Convegno a Firenze per Giornata Internazionale Tolleranza Zero MGF

“Ogni anno l’Inter African Committee (IAC), associazione di associazioni di oltre trenta paesi africani, sceglie un tema per la Giornata Tolleranza Zero alle MGF. Quest’anno si parla di sensibilizzazione di giovani e teenagers come attori fondamentali della catena di interruzione della tradizione.”

Secondo quanto riporta il comunicato stampa per la Giornata Internazionale Tolleranza Zero MGF: “Nosotras, antenna italiana dello IAC, ogni anno sostiene la promozione e la sensibilizzazione di iniziative culturali in questa giornata e per domani l’associazione sostiene l’iniziativa dell’Unione dei Medici Africani e dell’Unione Comunità Africane in Italia: una riflessione multidisciplinare che vedrà confrontarsi sui prossimi obiettivi per l’eradicazione del fenomeno medici, attivisti, rappresentanti istituzionali dei paesi target del fenomeno, le istituzioni locali. Un percorso di contrasto alle MGF non può prescindere dal coinvolgimento di più professionalità che siano in grado di coinvolgere tutti i soggetti che possano essere utili alla lotta contro il fenomeno ma anche contro tutte quelle pratiche nocive della salute della donna.

<< Sarà un momento di confronto che terrà conto del lavoro già svolto e che guarderà anche al futuro nell’ottica dell’attuazione della Legge n.7/2006 – ‘Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile’ – ha dichiarato la presidente dell’associazione Nosotras Onlus, Laila Abi Ahmed- In questi anni possiamo essere soddisfatte di aver portato la voce delle donne mutilate al tavolo governativo di elaborazione del Piano Strategico sulla violenza maschile contro le Donne (2017-2020): adesso è possibile trovare in questo piano, per la prima volta, un capitolo politico e di governance sul fenomeno. >>

In questa ottica è stata promossa dall’Associazione Nosotras Onlus la pubblicazione ‘Un Atlante di riferimento diagnostico e didattico per i professionisti della salute’, che sarà disponibile in occasione del convegno nella giornata di domani.

<< Ci interessa poter dare evidenza del lavoro fatto dal Centro di Riferimento Regionale per le MGF che in una decina di anni ha fatto accoglienza, informazione, sensibilizzazione sul tema oltre che a prendere in carico la cura di donne in gravidanza e con problemi ginecologici – dichiara il dott. Omar Abdulcadir, ginecologo, promotore dell’Unione dei Medici Africani – Rimane importantissimo pensare alla prevenzione, anche in ambito oncologico, per donne con Mgf. Infine, fondamentale rimane dal nostro punto di vista il coinvolgimento di quanto più soggetti possibile con una ottica di implementazione anche della cooperazione internazionale. >>

Il convegno si terrà il domani dalle 8 alle 13 in Sala Pegaso – Regione Toscana (Piazza Duomo 10). Attesi l’assessora alla Salute Stefania Saccardi e il Presidente della Regione Enrico Rossi.”

“Programma della giornata:

8.15 – Registrazione dei partecipanti

8.30 Saluti introduttivi delle autorità

Moderatori : Omar Abdulcadir – Giuseppe Mascambruno. Presidente Regione Toscana – Enrico Rossi. Assessora alla Salute Regione Toscana – Stefania Saccardi. Ambasciatore della Repubblica Federale della Somalia – Abdirahman S.Issa. Console onorario del Camerun – Ildo Morelli. Console onorario del Senegal – Eraldo Stefani. Direttore Generale ISPRO – Gianni Amunni. Presidente Lega Tumori Firenze – Alexander Peirano. Presidentessa Ordine dei Medici di Firenze – Teresita Mazzei. Imam di Firenze Elzir Izzedin.

9.30 Introduzione del programma della giornata – Omar Abdulcadir

9.45 MGF: Situazione attuale in Italia – Paola Marini

10.00 Lavoro svolto dal CRR-MGF di Careggi – Omar Abdulcadir

10.15 MGF e prevenzione oncologica del cervico carcinoma – Gianni Amunni

10.30 Manuale didattico per la diagnosi di MGF e per l’approccio chirurgico della deinfibulazione – Lucrezia Catania

10.45 La gestione delle richiedenti protezione internazionale affette da MGF – Marina Grasso

11.00 Nosotras Onlus: Esperienza in Niger – Laila Abi Ahmed – Isabella Mancini

11.15 MGF: Esperienza in Ethiopia – Aldo Morrone

11.30 MGF e Strategie future.- Paola Del Carlo

11.45 Confronto a più voci sulle MGF con UCAI-Unione Comunità Africane in Italia – Kuassi Roger Sessou, UCOI- Unione Comunità Islamica in Italia – Izzedin Elzir, S.D.I –Scuola del dialogo inter-religioso – Osama Rashid, AMCI-Associazione medici camerunensi in Italia – Jean Paulin Mbissoko, UCAI- Coordinamento commissione legale – Nura Musse Ali.

12.20 Discussione

13.00 Chiusura dei lavori”

Omicidio su ponte Vespucci: comunità senegalese, oggi presidio e sabato manifestazione

“Chi ha sparato non è un pazzo, ci devono spiegare perché ha sparato. Non ci devono dire che è un pazzo. Siamo arrabbiati e non ci piace che questa cosa sia avvenuta in questo momento politico dell’Italia”. Lo a detto Pape Diaw, storico portavoce della comunità fiorentina del Senegal, tra i presenti al corteo dei senegalesi improvvisato ieri in città a Firenze in seguito alla morte di un loro connazionale, omicidio per il qual è stato fermato un italiano.

“Vogliamo sapere chi è quest’uomo che ha ucciso un nostro connazionale e perchè – spiega Mamadou Sall, attuale portavoce della comunità senegalese -. Siamo tornati dalla questura dove ci hanno detto che un uomo italiano voleva suicidarsi, poi invece ci ha ripensato ed ha ucciso un giovane senegalese. La comunità del Senegal a Firenze non ha parole, questi fatti stanno accadendo da tempo, ci stiamo organizzando per avere una risposta dalle autorità a questo omicidio gratuito, senza motivo. Se sicurezza ci deve essere in città, ci deve essere per tutti, anche per noi. Com’è possibile che uno che ci dicono pazzo possa girare armato e spararci? Ci devono dare una risposta”.

Intanto è stato promosso un presidio per oggi pomeriggio dalle 15 su Ponte Vespucci e indetta una manifestazione per sabato 10 marzo con probabile corteo dalle 15, ma con modalità e ritrovo ancora da definire.

“Dobbiamo tutti stringerci nel dolore intorno alla famiglia e alla comunità del senegalese ucciso, senza dividerci: era, tra l’altro, parente di Samb Modou”, uno dei due senegalesi uccisi il 13 dicembre 2011 a Firenze da Gianluca Casseri, simpatizzante di estrema destra che poi si suicidò. Lo ha detto l’imam di Firenze e presidente Ucoii Izzedin Elzir. Certo, ha poi aggiunto, “il clima di intolleranza di questa campagna elettorale non aiuta in un momento come l’attuale”.

“Comprendiamo il dolore, ma qualunque forma di violenza contro la citta’ e’ inaccettabile, tenuto conto anche che l’omicida e’ stato subito assicurato alla giustizia e l’amministrazione comunale ha incontrato una delegazione della comunita’ senegalese”. Lo ha affermato il sindaco Dario Nardella a proposito dei danneggiamenti in centro citta’ durante il corteo di ieri organizzato dopo l’omicidio. “I violenti- ha dichiarato Nardella- vanno isolati e azioni del genere sono incivili oltre che irrispettose della memoria della stessa vittima”. Il sindaco ha parlato anche con il console del Senegal Eraldo Stefani.

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