Alloggi erp: consegnate 17 case popolari nel complesso delle Murate

Si rafforza la residenza popolare nel centro storico di Firenze grazie ai 17 alloggi erp consegnati questa mattina nel complesso delle Murate dal sindaco Dario Nardella insieme all’assessore alla Casa Sara Funaro, al presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e al presidente di Casa spa Luca Talluri.

L’intervista di Gimmy Tranquillo al sindaco Nardella e assessore Funaro.

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Gli alloggi Erp, realizzati su due distinti finanziamenti, fanno parte del complessivo recupero dell’ex carcere delle Murate, che oggi è quasi completato. Si tratta di un complesso edilizio di circa 3 ettari di aree libere ed edificate, a pochi passi da piazza Santa Croce, che dalla separazione, anche fisica, con le alte mura perimetrali della prigione, sono state restituite alla fruizione piena da parte della città.

Il progetto di recupero degli alloggi è stato interamente realizzato, appaltato e diretto dai tecnici di Casa spa, ed ha previsto il mantenimento dell’impianto planivolumetrico originario di ciascun blocco, senza discostarsi, né per i materiali né per tipologia di intervento, dai precedenti lotti residenziali già realizzati, tranne per la parte degli impianti elettrici, che prevede un impianto domotico.

Per la realizzazione degli alloggi, sono state accorpate le ex celle carcerarie, mediante l’introduzione di intelaiature in acciaio, in sostituzione dei setti murari. La superficie utile degli alloggi varia da un minimo di 34 mq ad un massimo di 94 mq.

“Oggi siamo contenti per tre buoni motivi – ha detto il sindaco Nardella -: primo perché andiamo avanti con il nostro piano per la casa di 1000 alloggi da consegnare nel mandato alle famiglie che ne hanno diritto e bisogno, e per questo ringrazio sia l’assessorato alla Casa che Casa spa perché stiamo rispettando questo obiettivo.”

“Il secondo motivo riguarda il recupero del vecchio carcere delle Murate, fino a pochi anni fa un luogo abbandonato e senz’anima e che oggi è quasi completamente ristrutturato grazie a un progetto al quale ha collaborato anche il grande architetto Renzo Piano e che rappresenta un vero e proprio quartiere, il modello della nostra città, che mette insieme generazioni diverse, anziani e giovani, funzioni diverse e valori diversi. Tutt’altro che il modello del ghetto dove le famiglie vengono lasciate sole e isolate”.

“Infine, il terzo motivo che è il nostro impegno per far fronte all’emergenza casa – ha spiegato Nardella – un tema ricorrente in tutta Italia. A Firenze abbiamo deciso di affrontarla in modo programmato con un grande investimento di risorse. Adesso stiamo attuando il nostro piano casa che prevede 56milioni di investimenti, mentre per il futuro abbiamo l’obiettivo ambizioso di risolvere il problema della casa a 8mila famiglie della nostra città attraverso varie misure: il contributo affitto, il social housing, le case popolari. Non vi è una sola soluzione, vi sono una serie di misure messe insieme in un pacchetto efficace e ordinato che non guarda all’emergenza, ma programma gli interventi da fare. Come città di Firenze abbiamo l’ambizione di essere un modello per tutta l’Italia perché la casa è uno dei diritti fondamentali”.

“La consegna delle chiavi delle case popolari è sempre un momento emozionante – ha detto l’assessore Funaro – perché quando si consegnano le chiavi di casa a una famiglia si vede la felicità negli occhi delle persone. La casa è uno dei pilastri per l’autonomia e la dignità delle persone e stiamo lavorando intensamente per questo”.

“Oggi poi è un giorno particolarmente bello – ha continuato Funaro – perché si consegnano alloggi alle Murate, che è una delle operazioni più riuscite dal punto di vista di edilizia residenziale pubblica. La nostra intenzione, oltre a questi 17 alloggi, è di proseguire con i lavori per gli ulteriori 16 per arrivare a completare il complesso dell’ex carcere delle Murate”, ha concluso.

“È bello vedere le persone che si emozionano nel ricevere le chiavi della casa dove andranno a vivere – ha detto il presidente del Quartiere 1 Sguanci -. Dare una casa non vuol dire soltanto dare una spazio abitabile, vuol dire dare sicurezza, dignità e reinserire persone in un contesto sociale, in una comunità”.

“Si tratta di un intervento molto importante – ha commentato il presidente di Casa spa Talluri – oltre a consegnare altri 17 alloggi nell’area delle Murate, arrivando quindi a 90 complessivi, si tratta di un intervento di rigenerazione urbana, perché mette in connessione gli inquilini degli alloggi, con la vita del quartiere, grazie all’utilizzo degli spazi comuni presenti nelle Murate”.

 

 

 

Toscana: solo 11% case popolari a stranieri

Il dato è contenuto nel  settimo Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio Sociale Regionale (OSR) . in Toscana il 3% delle famiglie vive in Erp, ma aumentano compravendite e calano sfratti.

L’88,4% degli assegnatari degli alloggi pubblici è di cittadinanza italiana. Un quinto degli assegnatari ha in famiglia un soggetto invalido. I nuclei unipersonali sono 12.516, poco più di un quarto del totale.
Nel 2017 sono stati assegnati 1.007 alloggi, 76 in più rispetto all’anno precedente. Il tasso annuo di soddisfazione delle domande si è attestato al 4,4%.

Nelle domande ammesse i nuclei italiani risultano i principali (58,3%), crescono nel primo 20% delle graduatorie (66,3%) e in corrispondenza delle assegnazioni (77,4%).
I nuclei di cittadinanza straniera sono invece mediamente in graduatoria più bassa rispetto ai nuclei italiani. Nel primo 20% delle graduatorie sono il 33,7%; nelle assegnazioni effettive il 22,6%.

Quest’anno il Rapporto presenta un focus sulle domande e le assegnazioni di case Erp. Nel 2018 si registra un calo del 16,1% delle domande presentate rispetto al 2017 (- 18,9% per le domande ammesse). Un dato ancora più significativo se confrontato con quello del 2015 (-27,4% per le domande presentate e -32% per quelle ammesse). 

Sfratti in calo, mercato immobiliare in ripresa per il quarto anno consecutivo, segnali di ripartenza anche nel settore costruzioni. Confermato il dato sui toscani residenti nelle case del patrimonio erp, pari al 3% delle famiglie. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal settimo Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio Sociale Regionale (OSR) in collaborazione con il Settore politiche abitative della Regione.

L’analisi del calo delle domande, che peraltro interessa in misura omogenea sia famiglie italiane che famiglie di origine straniera, non può essere ricondotto ad un solo fattore. E’ verosimile che vi incidano in parte i requisiti per l’accesso introdotti dalla LR n. 41/2015, ed in parte altri elementi come il nuovo Isee (introdotto nel 2015), che ha comportato la valorizzazione di altre voci prima non considerate ed il rafforzamento dei controlli: ad esempio, nel 2015, si è osservato un abbattimento dell’80%, rispetto al 2014, di Dichiarazioni Sostitutive Uniche con patrimonio nullo dal 66,8% al 14,1%, che nel 2016 si è ridotta addirittura ad un quota inferiore al 6%.

La Toscana che emerge dal rapporto è una regione con buoni livelli di benessere (nel 2015 reddito medio lordo era di 33.323 euro per famiglia a fronte di una media nazionale di 29.288), ma un’età media più elevata rispetto al dato medio nazionale (46,8 anni vs. 45,2). Questo implica un indice di dipendenza (la misura del rapporto tra popolazione attiva e popolazione troppo giovane o troppo anziana per partecipare al mercato) sbilanciato verso la quota di popolazione inattiva.

Nel 2017 in Toscana è leggermente aumentato il tasso di occupazione (passato dal 65,3% al 66%), sono aumentate le donne che lavorano (+ 2,7%), è diminuita la disoccupazione (dal 9,5% all’8,6%). Tuttavia ci sono circa 53mila famiglie toscane (corrispondenti a circa 119mila gli individui) che vivono in condizione di povertà assoluta , mentre l’incidenza della povertà relativa è del 5% con riferimento alle famiglie. Infine l’incidenza delle spese per la casa è diminuita rispetto al reddito delle famiglie. Tuttavia questo non è avvenuto per le famiglie in condizioni di maggiore fragilità economica: riprova che le spese per la casa rappresentino un utile indicatore relativo alle povertà.

In calo gli sfratti, diminuiti nel 2017 sia nelle richieste (10.614; -12,3%), che nei provvedimenti (4.276; -7,3%) e nelle esecuzioni (3.194; -6,9%). Pistoia si conferma la provincia con minore incidenza di sfratti (uno ogni 1.265 famiglie), mentre Arezzo, Prato e Pisa sono quelle con situazioni di maggiore difficoltà.

Nel 2017 realizzati o acquisiti 266 nuovi alloggi (+21 rispetto all’anno precedente). Attualmente ci sono 523 nuovi alloggi in costruzione, di cui 273 con consegna prevista nel 2018. Ad oggi ci sono 241 alloggi sfitti con lavori di manutenzione in corso, 535 appartamenti in attesa di manutenzione (lavori già finanziati) e 736 in attesa di manutenzione e dei relativi finanziamenti.
Il 93,1% degli alloggi è assegnato con regolare contratto di locazione, ma esiste anche un 1,6% occupato senza titolo o abusivamente.

 

Il rapporto 2018 sulla condizione abitativa dele case in Toscana registra una leggera ripresa del settore delle costruzioni (+9,4% di nuove abitazioni nel 2016 rispetto al 2015), sebbene i dati siano ancora molto lontani dai livelli pre-crisi.

 

Firenze, case popolari: approvato protocollo per promuovere legalità e rispetto regole

Il protocollo, che sarà firmato nei prossimi giorni dall’assessore Funaro, dal presidente di Casa spa Luca Talluri e dai sindacati degli inquilini Sunia, Unione inquilini, Conia e Sicet, è frutto della stretta collaborazione tra Comune, Casa spa e sindacati degli inquilini per promuovere regole più stringenti per il rispetto della civile convivenza nelle case popolari.

Il protocollo prevede diverse misure per potenziare le regole e le sanzioni per promuovere il rispetto della legalità negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, come ad esempio, il fatto che vengano elevate multe di importo progressivamente crescente in caso di maggior gravità o reiterazione di comportamenti illeciti da parte degli assegnatari.
Nella revisione del regolamento di utenza, sarà posta maggiore e più puntuale attenzione per quei comportamenti che denotano volontario disprezzo delle regole, rifiuto di integrazione e solidarietà o addirittura volontà di prevaricazione nei confronti dei coinquilini.
“Il nuovo regolamento d’utenza è un’ulteriore misura per fare in modo che negli alloggi erp ci sia, come abbiamo detto più volte, una convivenza pacifica e civile tra gli assegnatari – ha spiegato l’assessore alla Casa Funaro – regolata da norme che permettano il quieto vivere. Diritti e doveri sono uguali per tutti perché quando una persona usufruisce di un bene pubblico, come lo è una casa popolare, deve rispettare il bene e le persone con cui lo condivide”.
“Come amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore – faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità perché le regole di convivenza civile siano definite in maniera chiara e vengano rispettate da tutti. E il protocollo, che si aggiunge alla recente attivazione di un apposito ufficio sociale presso Casa spa, va proprio in questa direzione”.
“Vorrei ringraziare Casa spa per la collaborazione e anche i sindacati degli inquilini – ha concluso Funaro -, che ci hanno sostenuto e supportato per la stesura del protocollo e delle varie iniziative per aiutare le autogestioni, che fanno quotidianamente un grande lavoro, per garantire il rispetto delle regole nelle case popolari”.
“Il rispetto delle regole è un principio necessario e imprescindibile – ha dichiarato Laura Grandi a nome dei sindacati degli inquilini Sunia, Unione inquilini, Conia e Sicet -, che deve essere perseguito e affermato ovunque e a maggior ragione nelle case popolari e nei blocchi di autogestione, per non incrinare quel tessuto sociale sano, che è presente nei blocchi di edilizia pubblica del nostro territorio. Quindi ben venga questo protocollo, importante e utile a ribadire la coesione sociale sia la necessità che la legalità e il rispetto degli altri e del bene pubblico siano affermati”.
“Questo protocollo è un altro segnale importante per la convivenza delle famiglie nelle case popolari – ha detto il presidente di Casa spa Luca Talluri -, che si aggiunge e si integra con l’ufficio mediazione sociale recentemente integrato”.
Inoltre, il protocollo prevede la possibilità di realizzare iniziative di informazione e formazione degli assegnatari, specie nell’ambito dell’autogestione, sulle norme di comportamento nell’erp, mettendone in luce i vari aspetti e segnalando le migliori modalità per contrastare le diverse violazioni.

 

Firenze, PD su case popolari: assenza condanne penali tra criteri assegnazione

Due emendamenti del PD alla legge sugli alloggi Erp prevedono anche la revoca della casa popolare, con l’inserimento tra i requisiti di ”assenza di condanne penali passate in giudicato per delitti non colposi per i quali è prevista la pena detentiva non inferiore a cinque anni”.

Gli emendamenti sono stati predisposti dal capogruppo in Consiglio regionale Leonardo Marras insieme al presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli, con l’obiettivo di restringere i criteri per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’intenzione del PD era già stata preannunciata nelle scorse settimane in seguito alla vicenda della morte di Duccio Dini e raccogliendo un appello del sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Il 17 luglio scorso – spiegano Marras e Scaramelli in una nota – abbiamo depositato il testo di due emendamenti che si pongono l’obiettivo sia di restringere i criteri per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, sia di stabilire che la decadenza venga obbligatoriamente avviata dal Comune nel caso di perdita successiva di taluni requisiti”.

In particolare, “per partecipare ai bandi di assegnazione delle case viene inserito il ‘requisito dell’assenza di condanne penali passate in giudicato per delitti non colposi per i quali è prevista la pena detentiva non inferiore a cinque anni ovvero l’avvenuta esecuzione della relativa pena’”.

Inoltre, “secondo la nostra proposta di modifica, il Comune, in presenza di inquilini con questa fattispecie di condanne, dovrà riassegnare l’alloggio ad altro componente del nucleo famigliare, stabilendo la decadenza della persona condannata”.

Questo “si aggiunge alla decadenza dell’assegnatario che abbia riportato condanna definitiva per violenza o maltrattamenti verso il coniuge i minori o altri componenti del nucleo familiare, come già previsto dalla proposta di legge”.

Pistoia, casa: pubblicata graduatoria Erp, accolte più di 200 domande

Tra le domande ammesse quelle di coloro che non hanno cittadinanza italiana sono 29, pari al 12,88%. La graduatoria avrà validità di 4 anni. Il Comune la aggiornerà ogni due anni.

Stamani è stata pubblicata la graduatoria generale definitiva degli aventi diritto alle assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che si renderanno disponibili nel comune di Pistoia. La graduatoria riguarda le domande presentate per il bando 2017.

Il numero complessivo delle domande ammesse nella graduatoria generale definitiva è di 225 (di questi, gli ultimi 8 risultano già assegnatari tramite la vecchia graduatoria) su 373 presentate. Tra le domande ammesse quelle di coloro che non hanno cittadinanza italiana sono 29, pari al 12,88%.

La graduatoria definitiva si articola in diversi allegati: la graduatoria generale delle 225 domande ammesse elencate secondo l’ordine alfabetico oppure in ordine di punteggio decrescente; la graduatoria speciale anziani riservata a chi ha superato il sessantacinquesimo anno di età (e vive solo o con un´altra persona anziana); la graduatoria speciale delle giovani coppie; la graduatoria speciale per disabili; la graduatoria speciale riservata a soggetti disposti a eseguire interventi di manutenzione straordinaria (in questo caso gli assegnatari anticipano i lavori che poi saranno scalati dal conto dell´affitto); l’elenco delle domande escluse dalla graduatoria.

Il servizio politiche e inclusione sociale provvederà a convocare i soggetti secondo l’ordine della classifica per procedere, previa verifica del mantenimento dei requisiti che hanno determinato l’accesso all’alloggio Erp e l’ottenimento dei punteggi riportati in graduatoria, con l’assegnazione degli alloggi disponibili e idonei ai nuclei familiari aventi diritto.

Al bando di aggiornamento potranno partecipare sia nuclei non presenti in griglia, sia nuclei già presenti che intendono integrare favorevolmente la propria situazione. Nel rispetto di quanto previsto dal bando, l´ufficio politiche e inclusione sociale effettuerà controlli, anche a campione, delle dichiarazioni sostitutive presentate per partecipare al bando.

La graduatoria definitiva può essere consultata sul sito internet del Comune:

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