverse tipologie di intervento a marzo è avvenuta la riapertura fino a via dei Mori con il completamento dei marciapiedi e della carreggiata. Ancora rimandato invece il completamento dei lavori anche nell’ultimo tratto verso Porta Romana.
I negozianti già messi a dura prova dalle lunghe cantierizzazioni si sono dunque ritrovati ‘dalla padella nella brace’, come ci spiega un lavoratore di una delle lavanderie di via dei Serragli intervistato da Chiara Brilli

La solidarietà si fa rete in aiuto di 150 famiglie, ma il 4 maggio non sarà ‘Fase 2’ per tutti

La Fase 2 non sarà uguale per tutti. Se per molti segnerà una ripartenza, per altri significherà rischiare di essere più soli nel disagio.

 

L’emergenza Covid 19 ha potenziato le iniziative di solidarietà nei quartieri fiorentini verso le persone più fragili e bisognose di supporto nelle necessità quotidiane come il cibo, le bollette e le medicine. A San Frediano il servizio di spesa solidale, partito ai primi di marzo come strumento di aiuto per anziani soli,  risponde adesso ai bisogni di circa 150 famiglie estendendosi anche all’area metropolitana fiorentina. Ma dal 4 maggio molti dei volontari coinvolti torneranno a lavoro…  e un altro scenario di emergenza si aprirà.

Alla rete promossa dai Bianchi di Santo Spirito  partecipa l’Ass. Amici del Nidiaci, l’Occupazione via del Leone e il Laboratorio Diladdarno.

il reportage a cura di Chiara Brilli
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Via de’ Neri: il ‘Borg’unto’ di nessuno, senza panini e senza turisti

Poco prima del lockdown era partita la sperimentazione delle fioriere nella tanto discussa via de’ Neri a Firenze, ribattezzata dalla stampa Borg’Unto ed al centro delle annose polemiche per gli assembramenti di turisti ed avventori davanti ai negozi di panini e schiacciate.

La sperimentazione, doveva terminare a Pasqua, per verificare come e se proseguire nell’alta stagione e invece il coronavirus ha di fatto ha riportato le lancette indietro e nel contempo svuotato anche questa via della città che ora è solo animata da qualche passeggiata e sparute riaperture.

Chiara Brilli ha intervistato un anziano residente di via de’ Neri

Coronavirus: “Niente più duplicati di chiavi ma molte vernici”, il ferramenta si ‘attrezza’

I negozi di ferramenta sono rimasti sempre aperti per decreto.

E dovendo stare a casa molti si sono dati ai lavori domestici acquistando prodotti per imbiancare per manutenere l’immobile, altri settori invece si sono di colpo bloccati, come testimonia il ferramenta di piazza Batoni a Firenze intervistato da Chiara Brilli che ci racconta anche di come un mercato come quello dei prodotti igienizzanti e di protezione sia di fatto inaccessibile.

Edicolante di piazza Signoria: “Si sta aperti giusto per prendere una boccata d’aria”

Sono le parole dell’edicolante di piazza della Signoria a Firenze che ha riaperto perché gli scadevano i resi delle riviste invendute.

E nell’edicola  di famiglia dal 1937, ai microfoni di Chiara Brilli, condivide la sua solitudine che ha volte fa anche paura.

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